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ilario

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  1. Invece questo è da un'altra fonte Abruzzo24 ore.tv >Quotidiano Online>Abruzzo Notizie,Video,TG,Elezioni (sotto il link preciso all'articolo) Le notizie sono poco confortanti soprattutto precisando che finora, pur non essendoci notizie certe sul futuro post scadenza dell'accordo FGA/PSA, la produzione andava bene o almeno benino, con 4 milioni di Ducato e cloni a settembre 2010, ultime notizie disponibili, perché poi il sito fiatprofessionpress.com ha cancellato tutte le notizie successive, compresa l'ipotesi di accordo con PSA fino al 2017. Crisi alla Sevel, 350 interinali a casa La Sevel di Atessa ha urgentemente convocato le Rsa di fabbrica per comunicare che il mercato dei veicoli commerciali è crollato in Europa del 10% nel primo semestre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011.Pertanto si è deciso che 350 lavoratori interinali non avranno conferma alla scadenza naturale del contratto il 28 aprile prossimo. L’azienda ha inoltre deciso lo stop produttivo nei giorni 7, 8 e 9 maggio, con applicazione del contratto collettivo Fiat, e cassa integrazione per 28 maggio e 11 giugno. «È un dato preoccupante – dice il segretario provinciale Uilm di Chieti, Nicola Manzi -. Perdere 350 lavoratori è un duro colpo e i giorni di fermo produttivo rappresentano a loro volta un messaggio negativo. Ci auguriamo che nel secondo semestre 2012 il mercato di settore risalga in tutto il Continente, altrimenti resteranno forti le preoccupazioni socioeconomiche». Crisi alla Sevel, 350 interinali a casa - Imprese Chieti - Abruzzo24ore.tv Il 25 aprile è finito, ci si potrebbe pure liberare dalle orticarie e da ogni prurito o pruderie, fino, almeno, al 1° maggio, prossima festa. E questa è un'Ansa di due giorni fa, sempre sulla Sevel e sulla mancata applicazione delle decisioni dei giudici: Fiat: Sevel; ancora fuori 2 reintegrati da giudice lavoro Pdci sollecita Regione. Fiom, pronte ingiunzioni pagamento 23 aprile, 15:25 (ANSA) - L'AQUILA, 23 APR - Il giudice del lavoro li ha reintegrati a gennaio, ma la Sevel non li fa fatti tornare in fabbrica: si tratta di due interinali licenziati che attendevano la conversione del contratto a tempo indeterminato. Sono i primi di 150 ricorrenti ad aver vinto la causa contro l'azienda. E il consigliere regionale Saia (Pdci) chiede al presidente della Regione Abruzzo se intenda adottare iniziative nei confronti di Sevel. 'Finora ne' lavoro ne' stipendi' interviene il segretario Fiom-Cgil Chieti, Marco Di Rocco, annunciando che i due 'stanno per inoltrare a Sevel ingiunzione di pagamento sugli stipendi'. (ANSA). Fiat: Sevel; ancora fuori 2 reintegrati da giudice lavoro - Abruzzo - ANSA.it
  2. (riporto qui da "futuro siti Fiat", spero vada meglio, come fattomi notare, scusate tutti, grazie) Brutta notizia dalle mie parti, via primadanoi.it Sevel in crisi: 350 lavoratori a casa e stop di produzione Una pietra sopra sui reintegri in azienda? ATESSA. E’ tempo di vacche magre in casa Sevel. La “crisi economica” ha inferto un duro colpo ai 350 lavoratori dello stabilimento di Atessa che non si vedranno rinnovare i contratti di lavoro in scadenza il 28 aprile. L’azienda chiuderà i battenti nei giorni 7, 8 e 9 maggio ed ha comunicato ai sindacati territoriali, compresa la Fiom Cgil, la cassa integrazione per il 28 maggio e l’ 11 giugno. A scatenare la bufera è stato il trend negativo sul mercato dei veicoli commerciali in Europa, inferiore del 10% nel primo semestre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011. «Perdere tutti i lavoratori», ha commentato laconico il segretario provinciale Uilm di