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Eliminare il bollo auto e tassare i carburanti?


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6 ore fa, Wilhem275 dice:

 

Sicuramente ci dovrebbe essere una revisione generale delle tasse sui carburanti, anche solo per rispettare il sacro principio che una tassa deve essere un pagamento in cambio di un servizio (o una compensazione per qualche danno).

 

Sulla questione dell'uso professionale del carburante penso che la questione andrebbe affrontata in modo diverso. Vista così sembra che chi fa più chilometri produce di più, e quindi si penalizza chi dà più contributo al sistema economico.

Nella pratica le percorrenze e la produttività non sono strettamente legate, e anzi si rischia di andare a creare un disequilibrio, a parità di concorrenti, a danno di chi è più efficiente (tipo chi investe di più in un veicolo più efficiente, chi programma meglio i percorsi, chi spinge per il telelavoro dove possibile).

 

Ma in realtà la questione va ancora oltre il paragone diretto all'interno delle categorie; di per sé è relativamente trasparente per gli operatori che si muovono su strada, e torna invece alla base di tutta la questione, che è incentivare le scelte più efficienti.

Mi spiego meglio, perché la questione è pruriginosa. Assodato che in un certo settore bene o male tutti gli operatori fanno uso del veicolo alla stessa maniera, l'eventuale aumento del costo chilometrico si scarica tutto sul cliente (questo vale dal riparatore di caldaie alla flotta di TIR per grandi percorrenze), e in maniera quasi immediata (i prezzi li dovrebbero adeguare tutti e subito, pena finire in perdita al primo mese*).

 

Si pongono due scenari:

1) clienti che si trovano in un luogo meno favorevole di altri e quindi si trovano un costo delle forniture maggiorato (es. caldaia da riparare in luogo remoto in collina)

2) conseguenza successiva, alcuni servizi che finiscono fuori mercato (es. decido che faccio a meno della caldaia e uso la casa in collina solo d'estate).

 

La questione che pongo io è che tutta la ratio del tassare i consumi veicolari è di incentivare un uso più efficiente dei mezzi, e di conseguenza premiare le scelte di allocazione più efficienti, per cui trovo del tutto normale che certe allocazioni inefficienti finiscano per costare di più o vadano fuori mercato; e anzi mi sembrerebbe iniquo uno "sconto" (spalmato su tutti) che premia solo chi fa scelte meno efficienti.

Possiamo tirare fuori tutti gli esempi di uso professionale dei veicoli, ma sempre sull'efficienza territoriale si andrà a parare. L'esempio estremo è sempre "Ma siamo basati sull'autotrasporto di massa, non possiamo penalizzarlo". Oh, vorremo cambiare qualcosa, prima o poi? :)

 

Realisticamente è sensato prevedere un periodo di transizione (diciamo da 5 a 15 anni a seconda del settore), per evitare shock violenti e per dare il tempo di adattarsi a chi vuole riallocarsi in modo più efficiente.

Ma a regime è corretto che non ci siano sconti per nessuno, perché alla fine dei conti i costi e le esternalità di 1 veicolo*km sono sempre gli stessi, a prescindere dalla destinazione d'uso. Vuoi far fare una sgambata di 30 km alla storica? Paghi. Il tuo caldaista deve fare 30 km per venire da te? Paghi. Vai ad abitare più vicino alla civiltà ed ai caldaisti? Paghi di meno :)

 

E' una scelta politica votata a centralizzazione ed efficienza, così come lo è il modello attuale votato... allo sprawl selvaggio...

 

 

*come dicevo in passato in qualche topic, l'eventuale conversione da bollo ad accise dovrebbe prevedere prima un allineamento della scadenza dell'ultimo bollo per tutti i veicoli circolanti, per fare la transizione tutti insieme alla mezzanotte di un giorno X.

 

Il problema primario e che se io idraulico chiedo una maggiorazione per ogni intervento ( ... più o meno 5€) perdo clienti, perchè non ci sono tariffe standard, e quindi molti concorrenti manterranno un prezzo più basso (come succede già adesso, minor costo .. minor qualità del lavoro, ma non tutti i clienti lo possono capire).

