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17 minuti fa, alfagtv dice:

mi è sempre piaciuta la 155 nelle versioni che contano.

 

in che senso?

Nel senso che i fari sono differenti da quelli di serie con le lenti più arrotondate e bombate e mi pare non presentino il corpo polielissoidale,il tutto sotto un profilo rosso che congiunge i due fari.

Posso ipotizzare che abbiano cercato di fare una furbata per migliorare la penetrazione aerodinamica e che in sede di omologazione sia stata bocciata o che fosse specifica per l'abortito allestimento gta zagato.Tanto è vero che la gta che corse nel 92  ha gli stessi fari della macchina di serie come ce li hanno tutte quelle che hanno corso nel superturismo fino al 96,quando è stato consentito modificare i fari ed infatti pur mantenendo la sagoma di quelli di serie avevano due faretti tondi all'interno del faro.

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  • 3 settimane fa...
Ricordo che parecchio tempo fa venne fuori una discussione qui su Autopareri.com, riguardo la vera natura di questa automobile, che anni addietro pure a me era sempre parsa (in altre fotografie, divulgate dopo la nascita della 164) una maquette priva di vita.
Poi, un giorno, tornando su queste immagini pubblicate da Quattroruote, mi resi conto di un paio di cose cui non avevo mai fatto caso, preso dallo studio della carrozzeria. In primis, vedendo non solo questa foto ma tutte quelle pubblicate da Quattroruote in quel servizio (riprese da AUTO anni dopo - e per forza, perchè AUTO viene alla luce nel 1985, mentre Quattroruote le pubblica sul finire del 1983 se non vado errato) si capiva che l'auto  era stata fotografata nel compiere un'inversione di marcia, e in alcuni scatti (tipo questo) si poteva scorgere la sagoma di un uomo al volante. Quindi essa marciava.
Ora, non sono sicuro che lei sia mai uscita dai cancelli per compiere dei veri e propri collaudi. Ci sono grandi somiglianze con il muletto nero che Quattroruote pubblicò su due pagine nel 1986 (le famose foto con Moroni al volante che si incapperò abbestia simulando il desiderio di investire il fotografo Piero Mulone), ma non possiamo essere certi che sia lei riverniciata oppure una simile. Comunque sia, questa poteva anche essere un'auto incompleta, ma marciante lo era.
 
Ora... Quattroruote le pubblica a fine 1983, come detto. Sappiamo grazie alla dettagliata genesi raccontata da Fumia che a fine settembre di quello stesso anno viene scelta la "sua" 164. Ciò che non possiamo sapere è QUANDO il fotografo ha scattato realmente le fotografie (la data di pubblicazione vale fino ad un certo punto... ok che era un super-scoop ma questo non significa che non siano state tenute nascoste fino a che magari Alfa abbia dato il permesso di pubblicarle - le Case e le riviste si sono sempre parlate riguardo queste cose, i veri SCOOP sconcertanti e conditi da querele e minacce sono ben pochi alla fine) ma ipotizziamo che quando sono andate in stampa fossero abbastanza "fresche". Siamo quindi nel 1983 e i giochi sono fatti, come sappiamo. Su che base meccanica e quale tipo di trazione avrà la nuova ammiraglia Alfa Romeo ormai è già deciso da un po'. Fossero quindi uscite nel 1981, per dire, queste foto, potrei avere qualche dubbio riguardo il telaio che si nasconde sotto quella linea... ma sinceramente stando così le cose io dubbi non ne ho. Anche perchè, ricordando pure le parole del compianto Chirico al ventennale della 75 ad Arese, riguardo cosa stavano pensando di fare prima di dover virare su 90 e 75, e cioè le famose 154 e 156, ne viene fuori che
 
"...queste vetture erano a trazione posteriore ovviamente, e cominciammo subito a disegnare e progettare la prima delle due, la più importante, la 156. La 156 era a trazione posteriore, come detto, e aveva il cambio anteriore a 6 marce, che fu disegnato tutto, fabbricato e credo pure provato perchè, non so se Moroni si ricorda (Moroni annuì) ci fu un MULETTO sul quale montammo questo cambio."
 