Chieti, Nicola Manzi, «è un duro colpo e i giorni di fermo produttivo rappresentano a loro volta un messaggio negativo. Ci auguriamo che nel secondo semestre 2012 il mercato di settore risalga in tutto il Continente, altrimenti resteranno forti le preoccupazioni socioeconomiche». La crisi era nell’aria già da tempo, almeno secondo Fiom che, da Cassandra, aveva più volte espresso dubbi sul modello Pomigliano (il contratto dettato dalla Fiat) che avrebbe dovuto ridare, in teoria, slancio e vigore alla competitività e produttività della Sevel. E la notizia del mancato rinnovo dei contratti peserà come un macigno su quei due lavoratori Sevel reintegrati sul lavoro, da poco tempo. Dopo essere stati assunti a tempo determinato per anni, infatti, alcuni dei 150 lavoratori hanno impugnato i contratti sottoscritti per chiedere che venissero trasformati in contratti a tempo indeterminato. Il giudice del Lavoro del tribunale di Lanciano, Flavia Grilli, ha reintegrato i primi due lavoratori interinali, su 150, condannando l’azienda al risarcimento di sei mensilità. Nella causa vinta dai dipendenti era stata contestata alla Sevel l’assenza di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo che giustificassero l’apposizione di un termine al contratto di lavoro. La Sevel, però, evidentemente in disaccordo con la sentenza non ha ripreso con sé i dipendenti offrendo loro un risarcimento di sole sei mensilità. Ora si teme per le sorti degli altri 148 lavoratori che, almeno per ora dovranno mettere una pietra sopra sulla loro stabilizzazione. Proprio in queste ore Rifondazione Comunista Abruzzo è intervenuta sulla questione. Il gruppo ha ricordato l’impegno del consigliere regionale Antonio Saia pronto ad interrogare il Presidente Chiodi ed ha chiesto che la Regione Abruzzo e la Provincia di Chieti organizzino un incontro con la direzione della Sevel, al fine di accertare la volontà dell’azienda di stare su un territorio nel rispetto delle leggi. Il partito teme che con la proposta Fornero di riforma del mercato del lavoro prevede, tra le altre cose, proprio l’abrogazione della norma che obbliga l’azienda a dichiarare le ragioni dell’utilizzo di un contratto a termine la situazione tenderà a peggiorare. Nei prossimi giorni sono previsti incontri tra Sevel e le varie sigle sindacali. Sevel in crisi: 350 lavoratori a casa e stop di produzione PrimaDaNoi.it
  3. Boh, forse qua non va bene, ma non vorrei aprire una discussione apposta. I Genesis furono anche da Hit e pure da Juke Box, se ricordiamo. Questa per me è una vera opera d'arte, Ulysses di Joyce compresa, nella struttura Concept in loop The Lamb Lies Down on Broadway Full Album Remastered - YouTube
  4. ilario

    Hamilton e Pagani

    Metto qua 'sta notiziuola, ma forse va spostata, fate vobis, grazie. Allora, giusto per non annoiarsi, il pilotone vuole una F1 da strada, personalizzata, obviously, anzi naturlich, per il motore. da motori.it Pagani Zonda 760 LH: una versione speciale per Hamilton Il pilota della Mclaren ha commissionato a Horacio Pagani una versione esclusiva a cambio manuale della Zonda 760 RS. Lewis Hamilton non è un tipo che si accontenta. Secondo un'indiscrezione arrivata dalla Gran Bretagna, il campione del mondo di Formula Uno avrebbe staccato un assegno a sei zeri per mettersi al volante di una Pagani Zonda 760 LH Edition. Basata sulla Pagani Zonda 760 RS, la supercar intitolata al pilota britannico è spinta dalla motorizzazione V12 AMG da 760 cavalli(abbinata ai due esemplari già prodotti della misteriosa edizione limitata) ma si differenzierebbe per il tipo di trasmissione scelta e per uno speciale allestimento interno. Se le vetture derivate dalla Pagani Zonda 750 sono dotate di cambio sequenziale, la supercar modenese realizzata per Lewis Hamilton monterebbe la trasmissione manuale. La scelta è stata dettata da una specifica richiesta del pilota inglese: "La mia auto per il lavoro è dotata di trasmissione automatica con comandi al volante. Quando guido per divertimento voglio usare la classica leva del cambio". Chissà se Hamilton si riferisce alla sua Mclaren MP4-27 quando parla di auto per il lavoro.. Pagani Zonda 760 LH: una versione speciale per Hamilton - Curiosità - Motori.it
