Vai al contenuto

AleRPM

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    2203
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di AleRPM

  1. Successo lo stesso a me. Tale e quale a come dice Tony. I primi a cui lo hanno venduto sono stati quelli di Vodafone.Da lì è iniziata la tattica di controguerriglia..."scusi mi aspetta un momento in linea?" e li lascio lì a oltranza, fanculo...
  2. Ormai come capisco che trattasi di call center metto la telefonata in attesa (da cellulare) e li lascio lì a macerare. Da fisso invece lascio semplicemente il telefono davanti al televisore. Di solito dopo un po' di volte smettono...
  3. Rispondo prima alla seconda parte...Sono molto d'accordo con quello che dici tu, ma io concretamente che posso fare per far sì che l'INPS funzioni meglio? La risposta è nulla, e quindi cerco di garantirmi il futuro in altri modi. E qui entriamo nella mia situazione che è molto particolare. Ovviamente tu non puoi conoscerla e quindi pensi in automatico che il mio ragionamento "chissenefrega" sia superficiale. Ora ti spiego meglio e poi vediamo che ne pensi... Ho una partita IVA con il regime dei minimi (quello buono) che potrò sfruttare ancora per 4 anni (fino ai 35). Vuol dire che le mie fatture non hanno IVA ne ritenuta di acconto, solo un contributo INPGI del 2%. Quindi se concordo un compenso di 100 euro, costo all'azienda che mi paga 102 euro. Sul mio loro di fine anno - che non può superare i 30.000 euro altrimenti perdo le agevolazioni - devo pagare il 10% di INPGI e il 15% di IRPEF, ovviamente una volta detratti i costi. Ovviamente cerco di avere più costi possibile, così da abbassare il netto su cui pagare le tasse. Mettiamo che io arrivi al limite massimo, quindi 2.500 euro lordi che fatturo al mese e mettiamo che riesca ad avere 500 euro al mese di costi (sono tanti ma facciamo questo esempio per praticità). Sui 2.000 che mi restano in tasca devo pagare il 15%, quindi diventano 1.700. E già 800 se ne sono andati... In tutto questo devi considerare che quando contratti un compenso nel mio ambiente - giornalista dell'auto freelance con collaborazioni abbastanza fisse - parli sempre di un lordo. La parola "contributi" non esiste nemmeno del dizionario. Anzi, questo è il motivo principale per cui tutto il settore sta andando verso le collaborazioni e sempre meno verso le assunzioni interne: costano meno. Se io dicessi ai miei committenti: oh pagatemi di più perché devo farmi la pensione mi saluterebbero e in questo settore siamo tutti sulla stessa barca. Quindi, tornando alla cifre di prima, con questi ipotetici 1.700 io ci devo vivere, crescere una figlia e magari pagare un mutuo; semplicemente non posso permettermi di toglierne altri per aumentare dei contributi che nessuno mi garantisce che fine faranno? Il futuro? Il mio futuro è avere una casa mia intanto e smettere di pagare affitti esorbitanti. Poi è tutto da vedere. Il settore è pieno di gente che scrive anche ben oltre i 70 anni e, continuando così, la possibilità di non farcela semplicemente non posso metterla in conto. Le alternative sono sostanzialmente due: diventare via via più importante, scrivere meno e dirigere di più, aumentando le entrate e magari venendo assunto in qualche redazione, anche se la seconda è una utopia; oppure fare il grande salto e andare a lavorare in un'azienda automotive, diventando un dipendente a tutti gli effetti, ma anche questa è una soluzione abbastanza rara. Ora che hai il quadro completo come la vedi? Considera sempre che il mio sporco 10% all'INPGI lo verso.
  4. Infatti io, per non sbagliare, l'INPS l'ho proprio salutata. Da giornalista con partita IVA pago il 10% all'INPGI e pace. Altro che il 28% all'INPS di merda. Tanto son pressoché sicuro che di pensione non vedrò mai niente e che dovrò continuare a battere sui tasti del computer finché ne avrò la forza (sempre che non cambi lavoro nei prossimi anni). Sicché questi contributi li intendo come soldi persi e meglio il 10% che il 28%...
  5. Che lo stile abbia ben poco di originale penso sia pacifico. Sono davvero tanti gli elementi ripresi qua e là. Ma alla fine quello che digerisco di meno è il frontale pesante e la calandra tagliata netta verticale, fa molto Dodge Charger secondo me. Per il resto, ficata totale!