Un muletto sul quale montarono quel cambio: è tutto quello che sono riuscito a scoprire riguardo ciò che arrivò sulla strada dei progetti 154 e 156 (subito dopo Moroni passava al punto in cui dovette andare con Surace a Torino per ricevere il capitolato della T4). Di conseguenza... quanto è finito effettivamente su strada di quelle vetture che stavano immaginando? Sono mai usciti dei muletti di un'ammiraglia a trazione posteriore? Il fatto che ci fosse un muletto sul quale montarono il 6 marce ci aiuta? Boh... poteva anche essere un'Alfa 6 quel muletto. Lei aveva il cambio anteriore. Poteva essere un'Alfa 6 col cambio a sei marce e niente di più. Quello che so è che sia questa vettura, sia tutti i muletti che sono venuti dopo con la carrozzeria "cassata", sono finiti su strada DOPO che la direzione da seguire dal punto di vista tecnico era ormai certa. Per me quella è una Tipo4. Anche perchè, sta bene usare una carrozzeria che era stata impostata anche a livello di costruzione (almeno artigianale... altrimenti i muli non li fai mica così con la plasticard e il nastro americano) per iniziare i collaudi di una meccanica a grandi linee DEFINITA, ma che senso avrebbe avuto nel 1983-84 far girare qualcosa che tecnicamente era già morto? A che pro? Per testare dei motori? I motori se vogliono li montano dappertutto, senza costruire un powertrain destinato ad essere gettato alle ortiche. E poi, longitudinali quando la vettura definitiva li avrà trasversali? Sbaglierò perchè alla fine non sono mica LA VERITA', ma per me di "164 a trazione posteriore 156" sulla strada non è arrivato niente.


Riprendo questa discussione perché leggendo il libro di Fumia, ho trovato molte analogie con la proposta del Centro stile (poi scartata).
Quello che mi da più da pensare è la linea nera che fa da scalifitura poi presente sul protipo definitivo.
Considerando che il Centro stile era a conoscenza del lavoro della pininfarina, sembra essere una bozza di quello che sarà poi la "164" scartata.

☏ SM-G903F ☏

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  • 1 mese fa...

In questo video che chiamerei "le verità di Walter de Silva"...viene illustrata la genesi del design della prima 166 (progetto 934, poi fatta fuori per la "seconda scelta" che conosciamo tutti) e un pò di interessanti aneddoti e critiche su come funzionavano le cose tra il Centro Stile Alfa di Arese e la dirigenza del gruppo Fiat di quel periodo.

"Un sogno Alfa che è svanito per delle logiche incomprensibili" (cit.) 
 

 

Modificato da PapisHF
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si ma la sua 166 è bella solo sul suo disegno (tra l'altro molto Alfa,bello, e aggiungerei attuale). Il manichino almeno nel frontale lasciava molto a desiderare

Comunque fa tanto il grosso, ma la 156 non è sua e può atteggiarsi solo su quella. Perchè non difende le 145-146 o gli aborti Seat?
Poi sto ''vanto'' all'inizio di essere l'ultimo dipendete della vera Alfa. Se era davvero innamorato del Marchio sarebbe restato, anche con tutti gli screzi o con un salario non all'altezza.

Quanto al suo ''capolavoro'' tedesco, l'A5, ha ripreso l'idea che ha portato alla 156 (ovvero rifarsi al passato più iconico), quindi anche qui ci sarebbe da capire quanto c'è di suo (intendo come imput d'idea di stile)

Modificato da Iron Man
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3 minuti fa, Iron Man dice:

Comunque fa tanto il grosso, ma la 156 non è sua e può atteggiarsi solo su quella. Perchè non difende le 145-146 o gli aborti Seat?

La 156 è off-topic visto che poi è nata, ma visto che ci siamo  linko anche questa testimonianza dove invece ha dichiarato che per amore per il marchio ai tempi ha difeso anche l'indifendibile (la 155 di Spada e la SZ di Zagato). :)

 

 

 

 

 

 

 

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3 minuti fa, PapisHF dice:

La 156 è off-topic visto che poi è nata, ma visto che ci siamo  linko anche questa testimonianza dove invece ha dichiarato che per amore per il marchio ai tempi ha difeso anche l'indifendibile (la 155 di Spada e la SZ di Zagato). :)

 

 

certo, se erano un cesso allora (parole sue) come mai le ha difese? Facile davanti alla platea ormai ''caricata'' con l'aneddoto della Monroe, fare il bravo alfista. Tra l'altro non vi sono gli interessati a poter controbattere....

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Infatti, è un documento già discusso e la conclusione generale era stata... che è stato poco signore con delle uscite così :)

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There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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