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Inquinamento città: soluzioni a lungo termine


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Lo metto qui perchè la parte interessante dell'articolo non è su FCA ma sul'evidenza che è giunta l'ora di seppellire l'inefficiente macchina Barsanti. Non saprei dirlo meglio.

 

E' ovvio che siamo nel mezzo di una esigenza di transizione con tutto ciò che comporta, specie in Italia dove i ritardi sono mostruosi, ma anche nell'industria automobilistica che sta appena iniziando a provvedere. Ma la strada è segnata, finalmente..

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/13/dieselgate-fca-paga-per-la-sua-miopia-il-futuro-e-elettrico/3313483/

 

 

Cita

Quello che Marchionne e i suoi collaboratori hanno mancato di comprendere è la rivoluzione tecnologica che sta investendo il mondo dell’auto. La tecnologia che spinge i veicoli di oggi è ormai vecchia di oltre un secolo e quasi tutto quello che gira sulle nostre strade è oggi obsoleto altrettanto di come lo erano le macchine da scrivere quando sono state sostituite dai personal computer. Certo, ci eravamo abituati ai vecchi motori rombanti, una storia d’amore che risale al tempo della motorizzazione di massa degli anni 50. Ma quel tempo è ormai finito. Non ci possiamo più permettere questi arnesi puzzolenti, rumorosi e terribilmente inefficienti.

Pensate che un motore per autotrazione può avere un’efficienza, se va bene, del 25%, mentre un motore elettrico arriva tranquillamente all’80% e può fare anche di meglio. In più, dura anche molto più a lungo di un motore a scoppio. Ma la sentenza di morte per i motori a scoppio non arriva tanto dalla loro inefficienza, quanto dai limiti a quello che la tecnologia può fare per limitare i danni dovuti ai gas creati dalla combustione. Non che non si possa fare niente: i vari filtri tipo marmitta catalitica e filtri antiparticolato fanno quello che possono ma è impossibile ormai migliorare ulteriormente delle tecnologie che sono state ottimizzate al massimo. E nessun filtro può evitare l’emissione di gas climalteranti (anidride carbonica) da motori che bruciano combustibili fossili. Dagli ultimi scandali che sono emersi, sembra evidente che l’ultima frontiera non era tanto la tecnologia ma cercare di svicolare i controlli (se non apertamente di imbrogliare). In sostanza, è finita un’epoca, l’epoca del motore a scoppio.

Ormai l’auto elettrica ha sbaragliato ogni competizione; al massimo avremo un periodo di transizione basato sulla trazione ibrida. Ma il futuro è chiaro, facciamocene una ragione: è un futuro tutto elettrico. Ed è anche un futuro più pulito.

 

I numeri sono imprecisi, un combustione interna può arrivare a 40% di efficienza (45% per un recente Toyota diesel di grossa cilindrata per uso professionale), e i motori elettrici al 90% e oltre (da sapere a cosa è arrivato il motore Hyundai di Ioniq EV, che ha fatto scalpore per la sua mostruosa efficienza), ma la cosa non cambia la sostanza.

 

Modificato da Maxwell61
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19 minuti fa, Maxwell61 dice:

....

I numeri sono imprecisi, un combustione interna può arrivare a 40% di efficienza (45% per un recente Toyota diesel di grossa cilindrata per uso professionale), e i motori elettrici al 90% e oltre (da sapere a cosa è arrivato il motore Hyundai di Ioniq EV, che ha fatto scalpore per la sua mostruosa efficienza), ma la cosa non cambia la sostanza.

 

 

Però, per le emissioni di CO e inquinanti, occorre considerare anche le emissioni delle centrali elettriche, per una centrale termoelettrica siamo sul 60%.

A meno di ricavare energia in maggior parte dalle fonti rinnovabili il bilancio energetico e ambientale non è diverso, considerando anche le problematiche ambientali legate alla produzione ed allo smaltimento delle batterie.

 

 

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"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

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articolo molto superficiale (motore a scoppio, non si può leggere. Roba da bocciatura immediata) con volontà sensazionalistiche.