Quindi per rimanere sul mercato i prezzi saranno gli stessi, con costi di gestione maggiori.

 

Poi c'è da dire che riversando i 15 centesimi sul carburante, si andrebbe a colpire anche chi con l'autotrazione non c'entra un tubo.

- Chi si occupa di manutenzione del verde (o semplicemente chi in proprio si sfalcia l'erba della proprietà, che non è sempre e solo prato ... anzi) andrebbe a pagare più cara la benzina per i propri      decespugliatori, tagliaerbe, motoseghe, soffiatori, cippatrici etc .... come dei mini bolli

- L'impresa edile che opera con piccole macchine movimento terra si ritroverebbe a pagare il gasolio più caro per i propri mini-escavatori, skid, elettrogeneratori etc .... come se pagassero il bollo per mezzi che  prima non pagavano

- Le industrie/ditte si ritroverebbero a pagare più caro il gasolio per i loro muletti etc ....

 

In pratica ... si aumenterebbero i costi .. con conseguenze su tutto il mercato.

 

L'approccio secondo me è errato, tassare tutti per far pagare chi dovrebbe pagare ... non la vedo una gran cosa, visto che non stiamo parlando di una nazione dalla tassazione verso il cittadino .. sulla norma.

Basterebbe applicare i controlli. Non parlo di f.do. ma esattorialmente.

Non è possibile che ci siano auto che non pagano il bollo da 5/6 anni ... e che possono liberamente circolare senza nemmeno un banale fermo amministrativo. Conosco persone che per problemi finanziari non pagano il bollo da un bel po, e non hanno mai avuto alcuna limitazione all'uso da parte degli organi competenti.

5 minuti fa, mariola dice:

Piano.

1) sparito il bollo e le relative agevolazioni che ragione resterebbe di immatricolare autocarro un veicolo che può essere condotto con patente b?

La cosa più logica è abolire la distinzione (salvo veicoli patente c e superiori) e creare una categoria unica.

A questo punto se vuoi il pick up come auto privata te lo compri anche se fai il notaio e portare merci non è problema tuo. (tanto stiamo parlando de jure condendo)

2) Un conto sono i consumi degli autoarticolati (da 2 a 3 km con un litro secondo un mio cliente) e le loro percorrenze, altro quelli degli autocarri con patente B, che consumano circa come una autovettura, e per lo più vengono utilizzati in tratte a corto/medio raggio, si tratta di due ordini di grandezza diversi, ipotizzando 10 km con un litro sono 150 euro ogni 10.000 km, quindi un aggravio contenuto nelle centinaia di euro.

Praticamente irrilevante, anche perchè è uguale per tutti.

3) sempre de jure condendo sarebbe quantomai opportuno accorpare tutte le accise in una accisa unica, e mantenere separato l'ex bollo con la espressa denominazione di "tassa di circolazione", che in questo modo non sarebbe imponibile IVA

 

Ma infatti, se tutti i veicoli sotto i 35 q.li sarebbero omologabili solo come autovettura, abolendo l'autocarro leggero, il problema non si porrebbe.

Attualmente invece si, perchè pagare 15cent in più per un furgone fa comunque la differenza per un lavoratore autonomo ... e ci si ritroverebbe ad avere costi di gestione come per una normale autovettura, ma con limitazioni ben più pesanti (esempio per i pick up autocarro, il non poter trasportare persone non attinenti all'attività svolta, e la minor massa rimorchiabile senza l'ausilio della E)

 

Io ragiono in piccolo perchè sono piccolo, ma già mi immagino le grosse imprese con un certo numero di veicoli da cantiere .. o semplicemente ditte di trasporto ... di quanto potrebbe aumentare annualmente i costi di gestione della proprio flotta di veicoli commerciali sotto i 35 q.li

Modificato da Bosco
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2 minuti fa, Bosco dice:

 

Il problema primario e che se io idraulico chiedo una maggiorazione per ogni intervento ( ... più o meno 5€) perdo clienti, perchè non ci sono tariffe standard, e quindi molti concorrenti manterranno un prezzo più basso (come succede già adesso, minor costo .. minor qualità del lavoro, ma non tutti i clienti lo possono capire).

