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[F1 2008] G.p di Singapore - Gara messa sotto inchiesta dalla FIA


simonepietro

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Sentenza arrivata là dove ci aspettavamo, e che dimostra che, nonostante sia dato "a tempo", ha tuttora il controllo assoluto della FIA.

Fossi in LucaLuca comincerei un tantino a preoccuparmi: il sadonazi ha cancellato dal suo personalissimi libro nero prima il nome di Ron Dennis (non che mi sia dispiaciuto), adesso sghignazzando ha cancellato quello di Flavio... il prossimo sarà il suo.

PS: vuoi vedere che Quell'Uomo (ogni riferimento a Exel Saga è puramente non casuale :)) continuerà a comandare la FIA anche DOPO il suo addio alla presidenza? Fortuna vuole che abbia deciso che da grande avrebbe giocato con le auto anziché con la politica, sennò sai che dolori da uno con una tale sete di potere e (soprattutto) di vendetta.

PPS: ricordiamoci tutti di non avere un nemico del genere: uno così ti fa a pezzettini sorridendo eppoi usa le tue ossa come stuzzicadenti.

Modificato da Sandro

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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sicuro c'è un insieme di lotte e potere in F1 dietro questa sentenza che poi sicuro non ha voluto punire piu di tanto un'industria (Reno') che è importantissima x la FIA nel mondo delle corse di tutta UE per quanto investe in svariati campionati e tipologie di gare.

Ma COMUNQUE *Bene* che la f1 avrà un furbone saccente in meno che E' stato il Vero responsabile di un giochetto truffaldino che lo faceva tornare a casa con una vittoria da presentare in Renault (che puo' anche non sapere cosa si organizza dietro ad un muretto durante un GP).

Infine.. Piquet Jr.. che volete farci, qualunque sfigato (nel senso che tanto campione sa di non essere quindi destinato ad una mesta fine in f1) a cui gli si dice: "guarda se vai fuori strada, il sedile della macchina è tuo anche nel 2009", puo tranquillamente scegliere di andare fuori strada, cosiccome ci sono stati calciatori e dipendenti di ogni settore che cedono ai comandamenti del capo per non perdere il lavoro o poter avere un posto in una redazione di un giornale: la cosa ovviamente non va scusata, tuttavia nel momento in cui Briatore gli ha poi tolto il sedile, ergo la promessa fatta, ci sta che lui abbia fatto saltar fuori sta cosa. Su Alonso: sapeva o non sapeva, alla fine lui ha fatto la sua gara senza fare (lui personalmente) nulla di scorretto.

poi sono sostanzialmente convinto che alla Renault in quel momento non sapessero poi molto di sti giochi visto che sta facendo una figura di m.. mondiale (titolo in borsa che perde piu del settore oggi dopo la sentenza) quindi spot pubblicitario negativo per una casa che sta facendo di tutto per cambiare la sua immagine:

La Renault accetta - "Accettiamo pienamente le

decisione del Consiglio Mondiale dello Sport della Fia.

Chiediamo scusa senza riserve a tutta la comunità della Formula Uno in relazione al nostro inaccettabile comportamento.Ci auguriamo che si possa presto mettere tutto ciò alle spalle e concentrarsi in modo costruttivo sul futuro". Così Bernard Rey, presidente del team Renault F.1, all'uscita dalla sede della Fia a Place de la Concorde a Parigi.

Modificato da Lanciaboxer
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SBULLONATO IL BULLONAIRE – FLAVIONE RADIATO: SENTENZA MOLTO 'POLITICA' E POCO 'GIURIDICA' – BRIATORE NON SA UNA MAZZA DI STRATEGIE – SE HA PARTECIPATO È DA CONNIVENTE E NON DA MANDANTE – VENDETTA PER UN UOMO CHE HA SPINTO TROPPO IN LÀ IL SUO ARROGANTISSIMO EGO, GLIEL’HANNO FATTA PAGARE…

Leo Turrini da "Quotidiano.net"

Chi l'avrebbe mai detto, ancora un mese fa? Io ho il diritto di continuare a gironzolare per i box e dentro gli autodromi. Briatore invece no. Pussa via, come avrebbe esclamato Alberto Sordi: la carriera dell'ex geometra di Cuneo è conclusa, almeno per ora e almeno in riferimento alla Formula Uno e all'automobilismo intero. Non si sa se la bella Gregoraci potrà continuare a vagare per il paddock con le sue succinte vesti.

