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Maxi cartello tra colossi auto tedeschi da oltre 20 anni


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Non fatevi sviare dalla questione sistemi di controllo emissioni diesel, il cartello rigyarda sì quello, ma molto altro, praticamente ogni aspetto rilevante di un'auto.

 

BMW, notare che cita solo gli Euro 6, si tira fuori dal "cartello" per i sistemi di controllo emissioni diesel? E cosa ci dice BMW di tutti gli altri accordi sottobanco?

Da quel che scrive er Spiegel si sono pure messi d'accordo sulla strategia, ossia agivano verso il mercato, e quindi i concorrenti, come un'unica azienda.

Autodenuncia.

 

Pare che la prima auto-denuncia sia partita da Volkswagen dopo le perquisizioni fatte su "cartello" riguardante l'acquisto d'acciaio.

A ruota sembra poi che si sia auto-accusata Daimler.

 

Per l'acciaio sono state anche perquisite Bosch e ZF, non so però in quale veste.

 

Perchè autodenunciarsi? Per avere minori multe o non pagare nulla (vedi caso Man fra i camion).

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Non ho seguito tutta la discussione, ma in sostanza i giornalisti dicono che il danno maggiore è fatto ai consumatori perché l'accordo sui prezzi ha distorto il mercato limitandone la concorrenza reale.

Non ti curar di loro, ma sgomma e sorpassa....

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Vivo da tanti anni in germania e devo dire che le varie attività contro la legge e contro la competizione avranno consequenze enorme:

 

1. Nel paese germania:

 

- tempi di elezioni, molto delicato (i verdi sono molto forti qui)

- tutti i grandi giornali e nellla tv sono chiari: l'industria ha detto tante bugie

- il benessere/welfare di tutta la germania dipende tantissimo dell'industria di auto

- ci sono tanti commenti nei giornali online della gente comune che critica intensamente l'industria e la politica che da sempre protegge duramente l'industria

 

 

2. Internazionale:

- per me questo è lo scandalo pazzesco della Unione europea che ha sempre permesso che la politica tedesca influenza tantissimo la competizione e che la FIAT non ha avuto ne il supporto, ne soldi statali ne una concorrenza uguale.

 

- possiamo solo sperare che le istutizioni legali della stati uniti puniscano severissima i crucchi/questo cartello scandalossissimo/macchine di me..a!!!

 

 

 

 

 

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APHRODITE, DIVA DI BELLEZZA, AMORE E VOGLIA PARLA PERFETTAMENTE ITALIANA!!!

(Parliamo di macchine italiane, eh!)

Life is too short to drive german cars!!

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Capisco il Caso MAN....però non è che possono proprio uscirsene puliti puliti e senza sanzioni dai.
Hanno confessato candidamente, hanno eventualmente alterato la concorrenza del mercato...l'unione europea non farà nulla? è come dire "Ok birbantoni...vi si perdona...non lo fare più eh...". E la reazione di colossi del genere non può che andare verso una reiterazione delle eventuali malefatte....Tanto al limite si è già generato un precedente favorevole. 

In un periodo storico come questo poi, dove la Germania è costantemente sotto la lente d'ingrandimento di altre nazioni UE che vivono la frustrazione e si sentono trattate con il il metodo del "due pesi e due misure", credo che una Sanzione ci  vorrebbe proprio. Altrettanto chiaro che poi, la Germania, cercherà di "vendicarsi" e giustificare l'atteggiamento colposo.

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1 ora fa, arrigo dice:

Vivo da tanti anni in germania e devo dire che le varie attività contro la legge e contro la competizione avranno consequenze enorme:

 

1. Nel paese germania:

 

- tempi di elezioni, molto delicato (i verdi sono molto forti qui)

- tutti i grandi giornali e nellla tv sono chiari: l'industria ha detto tante bugie

- il benessere/welfare di tutta la germania dipende tantissimo dell'industria di auto

- ci sono tanti commenti nei giornali online della gente comune che critica intensamente l'industria e la politica che da sempre protegge duramente l'industria

 

 

2. Internazionale:

- per me questo è lo scandalo pazzesco della Unione europea che ha sempre permesso che la politica tedesca influenza tantissimo la competizione e che la FIAT non ha avuto ne il supporto, ne soldi statali ne una concorrenza uguale.

 

- possiamo solo sperare che le istutizioni legali della stati uniti puniscano severissima i crucchi/questo cartello scandalossissimo/macchine di me..a!!!

 

 

 

 

 

i primi a punirli dovrebbero essere i potenziali acquirenti.

