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il FUSI

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Su il FUSI

  • Compleanno 24/10/1973

Informazioni Profilo

  • Città
    La Spezia
  • Occupazione
    impiegato - collezionista
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HALL OF FAME

HALL OF FAME (8/8)

121

Reputazione Forum

  1. Non ho percezione diretta ed approfondità della realtà "politica ed economica" della zona per spingermi a identificare i motivi della caduta della giunta, come potrei avere in zona. Fatto sta che destinare quella zona a quel che, prima (se non sbaglio), pareva andar bene a tutti non è andato bene. Ed è caduto un consiglio comunale, che non è cosa proprio "serena come l'acqua fresca". Altre voci (e tali ve le giro, voci sentite così) parlavano di interessamento "personale" di qualche politico relativamente alle aree, aree che hanno un perchè e un valore se destinate a parcheggio, altro perchè ed altro valore se destinate a plessi industriali. Ora vediamo.... perchè il vincolo non è un punto di arrivo, ma semmai l'occasione di un punto di partenza.
  2. Nonostante di norma non abbia un carattere accomodante, lo scrivente si è già espresso (conoscendo personalmente entrambi i "contendenti" che reputo miei amici) in favore di uno smorzare dei toni di contrasto, che non sono utili a nessuno. Fra l'altro tutti dicono che "bisogna combattere per un fine comune" ma vedo che nella realtà dei fatti prevale l'idea molto italica del "mio giardino" ed enti che si son permessi di offendere altri dandogli nientemeno che degli affaristi (e da che pulpito poi!) son lì a dimostrarlo. Ognuno può avere una personale idea, la quale, magari sbagliata, non deve essere presa per "il verbo" quando non vera anche se la sembra. E men che meno, su questo argomento Museo che agita le passioni di tanti, che a parole tutti difendono o vogliono difendere, si deve a mio parere trascendere in malsopportazioni o mancanza di informazioni certe, di scambio di conoscenze reciproche. La buona fede, la fiducia o la sfiducia, non giustificano mai l'eventuale danno che viene patito dalla controparte. Di sicuro la realtà dimostra, al di là di quello che può essere il "romantico pensare di tutti gli Alfisti coalizzati per la salvaguardia e la salvezza di quel plesso", di come si possa essere provinciali (ergo "chiusi"), di come possa albergare la sfiducia, di come si possa essere tutti diversi l'uno dagli altri. Non ho visto superate certe diffidenze inerenti il "io penso che", non ho visto la canalizzazione di tutte le opinioni di tutti verso un canale unico e serio che potesse raggiungere la finalità da tutti propugnata. Non ho visto chissà che cooperazione e non credo neppure debba essere giustificata la diffidenza quando non si fa nulla per capire se è superflua o fondata. Vedo invece che, sicuramente ognuno in buona fede, vi è chi crede di avere "la verità in tasca" su un argomento complesso che non riguarda un solo soggetto, ne riguarda molti. E' tanto "bello" dire che ci si batte all'univoco per.... ma avrei sperato che ci si battesse tutti a fianco, e non su binari paralleli ma divisi. Peraltro è come giocare al poker: non scegli le carte, non scegli i players che hai di fronte, devi fare, e far bene, con le carte che hai e senza sottovalutare i giocatori al tuo tavolo. Non mi sono mai astenuto dal "fare casino" e fare mugugno, fosse anche nei confronti del Padreterno, ma mai ci si deve astenere dal domandarsi quale strada sia la migliore per il risultato