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Auto Elettriche disponibili ed errori di base


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Mi complimento con l'autore per il sogno di realizzare qualcosa di diverso e fuori dagli schemi.

Ritengo che forse questo progetto sia troppo influenzato da una cieca fede nella tecnologia informatica, che (a mio modesto parere) ad oggi non ha la possibilità di essere così presente, e in maniera così massiccia e capillare, in ciascuna automobile, a meno che ogni auto non debba costare (e quindi essere prezzata) quanto un F-35 (per dire).

Leggevo addirittura di sospensioni controllate (semplifico) da intelligenza artificiale... non c'è intelligenza artificiale che possa prevedere tutte le (proverbiali) buche di Roma :-D; allo stesso modo affidare al "controllo numerico" (con tutto l'apparato di sensori, cablaggi, processori, etc. che ne consegue, e con le conseguenti possibilità di errori di codice, hackeraggio, malfunzionamenti, sbalzi di tensione) ciò che oggi fa un semplice robusto differenziale, significa (forse) perdere di vista che, alla fine, un veicolo è, e resta, un mezzo principalmente "meccanico":  i computer non nascono per spostare le cose e le persone.

Rinnovo comunque i complimenti per il tentativo di una visione alternativa (e per l'eleganza e pacatezza dell'esposizione).

Tutto ovviamente IMHO.

 

 

 

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On 21/1/2018 at 16:22, marcello meneghin dice:

La vera auto elettrica deve essere totalmente diversa da quelle esistenti. Obbligatoriamente e totalmente elettrica e quindi eliminando tutte le parti prettamente meccaniche come cambio delle marce, freni a ferodo, differenziale statico, sistema di ammortizzazione e soprattutto il sistema di propulsione che deve essere costituito da quattro motori elettrici inseriti nelle quattro ruote.

Vedere particolari in :  https://goo.gl/6pHxTg

RUOTA CON MOTOTRE.gif

sono d'accordo con te sul fatto che le auto elettriche debbano essere pensate totalmente diverse dalle auto a combustione. Bisogna partire da un foglio bianco e ripensare completamente l'auto come la intendiamo. Oggi anche le auto elettriche pure, tipo le Tesla, la Leaf, ecc.. sono troppo simili alle macchine a combustione, eppure gli ingombri della meccanica, delle batterie è tutta diversa da quella di una macchina a combustione, ma non si ha il coraggio di ripensarle da zero.

La soluzione di mettere tutta la meccanica nella ruote non è nuova, è un'idea vecchia di molti anni e si sono visti già parecchi prototipi in merito, ma pone un problema fondamentale: con i motori elettrici nelleruote si va ad aumentare tnatissimo le masse non sospese e questo pregiudica il comportamento su strada. Potrebbe essere una soluzione valida solo per le piccole elttriche da città che viaggiano a bassa velocità, ma non è pensabile fare una sportiva con i motori dentro le ruote, perchè il comportamento su strada, tuneuta, stabilità, agilità farebbe schifo.


Ci sarebbero poi grossi problemi legati allo smaltimento del calore, problemi nel piazzarci i freni a disco e a raffreddarli. Problemi anche legati all'acqua e umidità, i componenti elettrici temo molto l'umidità e qui i motori sarebbero esposti all'acqua, fango, neve, urti, vibrazioni, in quanto non ci sarebbe nulla che attutisca i colpi e le vibrazioni causati dal passaggio su una buca.

Poi ci sarebbero problemi di affadabilità, cioè tu con 4 motori, moltiplichi per 4 la probabilità che si possa manifestare un malfunzionamento. In ultimo motori elettrici così piccoli, difficilmente sarebbero molto efficienti. I motori ellettrici di solito più grossi sono e più è elevato il loro rendimento. 4 piccoli motori elettrici consumerebbero più energia di un unico motore più grosso la cui potenza sia la somma di quella dei 4 piccoli.