Quindi per rimanere sul mercato i prezzi saranno gli stessi, con costi di gestione maggiori.

 

Poi c'è da dire che riversando i 15 centesimi sul carburante, si andrebbe a colpire anche chi con l'autotrazione non c'entra un tubo.

- Chi si occupa di manutenzione del verde (o semplicemente chi in proprio si sfalcia l'erba della proprietà, che non è sempre e solo prato ... anzi) andrebbe a pagare più cara la benzina per i propri      decespugliatori, tagliaerbe, motoseghe, soffiatori, cippatrici etc .... come dei mini bolli

- L'impresa edile che opera con piccole macchine movimento terra si ritroverebbe a pagare il gasolio più caro per i propri mini-escavatori, skid, elettrogeneratori etc .... come se pagassero il bollo per mezzi che  prima non pagavano

- Le industrie/ditte si ritroverebbero a pagare più caro il gasolio per i loro muletti etc ....

 

In pratica ... si aumenterebbero i costi .. con conseguenze su tutto il mercato.

 

L'approccio secondo me è errato, tassare tutti per far pagare chi dovrebbe pagare ... non la vedo una gran cosa, visto che non stiamo parlando di una nazione dalla tassazione verso il cittadino .. sulla norma.

Basterebbe applicare i controlli. Non parlo di f.do. ma esattorialmente.

Non è possibile che ci siano auto che non pagano il bollo da 5/6 anni ... e che possono liberamente circolare senza nemmeno un banale fermo amministrativo. Conosco persone che per problemi finanziari non pagano il bollo da un bel po, e non hanno mai avuto alcuna limitazione all'uso da parte degli organi competenti.

 

 

L'approccio è diverso; premesso che i consumi dei motori che hai citato tu sono così ridotti che la differenza è infinitesima (un caffè all'anno, al massimo al mese) l'approccio vero è:

semplifichiamo la vita, niente code in posta, niente documenti da conservare per tot anni, niente scadenze da ricordare.

E la tassa di circolazione la pagano pure i veicoli con targa straniera che circolano in Italia (autotrasportatori esteri, turisti), che sono più dei frontalieri.

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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32 minuti fa, owluca dice:

 

p.s.  verso la fine degli anni 60 inizio anni 70 al catasto di torino era una pacchia:  nessuno faceva un c@220, di conseguenza la maggior parte dei condomini, per quanto di pregio e per quanto costruiti in modo regolare con la realtiva domanda  realmente presentata in comune, di fatto non sono accatastati in modo regolare.

 

La agibilità manca semplicemente perchè il comune non  ha mai conlcuso la pratica: se vuoi puoi andarla a cercare tu stesso:

 

Raiders_Of_The_Lost_Ark_Government_Wareh

 

di conseguenza la prassi normale è appunto quella di informare il compratore della mancanza del comune: non è che ti regalo il mio appartamento per colpa di qualche predecessore del "grissino"

 

No, non si tratta di accastatamento.

A catasto corrisponde tutto. Piantina, cantina, box. Tutti i codici delle unità abitative sono ok.

Fosse un mero problema di catasto sarebbe facilmente risolvibile.

 

È che per una causa sull'idoneità delle solette dei garage non hanno mai completato la pratica.

E nemmeno quindi fatti i lavori successivi richiesti via via dal susseguirsi delle normative (prima su tutte quella sulla sicurezza).

Cosa nota da lustri a chi abita lì ma MAI sanata perché non han voglia di sopportare i costi di messa in regola.

(cosa che ha portato anche a una causa da parte della Iren per lavori fatti e mai saldati)

Si limitano a dirlo, e a passare la patata bollente all'acquirente (visto che il conto è ormai arrivato alle decine di migliaia di euro a appartamento per tutti i lavori necessari).

