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2 ore fa, guidomaluccio dice:

https://aspoitalia.wordpress.com/2015/12/30/inquinamento-il-colpevole-nascosto/

 

vi mando questa interessante analisi,a voi i commenti

biomasse e pellet sono un casino: in certi centri abitati d’inverno l’aria è irrespirabile, il problema è che anche a livello normativo erano percepiti come “ecologici”, basta vedere le vecchie certificazioni energetiche dove anche una catapecchia dotata di impianto a biomassa risultava essere in classe energetica molto vantaggiosa. Il fatto è che consideravano il combustibile di fatto a bilancio zero. A livello teorico ok, ma una discreta menata in pratica. 

 

Si comincia a regolamentare, ma bisogna lavorarci molto su. 

 

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CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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4 minuti fa, Cosimo dice:

biomasse e pellet sono un casino: in certi centri abitati d’inverno l’aria è irrespirabile, il problema è che anche a livello normativo erano percepiti come “ecologici”, basta vedere le vecchie certificazioni energetiche dove anche una catapecchia dotata di impianto a biomassa risultava essere in classe energetica molto vantaggiosa. Il fatto è che consideravano il combustibile di fatto a bilancio zero. A livello teorico ok, ma una discreta menata in pratica. 

 

Si comincia a regolamentare, ma bisogna lavorarci molto su. 

 

Nelle mie zone zone diffusissime,io stesso mi scaldo cosi,idem in montagna e in generale,in tutti i posti dove non arriva il metano.Quello che non capisco e' come questo tipo di riscaldamento possa essere diffuso anche nelle citta'.:gratta:

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3 minuti fa, guidomaluccio dice:

Nelle mie zone zone diffusissime,io stesso mi scaldo cosi,idem in montagna e in generale,in tutti i posti dove non arriva il metano.Quello che non capisco e' come questo tipo di riscaldamento possa essere diffuso anche nelle citta'.:gratta:

è pieno, da quando hanno cominciato a vendere nei centri commerciali le stufe a 5/600 euro, c’è una marea di case, villette, palazzine nelle varie periferie che viaggiano a pellet. Anche perché  di fatto non c’è normativa. Si fa una carota nel muro e via camminare. 

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CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Io nonostante possa usufruire delle deroghe per usare un diesel euro 5, questa settimana la lascerò in garage usando solo quella a benzina euro 6.
Potendo dare un contributo aggiuntivo con una fatica minima, perché non farlo?
Il fatto di poter fare, non lo ritengo un obbligo a dover fare  ...se vogliamo dirci davvero liberi di scegliere  
Io avevo cominciato un'attività che mi portava a fare 10mila km al mese purtroppo, pensando che non fosse in linea coi tempi che viviamo, anche per inutile spreco, ho cambiato dopo sei mesi soli... poi ognuno faccia quel che vuole, io le mie scelte le faccio seguendo una visione, non solo per regole imposte

☏ ALE-L21 ☏

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9 ore fa, jameson dice:

Così ci dirigiamo verso la soluzione cinese: città-fabbrica da cui i lavoratori non escono mai. Non è una soluzione far andare decine di migliaia di persone contemporaneamente nello stesso posto alla stessa ora. La soluzione è la delocalizzazione, basta vedere i paesi del nord Europa.

 

Io però non capisco. E' assodato che il nostro modello attuale è insostenibile. Si propone di applicare altri modelli che stanno usando alcuni dei posti con la più alta qualità della vita al mondo, e in risposta arriva "Ma in Cina è una merda" buttando in mezzo un modello che non c'entra un accidente.

 

In quale nord Europa delocalizzano, che in certi paesi non si può manco costruire una capanna nei campi se non è parte di un piano urbano integrato??

Se impedire l'uso di certe auto passa per un attentato alla libera espressione individuale, non voglio manco immaginare la reazione di uno che voglia esprimersi costruendo villette e fabbrichette a random in Olanda...