Così ha deciso il Consiglio Mondiale. Così ha deciso, cioè la radiazione perpetua di Flavione. E io non scriverò che giustizia è fatta, per la semplice ragione che qui ci troviamo di fronte ad una sentenza molto 'politica' e poco 'giuridica'.

Mi spiego. Se truffa c'è stata a Singapore, un anno fa, allora è impossibile che Fernando Alonso (invece prosciolto da ogni addebito) ne fosse all'oscuro, visto che le sue mosse in pista erano legate ai comportamenti di Piquet junior.

Poi è assurdo che il figlio d'arte, cialtrone materialmente responsabile della porcata, la passi liscia solo perchè ha confessato il misfatto. Se uno è disposto a commettere una cosa tanto grave, va espulso dall'ambiente per sempre.

Inoltre non si capisce perchè Pat Symonds, l'uomo dei computer, l'ingegnerone, sicuramente l'ideatore della bella pensata, se la cavi con una sanzione (5 anni) meno pesante di quella inflitta a Flavione.

Andiamo: Briatore non sa una mazza di strategie, non ha mai capito un accidente di Formula Uno in senso tecnico, se ha partecipato alla truffa è stato connivente, complice ma non certo il mandante. Lo dico serenamente: non ha l'intelligenza (in senso 'automobilistico') per progettare una cosa del genere.

Infine, la Renault torna a casa illesa, la squalifica del team è congelata, dunque il cast di Ecclestone è salvo e per tutti paga il marito di Bettina. Con un particolare aggiuntivo: la Fia negherà il suo riconoscimento ufficiale a qualunque iniziativa coinvolga l'ex geometra.

Non solo: i piloti da lui gestiti come procuratore (Alonso,Webber, Kovalainen, Grosjean) si vedranno negata la superlicenza, qualora non interrompessero i legami con il coniuge della Gregoraci.

Guardate: io sono stato probabilmente l'unico, nei media nostrani, a diffidare e dubitare della gloria di Flavio. Non gli ho mai leccato i piedi. Non ho mai cenato al suo desco. Ho sempre avuto l'impressione che qualcosa non funzionasse del tutto, nel personaggio. E l'ho sempre scritto e lui l'ha sempre saputo.

Ma questa, orchestrata dal vendicativo Mosley, mi pare una vendetta. Una tremenda punizione per un uomo che forse aveva spinto troppo in là il suo ego, immaginandosi al posto di Ecclestone e ipotizzando una F1 rivoluzionaria, più moderna e meno noiosa. Gliel'hanno fatta pagare, Gli hanno anche fatto pagare gli eccessi del passato.

Interessante la parte sottolineata, non ci avevo pensato.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Infine.. Piquet Jr.. che volete farci, qualunque sfigato (nel senso che tanto campione sa di non essere quindi destinato ad una mesta fine in f1) a cui gli si dice: "guarda se vai fuori strada, il sedile della macchina è tuo anche nel 2009", puo tranquillamente scegliere di andare fuori strada, cosiccome ci sono stati calciatori e dipendenti di ogni settore che cedono ai comandamenti del capo per non perdere il lavoro o poter avere un posto in una redazione di un giornale: la cosa ovviamente non va scusata, tuttavia nel momento in cui Briatore gli ha poi tolto il sedile, ergo la promessa fatta, ci sta che lui abbia fatto saltar fuori sta cosa. Su Alonso: sapeva o non sapeva, alla fine lui ha fatto la sua gara senza fare (lui personalmente) nulla di scorretto.

Ma secondo te Briatore è così pirla?:D

Questi sono giochetti da concessionario maneggione di Porta Palazzo......vabbè che magari a forza di trombarsi la Gregoraci si è un appannato, ma non fino a questo punto...

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Sentenza arrivata là dove ci aspettavamo, e che dimostra che, nonostante sia dato "a tempo", ha tuttora il controllo assoluto della FIA.

Fossi in LucaLuca comincerei un tantino a preoccuparmi: il sadonazi ha cancellato dal suo personalissimi libro nero prima il nome di Ron Dennis (non che mi sia dispiaciuto), adesso sghignazzando ha cancellato quello di Flavio... il prossimo sarà il suo.

Ciao

Luxan

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più che Mosley , ho il sospetto che Bernie non lo abbia scelto come delfino, e per ciò lo voglia allontanare.

Ferrrai è intoccabile, ha troppi tifosi.

Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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Le prove dove sono?

di Giorgio Terruzzi.