  5. Non mi addentro in questioni punitive, sanzionatorie o moralistiche, ché non me la fido, però continuo a essere terrorizzato dagli usi e dagli abusi, specialmente di robaccia chimica dagli effetti devastanti e permanenti. Per restare in tema col titolo della discussione, ecco un articolo su uno studio recente, via corriere.it STUDIO DELL'UNIVERSITÀ DI CAMBRIDGE La cocaina «invecchia» il cervello Il tasso di perdita di volume cerebrale correlato all'età risulta significativamente maggiore nei cocainomani MILANO - La cocaina "invecchia" la mente. Sembra infatti che il cervello di chi usa regolarmente la polvere bianca mostri i segni dell'età più velocemente rispetto ai coetanei. Lo suggerisce una ricerca dell'Università di Cambridge, secondo cui l'abuso cronico di cocaina accelera il processo di invecchiamento cerebrale. Il lavoro, pubblicato su Molecular Psychiatry, ha coinvolto 120 persone simili per età, sesso e Q.I. verbale. La metà dei soggetti era dipendente dalla cocaina, il resto non aveva mai abusato di sostanze. I ricercatori, dopo aver scannerizzato il cervello di tutti i volontari, hanno scoperto che il tasso di perdita di volume della materia grigia correlato all'età era significativamente maggiore nei cocainomani rispetto ai coetanei. LO STUDIO - I consumatori di cocaina hanno perso circa 3,08 ml di volume cerebrale l'anno: quasi il doppio rispetto agli altri (fermi a 1,69 ml l'anno). L'accelerato declino del volume cerebrale, inoltre, è risultato più importante nella corteccia prefrontale e temporale, regioni del cervello associate ad attenzione, processo decisionale e memoria. «Con l'età - nota Karen Ersche del Behavioural and Clinical Neuroscience Institute dell'Università di Cambridge - tutti noi perdiamo materia grigia. Tuttavia abbiamo visto che chi assume cocaina in modo cronico la perde a un tasso significativamente più rapido. Cosa che potrebbe essere un segno di invecchiamento precoce». (Fonte: Adnkronos Salute) ​La cocaina «invecchia» il cervello - Corriere.it Edit.: cos'è il q.i. verbale? Mi sa che l'esperto potrebbe essere Trucido T! .... se ci sei batti un colpo pure qua, grazie
  6. Posso tranquillizzarti sulla 207 1.4 vti, anche se non ci abbiamo ancora fatto tanti km, 47.000 in tutto: è comoda, briosa anche se pesante, si guida bene (tranne il cambio scarsino), non consuma troppo (13-14 in media), spaziosa anche per viaggiare in tre-quattro e parecchi bagagli. Quella che dici, del 2008, potrebbe avere l'ESP di serie (nel 2007 era un opzione da ben 750 euro). Vedi pure di che allestimento si tratta. La XLine aveva i 6 airbag e il clima manuale. La Xs era più completa (nasone anteriore, fendinebbia, alcune finiture in più) e si poteva avere il clima automatico bizona, il tetto grande in vetro, vari impianti audio. Tutte opzioni molto costose. Alcune sono decisamente confortevoli, altre sfizi da togliersi con una bella usata. E' garantita da venditore professionale? La quotazione è quella di una Xs senza optional costosi. Ciao
