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Come sei caduto in basso Quattroruote


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2 ore fa, Matteo B. dice:

Non parlo di QR, comunque recentemente ho letto un'articolo sul sole24ore abbastanza malscritto.

 

http://www.ilsole24ore.com/art/motori/2017-05-20/diesel-alti-costi-costi-sociali-ed-economici-eventuale-messa-bando-123003.shtml?uuid=AEwnK6PB

 

cito:

Neanche questi sono motivi validi per difendere i propulsori diesel, che producono però circa il 20% di CO2 meno di quelli a benzina

 

 

questa oggi è una bella balla eh...ci sono n mila prove recenti che lo dimostrano.

 

tra l'altro sono praticamente certo che il tizio fa i calcolo come se un litro di gasolio emettesse le stesse moli di Co2 di un litri di benzina.

 

Io non voglio sempre pensare male, ma o è veramente poco informato o in malafede.

 

 

Conosco personalmente l'autore dell'articolo, e credo di poter escludere sia l'una sia l'altra. Tra l'altro, mi pare che anche se tu e lui divergete per quanto riguarda i CO2 prodotti dai motori Diesel, la conclusione di entrambi sia che, ammmesso e non concesso questo dato, "non è un buon motivo per difendere i propulsori Diesel".

Il tenore dell'articolo - nel suo complesso - mi sembra sia mettere in guardia sui rischi di un'abolizione tout-court della propulsione Diesel, senza però prenderne solo per questo le parti, né sostenere tesi preconcette a suo favore.

 

Quanto alla veridicità del dato, sono anni che leggo dispute tra chi sostiene questo e chi il contrario. Domanda: allo stato attuale si può escludere al 200% che i propulsori diesel producano meno C02? Nessun intento polemico, chiedo proprio per essere edotto. 

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Da un numero di Quattroruote ruote di qualche anno fa.



Più anziane sono le auto sulle quali viaggiamo ,maggiore è il rischio di perdere la vita in uno scontro.
Così,cambiarle è anche una questione di sicurezza.

Il ricambio del parco circolante non è solamente un'esigenza ambientale.
Sulle auto più vecchie ,infatti,si ha una maggiore probabilità di perdere la vita in caso di incidenti stradali.
Il fenomeno,che già il buon senso forse già poteva suggerire, è confermato nei numeri di una ricerca del Censis per conto dell'Unrae 2015,l'associazione dei costruttori stranieri che operano sul nostro mercato.
Il rapporto " Gli italiano e l'auto" ,infatti ,redatto sulla base dei dati raccolti da Aci-Istat,dedica un capitolo alla correlazione tra età del veicolo coinvolto nei sinistri e il numero di vittime registrate.
Il risultato del l'elaborazione è impressionante :
Prendendo come campione gli incidenti avvenuti nel 2012, gli esperti hanno riscontrato una forte corrispondenza tra i due indicatori.
Per le macchine con più di 11 anni,il tasso di mortalità è risultato del 10,2 per mille : ogni mille vetture con oltre 11 anni sulle spalle coinvolte in uno scontro,10,2 persone hanno perso la vita.
Man mano che l'età dei mezzi diminuisce,decrescono anche i decessi che ,per le auto del 2012 ,sono pari al 3,3 ogni mille incidenti.
Una riduzione della mortalità del 67,6%.
In teoria ,se circolassero solo autovetture uscite di fabbrica da meno di 12 mesi,le vittime si ridurrebbero di due terzi,passando dalle attuali,2015, 3385, a 1100.
Non solo.
L'Unrae ha stimato anche che,se l'immatricolazione di nuovi veicoli fosse proseguita la ritmo del 2008, i benefici sarebbero stati maggiori.
Con 3,2 milioni di vetture di moderna concezione in più ( pari alla quantità di mancate vendite registrate negli ultimi cinque anni a causa della crisi) e con l'uscita di scena di un analogo numero di vecchie auto,la mortalità si sarebbe ridotta del 7,8%, con un taglio dei costi sociali pari a 151 milioni di euro.

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Arteon R Shooting Brake 

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3 minuti fa, Vadocomeundiavolo dice:

Più anziane sono le auto sulle quali viaggiamo ,maggiore è il rischio di perdere la vita in uno scontro.
Così,cambiarle è anche una questione di sicurezza.

 

Su questo sono d'accordo.

 

Però se una autovettura è anziana, è probabile che abbia una percorrenza minore, quindi, statisticamente, ha minori probabilità di incidente grave, es. il "diversamente giovane" che usa la sua Fiat seicento per il percorso "casa - bar - bocciofila" difficilmente percorrerà più di 5.000km/anno, e in contesti presumibilmente urbani, dove la possibilità di uno scontro frontale a velocità sensibili è molto più basso di un auto usata per il percorso casa-lavoro extraurbano; l'auto usata in questo contesto è, solitamente, più grande e, presumibilmente, più moderna, visto che ha una percorrenza almeno quadrupla.