che si deve avere. Fosse anche una strada non ideale, non "quella che vorrei". In questa ottica credo anche io che un can can mediatico, avendo a che fare con l'azienda Fiat, non sia producente per questo "progetto". Credo che si dia troppo per scontato che un'azienda possa soggiacere a quello che vedrebbe come una sorta di "ricatto", cui rispondere al limite anche con una "ripicca" al di là di quanto di buono possa aver deciso prima, sopratutto un'azienda oggi gestita come sappiamo e che ha già dimostrato quanto possa valere la sua insofferenza. Un'azienda che non ha brillato per "rispetto degli Alfisti" in passato, un'azienda che non ha brillato per "l'intoccabilità di un plesso". Il vincolo, da molti visto come un punto di partenza e una panacea, è in realtà solo che un punto di partenza, della serie, il bello viene adesso. Adesso perchè anche se il vincolo è presente, anche se contenesse poche "concessioni" alle osservazioni fatte dall'azienda, cosa risolve di fatto? Si certo un controllo dello status quo, le auto non possono essere vendute, il plesso non demolito. E con questo? Anche il capannone del centro stile non è stato demolito, ma mi pare che sia solamente che lì a ammuffire. Ed allora non si può aspettare il salvatore tedesco, che Iddio volesse arrivasse domani (e ci sarebbe poi da capire come vuol comportarsi), perchè il giocatore attuale non è tedesco, nè credo che si possa ragionevolmente pensare che il giocatore proprietario, all'oggi, si smuova da un "torpore" di sua spontanea volontà sotto la spinta di cosa? Di un manipolo di colleghi appassionati che manifestano la loro insoddisfazione sacrosanta, condivisibile e condivisa? Ma dove mai abbiamo visto, negli ultimi anni, una presa di coscienza "spontanea e positiva" verso il mantenimento del Museo? Allora credo si debba essere "propositivi" e "alternativi" utilizzando l'arma del mugugno solo come extrema ratio allorchè si veda che non esiste alcuna alternativa. La qual cosa, al momento, non mi pare sia per questo specifico argomento. Onestamente mi interessa molto di più quel che vi è dopo il vincolo che non la rispettabilissima e encomiabile manifestazione di rispetto e attaccamento al Museo che sottintende il non volere che nulla venga cancellato. E questo lo dico come sereno e tranquillo scambio di opinioni, che come viene fatto quà può essere fatto in altre sedi forse più adatte.
  3. Direi che almeno su questo argomento non dovrebbero esserci nè polemiche, nè personalismi, nè null'altro che non sia archiviabile sotto un "comportamento positivo e costruttivo". Da parte di chiunque.
  4. Scusa Cosimo ma se tu lo prendi per "onanistico" è una cosa tua sulla quale non discuto. Allora si apra un topic "voci serie" e scriverò di là. Alla faccia della non monolicità. "Voci" non significa per forza "balle o seghe mentali". Significa VOCI, che talvolta sono false, mezze vere, false oggi vere domani e viceversa, eccetera eccetera. Ora, io saluto con tanta calmae e cortesia tutti, perchè amo parlare di voci quali che siano, comprese quelle che + mi interessano (ovvero le vere) con una certa libertà e non sono in casa mia. Tuttavia non mi pare che sia inutile, anzi, avere il polso reale + di quello onanistico.
  5. Il C-wide è il C, senza tanti preamboli. Allungalo, allargalo, sempre quello è e rimane. Alla portata di ogni generalista? Certo, ma è la mission che difatti si vuol avere. @cosimo: come volevasi dimostrare, vedi? Poi mi vieni a parlare di utilità per il forum...... Campa cavallo e arrivederci. Di cuore.