Modificato da infallibile_GF
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Ma, se fosse realizzabile, l'aver quattro ruote munite di motore, totalmente autonome sarebbero un'altra cosa. Peccato non sia una soluzione possibile ed infatti nessuno l'ha ancora portata a termine.

 

 

Salvo.9

 

Sono a ringraziare per l’obbiettività del suo commento di cui concordo in tutto con qualche riserva.

E’ vero sono molto influenzato da una fede ( non cieca ma confortata da risultati veri ) nella tecnica informatica.

Devo dire che  innanzitutto che il mio è stato solo un “divertissement” che non speravo nemmeno godesse di tanti intelligenti commenti.

Per rendere questa mia nota valida dovrei passare al di fuori dell’automobile e parlare del mio impegno reale ( ho la bellezza di 85 anni) dove, molto stranamente, mi è accaduto il contrario di quello che accade qui. In questo blog mi si accusa di eccessiva fiducia nell’informatica mentre nella realtà del mio lavoro ero io ad accusare i fautori di eccessiva ed errata informatizzazione ( e quindi di una somma notevole di errori reali) usata in tecniche che potevano benissimo essere superate e soprattutto precedute da una conoscenza effettiva della realtà e dell’uso appropriato iniziale di tecnologia esistente cui poteva far seguito poi l’alta tecnologia digitale. Mi riferisco in particolare al rifornimento idropotabile italiano dove si stanno correndo crisi d’acqua potabile  cui si vorrebbe rimediare  con tecniche sofisticate ma studiate da professoroni che sono sempre rimasti dietro cattedre favolose senza sapere nella realtà cosa siano veramente gli acquedotti. Basterà pensare che invece di partire da dati determinati praticamente si ha avuto il coraggio di utilizzare le teorie Darviniane di evoluzione della specie applicandole agli acquedotti. Il tema sarebbe interessante ma fuori luogo in questa sede e quindi torno all'auto elettrica. La mia soluzione è piena di errori di base ben fatti rilevare nel blog ma su un cosa vorrei insistere. Io credo che prima di scartarla a priori sia da approfondire un argomento importante come quello dei motori sistemati dentro la ruota di cui capisco i problemi ma non vedo sufficientemente apprezzati dai dotti interlocutori i mirabili vantaggi che derivano dall'autonomia di ogni ruota rispetto alle altre tre. Oltre a questo rilevo un altro errore di valutazione delle infinite e valide possibilità che derivano dall’accoppiata “meccanica/ informatica. A mio avviso nei commenti si sovrastima il costo dell'informatizzazione la quale, se utilizzata in milioni di esemplari come sono le automobili, diverrebbe di costo infinitesimo.

Modificato da marcello meneghin
errori di grammatica
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Mi ha convinto!

 

In effetti, ripensandoci... perché pensare "negli schemi" anche quando vogliamo pensare "fuori dagli schemi"?

 

Ecco l'illuminazione: abbiamo "evidenti"  problemi tecnici a mettere il motore nelle ruote? e allora... perché non "ripensare da zero" proprio le ruote (e ciò che sta loro intorno... mozzi, freni, organi di sterzo, sospensioni...)?

 

Forse dovremmo sforzarci di pensare a qualcosa di diverso con l'obiettivo di trovare una soluzione alternativa, proprio partendo da quei problemi.

 

Qui mi fermo perché non ho competenze tecniche necessarie a reinventare la ruota!

 

 

 

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Il primo problema è capire che qualunque sia l'alimentazione dell'auto, bisogna rispettare le leggi della fisica e della dinamica, nonché tutte le regole di sicurezza attiva e passiva. Questo pone delle serie limitazioni sui gradi di libertà progettuali. Senza contare i limiti di prezzo ed affidabilità da rispettare.

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Archepensevoli spanciasentire Socing.

