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L'Italia acquista i primi 3 F-35


fuzz77

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Nel civile l'Italia è impegnata eccome.

Alenia produce l'intera fusoliera del 787, svariate sezioni di fusoliera dei Boeing 737/767/777, dell'intera famiglia Airbus (A380 incluso), mentre Aermacchi produce tutte le gondole motori della famiglia Airbus. E dimentico ancora la famiglia ATR, di cui nei giorni scorsi si è assemblata la fusoliera n. 1.000 in quel di Pomigliano.

Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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Efa a mio avviso è un progetto nato vecchio, concepito per il solo ruolo aria aria, che oggi è assolutmanete possibile coprire con un cacciabombardiere come F35.

Industrialmente non vedo cosa abbia dato, nell'export è stato un disastro (vedi ulte gare vinte dagli svedesi e dai franZosi!!) , ha solo aiutato un azienda.

Ma francamente parlando oltre 250 pezzi tra Efa ed F35 per una nazione come l'italia mi paiono non tanti di più!!

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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In realtà manca l'unico vero costruttore italiano, Piaggio aero che ha un discreto prodotto nell' Avanti II.

Però ad esempio non è vero che Alenia produce la fusoliera del 87 , produce un 14 % della struttura, due parti di fusoliera e lo stab. orizzontale.

Poi su quell'aereo e sui suoi costi si può aprire benissimo un thread chilometrico!

Ti dico solo che da inidscrezioni giornalistiche (del 24 ore Finmeccanica stretta tra crisi, indagini e le tensioni al vertice - Il Sole 24 ORE) pare che alenia abbia dovuto fare un accantonamento di 753 milioni , per poter onorare il contratto.......

Fatti salvi i casini di Guarguaglini e consorte (nel senso di "moglie"), il 14% di quota riguarda la produzione vera e propria dei componenti.

L'assemblaggio è eseguito integralmente da noi mangiaspaghetti. Tra l'altro ci sono stati problemi con gli stabilizzatori, i quali verrano prodotti internamente da Boeing.

Sul resto convengo con te, ma io penso ai brasiliani che con i loro semplici velivoli comprono alla grande tutta la richiesta sotto i 120 posti (sopra è impossbile battere il duopolio) , noi non saremmo stati in grado di fare (viste l'esperienze anche in atr) un velivolo come il erj145 o il 175?

Loro vendono 200 pezzi all'anno!!! duecento!!

206 consegnati nel 2011, per l'esattezza.

Gli ATR consegnati nel 2011 sono stati 157 con 57 opzioni (record di sempre).

I Bombardier CRJ consegnati sono più o meno sugli stessi numeri degli ATR.

Mi sono scordato del Sukhoi Superjet, il quale, dopo un avvio stentato (i pregiudizi sul prodotto russo -che di russo ha ben poco, l'aereo è italo-franco-russo- sono ancora piuttosto forti in Occidente -ricorda qualcosa?:mrgreen::§-, senza contare la concorrenza proprio di Embraer nello stesso segmento di mercato), sembra che stia trovando i primi acquirenti.

Comunque, non si possono confrontare Embraer, CRJ e SSJ con l'ATR, sono aerei di segmenti diversi, rispondenti a requisiti diversi.

Li c'è profitto e tantissimo lavoro diretto e non , il militare ormai è un mercato in forte recessioni per velivoli cosi complessi, i maxi contratti del secolo (parlo degli F16a esempio) non esisteranno più.

E francamente temo che se di F35 ne usciranno alla fine 2000 pezzi sarà già tanto!!

Oggi è tardi , la politica dei piedi nelle due scarpe imho non è stata vantaggiosa.

Punto primo: l'F-35 dovrà sostuituire gli F-16, gli F-18 Hornet, gli Harrier ed anche parecchi Tornado...cioè qualcosa come 5-6.000 aerei in tutto il mondo. E ne produrranno solo 2.000? Non credo. Già i Mou parlano di oltre 4.500 aerei, anche con i tagli credo che se ne costruiranno almeno 3.500. Se sarà così, tenendo conto del ritorno industriale, i nostri li avremo quasi gratis.

Punto secondo: la politica dei piedi nelle due scarpe, è, ahimè, necessaria. Se l'Europa agisse come un blocco unico tutelando gli interessi di tutti, si avrebbe un megaconsorzio europeo che costruisce aerei sia civili che militari, includente pure l'Italia. Invece così non è. L'Europa si fa i cazzi dei soliti due e gli altri lo prendono in quel posto. E ci tocca andare dall'alleato grosso (che è quello che effettivamente comanda in Europa -leggi NATO-), il quale, ricordiamocelo, è quello che ci ha tolto le castagne dal fuoco più e più volte, anche perché in Europa la tecnologia per costruire aerei di V generazione non c'è.

