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Che direzione sta prendendo l'auto: termico, elettrico o altro?


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Marchionne dixit

Quanto allo sviluppo industriale, ha detto che i costi di sviluppo del diesel diventano "proibitivi" per questo Fca ha intenzione di "diminuire la dipendenza" da questo tipo di alimentazione. Invece sui piani di sviluppo in tema di "guida autonoma ed elettrificazione bisogna aspettare il primo giugno", quando sarà presentato il nuovo piano. Marchionne ha rivendicato: "Siamo stati gli unici a non fare gran casino sul mercato sulla nostra capacità di fare auto con queste nuove tecnologie", spiegando che "prima abbiamo cercato di capire i limiti di questa tecnologia e la tempistica, siamo convinti di aver aspettato in maniera intelligente", ha aggiunto.

http://www.repubblica.it/economia/finanza/2018/03/06/news/marchionne_tira_la_corsa_alla_jeep_sara_il_piu_grande_brand_del_gruppo_-190589929/?ref=RHPPLF-BH-I0-C4-P7-S1.4-T1

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  • 4 settimane fa...

Toyota sembra credere alle fuel cell

 

La Toyota non smette di stupire, presentando l'ennesima novità destinata al Salone di Tokyo: si tratta della Fine-Comfort Ride Concept. Il prototipo ha le forme di un monovolume dal design particolarmente innovativo e propone l'alimentazione a Fuel Cell. Questa tecnologia promette tempi di rifornimento di circa tre minuti e un'autonomia fino a 1.000 km secondo il ciclo giapponese JC08.

Motori elettrici nelle ruote per il massimo spazio a bordo. Ispirata nelle forme a un diamante, la Fine-Comfort Ride Concept abbina la ricerca aerodinamica con la modularità dello spazio interno, in particolare dando ampio spazio alla seconda fila di sedili ai quali di accede da una porta scorrevole. Il passo è particolarmente lungo grazie al powetrain elettrico e al pavimento totalmente piatto: i motori elettrici sono all'interno di ogni ruota, mentre gli sbalzi sono ridotti al minimo.

Interni modulari, guida autonoma di Livello 4. Gli interni offrono soluzioni esclusive che esaltano il confort dei passeggeri: i sedili posteriori singoli sono reclinabili e dotati di poggiapiedi, mentre la plancia asimmetrica è composta da un grande display curvo e da un secondo schermo integrato nel volante, a cui si abbina l'head-up display evoluto sul parabrezza. Tutti i sedili sono girevoli per trasformare lo spazio interno, mentre i cristalli laterali posso trasformarsi in display oppure in visori per la realtà aumentata: questo dato, in particolare, sottolinea l'anima autonoma del prototipo, anche se il comunicato ufficiale non fornisce indicazioni precise su questo tema. Lo sterzo con piantone che rientra nella plancia suggerisce che sia previsto un sistema di Livello 4.

https://www.quattroruote.it/news/concept/2017/10/18/toyota_fine_comfort_ride_concept.html

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Ieri in una concessionaria Renault della mia zona ho visto una Clio sporter km0, allestimento Zen, dci 90cv a 11900, d'accordo che il modello non è più giovane, ma mi sa che nel prezzo ci sia anche un voler sbolognare il diesel.

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20 hours ago, nucarote said:

Ieri in una concessionaria Renault della mia zona ho visto una Clio sporter km0, allestimento Zen, dci 90cv a 11900, d'accordo che il modello non è più giovane, ma mi sa che nel prezzo ci sia anche un voler sbolognare il diesel.

Mi sa di si. Ormai credo che sia abbastanza chiaro che i piccoli diesel sono destinati a scomparire dall'offerta delle case automobilistiche.

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  • 6 mesi fa...