  7. Quelle moto erano in effetti, per il nostro mercato, le cosiddette entry-level, facili, semplici e piuttosto economiche. La Suzuki e la Honda non le avevano mai tolte dai listini, pressoché immutate pure. Pure Kawasaki, pur differenziandosi maggiormente. La Suzuki Gs500, in particolare, era davvero un piccolo classico, ad aria, robusta e parca e c'era addirittura la versione carenata con colorazione sportiva, ottima piccola sport-touring, da usare senza limitazioni. Honda l'aveva rinnovata e affinata, la Cb500, dico. Ottima, scattante, maneggevole, duratura e parca. L'ultima condivideva estetica e ciclistica con la 600 quattro cilindri base, CbF, quasi made in Italy (tranne il motore). In generale erano piacevoli da guidare, con più spinta ai medio bassi di un quattro spinto, tranne forse l'ultimo motore Hornet. Anche le prestazioni assolute non erano mica trascurabili. Ce ne sono parecchie in giro usate in città, nel commuting interurbano e nel turismo di coppia. Teniamo conto che da noi, mercato esigentissimo, forse il più esigente al mondo, queste moto non venivano capite e desiderate, neanche se ben prezzate nei punti vendita. Ma questo è un altro aspetto, che magari approfondiremo in apposita discussione, chissà. Permettimi di notare che la questione della potenza massima è fuorviante: nei motori da utilizzo comune, specie se motociclistici e frazionati (come le 600 4 cilindri che dici), i cavalli sono in alto, ma non sono obbligatori, li devi cercare tu. Come guidabilità siamo agli stessi livelli delle nude o semicarenate non sportive, senza bisogno, appunto di tirare le marce per riprendere e scattare. E comunque ci sono delle ottime bi-tricilindriche medie (650-800), dalla ovvia Monster alle Suzuki, fino alle Bmw (rotax 800 in due livelli di potenza: una si chiama 650 ed è favolosa e meno cara) e alle Triumph 675-800. Certo queste ultime costano tanto, specie mo' che abbiamo paura a spenderli, i soldini che magari ci sono, pochi.
  8. ilario

    Intelligenza umana

    Buon 25 aprile a tutti e buona liberazione, oggi come allora che quasi nessuno di noi c'era. Dunque, ho beccato un bell'articolo sulla nostra intelligenza, appena svegliato, e spero di averci capito qualcosa. Mi sembra che meriti per lo meno una letta veloce. Eccolo, da corriere.it Perché non diventeremo mai super-intelligenti Esistono limiti evoluzionistici all'intelligenza umana: un QI troppo alto si accompagnerebbe a qualche guaio Il cervello di Homer Simpson MILANO - Il sogno di tutti: avere una super-intelligenza, essere capaci di ricordare tutto nei minimi dettagli, non lasciarsi sfuggire nulla di ciò che ci circonda. C'è chi prende perfino le “smart drugs” per migliorare le prestazioni del cervello, ma ora un articolo apparso su Current Directions in Psychological Science mette in guardia: non possiamo diventare super-intelligenti, esistono limiti invalicabili dettati dall'evoluzione. E se li superiamo, paghiamo l'”ultracervello” con qualche problema di altro tipo.EVOLUZIONE – Thomas Hills, psicologo all'università di Warwick in Inghilterra, ha analizzato l'evoluzione umana chiedendosi perché la nostra intelligenza da secoli e secoli non sembra essere aumentata. Lo studioso fa notare che tutto, durante l'evoluzione, ha richiesto un compromesso: «Forse sarebbe stato utile essere alti due metri e mezzo, ma il cuore difficilmente può spingere il sangue tanto da raggiungere gli estremi di un tale spilungone: così, gran parte degli umani non supera il metro e ottanta – osserva Hills –. Gli stessi principi sono molto probabilmente validi anche per l'intelligenza e il cervello. Ad esempio, un bambino con un cervello e quindi una testa troppo grandi non nascerebbe tanto facilmente, perché non riuscirebbe a passare dal canale del parto: la pelvi delle donne non può allargarsi molto, pena un cambiamento sostanziale nel modo di camminare e stare in