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"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

Seat Leon Copa 1.6Tdi  - Suzuki V-strom 650

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Se andassimo ad analizzare la questione, scopriremmo che la maggior pericolosità delle auto vecchie è anche colpa delle auto nuove.

Nel senso che oggi si vendono vetture sempre più grandi e pesanti, che proteggono meglio gli occupanti, ma che sono molto più aggressive nei confronti del resto del parco circolante.

La sensazione di sentirsi più protetti in caso di incidente andando a sbattere con un SUV da 2000 kg contro una utilitaria da 1000 è una delle motivazioni recondite del successo di questi veicoli, anche se in pochi lo ammettono. Le leggi della fisica mostrano che in caso di urto chi è più grosso vince sempre.

 

In ogni caso, come per i dispositivi antinquinamento, ci sono stati progressi significativi anche in termini di sicurezza negli ultimi anni, per cui va fatto un minimo di ragionamento, un conto è una vettura degli anni '80 o '90, magari una utilitaria che non aveva nemmeno elementi basilari come gli airbag e le barre nelle portiere, un altro vetture moderne.

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Quotone a @bik e @Phormula.

 

Rilancio con un esempio: Mia mamma possiede una Panda II 1,2 Freeride (serie speciale con esp di serie) del 2006, auto con 95mila km, sempre garage, carrozzeria in buono stato (a parte un paio di sportellate della coop e qualche segnetto) e interni come nuovi.

 

Per quale motivo dovrebbe cambiarla con una fiammante Panda III 1,2 (con gli stessi accessori di sicurezza attiva e passiva) che di listino costa 13110 euro?

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1983 Citroen 2CV6 Charleston bordeaux/nera

2024 Alfa Romeo Tonale 1,5 160cv Sprint

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Adesso, leon82 dice:

Quotone a @bik e @Phormula.

 

Rilancio con un esempio: Mia mamma possiede una Panda II 1,2 Freeride (serie speciale con esp di serie) del 2006, auto con 95mila km, sempre garage, carrozzeria in buono stato (a parte un paio di sportellate della coop e qualche segnetto) e interni come nuovi.

 

Per quale motivo dovrebbe cambiarla con una fiammante Panda III 1,2 (con gli stessi accessori di sicurezza attiva e passiva) che di listino costa 13110 euro?

per far contento il qualunquismo del direttore di 4R. Tanto la paghereste voi mica lui.

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23 minuti fa, Phormula dice:

Se andassimo ad analizzare la questione, scopriremmo che la maggior pericolosità delle auto vecchie è anche colpa delle auto nuove.

Nel senso che oggi si vendono vetture sempre più grandi e pesanti, che proteggono meglio gli occupanti, ma che sono molto più aggressive nei confronti del resto del parco circolante.

...

 

bender-applause.gif

 

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365GT-4BB.jpg.d8eec3919186d3fdfc3eb116bcf4f0e6.jpg "Ovunque andrai ci sarà sempre un Pandino guidato da un anziano che ti taglierà la strada..."

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48 minuti fa, Yakamoz dice:

 

Conosco personalmente l'autore dell'articolo, e credo di poter escludere sia l'una sia l'altra. Tra l'altro, mi pare che anche se tu e lui divergete per quanto riguarda i CO2 prodotti dai motori Diesel, la conclusione di entrambi sia che, ammmesso e non concesso questo dato, "non è un buon motivo per difendere i propulsori Diesel".

Il tenore dell'articolo - nel suo complesso - mi sembra sia mettere in guardia sui rischi di un'abolizione tout-court della propulsione Diesel, senza però prenderne solo per questo le parti, né sostenere tesi preconcette a suo favore.

 

Quanto alla veridicità del dato, sono anni che leggo dispute tra chi sostiene questo e chi il contrario. Domanda: allo stato attuale si può escludere al 200% che i propulsori diesel producano meno C02? Nessun intento polemico, chiedo proprio per essere edotto. 

 

 

Gl devi riferire che l'assioma "emette il 20% in meno di CO2" è riferito a:

 

1) i diesel di almeno una o 2 generazioni fa (parlo di norme €) e i benzina dello stesso periodo.

2) il ciclo ECE  che si è stabilito sia un falso legale. Infatti faranno un nuovo ciclo più realistico

3) un litro di Gasolio bruciato emette più Co2 di un  litro di benzina , molti non lo sanno o fanno finta di non saperlo 

4) se vuole paragaonare 2 vetture simili e della stessa generazione tra diesel e benzina (senza ammennicoli strani tipo ibrido o trasmissioni particolari) la prova di QR tra le due Giulia Veloce è esplicativa, se si mette a far 2 conti (e a far la tara rispetto al benzina da 280 cv che è più prestazionale del diesel) otterrà che il gasolio a Co2 emessa al Km è si in vantaggio ma  ormai di meno del 10%

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