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[RISOLTO] ecco come va la 307cc


Guest 126/131

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Guest 126/131

Saint Maximin - Dopo averla potuta ammirare in veste di originale prototipo al Salone di Parigi nel 2002, ed in versione definitiva nel corso del 2003, abbiamo finalmente toccato con mano le qualità della nuova CC del Leone, che si appresta ad arrivare nelle concessionarie nei mesi più freddi dell'anno per poi infuocare, come da buona tradizione 307, le già caldi estati europee.

Su strada

Non finisce mai di stupire la media del Leone, che in questa versione CC sfoggia una cura progettuale ed una attenzione per il dettaglio davvero maniacale, senza mettere mai in secondo piano la versatilità, il confort ed il piacere di una linea davvero azzeccata.

Salendo a bordo, si respira da subito un’aria raffinata, caratterizzata inequivocabilmente da quel tocco di modernità che anima tutte le ultime nate in Casa Peugeot.

Il posto guida è, per dimensioni, praticamente identico a quelle della versione berlina, così come lo spazio dedicato al passeggero anteriore. Trovare la corretta posizione di guida è un gioco da ragazzi, grazie alle molteplici possibilità di regolazione offerte da sedile e volante.

Ovviamente, visti gli ingombri della capote rigida ripiegabile, il divano posteriore paga qualche cm in termini di spazio ed un posto a sedere. Con questo, non vogliamo certo dire di essere di fronte ad una 2+2, perché la 307CC si pone ai vertici, in tema di spazio, tra le vetture del genere “open-air”, ma certamente non è possibile paragonarla alla berlina dalla quale deriva.

Sempre in tema di spazio, è da sottolineare la capienza del vano bagagli, paragonabile a quello di alcune utilitarie, in configurazione cabrio, ed a quello di una vettura di categoria superiore in modalità coupè.

Dopo un primo assaggio statico, avviamo finalmente i 136 CV del propulsore due litri “base” e partiamo per la nostra prima prova.

Già dopo pochissime curve, si capisce come la nuova CC del Leone conservi quasi inalterato l’assetto neutro e “confidenziale” delle 307, limitando le differenze con la “sorella” berlina al solo aumento, seppur molto contenuto, del sottosterzo, inevitabile visto l’aumento del peso al posteriore.

Un risultato indubbiamente positivo, visto e considerato che nel 90% dei casi, le versioni a cielo aperto pagano diversi punti, in tema di stabilità e tenuta di strada, nei confronti delle carrozzerie tradizionali.

Il merito di questo risultato è da ricercare indubbiamente nell’ottimo lavoro di messa a punto di scocca e sospensioni operato dai tecnici del Leone. Una vera e propria dimostrazione di forza, a dimostrazione di come sia ancora possibile realizzare vetture ben bilanciate senza ricorrere obbligatoriamente agli aiuti elettronici, comunque presenti di serie.

Tutte le versioni, infatti, sono dotate di serie del controllo della stabilità (ESP), che permette di riunire le funzioni legate alla frenata: antibloccaggio delle ruote (ABS), antipattinamento (ASR) e assistenza alla frenata di emergenza (AFU).

Discorso identico, per quanto concerne l’aspetto dinamico, vale anche per la più potente versione da 180 CV.

I 44 puledri in più nel motore si fanno sentire, in particolar modo agli alti regimi, regalando spinte più sostanziose ed una tonalità allo scarico più sportiva.

In questo caso, l’ago del contagiri ruota con un movimento più veloce, più nervoso, e la risposta al comando del gas è decisamente gratificante.

Una motorizzazione, quindi, caratterizzata da uno spirito molto sportivo, che costituirà la base dello sviluppo per l’erede della 206 WRC nel Campionato Mondiale Rally…

A capote chiusa, non abbiamo riscontrato, in alcuna delle 307 CC protagoniste della nostra, fruscii o particolari spifferi che possano arrecare fastidio, segnale chiaro e lampante di come Peugeot sia un punto di riferimento nella progettazione di questo tipo di carrozzerie.

Giudizio decisamente positivo anche dal punto di vista aerodinamico visto che, a tetto abbassato, tutti i passeggeri godono di una buona protezione dalle turbolenze aerodinamiche, con i passeggeri anteriori, ovviamente avvantaggiati, anche in virtù dei sedili abbassati di 5 centimetri.

Una vettura decisamente interessante, quindi, realizzata in serie con cura “artigianale”, senza dimenticare il piacere di guidare e la funzionalità che distingue tutti gli ultimi prodotti del Leone

Da vicino: un’autentica impresa architettonica e stilistica

La sfida della 307 CC, consisteva nel proporre, in un ingombro ragionevole e con un livello di sicurezza ottimale, una vera coupé a quattro posti, trasformabile in un’autentica cabriolet. Le forme così disegnate rimangono, in qualunque configurazione, armoniose e dinamiche.

