Vai al contenuto

Il futuro dei siti produttivi Stellantis


Messaggi Raccomandati:

Mah, rimboccarci le maniche (noi) e prepararci ai licenziamenti (di altri), mi suona molto di "armiamoci e partite" :D io molto piu' banalmente, ed egoisticamente, penso che nel passato questi si sono beccati finanziamenti per risollevare aree depresse, ed il risultato e' che dopo essersi presi i soldini stanno chiudendo stabilimenti e licenziando gente.. ora, non ho visto i bandi, e non ho conoscenza del loro settore... ma conosco molto bene il mio, dove purtroppo questo tipo di cose succedevano e ancora succedono, con milioni di euro (non tantissimissimi a dire il vero) che vengono messi in ballo per (nel mio caso) portare servizi in aree disagiate (dove magari i servizi ci sono gia' oltretutto), a condizioni che sono OGGETTIVAMENTE improponibili... e per le quali l'unico possibile esito e' che qualcuno si prenda il finanziamento, ci mangi sopra, e poi dopo qualche anno chiuda tutto, con il risultato che:

A) Noi tutti abbiamo regalato i nostri soldini all'azienda che ha preso i soldi

B) i politici si sono fatti belli per gli anni successivi che gli servono, i problemi saranno di chi arriva dopo.

C) l'azienda ha i suoi vantaggi fino a che gli fa comodo, poi chiude, tanto i soldi se li e' presi.

D) la zona che doveva essere risollevata dall'intervento statale si ritrova nelle stesse condizioni di prima (anzi, pure peggio).

Ecco, in scala diversa, l'andazzo mi sembra lo stesso... il punto fondamentale di tutto cio' e' che si sapeva gia' come finiva (nel senso che comunque sarebbe finita cosi' se tutto andava bene... se poi ci si mette pure la crisi, addio).

e la soluzione però quale sarebbe? ormai il danno è fatto, la FIAT in passato si è beccata soldi pubblici per mantenere stabilimenti improduttivi in aree depresse del paese. o si continua all'infinito a buttare dentro soldi statali a perdere, o parte un piano serio ed efficace di sviluppo socio/economico dell'intera regione (cosa tentata da 60 anni a suon di mille mila miliardi :roll: ) o si interrompe finalmente (e dolorosamente) questo status quo e si riparte seriamente seguendo le leggi dell'economia di mercato.

si sta scegliendo la terza via... e imho in un modo anche molto più "umano" di quello che ci si aspetterebbe. difatti ha chiuso solo lo stabilimento peggiore, mentre ha buttato quasi un miliardo nel secondo peggiore tramutandolo in una fabbrica modello, quando avrebbe potuto benissimo chiuderlo direttamente, fare la panda a mirafiori e buonanotte, risolvendosi in un colpo solo un tot di problemi.

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

Link al commento
Condividi su altri Social

Si, sicuramente.. ma non mi pare che Fiat sia passata da 10 milioni di auto prodotte a 100.000

Se hai il 50% dei siti produttivi in italia che di fatto devi dismettere perche' inutili (perche' su 5 te ne vai da 2, e uno lo hai gia' chiuso), qualcosa che non torna c'e'.

Capisco che ne chiudi UNO... ma la meta'... e' un po' troppino..

Non so se hai capito il senso di quella risposta.

Ha detto che se la produzione in Italia non si rivelerà economicamente sostenibile per l'esportazione fuori dall'europa e in particolare verso gli Stati Uniti, non andranno a produrre in perdita e quindi la quantità di vetture prodotte in Italia dovrà essere sicuramente più bassa.

E siccome tenere aperto uno stabilimento per produrre metà o un terzo della produzione a regime è economicamente una minchiata, se hai 5 stabilimenti non puoi ridurre a tutti la produzione, ma devi chiuderne proporzionalmente alla diminuzione di vetture totali.