  6. Purtroppo non sono ad Arese ma ho alcuni colleghi che mi stanno aggiornando live: la notizia è che si è già assiepata una folla di Alfisti, con auto provenienti da tutta Europa, Norvegia compresa. Lascio a voi i commenti
  7. Visto che hai riportato solo il primo capoverso - che era l'introduzione - e non il resto del testo - che era la spiegazione - continuo a non avere nulla da aggiungere. Quello che penso è spiegato proprio nella parte che hai tagliato.
  8. Evidentemente non ci capiamo. Io ho parlato di altre cose e ho espresso altri concetti. Tra l'altro non ho nemmeno menzionato le apparenze o quello che pensa le gente. Per questo chiudo qui.
  9. Sai, secondo me dipende sempre dai soggetti. Nel senso che ognuno di noi ha bisogno di cose diverse per mantenere l'equilibrio. Magari c'è chi una volta l'anno saluta tutti e va in vacanza con gli amici, oppure tutte le domeniche a pesca da solo, o il giro in moto oppure qualsiasi cosa. Poi c'è pure chi sta peggio e che trova sfogo in cose peggiori, come dipendenze varie, oppure magari si riempe di tic oppure si ammala o che ne so.Quindi secondo me, mantenere il proprio equilibrio è fondamentale per mantenere anche quello di coppia. E se uno ci riesce concedendosi un extra ogni tanto (alle condizioni che dicevo prima), buon per lui. Sempre che poi sia in grado di gestire la cosa e di sentirsi a posto con la coscienza.
  10. Vedi come è vario il mondo...Pensa, per me è l'esatto contrario, mi spiego. Quando uno decide di sposarsi e formare una famiglia (o anche senza sposarsi) e, ancora di più fare dei figli, la coppia è sacra. Per cui uno deve pensarci bene prima e mantenere la coppia viva e il rapporto vegeto poi. Perché le storie non durano 50 anni da sole.Detto questo io non concepisco nè la "sbandata" né il "mi sono innamorata/o di un altro/a". La prima nemmeno la commento perché è roba da ragazzini, la seconda, invece, è diverso...ma ci vuole una predisposizione d'animo per innamorarsi, non è un fulmine a ciel sereno. Non si viene travolti come nei film nella vita. Considerato tutto questo, se lui o lei trovano stabilità facendosi gli affari propri ogni tanto, a pagamento o non, non ci trovo molto di male - la natura umana è imperfetta - a patto che sussistano due condizioni: la prima è che la cosa resti assolutamente segreta, perché la confessione è solo un modo per scaricare sul partner il senso di colpa; la seconda è la piena consapevolezza che la cosa inizia e finisce lì. Ovviamente questa non è la soluzione giusta, né per tutti né per alcuni, è solo una soluzione come altre. Non mi pare che nessuno sia in possesso della ricetta per la vita di coppia perfetta.
  11. Dunque, giusto per chiarirsi...gli addii al nubilato come quelli che dici tu sono una cosa molto americana, in Italia sono assai rari per tutta una serie di motivi che non penso sia questa la sede per sviscerare.E, in effetti, gli spogliarellisti in Italia non è che siano proprio tanti. Ma anche quando fosse, negli spettacoli che dici tu solitamente le donne si limitano a guardare o poco piú. Nei casi di addii al celibato, spesso si seguea stessa falsariga, magari spingendosi un po' oltre e basta. E quello sí, è un vero peccato. Per me le cose o si fanno per bene o non si fanno, quindi o "azione" seria, oppure niente... La moralitá e l'etica, poi, rientrano ancora in un altro discorso...e ognugno si sceglie quelle che preferisce, senza che nessuno possa giudicare cosa sia giusto o sbagliato (ovviamente senza fare del male a nessuno).
  12. Vedere? E chi ha parlato di vedere?Se la futura moglie facesse lo stesso, amen. Non si può ritenere una cosa giusta per sè stessi e non per gli altri. Fermo restando che le donne difficilmente sono interessate alla visione di un uomo nudo o al sesso fatto solo per il gusto di farlo.
  13. Come sempre, la differenza tra cosa squallida e ficata è nei dettagli. Gli strip club italiani sono uno schifo, ma basta fare un viaggetto in Germania...oppure se si ha budget ingaggiare una o due porno star per una serata. Secondo me una cosa del genere supera il senso "tradimento della fiducia ancora prima di sposarsi" e entra nel campo "evento irripetibile". Poi, de gustibus, come sempre. Ovviamente se lo sposo è un timido oppure se lo scenario lo sconsiglia - e mi pare questo il caso - è meglio lasciare perdere la gnocca e puntare su altro. In tutti i modi, non penso che a me organizzeranno un addio al celibato e comunque non come vorrei io...