Tagliare le emissioni delle nuove auto del 20% entro il 2025 e del 40% entro il 2030. È la posizione adottata oggi dal Parlamento europeo a Strasburgo con 389 voti a favore, 239 contrari e 41 astensioni. Il progetto di legge rivede al ribasso il taglio del 45% proposto dalla commissione ambiente e prevede misure per accelerare l’introduzione delle auto elettriche, test in condizioni reali e un sostegno alla produzione europea di batterie. Previste anche sanzioni alle case che non rispettano gli obiettivi.

 

omissis... I motori a gasolio sono del resto il nemico dichiarato di chi vuole tutelare l’ambiente e la salute

 

https://motori.corriere.it/motori/18_ottobre_03/europarlamento-giu-emissioni-auto-40percento-2030-50b695a6-c70b-11e8-8ba5-9eaeeac74b23.shtml

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Dovremo reintrodurre il nucleare in Italia dando gli scarti a Space X che li spara ai confini del sistema solare. Altrimenti pagheremo un conto salatissimo.

Ma in Germania https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/germania-fuori-dal-nucleare posso fare questo. Noi qui non abbiamo la testa adatta.

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Ora: BMW M135i xDrive 306 cv

Nato su Alfa Giulia GT Junior 1600 >>> esordito su Opel Corsa 90 cv 1996 e BMW Serie 3 Compact 318td 90cv >>> fortificato su Alfa 147 1.6 120 cv 2002 e Alfa 156 1.9 JTD 116 cv >>> posteriorizzato su BMW E81 120d 177 cv e BMW E84 18d sDrive 143 cv

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18 ore fa, vince-991 scrive:

Tagliare le emissioni delle nuove auto del 20% entro il 2025 e del 40% entro il 2030. È la posizione adottata oggi dal Parlamento europeo a Strasburgo con 389 voti a favore, 239 contrari e 41 astensioni. Il progetto di legge rivede al ribasso il taglio del 45% proposto dalla commissione ambiente e prevede misure per accelerare l’introduzione delle auto elettriche, test in condizioni reali e un sostegno alla produzione europea di batterie. Previste anche sanzioni alle case che non rispettano gli obiettivi.

 

omissis... I motori a gasolio sono del resto il nemico dichiarato di chi vuole tutelare l’ambiente e la salute

 

https://motori.corriere.it/motori/18_ottobre_03/europarlamento-giu-emissioni-auto-40percento-2030-50b695a6-c70b-11e8-8ba5-9eaeeac74b23.shtml

I motori a gasolio mi sembrano l'unica remota possibilità di centrare questo obiettivo.

2 ore fa, Felis scrive:

Dovremo reintrodurre il nucleare in Italia dando gli scarti a Space X che li spara ai confini del sistema solare. Altrimenti pagheremo un conto salatissimo.

Ma in Germania https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/germania-fuori-dal-nucleare posso fare questo. Noi qui non abbiamo la testa adatta.

Gli scarti nucleari ci sono comunque: sono quelli prodotti dalle macchine diagnostiche che fanno uso di radiazioni. Sono molti meno, ma ci sono.

Detto questo, il nucleare sarebbe una mano santa, ma qualcuno a suo tempo ha preferito fare terrorismo per favorire il gas tunisino.

In ogni caso, non c'è problema: non abbiamo sufficiente capacità di produzione elettrica per sostenere un'elettrificazione non marginale, né possibilità pratiche di adeguarla in quel lasso di tempo.

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48 minuti fa, jameson scrive:

In ogni caso, non c'è problema: non abbiamo sufficiente capacità di produzione elettrica per sostenere un'elettrificazione non marginale, né possibilità pratiche di adeguarla in quel lasso di tempo.

Il Presidente dell'ENEL non è di questo parere, ma naturalmente tu sei più qualificato ad emettere la ferale sentenza :-) 

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1 minuto fa, Maxwell61 scrive:

Il Presidente dell'ENEL non è di questo parere, ma naturalmente tu sei più qualificato ad emettere la ferale sentenza :-) 

Diciamo che ho una calcolatrice a portata di mano.

In Italia ci sono circa 38 milioni di automobilisti.