L'industria tedesca sta facendo negli utlimi anni figure peggiori delle nostre....(il che è tutto dire)

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PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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56 minuti fa, RayLaMontagna dice:

Capisco il Caso MAN....però non è che possono proprio uscirsene puliti puliti e senza sanzioni dai.
Hanno confessato candidamente, hanno eventualmente alterato la concorrenza del mercato...l'unione europea non farà nulla? è come dire "Ok birbantoni...vi si perdona...non lo fare più eh...". E la reazione di colossi del genere non può che andare verso una reiterazione delle eventuali malefatte....Tanto al limite si è già generato un precedente favorevole.

Andrà come per i debiti di guerra condonati alla Germania da tanti paesi tra cui la Grecia salvandone l'economia dal tracollo, salvo poi che i tedeschi non scontano un centesimo alla suddetta Grecia e approfittano delle sue difficoltà di bilancio (colpa dei greci beninteso, che invece di produrre hanno campato di debito) per comprarsene i pezzi pregiati.

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http://www.finanzaonline.com/notizie/scandalo-auto-tedesche-bmw-nega-coinvolgimento-nel-cartello-vw-convoca-board-durgenza

 

Scandalo auto tedesche: Bmw nega coinvolgimento nel cartello, Vw convoca board d’urgenza

24/07/2017 12:49di Titta Ferraro
 

Tiene ancora banco lo scandalo sul presunto cartello tra i maggiori produttori d’auto tedesche. I titoli Volkswagen, Daimler e Bmw continuano a scendere con l’antitrust tedesca che ha inviato il …

 

L’antitrust tedesco ha reso noto oggi di aver inviato alla Commissione europea i documenti relativi al presunto cartello tra i produttori di auto tedeschi.  La notizia arriva dopo lo scoppio venerdì dello scandalo auto tedesche in scia alle anticipazioni di Der Spiegel di venerdì scorso su un possibile cartello che per oltre vent’anni avrebbe visto i principali produttori concertare decisioni, tra cui quelle sul controllo delle emissioni dei motori diesel.
Continua intanto il sell-off su tutte le big auto tedesche che segnano ribassi di giornata nell’ordine del 3% per Volkswagen, Daimler e BMW. Il mercato teme che sulle big auto tedesche possano cadere delle multe ben superiori rispetto ai circa 3 miliardi di euro che l’Antitrust europeo ha inflitto lo scorso anno ad alcuni costruttori di camion per accuse analoghe.

 

 

L’unica presa di posizione ufficiale è arrivata da BMW che ha negato qualsiasi collusione e ha difeso il suo operato per quanto concerne le emissioni delle auto diesel. Attesa per Volkswagen che mercoledì terrà una riunione straordinaria del consiglio di sorveglianza e, secondo una fonte riportata da Reuters, affronterà il tema dell’inchiesta antitrust.

L’accusa

Il settimanale Der Spiegel ha fatto scoppiare lo scandalo auto tedesche facendo i nomi di Volkswagen, Daimler, BMW, Audi e Porsche descrivendo il caso come “uno dei principali cartelli nella storia economica della Germania”. I produttori tedeschi di auto si sarebbero accordati per fissare i prezzi dei sistemi per la gestione delle emissioni dei motori diesel, ma non solo. Dal 1990 le big auto tedesche avrebbero tenuto incontri segreti e creato anche gruppi ad hoc per discutere su diverse questioni, tra cui quelle inerenti ai costi di produzione, alle forniture, alla strategia e alle emissioni di gas inquinanti.

La difesa: Bmw nega cartello e difende le sue tecnologie specifiche

BMW Group ha risposto alle accuse lanciate da Der Spiegel su un possibile Cartello fra i maggiori costruttori auto tedeschi, secondo cui per vent’anni i principali produttori avrebbero concertato decisioni, tra cui quelle sul controllo delle emissioni dei motori diesel.
“I veicoli BMW Group non vengono manipolati e rispettano i requisiti legali. Naturalmente ciò vale anche per i veicoli diesel. La conferma di ciò è fornita dai risultati delle indagini ufficiali rilevanti a livello nazionale e internazionale”, recita una nota del produttore tedesco che aggiunge: “Il gruppo BMW rifiuta categoricamente le accuse che i veicoli diesel Euro 6 venduti non forniscono un adeguato trattamento dei gas di scarico a causa dei serbatoi AdBlue troppo piccoli”. “La tecnologia impiegata dal gruppo BMW – prosegue la nota – è chiaramente differenziata da altri sistemi presenti sul mercato e non c’è necessità di aggiornare i software o richiamare i diesel Euro 6”.