  6. Mi è stato detto pochi giorni fa che sicuramente la mia stessa presenza non è apprezzata dagli utenti, che apprezzano ben altri e altro, ergo credo che la tua richiesta legittima sia indirizzata alla persona meno indicata. Poi non mi riferivo a Quattroruote nell'"andateveli a cercare". E ti dico di più: mi son stancato di citare difetti e dover trovare poi sempre la solita cantilena riconducibile al "ma non è possibile" "sei talebano". Ed allora, vedi, non ne parlo, non li "ingigantisco", non credo di essere nè staff nè altro per "fare un servizio" che quando facevo per amor di chiarezza non mi pare sia stato nè gradito, nè apprezzato, nè mi abbia evitato travasi di bile e nervi tesi. In certo qual modo aderisco alla volontà di tanti, che a questo punto volevano arrivare. Se ne compiacciano e ne godano. Con tutto il rispetto, quindi, ripeto e ribadisco - visto che a leggere certuni pare sian i sottovasi degli uffici tutt'orecchi da come contestano le mie e di altri informazioni - che semmai loro facciano questo "servizio" che viene apprezzato dal foro. Se permetti, visto anche come si reagisce a certe mie esternazioni, mi trovo meglio a far servizio ed esplicare altrove su certi argomenti. Datemi pure del maleducato e non servizievole, che ti devo dire. Venendo al topic, che è + importante, la piattaforma dedicata non la farà nè una nè l'altra. Si tratta di vedere il "ventaglio". La stigmatizzazione della pluralità di motori identici su vari modelli vale forse solo verso VAG? Mi pare che Fiat per avere un perchè e commercialmente essere interessante debba fare (sì come dichiara di voler fare) lo stesso tipo di mix (grave che non lo abbia fatto, ma si sa, fare costa....). Allora quando lo farà fiat sarà una cosa che diventa santa mentre ora è immonda? Vorrei capire meglio...... In merito alla questione Alfa = Seat, non commento manco +, mi pare si sia esplicato parecchio e detto tanto. Seat intanto vende il quadruplo di Alfa, giusto se il "vendere" significa qualcosa... E per ora mi sa tanto che l'unica seattizzazione di Alfa sia plausibile guardando cosa si vuol fare (dichiarato) da parte di Fiat. Con l'aggravante che di motori straordinari, varianti roboanti eccetera, manco l'ombra. E vabbè la cantilena della banca organi Chrysler, ma insomma, ci si crede ancora? Spero comunque che finalmente, dopo mesi inutilmente spesi sull'argomento, si possa parlare in termini corretti e coerenti, ovvero di nessuna PANACEA ma di capire se è padella o brace. E di preferire la padella alla brace. PUNTO.
  7. Giusto qualcosa in ordine sparso...... Su 940: basta girare sui forum dove si parla di prodotto, a tema Alfa, e che difetti ricorrenti ci sono lo si apprende. Non sarò certo io a pubblicare documentazione ufficiale o semi ufficiale, visto che in tanti parlano come se fossero ogni giorno dentro gli uffici di Mirafiori o Cassino o Balocco, se vogliono reperire loro il materiale e pubblicarlo io posso limitarmi a "confermare" o "smentire". E' sempre il solito adagio: o si crede, perchè si ha fiducia ed anche beneficio del dubbio, o non si crede. Non so che fonti abbiano gli altri, se non magari una personale esperienza (che spero positiva) su un esemplare del prodotto, io conosco le mie ed il livello delle mie. Poi oh, nero su bianco ho poco da "sospettare", mi basta leggere.... E veniamo anche al discorso prodotto AlfaVAG o mica Alfavag: la panacea non esiste, certe epoche, epopee, non esistono nè esisteranno mai più. Risibile quindi sia chi spera in chissà che roboanti prodotti sotto VAG, ma risibile pure chi non vede oggi come siano le cose, e non si rendan conto di chi ha d+ e chi di meno, di chi il prodotto lo fa e di chi lo promette e fa decantare, salvo poi magari farlo o male o non farlo proprio. "Filosoficamente" il prodotto Alfiat o AlfaVAG sarebbe abbastanza sulla stessa lunghezza d'onda. Data quindi la premessa "univoca", si deve vedere chi da d+ a parità di classe. Per ora Fiat è orientata a dare quel che dice, e che ancora non ha. Il ridicolo è quindi che ad oggi la proprietà esprime lo stesso nulla che potrebbe esprimere VAG che ancora non ha comperato niente. Se per alcuni di voi vale tanto quanto o vale d+ quanto espresso dalla proprietà onestamente non comprendo proprio, pur sforzandomi, il vostro filo logico. Va da se che mentre VAG espone, negli autosaloni, del prodotto che spazia non poco, Fiat non lo fa, non è in animo di farlo ad oggi, e realmente non comprendo come la bilancia possa tendere a favore di chi HA e NON FA. Si parla di trazioni, non trazioni, quando il problema è ancora + indietro ed alla genesi. Forse sarebbe meglio l'uovo oggi (la berlina di classe su base Panamera) che la gallina domani (forse un'ammiraglia, forse da farsi su Chrysler, forse.....). Il forse assume pesi diversi a seconda di chi lo esprime. Mi sembra + stigmatizzabile il forse di chi possiede un marchio da 25 anni che non quello di chi lo vorrebbe