Ognuno percorre in media 11000 km l'anno.

Quindi gli italiani percorrono circa 418 miliardi di km l'anno.

SpritMonitor dà il consumo medio di tutte le auto elettriche a 15,82 kWh/100 km.

Questo significa che in un anno, se tutti i veicoli fossero elettrificati e a parità di percorrenza, servirebbero circa: 418 x 10 ^ 9 x 15820 / 100 = 66,1 TWh.

La produzione di energia annua in Italia nel 2017 è stata leggermente inferiore a 300 TWh.

Quindi per mandare tutti in elettrico bisogna aumentare la produzione totale (e/o le importazioni, eventualmente) del 22% (66,1 / 300).

 

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https://www.lastampa.it/2018/10/04/scienza/italia-lemobility-revolution-iniziata-ICBcdT0du4HPNZu6hBb1CL/pagina.html

 

Cita

Italia, l’e-mobility revolution è iniziata

In un evento a Vallelunga i numeri di una rivoluzione già in atto: immatricolazioni di auto elettriche in crescita, lancio di nuovi modelli e investimenti nelle infrastrutture, soprattutto da parte del settore energetico e delle utility
Cita

In Italia, il principale player in questo senso è sicuramente il Gruppo Enel, impegnato in un investimento da oltre 300 milioni di euro perl’installazione di circa 14mila colonnine di ricarica su tutto il territorio nazionale entro il 2022. “L'Italia parte da una posizione di vantaggio – sottolinea l’ad Francesco Starace – perché ha una rete già completamente digitalizzata”, ma il lavoro da fare è ancora molto. 

https://motori.ilmessaggero.it/economia/carica_auto_elettrica_enel_ecco_piano_per_italia-3366331.html

 

Cita

L’azienda Italiana, che ha già installato circa 900 punti di ricarica nel Belpaese, nel 2018 ne allocherà altri 2.500 per arrivare a 7 mila nel 2020 e raddoppiare due anni più tardi. Le colonnine saranno fondamentalmente di tre tipi: la nuova Quick da 22 kW soprattutto nelle città, la Fast da 50 kW e la Ultra Fast da 150 per la ricarica super veloce nelle aree extraurbane. Quasi l’80% dei “distributori” sarà nelle zone cittadine (21% nelle aree metropolitane, 57% nelle altre città), il 21% fuori per garantire spostamenti a lungo raggio (fra queste ci sono anche le 180 del progetto Eva+ co-finanziato dalla Commissione Europea).

 

«La realizzazione di questa avanzata infrastruttura di ricarica - ha spiegato Francesco Starace, amministratore delegato di Enel - è un importante passo in avanti per lo sviluppo tecnologico del Paese. Siamo fortemente impegnati a darà all’Italia un contributo all’evoluzione di un sistema di mobilità sostenibile che porterà grandi benefici per l’ambiente, il sistema economico, le imprese e i cittadini. Le tecnologie legate alla e-mobility cambiano le abitudini delle persone migliorandone la vita quotidiana»

 

L’ad ha concluso con un invito: «L’auto elettrica non ha bisogno di incentivi economici, sono più importanti le facilitazioni all’utilizzo, cioè i parcheggi o l’ingresso nelle zone Ztl». Francesco Venturini, direttore globale della divisione e-Solutions di Enel, ha tranquillizzato gli automobilisti: «L’auto elettrica è ormai realtà, con questo piano infrastrutturale vogliamo eliminare la “range anxiety”, cioè l’ansia di restare a secco. Realizzeremo una rete capillare integralmente sviluppata da Enel in collaborazione con tutti coloro che credono come noi nel nostro paese e nelle nostre capacità di innovazione».

 

Non vedo tracce di allarmi per inadeguatezza della rete elettrica, quindi magari meglio tornare sul problema quando almeno una sola persona qualificata appartenente alla rete di distribuzione elettrica sottoponga il problema. Non c'è più nulla da dire a riguardo..

Modificato da Maxwell61
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