  14. I giornalisti che si occupano di politica e che vanno in televisione sono una razza a parte. Diventano quasi degli showman (o showgirl) perché, la TV impone tempi e regole che non sono assolutamente facili. Ve lo dice uno che per lavoro scrive e quando deve comparire in uno stupidissimo video di 2 minuti, dopo essersi imparato a memoria una frase, va in vacca perché sa che viene ripreso. Porta a porta, poi, è una specie di scadente teatrino dell'assurdo. Detto questo è impressionante come certi giornalisti noti, o editorialisti, abbiano degli innamoramenti intellettuali verso alcuni personaggi che ti fanno davvero venire il dubbio se siano pagati o meno, o se siano semplicemente stupidi. Due eventualità che, considerando il mestiere, sono una peggio dell'altra.
  15. Non conosco la tua storia e ti ringrazio di averne condiviso una piccola parte. So benissimo che non è facile perchè anche io ci sono passato (sebbene con problemi diversi dai tuoi). Quello che ho capito è che le sostanze chimiche mettono solo una pezza a una situazione e nemmeno ci riescono sempre. Per affrontare e risolvere i problemi profondi ci vogliono un bravo strizza, tanta volontà, tanta pazienza e un ambiente circostante positivo. Io dopo 8 anni di terapia sono diventato una persona accettabile
  16. Sembrerebbe una cosa assolutamente psicosomatica. Più che un dottore sentirei un psicologo...
  17. Quali testate? Quelle autorevoli tipo 4R che fracassa le palle da anni con le saldature al laser di staminchia o quelle che hanno eletto la Passat, cioè la Passat:shock:, auto dell'anno? A mio avviso i rapporti DEKRA valgono molto poco perché si basano sulle auto che vengono portare a fare la revisione. Ovviamente uno quando porta l'auto in revisione la fa sistemare prima. Secondo me le uniche statistiche serie sull'affidabilità sono quelle fatte a partire dai dati dei soccorsi stradali.Ovviamente mi spiace moltissimo per quello che ti è successo. Peraltro due anni fa feci vendere la Scirocco Twincharger a mia madre, dopo il primo motore partito a 60 k km, in favore di una Giulietta. Metre decidevo di prendere la 500L GPL, ho valutato per un attimo le varie VAG a metano, ma poi pensando ad affidabilità e costi di manutenzione, ho subito lasciato perdere.Resto dell'idea che le auto più affidabili siano le giapponesi, purché prodotte in Giappone.
  18. Ognuno fa come vuole e assume le conseguenze delle proprie azioni. Potrebbe fare tante cose ma non sono certo io a doverlo scegliere. Sai, alla fine i dati sono sempre quelli, i numeri sono numeri. Ognuno può provare a intepretarli e a servirsene come meglio crede. Potresti avere molto ragione... Già, vogliamo parlare delle hp dei quotidiani online piene di cani e gatti? Ad ogni modo non sto certo difendendo quel pezzo. Lo trovo molto paraculo.
  19. Solo una precisazione sul discorso "Chrysler pre e post FCA". Se una azienda continua a vendere prodotti progettati durante un precedente assetto societario, questa non è un argomento buono per lavarsene le mani. Se le Chrysler, le Dodge e le Jeep pre 2009 o pre 2012 fanno schifo e non rispondono agli standard qualitativi attuali, che si smettesse di venderle. Altrimenti, visto che ora vengono vendute da FCA, la stessa se ne assume la responsabilità.
  20. Non è per forza così. Nella sezione blog del Fatto - quella che in hp occupa tutta la colonna di sinistra - scrivono circa mille "blogger", spesso anche con idee opposte a quelle del Fatto stesso. E' una opportunità di libertà di espressione non da poco secondo me.L'altro discorso che fai, invece, riguarda i giornalisti ed è sacrosanto. Su questo hai ragione e pure sulla linea editoriale su Marchionne. Nel politico e nell'economico ci vanno giù pesante. Nella parte motori siamo più obiettivi invece.
  21. A titolo infornativo, vi faccio notare che è un pezzo di Carblogger.it, riportato nella sezione blog del Fatto. Come tale rispecchia solo il pensiero dei colleghi che lo hanno scritto e non la linea editoriale del quotidiano.
  22. Concordo in toto sui titolisti...per la gaffe nessun problema, anzi, critiche sincere e disinteressate sono sempre apprezzatissime :lol:
  23. Sai quanto ci sarebbe ancora da sviscerare...se cerchi qua e là, nelle pieghe dei siti e dei forum, trovi anche altre opinioni, ma in realtà basta conoscere un po' il mondo dell'editoria per capire...Non sprecatevi a ringraziarmi tutti, accetto qualsiasi regalo "a mia insaputa"
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.