Postilla: l'alleato grosso è incazzato nero perché gli alleati NATO avevano promesso di destinare alla Difesa almeno il 2% del proprio PIL. Cosa che non è successa se non in alcuni paesi (GB, Francia, Grecia e Turchia). L'alleato grosso ha detto che dal 2014 potrebbe anche sbaraccare dall'Europa, visto che non si capisce perché dovrebbe continuare a spendere una marea di miliardi di dollari per difendere un continente i cui stati che lo formano non sono minimamente interessati alla difesa del loro territorio. Se non sono interessati loro, perché dovrei farlo io, che sto andando incontro a tagli consistenti riguardo proprio le spese del Pentagono, e non solo?

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Punto secondo: la politica dei piedi nelle due scarpe, è, ahimè, necessaria. Se l'Europa agisse come un blocco unico tutelando gli interessi di tutti, si avrebbe un megaconsorzio europeo che costruisce aerei sia civili che militari, includente pure l'Italia. Invece così non è. L'Europa si fa i cazzi dei soliti due e gli altri lo prendono in quel posto. E ci tocca andare dall'alleato grosso (che è quello che effettivamente comanda in Europa -leggi NATO-), il quale, ricordiamocelo, è quello che ci ha tolto le castagne dal fuoco più e più volte, anche perché in Europa la tecnologia per costruire aerei di V generazione non c'è.

Purtroppo invece andiamo avanti a progetti mirati (il Tornado prima ed il Typhoon poi) che, tra mille polemiche, litigi e contrasti, portano alla nascita di consorzi (rispettivamente il Panavia e l'Eurofighter) aventi il compito di sviluppare tali progetti; non senza defezioni quali quella della Dassault dal progetto Eurofighter.

Manca una visione di come dovrebbe essere strutturata la difesa aerea a livello europeo e questo impedisce la nascita di una forte industria aeronautica militare europea. Spero però che in futuro la situazione si evolva e l'Eurofighter si trasformi in una vera e propria società, come è già successo nell'ambito dell'aeronautica civile con l'Airbus.

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Purtroppo invece andiamo avanti a progetti mirati (il Tornado prima ed il Typhoon poi) che, tra mille polemiche, litigi e contrasti, portano alla nascita di consorzi (rispettivamente il Panavia e l'Eurofighter) aventi il compito di sviluppare tali progetti; non senza defezioni quali quella della Dassault dal progetto Eurofighter.

Manca una visione di come dovrebbe essere strutturata la difesa aerea a livello europeo e questo impedisce la nascita di una forte industria aeronautica militare europea. Spero però che in futuro la situazione si evolva e l'Eurofighter si trasformi in una vera e propria società, come è già successo nell'ambito dell'aeronautica civile con l'Airbus.

quoto, è ora che la Bae, la Dassault, l'Alenia, la CASA e la Messershmitt comincino ad operare congiuntamente altrimenti la vedo dura contro LM e Boeing

il rafale è stato un bagno di sangue per i francesi e dubito che per i prossimi anni siano in grado di sviluppare altra roba

Ogni volta che un DJ dice "IO SUONO" un musicista, nel mondo, muore...

Primo estratto del nostro nuovo album!

 

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quoto, è ora che la Bae, la Dassault, l'Alenia, la CASA e la Messershmitt comincino ad operare congiuntamente altrimenti la vedo dura contro LM e Boeing

il rafale è stato un bagno di sangue per i francesi e dubito che per i prossimi anni siano in grado di sviluppare altra roba

Modificato da justjames

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Purtroppo invece andiamo avanti a progetti mirati (il Tornado prima ed il Typhoon poi) che, tra mille polemiche, litigi e contrasti, portano alla nascita di consorzi (rispettivamente il Panavia e l'Eurofighter) aventi il compito di sviluppare tali progetti; non senza defezioni quali quella della Dassault dal progetto Eurofighter.

Manca una visione di come dovrebbe essere strutturata la difesa aerea a livello europeo e questo impedisce la nascita di una forte industria aeronautica militare europea. Spero però che in futuro la situazione si evolva e l'Eurofighter si trasformi in una vera e propria società, come è già successo nell'ambito dell'aeronautica civile con l'Airbus.

Oddio anche Airbus Military con il suo A400M ha le sue gatte da pelare.

Per fortuna che l'Italia per una volta fece la scelta giusta di prendere i c130j!!

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