acquisire. O no? Sulla emotività del sondaggio, anche quà evidentemente io son marziano, perchè sento parlare di "onda emotiva". Poi si accusa gli altri di parlare come talebani o sulla religione impalpabile, mentre la questione era stata vista, così come oggi e come da sempre va vista, sotto il profilo della razionalità. Premetto che per me non cambia chissà quanto con il discorso Mirafiori, e a proposito di disinformazione ce ne sarebbe da dire... ma proprio parecchio.... perchè di disinformazione ce ne è stata tanta, tanto da far dire non a torto al fronte del NO che han avuto un risultato mica da ridere.... E che la governabilità degli stabilimenti, che poteva avere un suo perchè per Pomigliano, non altrettanto può essere per Mirafiori stessa (della quale non mi pare si sia mai parlato di ingovernabilità, di assenteismo spiccato, di fermi linee per problemi di maestranze) è importante non per la produzione ma per sfatare certe idee dell'Italia e raccattare soldi per investire che evidentemente non si hanno.... ma poi non comprendo dove starebbe "sfumando" la possibilità di cessione rispetto a prima. La fase attuale è decisamente più matura. Invece di ragionare di pancia, magari su concetti personali un po' distanti dal vero, e dando alle parole pubbliche di chi ha interesse il peso che dimostrano di avere (poco, viste le giravolte) e mettendoci anche che non vi è univocità di pareri da parte dell'AD e dell'azionariato storico di nuovo rappresentato de facto dai due grandi vecchi.... vediamo un po' l'excursus. Di questa cessione si parla oramai da un anno, quando il 90percento del mondo non ci credeva, mentre i contatti c'erano sì come l'interesse (tanto per dire di come si possa credere o non credere, e quindi di come si possa essere fuori dal mondo o no). Che non fosse cosa "a breve" lo si sapeva benissimo tanto che mi pare nessuno di quelli informati abbia detto "fra due settimane si decide". E sul valore delle parole di certuni (può valere per tutto o per alcune cose che dice, ecco dove sta oramai la sfiducia che prima Marchionne non catalizzava su di se) lasciam perdere... questo affaire lo conferma. Tanto è che la trattativa ha avuto l'iter che ha avuto, non è tramontata, e verte su aspetti prima sconosciuti e tuttora in essere. Se poi si vuol per forza trovare "a chi credere dei potenti della terra", Pietch ha fatto dichiarazioni molto realistiche e coerenti col vero. Non certo Marchionne che nega di tutto di più. Che lui non voglia vendere è un discorso. Che faccia comprendere che non se ne parla manco, è cosa non vera. A chi mi dice di Pomigliano, Alfista puro eccetera. Pomigliano aveva sicuramente problemi di qualità, che non sono specifici e solo di Pomigliano. E men che meno di esclusiva competenza delle maestranze. Facile trovare un solo motivo per cui una macchina è malfatta, ma visto che ci definiamo appassionati dovremmo conoscere e ragionare della macchina medesima. Se la pressa stampa male, ed è un macchinario, non vi è certo il fannullone e terrone battilama che la stampa male. Se ci trovo una lattina dentro un pannello è cosa diversa. Che a Pomigliano vi fosse ingovernabilità è noto, ed è chiaro che potenzialmente era ingovernabile a tutti coloro che ne han avuto a che fare, anche a chi ha intessuto delle relazioni a suo tempo di un certo livello e ha risolto. In casa mia nessuno mette i piedi sul tavolino del salotto se non lo permetto. E soprattutto se gestisco la casa in un certo modo, ed ancora prima se peso chi entra e chi no in casa mia. Allora è un po' difficile parlare di Pomigliano ingestibile, E BASTA, dando la totalità della "colpa della qualità", quando a proposito di Alfa si registrano difettosità anche sulle auto prodotte altrove e non solo a marchio Alfa. Mi viene il sospetto che allora sia lo standard qualitativo espresso e ritenuto sufficiente dal gruppo, o no? Se mi si svernicia il portellone di una Mito, devo dare la colpa a Pomigliano? Se il TCT non va è colpa di Pomigliano? E con questo vivaddio non ritengo senza colpa la maestranza di Pomigliano, per carità. Ma manco che sia il solo diavolo, e altrove sia tutto "mele buone". Vedremo comunque con tanta razionalità, la stessa che non viene riconosciuta ai fautori della cessione del marchio (e che invece basano tutto su quello, avendo annusato l'aria, e comprendendo come il ruolo di player molto globale di Fiat Chrysler sia stato impostato, non certo alla ricerca di una personalizzazione spiccata, qualità elevata, innovazione spinta) dove arriveremo. Se magari iniziano a lavorare su 944, ne trarrebbe vantaggio la Fiat medesima, evitando di voler rispettare la scadenza del 2012 come lancio con una macchina che ancora non esiste. E francamente non mi pare che il sistema Wester 18 mesi sia sta panacea. Se poi iniziano a lavorare sul SUV e iniziano a produrre la Panda a Pomigliano tanto meglio, sapremo cosa vogliono realizzare e metteranno a lavorare la gente.