L'abitabilità è stata dunque ottimizzata per accogliere fino a quattro passeggeri e al contempo per determinare dimensioni del padiglione compatibili con il ripiegamento dei pannelli che lo compongono e con la loro sistemazione nel bagagliaio. Inoltre, la parte posteriore dell’abitacolo è stata adattata per permettere il montaggio dei supporti dei meccanismi del tetto in una zona estremamente robusta.

Nella zona posteriore dell’abitacolo, il punto H dei due occupanti è avanzato di 80 mm e la loro postura è più diritta, per liberare lo spazio indispensabile all’inserimento di una parete scatolata dalla triplice funzione: aumento dell’irrigidimento trasversale, integrazione di due roll bar che fuoriescono in caso di ribaltamento, supporto per l’ancoraggio dei meccanismi del padiglione sulla struttura.

In questo punto, la larghezza ai gomiti e alle spalle è simile a quella della berlina.

Questa sintesi permette alla 307 CC di rimanere nel suo segmento di ingresso della gamma media, perché è stato allungato soltanto lo sbalzo posteriore di 14 cm, portando così la lunghezza totale a 4,34 m senza modificare il passo (2,61 m).

Dietro la parete scatolata ritroviamo il vano bagagli con un volume di carico a forma di parallelepipedo e con una capacita di 204 dm3 VDA nella configurazione cabriolet e di 350 dm3 in quella coupé.

L'assetto generale della vettura è stato abbassato di 12 mm rispetto a quello della berlina e la sua altezza totale è ora di 1,42 m, ossia 9 cm in meno.

Si trasforma in 25 secondi!

In 25 secondi la 307 CC passa da coupé a cabriolet, premendo semplicemente un pulsante. Il sistema elettroidraulico comandato elettronicamente, mediante la rete multiplex, gestisce tutta la cinematica, compreso lo sbloccaggio nella zona anteriore che non richiede più alcun intervento manuale.

Il sofisticato meccanismo della 307 CC assume dunque caratteristiche funzionali ed estetiche seducenti e affascinanti.

Sicurezza totale garantita da Peugeot!

Realizzata a partire dalla piattaforma 307, nota per le sue prestazioni in termini di resistenza agli urti e per il suo rigore, che influisce favorevolmente sul comportamento su strada, la struttura della 307 CC è stata dimensionata ed adattata ai vincoli architettonici di questa forma per poter rientrare in una classificazione EuroNcap soddisfacente nelle due configurazioni coupé e cabriolet.

In tal modo, per ovviare a vari rischi di impatto frontale o laterale, sono stati aggiunti rinforzi nei montanti centrali e nelle porte, in cui una guida metallica davanti al loro alloggiamento permette di ripartire gli sforzi in caso di urto frontale.

Dei tubi di grande spessore integrati nei montanti anteriori sono letteralmente piantati nella struttura e proteggono i passeggeri in caso di ribaltamento.

Questi rinforzi sono completati da due roll bar di metallo nascosti nei poggiatesta posteriori che fuoriescono in caso di necessità, grazie ad un dispositivo pirotecnico che agisce contemporaneamente sui pretensionatori delle cinture anteriori.

I passeggeri sono protetti anche dagli elementi di sicurezza comuni alle altre varianti di 307 (airbag frontali adattativi, schienali dei sedili anteriori attivi – anti colpo di frusta – un poggiapiedi attivo, quattro cinture di sicurezza a tre punti di aggancio con limitatore di sforzo, fissaggi per un sedile per bambino Isofix in corrispondenza dei posti posteriori).

Gli airbag laterali, di tipo testa/torace, sono stati specificatamente progettati e messi a punto per la forma della 307 CC.

Motori 2 litri da 138 e 180 CV

Due motorizzazioni 2.0 litri sedici valvole equipaggeranno la 307 CC.

Il primo eroga 138 CV con cambio meccanico a cinque marce, o automatico a comando sequenziale «Tiptronic system Porsche», mentre sul secondo la scuderia arriva a 180 puledri ed è abbinato ad un cambio manuale a cinque marce.

Il 138 CV vanta una coppia massima di 190 Nm a 4100 g/min, che gli consente di ottenere un buon compromesso consumi – prestazioni. La velocità massima è infatti di 207 km/h, lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 10,3 secondi, mentre il consumo misto è di 8,2 litri/100 km.

Col più grintoso 180 CV, migliorano ulteriormente le performance (220 orari e 9,5 secondi) senza penalizzare eccessivamente i consumi (8,8 litri).

Prezzi

Le prime consegne della 307CC avverranno all’inizio del 2004. Ai due propulsori due litri, da 136 e 180 CV, venduti rispettivamente a 23.900 e 27.900 euro, si aggiungerà presto anche una versione d’entrata, in listino a partire da 22.600 euro, dotata di un propulsore da 1.6 litri e 110 CV.

...questo è quanto scritto su www.infomotori.com.... :!:

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