Ovviamente il presupposto è che il mercato interno ieri poteva assorbire 10 (pre-crisi e drogato a dismisura), ma in futuro assorbirà 7 o 5 (dipende dall'economia nazionale), mentre il mercato Europeo prima assorbiva 10, ma in futuro potrà assorbire 9 se le cose vanno da Dio e 7 se le cose vanno meno bene. Questo spero sia chiaro a tutti.

Link al commento
Condividi su altri Social

e la soluzione però quale sarebbe? ormai il danno è fatto

La soluzione a posteriori e' abbastanza difficile, per non dire impossibile.. non ci sono ne' l'interesse ne' la voglia , ne' quasi sicuramente i presupposti legale per fare quello che andrebbe fatto (far restituire i soldi e punire i responsabili della porcata).

ma almeno non diciamo "poverini che cosa altro possono fare". Piu' che altro per evitare che si faccia di nuovo (perche' e' vero che non e' piu' fattibile, ma piu' grazie al fatto che siamo in Europa).

Non so se hai capito il senso di quella risposta.

Ha detto che se la produzione in Italia non si rivelerà economicamente sostenibile per l'esportazione fuori dall'europa e in particolare verso gli Stati Uniti, non andranno a produrre in perdita e quindi la quantità di vetture prodotte in Italia dovrà essere sicuramente più bassa.

E siccome tenere aperto uno stabilimento per produrre metà o un terzo della produzione a regime è economicamente una minchiata, se hai 5 stabilimenti non puoi ridurre a tutti la produzione, ma devi chiuderne proporzionalmente alla diminuzione di vetture totali.

Ovviamente il presupposto è che il mercato interno ieri poteva assorbire 10 (pre-crisi e drogato a dismisura), ma in futuro assorbirà 7 o 5 (dipende dall'economia nazionale), mentre il mercato Europeo prima assorbiva 10, ma in futuro potrà assorbire 9 se le cose vanno da Dio e 7 se le cose vanno meno bene. Questo spero sia chiaro a tutti.

Vedo se riesco a essere piu' chiaro, usando i tuoi numeri... io non contesto la risposta, ne' quello che stanno programmando... sarebbe inconcepibile che un'azienda privata (che non e' un ente di beneficenza) tenga aperte situazioni in perdita...

Il punto e': cerchiamo di non dire che "poverini che devono fare..." perche' in questa situazione ci si sono messi perche' gli faceva comodo, al tempo, infilarsi in qualcosa che era molto possibile che finisse cosi'...

Per usare i tuoi esempi.. se stai in un mercato che puo' assorbire 10 (pre-crisi, e questa non lo sai, perche' certe crisi non puoi prevederle... certe... perche' non puoi prevedere le Torri Gemelle, ma le porcate delle banche le vedi... specialmente se sei in certi settori... cosi' come vedi in che baratro ti sta portando una certa non-gestione politica), e tu sei in condizione di dover saturare qualcosa che puo' produrre 15... non vai ad espanderti in una situazione in cui ti permette di produrre 20...

Se lo fai perche' ti consentono di farlo (e ti conviene), ok, fallo... ma poi non fare la vittima...

Modificato da ricky1750

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

Link al commento
Condividi su altri Social

Mi stai dicendo che quando sono stati aperti quegli stabilimenti la capacita' produttiva di Fiat era a saturazione o li vicino ed era quindi industrialmente realmente necessario aprire nuovi stabilimenti? Perche' io parto sempre dal presupposto (che ho capito e che potrebbe essere anche errato) che saturare le linee produttive sia uno degli obbiettivi principali che devono essere raggiunti da un produttore di auto: a questo punto prima di aprire qualcosa di nuovo, prima mi assicuro di essere a saturazione (o anche oltre), e poi eventualmente apro nuovi impianti.

Bene, non è stato fatto così... sai benissimo come sono andate le cose, ma non puoi farne una colpa a Marchionne.;)

Si, ma se sono nella situazione di aver saturato, e la mia produzione dimezza, passo dal 100/120% di carico di produzione al 50/60%.. una bella botta, ma comunque magari ci sto ancora... se parto che ho aperto lo stabilimento nuovo con i vecchi al 60%....

Il problema è che in Italia/Europa, con gli impianti al 50/60% vai sotto...