  8. Non sono daccordo sulla chiusura di Fiat senza Chrysler. Altrimenti in tutti gli anni di "san Sergio" che ha fatto Sergio? Non aveva risanato? I discorsi, per me, stanno in poco spazio: se voleva giocare come global player poteva farlo CON IMPEGNO annettendo poi Chrysler senza dover diluire Fiat dentro Chrysler (son due robe diverse). Inoltre Mirafiori PRIMA, anche solo due anni prima dell'ingresso di Marchionne in azienda, significava un prodotto più diversificato e la produzione di Mirafiori in dieci anni (Marchionne è lì da oramai sei abbondanti) è andata a scendere. Sulle Giulietta, i dati veri parlando di 26k vetture vendute nel mondo a metà dicembre. Se poi si vuol continuare a credere alle balle di chi confonde gli EVENTUALI (non ho riscontro certo, ma del venduto sì) ordinativi col targato, ci si accomodi, ma si crede a una panzana. A meno che non abbiano targato 18k auto in una quindicina di dicembre.... mi pare un po' impossibile. Product plan? Devo ancora vedere quelli di adesso..... per Alfa non esistono, e quelli realizzati già nello scorso autunno non mi pare siano chissà che carta pesante. Quando vedremo i muli, potremo ragionarne. Le berline Alfa non so quanto le farà in USA per gli USA, i SUV eventualmente a marchio Alfa vuol forse venderli solo quà? Troppe incognite, daltronde il famigerato piano Italia chi lo ha visto? La Sciarelli? E non credo non lo abbia voluto "non far vedere", mi sa tanto che quel piano nel dettaglio non è ancora realizzato (e i motivi ci sono eccome). Riguardo poi 944 e dove farla bisognerà vedere dove vuole (e se vuole averne solo UNO) assegnare la C-wide su cui si basa. Alfa Romeo, checchè Marchionne sogni e forse altri gli facciano sognare, è un marchio che non raggiungerà MAI il mezzo milione di vetture che credono, con una gamma composta di modelli non specialties (traintanti più che da vendersi in tanti pezzi) o modelli derivati nel modo che intendono derivare loro. Negli USA? Ci vadano e ci provino. Magari Marchionne è così mago che riesce nell'impresa, bisogna poi vedere se l'impresa la riesce anche a consolidare e mantenere. Con la difettosità di 940 quà se gli fosse capitato là avrebbe già dovuto cambiare fior di auto o ritirare il modello dal mercato. Prima di andarci, ci pensi bene, tanto son cinque anni che dice dice e poi non ci va.... Parliamoci chiaro: Alfa rende se esprime certe cose, che oggi non esprime, che ieri ha iniziato a dimostrare di voler re-esprimere (senza riuscirci neppure lì totalmente) e che oggi dovrebbe esprimerle quando il modus operandi è agli antipodi del precedente che vi si era avvicinato? Non pare un po' illogico? Che Fiat sappia di essere debole come prodotto lo sa benissimo, altrimenti non cercherebbe uno spazio "lasciato" da altri competitor peraltro non in mercati maturi, ma in mercati emergenti. Attenzione quindi a quel che si dice, perchè sovente in sto periodo va interpretato ed è opposto a quel che è.