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There's no replacement for displacement.

5967677fbce20_autohabenbahnfahren.jpg.4606d45af194e6808929d7c2a9023828.jpg

Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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7 ore fa, Wilhem275 dice:

Io però non capisco. E' assodato che il nostro modello attuale è insostenibile. Si propone di applicare altri modelli che stanno usando alcuni dei posti con la più alta qualità della vita al mondo, e in risposta arriva "Ma in Cina è una merda" buttando in mezzo un modello che non c'entra un accidente.

 

In quale nord Europa delocalizzano, che in certi paesi non si può manco costruire una capanna nei campi se non è parte di un piano urbano integrato??

Se impedire l'uso di certe auto passa per un attentato alla libera espressione individuale, non voglio manco immaginare la reazione di uno che voglia esprimersi costruendo villette e fabbrichette a random in Olanda...

In Germania, che è composta integralmente di paesi e cittadine con l'esclusione di Berlino e tre o quattro città intorno al milione di abitanti. Gli altri paesi sono abitati da tre gatti e allora è facile fare politiche urbanistiche.

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34 minuti fa, stev66 dice:

In Olanda ti cazziano se cammini su una ciclabile, figuriamoci il resto.

Veramente pure io cazzio chi cammina sulle ciclabili. Nei paesi del nord Europa in genere ti vengono direttamente addosso con la bici.

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5 minuti fa, jameson dice:

In Germania, che è composta integralmente di paesi e cittadine con l'esclusione di Berlino e tre o quattro città intorno al milione di abitanti. Gli altri paesi sono abitati da tre gatti e allora è facile fare politiche urbanistiche.

 

Basta osservare il nord Europa dall'alto per capire la differenza.

 

Da noi il modello di urbanizzazione è fatto di capannoni e villette, se uno parte da Torino e arriva a Trieste evitando le autostrade, è come se viaggiasse in un unico grande centro urbano, susseguirsi continuo di capannoni e vlillette. Per contro i centri storici dei paesi sono quasi deserti. Praticamente la gente è scappata dal centro dei paesi per costruirsi la villetta appena fuori. Dopo le case, dai centri sono spariti i negozi, sostituiti dai centri commerciali. Ci sono paesini interi in cui il "centro storico" è praticamente disabitato, case vuote e in vendita che nessuno comprerà mai. E' chiaro che un modello di sviluppo di questo tipo non possa fare a meno dell'automobile, perchè non sarà mai possibile realizzare una rete di trasporti pubblici adeguata.

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16 minuti fa, Phormula dice:

 

Basta osservare il nord Europa dall'alto per capire la differenza.

 

Da noi il modello di urbanizzazione è fatto di capannoni e villette, se uno parte da Torino e arriva a Trieste evitando le autostrade, è come se viaggiasse in un unico grande centro urbano, susseguirsi continuo di capannoni e vlillette. Per contro i centri storici dei paesi sono quasi deserti. Praticamente la gente è scappata dal centro dei paesi per costruirsi la villetta appena fuori. Dopo le case, dai centri sono spariti i negozi, sostituiti dai centri commerciali. Ci sono paesini interi in cui il "centro storico" è praticamente disabitato, case vuote e in vendita che nessuno comprerà mai. E' chiaro che un modello di sviluppo di questo tipo non possa fare a meno dell'automobile, perchè non sarà mai possibile realizzare una rete di trasporti pubblici adeguata.

Il problema è che pure le città si stanno svuotando di abitanti e riempiendo di airbnb che nascono fuori controllo. Finiremo per vivere in un immenso parco giochi circondato da formicai intasati dal troppo traffico.

Ripeto: qualcuno si svegli e potenzi i servizi pubblici prima di limitare l'uso dell'auto.

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1983 Citroen 2CV6 Charleston bordeaux/nera

2019 Citroen C3 1,2 110cv EAT6 Shine

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