Vai al contenuto

Pneumatici - Resistenza all'avanzamento e funzionamento


Guest EC2277

Messaggi Raccomandati:

Riporto dalla discussione: http://www.autopareri.com/forum/prove-e-recensioni-auto/52609-test-fiat-panda-2012-1-3-m-jet-75-cv-5.html#post27812648

Per ridurre la resistenza al rotolamento: un pneumatico deve avere un'impronta a terra, proporzionale al peso della vettura che deve sostenere. Pertanto un pneumatico stretto, per offrire la giusta impronta a terra, dovrà schiacciarsi di più di uno largo e poiché l'energia necessaria per deformare il pneumatico, è proporzionale alla sua resistenza al rotolamento, se ne deduce che un pneumatico largo offre una minore resistenza di uno stretto.
Modificato da EC2277
Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 38
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Ehehehe, ora ci sono.

Gomme strette, maggior peso per cm2 di superficie, e maggiore deformazione.

Effetto molla maggiore, a causa della maggior deformazione, e quindi maggior attrito per rotolamento.

Gomme larghe, minor deformazione, minor effetto-molla.

Bravo Ecci', chiarissimo :agree:

PS: non posso ottenere lo stesso con gomme strette ma spalla rigidissima? :pen:

Forse si', ma e' antieconomico immagino..

Ne guadagnerebbe la precisione di guida, ma a discapito del comfort.

Mi sa che la verita' sta nel mezzo, eh :mrgreen:

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

Link al commento
Condividi su altri Social

Invece non ci sei: se il peso della vettura non varia, allora non varia nemmeno la superficie dell'impronta di contatto. Quello che cambia è il rapporto tra la larghezza (l) dell'impronta e la sua profondità (p).

Considera il seguente triangolo:

1416444276.jpg

Nella quale C rappresenta il mozzo della ruota, A sarebbe il punto d'inizio dell'impronta, B è il punto di mezzeria dell'impronta ed i è il raggio della ruota. La distanza b tra B e C è pari alla metà della profondità dell'impronta (p=2b), percui la superficie dell'impronta è pari ad S=p*l=2b*l. Pertanto, essendo come ti ho già detto la superficie costante, riducendo la larghezza l aumenta la profondità p e quindi b. Se però aumenti b allora, per effetto del teorema di Pitagora (a^2=i^2-b^2), si riduce l'altezza da terra del mozzo (a) e quindi aumentano le deformazioni.

Modificato da EC2277
Link al commento
Condividi su altri Social

Per ridurre la resistenza al rotolamento: un pneumatico deve avere un'impronta a terra, proporzionale al peso della vettura che deve sostenere. Pertanto un pneumatico stretto, per offrire la giusta impronta a terra, dovrà schiacciarsi di più di uno largo e poiché l'energia necessaria per deformare il pneumatico, è proporzionale alla sua resistenza al rotolamento, se ne deduce che un pneumatico largo offre una minore resistenza di uno stretto.

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

Link al commento
Condividi su altri Social

non so se l'ho capito bene bene. riassumendo alla grezza dato il peso della macchina ed il tipo di pneumatico la superficie che è a contatto con il suolo è costante. ciò che può variare sono la lunghezza e la larghezza di questa superificie: se si riduce una, aumenta necessariamente l'altra. Giusto?

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

Link al commento
Condividi su altri Social

Esatto: a parità di peso della vettura, la superficie di contatto tra i pneumatici e l'asfalto è pressoché costante e variando il peso, varia di conseguenza anche l'estensione della superficie.

Link al commento
Condividi su altri Social

ma siamo sicuri che a parità di peso la superficie di contatto non vari?

Ad esempio tra la misura più stretta per la mia auto che è 215 e quella più grande che credo sia 245

non credo che non cambi la superficie di contatto. Mi sembra infatti di ricordare che in fase

di omologazione dei consumi vengano appunto usate le gomme più strette.

Credo inoltre che rispettando le pressioni di gonfiaggio, le perdite per

deformazioni siano più che compensate dalla minore sezione frontale

specie alle velocità più elevate. Non a caso tutte le auto che curano i consumi

hanno gomme con sezione ridotta, elevata pressione di gonfiaggio e tendenzialmente diametro elevato

Link al commento
Condividi su altri Social

ma siamo sicuri che a parità di peso la superficie di contatto non vari?

Ad esempio tra la misura più stretta per la mia auto che è 215 e quella più grande che credo sia 245

non credo che non cambi la superficie di contatto. Mi sembra infatti di ricordare che in fase

di omologazione dei consumi vengano appunto usate le gomme più strette.

Link al commento
Condividi su altri Social

ma siamo sicuri che a parità di peso la superficie di contatto non vari?

Ad esempio tra la misura più stretta per la mia auto che è 215 e quella più grande che credo sia 245

non credo che non cambi la superficie di contatto. Mi sembra infatti di ricordare che in fase

di omologazione dei consumi vengano appunto usate le gomme più strette.

Credo inoltre che rispettando le pressioni di gonfiaggio, le perdite per

deformazioni siano più che compensate dalla minore sezione frontale

specie alle velocità più elevate. Non a caso tutte le auto che curano i consumi

hanno gomme con sezione ridotta, elevata pressione di gonfiaggio e tendenzialmente diametro elevato

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.