E mi spiace molto vedere che è stilato da un docente.

 

La sfida al riscaldamento globale è una sfida molto complessa che richiede soluzioni complesse. Le soluzioni "facili e omnicomorensive" sono molto rare e per ambiti ristretti.

Per tutto il resto non c'è mai LA soluzione.

Piuttosto LE soluzioni, da abbinare in base alla specificità della singola situazione.

 

E nel caso della mobilità, un lotta alla CO2 in atmosfera comprende ANCHE i motori a combustione interna.

Perchè possono viaggiare a metano, combustibile che si può produrre dalla fermentazione (e quindi catturandolo non si rilascia in atmosfera) oppure addirittura sintetizzandolo facendo catturare CO2 dall'atmosfera, generando un ciclo quasi chiuso della CO2

Modificato da TonyH
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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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L'osservazione ha dello scontato Bik, è ovvio che l'inquinamento dipende da come produci l'elettricità, ma gestire gli inquinanti di una centrale (e sto lasciando fuori le rinnovabili) con un solo sistema non è come ripetere il sistema su qualche milione di automobili.

 

Usare l'elettricità significa innanzitutto gettare le basi per una gestione centralizzata del problema, che ha ampie possibilità di essere migliorato nel tempo.

Se ti vai a prendere lo storico delle emissioni legate al kWh italiano (per rimanere tra noi) negli anni, te ne accorgi bene di quanto siamo migliorati, al punto che ora il kWh ENEL equivalente al kWh prodotto da un auto a metano, ha un inquinamento inferiore del 20%. E siamo un paese che non vuole incrementare le rinnovabili ed ha ucciso il fotovoltaico. I miglioramenti possibili sono enormi.

 

Modificato da Maxwell61
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12 minuti fa, Maxwell61 dice:

...

Usare l'elettricità significa innanzitutto gettare le basi per una gestione centralizzata del problema, che ha ampie possibilità di essere migliorato nel tempo.

...

 

Sono d'accordo, la mia puntualizzazione è di considerare, nel computo del bilancio energetico e ambientale, tutte le problematiche, limitarsi a "l'elettrico non inquina" è superficiale ed errato.

Che il futuro della mobilità sia elettrico è sicuro, non penso a breve ma a lungo termine, conosco i progressi degli azionamenti elettrici nel mio settore, molto più veloci come evoluzione dei miglioramenti nella meccanica, e vediamo nell'elettronica di consumo odierna i progressi nsulle batterie, ma come fruibilità l'elettrico è ancora molto lontano dai motori endotermici, e non è detto che, prima che l'elettrico sia pronto, vi siano altre tecnologie (es. turbine a gas con generatore elettrico e trazione elettrica) che siano più pratiche e convenienti.

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1 minuto fa, bik dice:

 

Che il futuro della mobilità sia elettrico è sicuro, non penso a breve ma a lungo termine, 

 

Io ho qualche riserva in merito, storicamente l'hanno data per certa almeno 3 volte.

Bisogna partire sempre però da "quale mobilità" stiamo parlando? Cittadina, lungo raggio, privata, commerciale, industriale?

 

Che se pensiamo essenzialmente a quella cittadina privata, come sapete, io sono molto più drastico...

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Sommessamente potrei dire che il futuro è non solo elettrico,

ma anche senza automobili, come noi le conosciamo.

 

Rimarranno vere e proprie automobili alcuni veicoli a puro scopo edonistico,

con -traslata- la stessa funzione che oggidì hanno gli orologi da polso, in tempo di smartofoni sempre in mano.

 

Un futuro che comprendo ma che non mi esalta,

per il quale credo/spero di essermi egoisticamente premunito (non me ne si voglia...).

 

Modificato da johnpollame
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5 minutes ago, TonyH said:

 

Io ho qualche riserva in merito, storicamente l'hanno data per certa almeno 3 volte.

Bisogna partire sempre però da "quale mobilità" stiamo parlando? Cittadina, lungo raggio, privata, commerciale, industriale?