Mah, rimboccarci le maniche (noi) e prepararci ai licenziamenti (di altri), mi suona molto di "armiamoci e partite" :D io molto piu' banalmente, ed egoisticamente, penso che nel passato questi si sono beccati finanziamenti per risollevare aree depresse, ed il risultato e' che dopo essersi presi i soldini stanno chiudendo stabilimenti e licenziando gente.. ora, non ho visto i bandi, e non ho conoscenza del loro settore... ma conosco molto bene il mio, dove purtroppo questo tipo di cose succedevano e ancora succedono, con milioni di euro (non tantissimissimi a dire il vero) che vengono messi in ballo per (nel mio caso) portare servizi in aree disagiate (dove magari i servizi ci sono gia' oltretutto), a condizioni che sono OGGETTIVAMENTE improponibili... e per le quali l'unico possibile esito e' che qualcuno si prenda il finanziamento, ci mangi sopra, e poi dopo qualche anno chiuda tutto, con il risultato che:

A) Noi tutti abbiamo regalato i nostri soldini all'azienda che ha preso i soldi

B) i politici si sono fatti belli per gli anni successivi che gli servono, i problemi saranno di chi arriva dopo.

C) l'azienda ha i suoi vantaggi fino a che gli fa comodo, poi chiude, tanto i soldi se li e' presi.

D) la zona che doveva essere risollevata dall'intervento statale si ritrova nelle stesse condizioni di prima (anzi, pure peggio).

Termini andava avanti solo perché pantalone pagava...e anche SEAT in Spagna va avanti a sovvenzioni statali.

Via gli aiuti di stato, via Termini...

Quanto alla prima frase di questo quote, la prendo come una provocazione...;)

Ecco, in scala diversa, l'andazzo mi sembra lo stesso... il punto fondamentale di tutto cio' e' che si sapeva gia' come finiva (nel senso che comunque sarebbe finita cosi' se tutto andava bene... se poi ci si mette pure la crisi, addio).

Per niente...

Si, con chissa' che rivolte.. e con un governo che invece di fare da zerbino potrebbe pure dirgli le cose in faccia (tanto non hanno niente da perdere visto che sono a termine)... non credo sia proprio il momento di farlo... meglio iniziare a ventilare l'ipotesi e poi...

Il governo può rendere il paese più attrattivo agli investimenti stranieri e facilitare la mobilità lavorativa (oltre che rendere più semplice l'iniziativa economica privata...).

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

Link al commento
Condividi su altri Social

Bene, non è stato fatto così... sai benissimo come sono andate le cose, ma non puoi farne una colpa a Marchionne.;)

Mai dato la colpa a Marchionne... casomai la colpa di quello che e' stato fatto prima e' di Fiat...

Termini andava avanti solo perché pantalone pagava...e anche SEAT in Spagna va avanti a sovvenzioni statali.

Via gli aiuti di stato, via Termini...

E ci mancherebbe che fosse andata avanti.. il punto e' che a Fiat (e non solo) comunque questa situazione ha fatto comodo.. e ci ha guadagnato.

Per niente...

Mah, inzomma... non ne sono proprio cosi' sicuro.

Il governo può rendere il paese più attrattivo agli investimenti stranieri e facilitare la mobilità lavorativa (oltre che rendere più semplice l'iniziativa economica privata...).

Tieni conto che "rendere piu' semplice l'iniziativa economica privata" e' fatto anche da non agevolare indebitamente aziende che non se lo meritano (nei fatti) rispetto ad altre... ok, nel caso specifico di Fiat non c'e' un'azienda automobilistica italiana concorrente..

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

Link al commento
Condividi su altri Social

Non so se hai capito il senso di quella risposta.

Ha detto che se la produzione in Italia non si rivelerà economicamente sostenibile per l'esportazione fuori dall'europa e in particolare verso gli Stati Uniti, non andranno a produrre in perdita e quindi la quantità di vetture prodotte in Italia dovrà essere sicuramente più bassa.