  9. --- molte cose non mi tornano.... prima si diceva che marchionne voleva restare solo con melfi e cassino e chiudere tutto il resto, e ora pomigliano diventa strategico, punto di interesse per FIAT totalmente scollegato dall'affare alfa romeo? ma se si son fatti MESI a dire che marchionne non vedeva l'ora di sbolognare a qualcuno la patata bollente dello stabilimento campano (e queste cose non sono certo state dette dai cosi detti "esterni" )e siccome nessuno con un minimo di logica lo vorrebbe, o lo piazzi dentro in un pacchetto "appetibile" o lo chiudi, o tenti di riqualificarlo... siccome appunto nessuno lo fila e lo stabilimento tutto sommato è un'impianto moderno che può essere utilizzato, si è optato per la terza strada. Pomigliano, nel 2006, era considerato da Marchionne uno stabilimento PERSO da chiudere. L'operazione di maquillage, che non ha certo dato i risultati propagandati (mamma mia ragazzi, in amicizia, ma mi pare che vi dimentichiate spesso troppe cose utili a far poi un confronto fra il PROMESSO, IL REALIZZATO, poi fare una riga di totale e magari calcolare la credibilità del personaggio), in Fiat si è sempre detto che più che "quella che veniva detta" era una operazione per mettersi il sedere al riparo nel caso che si fosse proceduto PER DAVVERO alla alienazione dello stabilimento. Del tipo, "io ci ho smenato soldi, io ci ho provato, escon schifezze, per cui chiudo......" Che poi scusate eh, ma visto che tutti si parla di "elasticità" eccetera, e Marchionne stesso ha via via, giustamente, modificato il suo target a seconda delle condizioni del mondo che si presentano, è così difficile pensare che fra il PRIMA dell'affaire Chrysler e il DOPO gli siano cambiate un po' di priorità? E non diciamo che lo stabilimento "nessuno se lo fila, ergo se lo tiene", perchè a Termini (molto meno rischioso come volumi) qualcuno se lo fila e lui se lo tiene egualmente. Il punto non è lì. E' che ora lo stabilimento gli serve. E difatti, in ottemperanza a quanto Fiat dice di aver deciso (mica il Sig. Brambilla), ci porta guardacaso le vetture di segmento A levandole dalla Polonia. --- e ancora, come si spiega il fatto che marchionne si sta caricando di stabilimenti (grugliasco, pomigliano, mirafiori, serbia, polonia, cassino, melfi....insieme a quelli in USA e Canada)? quali auto spera di produrre se intende vendere uno dei suoi marchi più importanti? Ma per fare tutti i veicoli che vuole fare, santo Iddio, dovrà pur avere dove farli. Ed è inconcepibile pensare che SE PUOI fare quà quelle per questo mercato tu le voglia fare al di là dell'oceano tanto per spendere un po'. Soprattutto su un livello "basso". Se difatti la 944 che, secondo wester, gli costava 15k in Ontario quà gli veniva, finita e trasportata, 15800, parliamo di una vettura di cui si pretenderanno 35k euro. Le altre auto di categoria inferiore, siano esse Fiat, Lancia, Dodge, Chrysler, Jeep, per l'europa, se hanno un prezzo inferiore eh beh il nolo nave incide percentualmente di più. Per lo stesso motivo si produrrà di là quello di piccolo che dovrà servire di là. Che poi andiamo a vedere la realtà italiana: a Mirafiori investe un tot. di soldi, che lui dice essere un miliardo, per produrre vetture di segmento elevato e con elevato controvalore. A Pomigliano produce delle Panda ovvero delle A. Gli rimane poi cosa? La piattaforma C a Cassino e il B a Melfi. E non dimentichiamoci mai cosa significava PRIMA Mirafiori (come produzione) e cosa significa adesso. Inoltre checchè se ne voglia dire, Alfa non è un marchio importante o trainante, e lo sanno molto bene, perchè al di là dei roboanti discorsi foglia di fico 26k auto vendute nel mondo del modello Giulietta nell'anno del lancio sono apparse poche anche a loro. Questo marchio è sempre stato un casino da gestire, altro che importante, è una rogna se non entri nell'ottica giusta. E la Fiat questa ottica capisco che soprattutto oggi non la veda manco col lanternino. --- non