Flavio Briatore radiato da ogni attività motoristica a tempo indeterminato' date=' non potrà più nemmeno gestire piloti impegnati in gare ufficiali. Questa la decisione del consiglio mondiale Fia. Una condanna all’ergastolo, accanita, severissima. Ben più grave della squalifica per 5 anni inflitta al capotecnico Symonds mentre a Nelsinho Piquet che pure ha cospirato per produrre l’incidente volontario di Singapore viene garantita totale immunità. Le prove? La Fia si è accontentata dell’ammissione di colpa offerta dalla Renault che diventa quindi la principale accusatrice del manager italiano. Il quale ha ora la sola possibilità di ricorrere presso al giustizia civile, cosa che farà senz’altro a brevissima.

Abbiamo ipotizzato che questo processo potesse somigliare ad un regolamento di conti. Questa sentenza per molti verso lo conferma. Abbiamo ipotizzato un doppio patto tra la Fia Piquet e la Renault. Questa sentenza non cancella il sospetto. Perché non contiene alcuna spiegazione, alcuna prova esplicita.

La colpevolezza di Briatore emerge da inchieste interne alla Renault e alla Fia i cui risultati non appaiono. In aggiunta la violenza della pena inflitta a Briatore sembra persegua la volontà di toglierlo di mezzo del tutto e per sempre, il che di certo fa comodo a Mosley, il suo nemico conclamato, ad Ecclestone preoccupatissimo di avere a che fare con un rivale così abile nella gestione del denaro.

Quindi, c’è un colpevole conclamato ma per accogliere tutto questo come il risultato di un vero processo ci vuol altro. Ci vogliono le prove, ad esempio. Ci vuole una giuria al di sopra di ogni sospetto.

21 settembre 2009

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da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Briatore studia la contromossa

Strategia: portare la FIA in tribunale

Flavio Briatore si affiderà alla giustizia penale ordinaria. È la strategia che potrebbe essere stata messa a punto con gli avvocati del manager italiano' date=' pronto a reagire alla sentenza di radiazione a vita dalle competizioni gestite dalla FIA. Una tutela necessaria per l'immagine di Briatore che potrebbe la Federazione in tribunale alla Corte di Parigi. Anche perché le prove sulla colpevolezza di Flavio per ora sono tutt'altro che chiare.

Credibilità è una parola che all'indomani dell'ultima sentenza di pPariginon è associabile alla FIA. Nello specifico nemmeno alla Formula 1, che tra spy-story e presidenti col vizietto di festini discutibili, ha perso completamente la retta via.

La radiazione di Briatore ha tutta una serie di elementi oscuri che non possono passare inosservati come vorrebbe Mosley. Il potente presidente ha fatto patti e promesse, ha spaventato la Renault, riuscendo a costruire un teatrino dell'assurdo per giustificare i sui interessi personali. Quelli che miravano a distruggere Briatore, elemento importante della Fota, per tornare a tirare i fili della macchina da soldi che è la F1. Un mondiale che di sportivo oggi sembra non avere più nulla. Uno sport iper-tecnologico che si è ridotto troppo spesso a una questione tra ingegneri, banchieri e avvocati. Piloti, monoposto e team sono ormai solo degli impiegati, utili a giustificare una spettacolo sciatto con ridotto spessore agonistico.

Una decadenza sottolineata da tempo proprio da Briatore, saltato perché diventato troppo scomodo alla coppia Mosley-Ecclestone. Rischiano quindi Montezemolo e Howett (front man nel circus del colosso automobilistico Toyota), uomini chiave della Fota, probabili prossimi obiettivi da ridimensionare se la lezione data a Flavio non dovesse servire da esempio. Senza contare che consegnando il manager italiano, la Renault ha fatto la peggiore delle figure possibili. Si è letteralmente inchinata a baciare i piedi di Mister Presidente, ricevendo in cambio una pena simile ad un buffetto dietro la testa. Altro che punizioni degne di un tribunale. Roba che fa storcere il naso agli altri team e alla McLaren, sanzionata alla grande proprio per la spy-story. Non solo.

La "donazione" non meglio precisata che la casa francese dovrà corrispondere alla FIA come fondi da destinare alla sicurezza ha il sapore del pizzo pagato per continuare a correre. Ragionevole quindi l'atteggiamento dei costruttori che in silenzio s'indignano e magari via sms restano vicini a Briatore. L'uomo, non certo un santo, che voleva rinnovare la Formula 1 e per questo è stato cacciato.

Di [b']Matteo Cappella

22 settembre 2009

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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