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In tutto questo io confesso di vedere molti più limiti dettati dalla fisica che dall'informatica. Peccherò di ottimismo, ma il controllo puntuale di 4 motori elettrici mi sembra molto poco fantascientifico, a livello di sensoristica e programmazione.

 

Voglio dire, il torque vectoring che abbiamo già adesso sulle auto passa per i sensori dell'ESP e l'attuazione tramite ICE e freni, che sono dispositivi ben più anarchici rispetto ad un motore elettrico... :)

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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On 24/1/2018 at 15:35, bik dice:

 

L'alfasud e la Citroen dyane, a memoria.

 

On 24/1/2018 at 18:13, jeby dice:

E alfetta e 75 e tutte quelle lì

 

On 25/1/2018 at 15:55, Caronte89 dice:

Per non parlare delle Jaguar anni 60 come la E

 

Con conseguenti problemi di raffreddamento, specie le 116 e derivate, e minore efficacia della forza frenante per via della torsione dei semiassi.

 

Comunque fare un motore elettrico per ruota ci ha già pensato Mercedes. SLS AMG Electric Drive del 2014

 

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Giusto ieri ho visto una puntata di Wheeler Dealers in cui trasformavano una Maserati Biturbo del 1985 in... un'auto elettrica :disp2: il peso degli accumulatori piazzati nel bagagliaio era tale da far impennare l'auto ad ogni accelerazione. Era terribile, forse perché si partiva da una base che di elettrico conosceva solo la batteria 12V dell'impiant(in)o originale. IMHO, ad oggi, per avere un'auto con un motore elettrico per ruota occorre avere una soluzione simile a quella Mercedes postata da TonyH. A meno di ideare nuovamente da zero le ruote dell'auto e trasformarle da qualcosa che oggi è (relativamente) economico e di rapida sostituzione in qualcosa di molto più costoso ed ingombrante: cerchi da (almeno) 40 pollici, spalle alte 10 centimetri, battistrada da 50 centimetri, regolazione automatica della pressione (che non potrà mai essere immediata), cassa dell'auto con altezza da terra degna di un Land Rover, batterie sotto il pianale... insomma, mi sembra di descrivere la versione steampunk a 4 ruote (alte) di questa:

 

220px-Museo_della_Storia_del_Genoa-IMG_3

 

@marcello meneghin complimenti per la sua agilità mentale a 85 anni. Io, a 42 anni, non solo dubito fortemente di avvicinarmi a quell'età, ma anche di mantenere il cervello elastico per gli anni a venire :disp2: 

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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6 ore fa, TonyH dice:

Con conseguenti problemi di raffreddamento, specie le 116 e derivate, e minore efficacia della forza frenante per via della torsione dei semiassi.

Inoltre l'accessibilità era problematica, un semplice cambio di pastiglie del freno nell'Alfasud non era propriamente economico, visto che i tempi di intervento erano decisamente alti rispetto alla relativa semplicità di quelli di un auto con freni a disco nella ruota.

6 ore fa, Wilhem275 dice:

In tutto questo io confesso di vedere molti più limiti dettati dalla fisica che dall'informatica. Peccherò di ottimismo, ma il controllo puntuale di 4 motori elettrici mi sembra molto poco fantascientifico, a livello di sensoristica e programmazione.

 

Voglio dire, il torque vectoring che abbiamo già adesso sulle auto passa per i sensori dell'ESP e l'attuazione tramite ICE e freni, che sono dispositivi ben più anarchici rispetto ad un motore elettrico... :)

Niente è impossibile, ma niente è a costo zero.

Se vuoi implementare il controllo separato per i due motori devi valutare, da un lato hai una scatola con coppia cilindrica e differenziale a bagno d'olio, che costa X, dall'altra hai 2 motori e un elettronica più sofisticata che costerà Y, se Y è maggiore di X ti deve portare dei vantaggi proporzionati al maggiore costo, almeno in vetture di serie.

Modificato da bik

"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

Seat Leon Copa 1.6Tdi  - Suzuki V-strom 650

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