E siccome tenere aperto uno stabilimento per produrre metà o un terzo della produzione a regime è economicamente una minchiata, se hai 5 stabilimenti non puoi ridurre a tutti la produzione, ma devi chiuderne proporzionalmente alla diminuzione di vetture totali.

Ovviamente il presupposto è che il mercato interno ieri poteva assorbire 10 (pre-crisi e drogato a dismisura), ma in futuro assorbirà 7 o 5 (dipende dall'economia nazionale), mentre il mercato Europeo prima assorbiva 10, ma in futuro potrà assorbire 9 se le cose vanno da Dio e 7 se le cose vanno meno bene. Questo spero sia chiaro a tutti.

Tutte considerazioni vere le tue, anzi lapalissiane... aggiungerei solo qualche doveroso elemento in più alla tua spiegazione: quando gli stabilimenti italiani e europei in generale soffrivano già di una grossa sovraccapacità produttiva rispetto alla domanda, Marchionne ha avallato la costruzione di un ulteriore nuovo stabilimento a pochi chilometri dal confine italiano, beneficiando di consistenti aiuti di un altro stato (un po' come accadeva in italia tempo fa).

Tale impianto va a soddisfare una domanda inesistente, poiché il prodotto che ne esce poteva benissimo essere prodotto negli stabilimenti italiani già esistenti. Marchionne ricade così negli errori fatti tempo a dietro che hanno portato alla costruzione di un numero elevato di stabilimenti italiani (di cui ora lui stesso si lamenta) costruiti solo perché pagati dallo stato.

Questo aggiugerà ulteriore sovraccapacità alla sovraccapacità in europa che lui denuncia e mi porta a citare una tua frase:

E siccome tenere aperto uno stabilimento per produrre metà o un terzo della produzione a regime è economicamente una minchiata, se hai 5 stabilimenti non puoi ridurre a tutti la produzione, ma devi chiuderne proporzionalmente alla diminuzione di vetture totali.

e a pensare che anche Marchionne non stia curando nel miglior modo gli interessi dell'Italia, perché apre nuovi stabilimenti in Europa, in nazioni povere andando a togliere il poco lavoro rimasto ai sottoutilizzati impianti italiani, per poi dire nelle interviste che con suo grande dispiacere è costretto a chiudere gli impianti italiani a causa del loro scarso utilizzo.

Poi si può dire che i lavoratori serbi guadagnano meno, ma se dobbiamo sostenere questo concetto, allora dobbiamo consigliare a tutti gli imprenditori che si trovano ad avere le loro fabbriche in nazioni medio ricche di chiuderle e di aprirle dove la manodopera costa pochissimo. E mi auguro che non sia questa una linea di pensiero condivisa dagli utenti di questo forum, anche perché sarebbe a dir poco masochistica.

Dunque Marchionne a mio avviso ci racconta una verità a metà quando si dispiace di dover ipotizzare la chiusura degli impianti italiani, omettendo di dire che in parte è la sua strategia che porta a queste conseguenze.

Modificato da tommyb
Link al commento
Condividi su altri Social

:pensa::pensa:?

Marchionne è stato chiamato a fare il liquidatore della sezione auto del gruppo Fiat. Il controllo della proprietà tramite la Exor s.a.p.a permette di poter in qualsiasi momento agendo sul mercato azionario di ridurre la quota di partecipazione nell'azienda la quale viene gestita dagli Elkann tramite uomini chiave nel Cda posti grazie al peso dei voti dato dalla partecipazioni ed i comuni interessi con i principali azionisti. Public company + proprietà poco interessata + manager americano pagato in stock option con ottica breve periodo provocano disastri. Lui migliora i bilianci disinvestendo e farmizzando quello che ha con l'attuale gamma. Deve tirare la baracca avanti ancora 2 anni liberandosi delle fabbriche italiane per poter rendere la vendita di marchi più appetibile. L'azienda straniera compra i regional brand sopracitati , rimarchia i suoi prodotti, sfrutta la rete di vendita attuale ed il gioco è fatto.

23/07/2012 => Doktoren in Economia Aziendale :-D

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.