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8 ore fa, jameson dice:

Non credo. Il fornitore è quello (Bosch) e i dispositivi li devi montare. O li monti a quel prezzo o non vendi le auto.

 

Ma "quel prezzo" deciso da chi? Se prezzi e caratteristiche sono stati decisi da Bosch in modo genuino ed eventualmente contrattando con ciascuna casa individualmente, tutto liscio.

 

Invece:

- se sono stati decisi formalmente da Bosch ma in sostanza dalle case, che concertando tra di esse hanno fatto leva su una loro posizione dominante* per indurre Bosch a produrre un certo tipo di dispositivi di riduzione emissioni e a venderli a un certo prezzo, c'è dietro un'intesa anti-concorrenziale e un abuso di dominanza (c.d. discriminazione passiva);

 

- (scenario meno probabile di tutti:) se sono stati decisi da Bosch unilateralmente sfruttando una posizione dominante di Bosch nei confronti delle case, non c'è alcun cartello ma solo un abuso di dominanza da parte di Bosch.

 

- se sono stati decisi di concerto da Bosch e dalle case tedesche in questione. Qui è importante distinguere perché altrimenti sembra che qualunque contatto avvenga per parlare di prezzi, quantità, tempistiche e specifiche tecniche sia automaticamente indice di comportamento anti-competitivo. Se io sono MB e, da sola, busso da Bosch e intrattengo contatti per stabilire 1) che tipo di dispositivi di controllo mi servono/mi propone Bosch e 2) che prezzo e quantità possiamo contrattare, non c'è alcun problema finché le due aziende si comportano in modo indipendente e senza sfruttare un eventuale potere di mercato sull'altro (poi che assieme a BMW e VW mi incontro per parlare dello status della tecnologia ecc. è normale); se invece io MB, più BMW e VW bussiamo da Bosch e tutti assieme nel corso di vari incontri arriviamo a definire che 1) noi case fino all'anno X produrremo auto fatte per ospitare un certo sistema, e che da quel momento vogliamo cambiare dispositivo, 2) dal momento del cambiamento il dispositivo di controllo sarà uniformato per tutte le case, e da quell'anno non chiederemo più dispositivi di diversa natura e/o capacità, 3) i prezzi dei dispositivi per tutti noi saranno Y, Z, che Bosch applicherà o non applicherà nei confronti di case non partecipanti all'intesa. In questo secondo caso (semplificato e speculativo al massimo) un fornitore e alcuni compratori decidono assieme, di fatto, a che condizioni procederà nei prossimi 10-20-30 anni il mercato dei dispositivi di controllo emissioni per tutti i partecipanti all'accordo, e quindi ciascuno sa in anticipo come gli altri si comporteranno, a che costi andranno incontro e che strategia adotteranno. Questo NON si può fare, ci sono tonnellate di decisioni al riguardo. :)  

 

* da verificare se vi sono i requisiti, cioè se Bosch in qualità di fornitore è abbastanza dipendente dai costruttori in questione

 

Sull'aspetto emissioni c'è solo da aspettare nuovi dettagli; se il cartello c'è stato, e se ha coinvolto anche l'accordo di aggirare le norme sulle emissioni in sede di omologazione, tanto peggio, ma non è l'unico aspetto (e qui la difesa di BMW mi pare parziale o almeno parzialmente riportata... molto parzialmente, perché che tu sia a posto sulle emissioni è solo una parte di ciò che viene addebitato); comunque, dovesse questo "ramo" dell'inchiesta risultare un buco nell'acqua, è da ricordare che le accuse vertono su temi molto più ampi. In pratica si dice che i costruttori abbiano agito come nel secondo caso sopra per quasi ogni aspetto legato allo sviluppo dei prodotti.

 

Questa eventualità - che è gravissima e bisogna appurare che non sia una sparata o di VW e Daimler o de' ggiornalai - fa passare in secondo piano il ruolo di Bosch e omologhi come fornitori, perché verrebbero coinvolte un sacco di attività in cui il costruttore ha un'influenza quasi totale sulla tecnologia, dato che può decidere lo sviluppo del prodotto in base ai mercati da esplorare, alla clientela, ai margini che vuole, ecc. Attività, di conseguenza, in cui la concertazione tra le case sarebbe risultata ancora più determinante a dispetto dei rischi corsi in un campo di gioco competitivo senza prima fare accordi negli spogliatoi.

Modificato da Walker
  • Mi Piace 2
Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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Pare che Mercedes abbia ammesso l'esistenza del cartello.

 

Vediamo come butta.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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