 

Che se pensiamo essenzialmente a quella cittadina privata, come sapete, io sono molto più drastico...

 

Per la mobilità privata nei centri urbani l'ideale sarebbe usare il più possibile i trasporti pubblici (ovviamente migliorandoli) e la bicicletta. Per chi vuole scooter elettrici e anche piccole auto-elettriche, magari in car sharing. Andrebbero bene anche per piccoli spostamenti extra-urbani (es. andare nel comune confinante a 5-10-15 km...). 

 

Per il lungo raggio ci sarebbero in teoria i treni...ovviamente a patto di abbassare i prezzi.

 

Il problema principale è che i trasporti pubblici non arrivano ne possono arrivare dovunque.

 

Quanti paesini ma spesso anche paesi sono difficilmente raggiungibili tramite trasporti pubblici, perché non hanno la stazione e ci arriva a malapena un autobus al giorno?


Realizzare servizio pubblico capillare, frequente ed efficiente è impossibile in montagna e non conveniente in pianura. Sicuramente non ferroviario per ovvi motivi. Ma anche di autobus la vedo molto difficile.

 

Quindi automobili private elettriche (o ibride a gas) a lungo raggio sono necessarie, a meno che non si voglia svuotare la maggioranza dei piccoli paesini (di montagna e non).

 

 

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51 minuti fa, TonyH dice:

...Che se pensiamo essenzialmente a quella cittadina privata, come sapete, io sono molto più drastico...

 

Io lo sarei ancora di più, se penso che una buona parte del lavoro potrebbe essere eseguita a casa con il telelavoro.....

 

Ma mi sa che arrivano prima i veicoli elettrici che volano che un cambio di mentalità...

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"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

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1 ora fa, bik dice:

 

Sono d'accordo, la mia puntualizzazione è di considerare, nel computo del bilancio energetico e ambientale, tutte le problematiche, limitarsi a "l'elettrico non inquina" è superficiale ed errato.

 

Concordo, la frase "elettrico che non inquina" è una stupidaggine, al più è un "Non inquina nel punto in cui l'auto è usata"....

 

Cita

 come fruibilità l'elettrico è ancora molto lontano dai motori endotermici, e non è detto che, prima che l'elettrico sia pronto, vi siano altre tecnologie (es. turbine a gas con generatore elettrico e trazione elettrica) che siano più pratiche e convenienti.

paesi come la Norvegia e qualche altro, indicano che tale fruibilità c'è già, la cosa non dipende dalla tecnologia, piu semplice dell'endotermico e le sue iper-complicazioni, ma dalle condizioni al contorno. Si può dire che la fruibilità non è al momento generalizzabile in tutte le situazioni insediamentali e nazioni. 

 

La condizione tecnologica per le auto si sta realizzando proprio recentemente: bisogna avere batterie intorno ai 40-60 kWh, che iniziano ora a essere presenti in auto "umane" o disponibili tra pochissimo tempo. Il nocciolo che si sta realizzando è che con la carica di casa devi avere la possibilità di andare e tornare.

 

Ho fatto delle simulazioni pratiche molto interessanti sul possesso di auto elettrica nella mia situazione individuale e devo dire che ho imparato molto, soprattutto che il modello di rifornimento non assomiglia nemmeno per sbaglio a quello di un endotermico.

 

Per dire, ho postato in altri thread notizie su colonnine di ricarica e caricatori veloci autostradali: come è noto a chi possiede un veicolo elettrico, la ricarica fuori casa non ha pressocchè nessuna importanza se non del tutto occasionalmente.

 

La modalità base di rifornimento di un auto elettrica, anche se hai una Tesla da 90 kWh, sono i modesti 6-10A da caricare nottetempo da una Shuko e che ti regalano quei 100 km di autonomia per la giornata, che in parte non consumerai e che andranno a formare il pieno frazionato. A lungo (mica tanto) andare, quei piccoli e continui rabbocchi ti terranno la batteria a tappo per quando devi fare il lungo viaggio. Un modello di rifornimento totalmente diverso dagli idrocarburi e totalmente incentrato sulla proprietà privata.

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