metto in dubbio che molti azionisti e alcuni esponenti della proprietà vogliano sganciarsi dal marchio per monetizzare il più possibile, ma allo stato attuale delle cose tutto sembra far propendere per il contrario... non siamo più solo sul piano delle dichiarazioni...siamo già al piano dei primi movimenti, l'impegno per mirafiori con conseguente miliardo e rotti da investire tanto per citare il più importante. mi sembra un pò tardi per fare marcia indietro Ma pensiamo che dei SUV di derivazione americana, con marchio Alfa e/o Maserati, prodotti a Mirafiori, vendan per davvero con cifre forti? Su segmenti dove Alfa e Maserati non ci sono, quando il SUV oramai è "sedimentato", e quando i nomi dei competitor sono forti? Alla malparata li farà tutti a marchio Jeep e buonanotte al secchio..... Tanto la produzione "extra marchio di base" è, lo vediamo con Mito e con Giulietta, e sarà, sempre + "economica", cioè sempre meno costerà la differenziazione dal modello originale. Peraltro oh, di SCRITTO sul miliardo di investimenti non c'è NULLA. Nulla se non una promessa verbale. Cioè se domani cambia idea, fa sì la figura di m....., ma non esiste NULLA di opponibile. E francamente Marchionne, se ancora non ce ne si è accorti, la testa lontano dall'Italia e senza anche, ipoteticamente, l'apporto di vendite del suo gruppo in Italia, ce l'ha da un bel po'.... Vediamo allora il marchio e le sue realizzazioni future. NULLA. Se questo è muoversi..... in realtà il rimandare sempre 944 testimonia che la situazione è o di empasse "non so se vendere o meno" o di scarso interesse/liquido "la vorrei fare perchè non vendo ma non decido e non ci butto soldi". Per i SUV poi la cosa relativa e più "di peso" son..... i discorsi che si son fatti al riguardo. La tua osservazione ci starebbe, e benissimo, se si procedesse con nuovi progetti oramai su strada, a livello prototipale o pre produzione, attualmente inesistenti. Sì come non esce nulla di che a livello di prodotto, Giulietta 140 era prevista da subito, il TCT ha delle grane e ancora (buon per loro) su 940 non te lo vendono, Giulia ha da venire, i SUV pure e di altro nulla (ah vabbè l'esercizio circense....).
  10. Il calo di "rumore" sulla questione della cessione è avvenuto quando si son cucite le bocche da parte tedesca. E si è ipotizzato, fra di noi che ritenevamo vera (al contrario di altri, dimentichi oggi di non aver creduto o di aver dato dei ballisti agli altri) che si fosse vicini. Al netto di quanto detto, correttamente o meno, in giro, chi ha avuto la fortuna di sapere le cose vere dall'inizio ha una visione della questione decisamente diversas da quella che può avere un esterno, che sia "neutro" o palesemente pro Torino. Intanto veniamo a ricordare che la cessione secca NON RIGUARDA nè persone nè plessi, peraltro NON di proprietà del brand (neppure i muri del Museo sono del brand). Chiaro nella vita si può tutto, compreso vendere i muri da parte di altra entità della galassia, ma per il Museo ad esempio vi è la questione vincolo. Per cui il discorso "se gli mollavano Pomigliano" è abbastanza fallato. Pomigliano è stabilimento che interessa all'azienda Fiat, che difatti ha fatto quel che ha fatto, nel bene e nel male, così come Mirafiori. Non è una novità fra chi parla e frequenta l'ambiente Fiat il fatto che in Italia rimarranno solo i segmenti A e B, tecnologia relativa compresa. Qualche stabilimento quindi devi pur tenertelo. E' in base a questa "decisione" che l'affaire Mirafiori appariva un tantinello "strano". Strano perchè fatti salvi Melfi e Pomigliano, attualmente operativi e/o destinatari di segmenti A e B, su Mirafiori si parla solo di SUV che non son nè del segmento A nè del segmento B. Venendo ad Alfa, è di mesi fa la notizia (che forse io non ho riportato quà per ovvie incomprensioni) che già si sapeva gli azionisti sempre curati dal duo Gabetti / Grande Stevens cosa pensavano: gli Elkann Alfa l'avrebbero ceduta di corsa, Andrea & C. si