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Storia del Busso


Marco JTDm

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spettacolo sto sito!!!

grazie mille :-)

dammi le coordinate bancarie che ti invito un pranzo ahahahaha

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

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maxsona

Ma la cosa delle norme fiscali penalizzanti per i over 1,9l era una poltitica puramente protezionista del mercato interno o qualcos'altro ?

Oltre i 20 CV fiscali (2000 cc) benzina e i 23 CV fiscali (2500 cc) diesel le auto venivano considerate beni di lusso e scontavano un'aliquota IVA molto elevata (38%, il doppio di quella ordinaria che allora era il 19%), che faceva lievitare molto il prezzo di acquisto. Questo era il primo problema, più del bollo (e non contano le assicurazioni, che sono private e fanno il premio che vogliono). Non era una norma dichiaratamente protezionista, ma certo in Italia si producevano poche macchine sopra i 2000 cc benzina e i 2500 cc diesel, quindi di fatto era un problema per le tedesche (non considero Ferrari o Lamborghini, visto che quegli acquirenti facevano poco caso al prezzo). Poi, per disposizione comunitaria, l'iva "pesante" è stata abolita. sulle auto, così come su altri beni "di lusso".

Giulia Nuova Super 1300

75 1.8 carburatori

33 IE Imola

145 1.6 TS 16V

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Non era una norma dichiaratamente protezionista, ma certo in Italia si producevano poche macchine sopra i 2000 cc benzina e i 2500 cc diesel, quindi di fatto era un problema per le tedesche (non considero Ferrari o Lamborghini, visto che quegli acquirenti facevano poco caso al prezzo). Poi, per disposizione comunitaria, l'iva "pesante" è stata abolita. sulle auto, così come su altri beni "di lusso".

La diciamo chiara........ dato che la Fiat faceva vetture utilitarie e cmq di classe media senza andare OLTRE certi limiti (uniche eccezioni le 2100 - 2300 degli anni '50, nate cmq come 1800, e la 130 della fine anni '60) il buon Valletta, al cui confronto chi è venuto dopo (e ci sta adesso) è solo che un pusillanime, vide bene di rompere un po' le palle a chi costruiva o si proiettava "in su".

Questo spiega il gioco al ribasso e l'arretratezza (sissignore, arretratezza e micragnosità) del parco circolante italiano che è stato composto per interi decenni da utilitarie. Condito, il tutto, da una situazione economica non certo florida (il prezzo d'acquisto di un'auto era, ed è, sempre impegnativo) e fiscale anche di meno.

E' chiaro che un costruttore di una certa tipologia di vetture (utilitarie e medie) si protegge (all'epoca il peso politico di Fiat su Roma era decisamente superiore a quello di oggi) favorendo il settore che lui cura, e amen se cmq lo fanno anche altri. E ostracizzando laddove non produce o produce giusto per dire.

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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vero, ecco perchè in Italia in pratica non abbiamo proprio per niente la cultura delle grosse cilindrate, come ovvio nemmeno l'esperienza, tanto che quando si mettono a farne toppano alla grande.

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

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La diciamo chiara........ dato che la Fiat faceva vetture utilitarie e cmq di classe media senza andare OLTRE certi limiti (uniche eccezioni le 2100 - 2300 degli anni '50, nate cmq come 1800, e la 130 della fine anni '60) il buon Valletta, al cui confronto chi è venuto dopo (e ci sta adesso) è solo che un pusillanime, vide bene di rompere un po' le palle a chi costruiva o si proiettava "in su".

Questo spiega il gioco al ribasso e l'arretratezza (sissignore, arretratezza e micragnosità) del parco circolante italiano che è stato composto per interi decenni da utilitarie. Condito, il tutto, da una situazione economica non certo florida (il prezzo d'acquisto di un'auto era, ed è, sempre impegnativo) e fiscale anche di meno.

E' chiaro che un costruttore di una certa tipologia di vetture (utilitarie e medie) si protegge (all'epoca il peso politico di Fiat su Roma era decisamente superiore a quello di oggi) favorendo il settore che lui cura, e amen se cmq lo fanno anche altri. E ostracizzando laddove non produce o produce giusto per dire.

chiaramente quoto al 100%

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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comunque l'iva al 38% fu posta dopo lo shock petrolifero del 1972.

Tant'e vero che sia fiat che Lancia avevano in produzione od in progetto motori 6v superiori al 2000 ( fiat il dino 2.4 ed il derivato 3.2 per 130 , Lancia il Boxer Gamma 2.5 ) che dovettero abbandonare o sottodimensionare.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Oltre i 20 CV fiscali (2000 cc) benzina e i 23 CV fiscali (2500 cc) diesel le auto venivano considerate beni di lusso e scontavano un'aliquota IVA molto elevata (38%, il doppio di quella ordinaria che allora era il 19%), che faceva lievitare molto il prezzo di acquisto. Questo era il primo problema, più del bollo (e non contano le assicurazioni, che sono private e fanno il premio che vogliono). Non era una norma dichiaratamente protezionista, ma certo in Italia si producevano poche macchine sopra i 2000 cc benzina e i 2500 cc diesel, quindi di fatto era un problema per le tedesche (non considero Ferrari o Lamborghini, visto che quegli acquirenti facevano poco caso al prezzo). Poi, per disposizione comunitaria, l'iva "pesante" è stata abolita. sulle auto, così come su altri beni "di lusso".

non solo, non era solo una questione di IVA (che tra l'altro passò poi dal 38 al 39%).

Ma il fatto che la persona che possedeva il bene di lusso (che magari era una sciccosissima Ford Granada Giardinetta :lol::lol::lol: ) era soggetta ad accertamenti fiscali.

Cosi anche case in cui il prezzo non influiva più di tanto si piegarono a fare per il mercato Italiano dei bei polmoncini (Ferrari 208, Maserati Merak 2.0, Lambo Urraco 2000, Lotus Esprint 2000).

Di contro l'Italia fu all'avanguardia nello sviluppo dei turbo nelle sue varie declinazioni.

Volumex: FIAT, Lancia, Pininfarina

Turbo: Fiat, Lancia, Alfa, Ferrari.

Biturbo: Maserati.

Dimenticavo anche se non centrava con i CV fiscali Innocenti MINI Turbo.

Insomma erano in produzione motori turbizzati 3,4,6,8 cil.

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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  • 4 anni fa...

Come in tutte le cose ci sono i pro (vedasi motori turbo e relativa esperienza) e i contro!

Incredibile che ora si torna a parlare di superbollo e di accertamenti fiscali per coloro che hanno auto oltre i 225kW.....

[sIGPIC][/sIGPIC]

Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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Come in tutte le cose ci sono i pro (vedasi motori turbo e relativa esperienza) e i contro!

Incredibile che ora si torna a parlare di superbollo e di accertamenti fiscali per coloro che hanno auto oltre i 225kW.....

Incredibile piu' che altro perche' con il valore dell'auto e del suo mantenimento, hanno relativamente poco a che vedere... comunque in Finanza sanno molto bene che un Busso, o una Mondial sono ben altra cosa che una Viper...

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Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

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