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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13 minuti fa, mariola dice:

 

 

L'approccio è diverso; premesso che i consumi dei motori che hai citato tu sono così ridotti che la differenza è infinitesima (un caffè all'anno, al massimo al mese) l'approccio vero è:

semplifichiamo la vita, niente code in posta, niente documenti da conservare per tot anni, niente scadenze da ricordare.

E la tassa di circolazione la pagano pure i veicoli con targa straniera che circolano in Italia (autotrasportatori esteri, turisti), che sono più dei frontalieri.

 

Non ne sarei così sicuro sui costi infinitesimali .... perchè per ogni realtà essi incidono diversamente. Nell'ottica di un titolare di una ditta di trasporto i consumi citati da me sono bazzecole ... per il giardiniere o il muratore no (per un mini-escavatore sono 2.5-3 €/ora di consumo in più ... una 20ina di € per ogni giornata lavorativa).

 

Il noccio della questione non sono tanto i costi in più (affrontabili), ma la modalità. Perchè devono pagare tutti e più di prima, per l'inadempienza di qualcuno?

 

Semplificazione? Togliamo completamente il bollo. In francia non esiste più da anni ... e le tasse complessive annuali che paga una famiglia, sono minori delle nostre.

Pura utopia visto che lo stato ha bisogno di soldi, ma il rimescolamento o aumento di tasse non puo essere vista come una buona cosa

Modificato da Bosco
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i miei 2 cents:

I problemi nel passare ad una tassazione indiretta nascono fondamentalmente da due cause ( strettamente connesse )

1) L'evasione fiscale endemica ed ormai strutturale

2) il nanismo delle imprese.

 

Se l'impresa è grossa, l'aumento dei costi fissi ( in questo caso carburante ) incide molto poco.

ma se l'impresa è gigi il muratore o alfio il giardiniere incide molto di più.

P.S: non sto parlando di colossi, ma di imprese tipo la ASTER genovese che si occupa di giardinie manutenzione verde di 200/300 persone.

 

Ma qui nel bel Paese, non riusciamo ad associarci è più forte di noi.

Proprio ieri al telegiornale esaltavano il caso di due ragazze che lottavano per mantenere l'azienda di famiglia ( produzione di latte )...con 70 mucche. :disp2:

 

quando qualsiasi economista ti direbbe che con meno di 200 animali non si fa strada.

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Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Adesso stiamo bassi con gasolio/benzina, ma simulando questa proposta, quando tornerà ai prezzi del'anno scorso .... tipo 1,70/l per gasolio ... con i 15 centesimi sarà ancora più dura.

La gente userà meno l'auto (forse) ... lo stato avrà meno entrate ... e aumenteranno di nuovo le tasse da qualche altra parte.

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7 ore fa, Wilhem275 dice:

 

Si pongono due scenari:

1) clienti che si trovano in un luogo meno favorevole di altri e quindi si trovano un costo delle forniture maggiorato (es. caldaia da riparare in luogo remoto in collina)

2) conseguenza successiva, alcuni servizi che finiscono fuori mercato (es. decido che faccio a meno della caldaia e uso la casa in collina solo d'estate).

 

Tornando a questo punto :lol:

- così facendo si limita la qualità della vita del singolo cittadino, che in Italia è già bassa.

- che la casa venga usata in inverno o estate, la manutenzione della caldaia è obbligatoria .. quindi il tecnico servirà sempre

- se si elimina completamente la caldaia o qualsiasi altra forma di riscaldamento che richiede manutenzione, abbassi il valore dell'immobile, oltre a renderlo poco più che abitabile (quindi per un uso limitato)

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Per le imprese si può sempre aumentare la detraibilità di quei costi

(che poi useranno lo stesso il caro carburante per aumentare il prezzo finale :lol: )

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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5 minuti fa, stev66 dice:

meno circolazione = meno inquinamento/incidenti = meno malattie/cure mediche = meno costi del SSN .

Tutto si tiene, nel Belpaese :)

 

Hehe sarebbe il massimo, ma dobbiamo ragionare in base al singolo paese, e quì da noi una cosa del genere porterebbe solo ad un aumento delle tasse :lol:

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