sarebbe disfatto dell'auto in toto. L'unica ostatività era rappresentata da Sergio Marchionne, tanto che il recente articolo dalla Germania non a caso parla sia di Marchionne come unico che si mette di traverso (per motivi che vanno dal prestigio personale/stizza - cfr. la cosa dell'incontro con Piech - al "blasone da spendere" ancora appannato ma per certi versi per torino ancora lucente, del marchio come catalizzatore di lustro e prestigio). E parla anche di trattative eventualmente in essere a un livello superiore a Marchionne (livello esistente, e la presenza di un Elkann vicino a Marchionne recentemente non è un caso, ogni roba va letta secondo il linguaggio Fiat). Ritengo fondate, anche se poi alla resa dei conti si vedrebbe che son aria fritta che non concretizza nulla, le opinioni di chi pensa a una perplessità di Marchionne alla cessione perchè "non avrebbe il lustro che ha oggi". Ma l'asino cade dove? Nel bisogno di denari di Fiat, che un po' di liquido lo ha, ma insufficiente. Nelle opinioni di certuni analisti, che ancor prima della scissione del titolo parlavano di "cessione Alfa? Il titolo potrebbe guadagnare fin a due euro di quotazione" (cose che riporto, non è il mio mestiere). L'andamento dei titoli non mi pare abbia risentito negativamente di tutto sto can can, anzi: segno che senza Alfa l'auto vive egualmente e forse meglio, con il discorso dei veicoli industriali il gioco funziona egualmente. Ora è chiaro che se domani venisse ceduto il marchio qualcuno (il Remagio) farebbe la figura del bagonghi, ma è da un po' che ci siamo accorti di come a distanza di tutti pure lui abbia aderito al club di "chi cambia idea", per cui.... Ne risentirebbe la sua agiografia, ma i soldi son soldi. E non deve neppure passare come "esternazione tanto per......" il messaggio del CEO di Porsche: andando avanti così il marchio è decotto (ergo=non vale una cippa, cosa che si dice da mesi). Per cui fra qualche mese potrebbe anche cadere l'interesse su Alfa da parte di VAG. Marchionne potrebbe pur incassare il "non devo decidere", ma non so quanti poi non gli chiederebbero di conto, nè darebbero contro per l'affaire saltato per aria. Credo che anche quà ci siano gli attriti riferiti di "non identità di vedute fra i rappresentati degli azionisti e l'amministratore delegato". Sta di fatto che non credo proprio, usando la frase da me spesso usata, che Marchionne possa con la sua forza far girare il mondo alla rovescia. Apparirà sempre più chiaro che Fiat non ha le capacità, le residue le ha cancellate, per gestire correttamente e con successo un brand come Alfa Romeo. Nè è ignoto a chi guarda il vero che su Alfa non esiste alcun dinamismo progettuale o realizzativo, stante che 944 è lì ancora indecisa, stante che sicuramente si cambieranno alcune posizioni non di vertice preferendo l'adesione allo "yes men club" alla capacità (già iniziata), e che del resto poco si parla e niente esiste.
  11. Diciamo che, al netto del "venduto mica venduto", se il titolo industrial cresce un motivo c'è. E se cresce quello auto è per un motivo collegato ed opposto, entrambi i quali non disgiunti da quello che dovrebbe essere il topic.
  12. Al di là di quel che si dice, nè il 140cv (provato su 147 CupSport del 2004), nè il 115 che avevo (2005, euro 3) nè il 150cv euro 3 nè il 120 euro 4 (ne ho avuti due, uno pure adesso) hanno mai smesso di spingere sotto i 4000. I miei, che slegavo subito, han sempre spinto sino ai 4300 (115) ed oltre (i 120 smettono di spingere a 4500 di contagiri). L'unico che trovai un po' smunto era un 115 non certo slegato che si piantava a 4000. Di sicuro non si ha il picco di coppia, ma il range fra i 3000 citati e i 4000 non è nè inutile nè sta lì per figura. Tanto è che se non fosse che arriva proprio il "muro" si cercherebbe ancora un briciolo di spinta (e se fosse 1000 giri che non spinge, ti verrebbe da cambiare marcia prima, no?).
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