piedi». INTELLIGENZA – Per spiegare i suoi ragionamenti, Hills riflette sulle capacità cerebrali che vorremmo vedere migliorate e sulle conseguenze che un loro potenziamento sostanziale porterebbe con sé. Il quoziente intellettivo, ad esempio, secondo lui non può crescere indefinitamente: una ricerca sugli ebrei ashkenazi, che hanno QI mediamente più alti di tutte le altre popolazioni, ha dimostrato che essi hanno subito una selezione evoluzionistica negli ultimi duemila anni che li ha portati ad eccellere in intelligenza, ma al contempo manifestano una maggiore incidenza di malattie del sistema nervoso come la malattia di Tay-Sachs. E secondo Hills proprio la maggior “potenza” del cervello ha comportato tale fragilità di fronte alle patologie nervose. Se invece consideriamo la memoria, che tutti vorremmo più pronta e perfetta, scopriamo che avere ricordi troppo vividi può rovinare la vita. «Una memoria prodigiosa ha i suoi svantaggi: se ci accade qualcosa di brutto vogliamo dimenticarlo, come staremmo se fosse impossibile? – si chiede lo psicologo –. Molti, inoltre, vorrebbero migliorare le proprie capacità di attenzione e per questo alcuni prendono perfino dei farmaci: sappiamo però che queste sostanze sono d'aiuto a chi ha un basso livello basale di attenzione, mentre in chi non ha problemi possono addirittura condurre a performance peggiori. Questo significa che esiste probabilmente un “limite superiore” al grado di attenzione che possiamo mantenere senza danni. Pensate a che cosa potrebbe accadere guidando: l'attenzione è essenziale, ma va posta sugli elementi giusti, se si punta su un cartello stradale o la stazione radio da cambiare possiamo avere qualche guaio». Morale, siccome i compromessi necessari ad avere un super-cervello sono probabilmente inaccettabili per la nostra salute fisica e mentale, non saremo forse mai ultra-intelligenti: dobbiamo essere semmai in grado, dice Hills, di avere prestazioni ottime con un obiettivo alla volta, ma non possiamo desiderare di migliorare attenzione, memoria, intelligenza o altre capacità in maniera consistente e tutte allo stesso modo. Elena Meli 25 aprile 2012 | 9:52 Perché non diventeremo mai super-intelligenti - Corriere.it Di nuovo auguri a tutti quelli che vogliono festeggiare. Qua c'è pure un bel sole, spero anche da voi.
  9. Queste valutazioni sono fatte in base all'esperienza diretta o sono statistiche recenti?
  10. La Gt Junior, che bella, per me una delle più belle Alfa degli ultimi 50 anni, sul serio. 1300 o 1600, che c'era dal '71? Non che cambi molto la quotazione, credo. Il piacere di guida sì, pur con la 5a marcia lunga e quella favolosa leva lunga, ben manovrabile senza pretendere velocità. La Vespa rally 200 di che anno? Comunque sembrerebbe uno scambio equo, con quel conguaglio. Io non avrei dubbi, pur amando quei vesponi. Complimenti per la tua vespa o per la tua coupè.
  11. A parare dove sinceramente non lo so, ho raccontato un paio di cose, forse scritte male. Le rileggo. Ho aggiunto, sopra, altre due cosette, delle quali una è una domandina per te, tecnico-bancaria.
  12. Che dire, TonyH, attualmente capita di tutto, anche il contrario di quello che dici. Esempio: la sede di un consorzio locale, enorme (230 mq utili, due mega aule, grande ingresso/segreteria, due stanze-studio da 2-3 umani, bagni grandi a norma, corridoio larhissimo/archivio, cortile, in parte verandato, con cancello elettrico, porte antipanico a norma, antincendio, etc ...), in zona comoda tra centro storico e quartiere popolare, superstrada/circonvallazione a 200 mt, viene attualmente 950/mese e se si paga regolarmente un mese/anno è scontato. Non male, direi. Si sta lì dal 1995, con qualche lavoretto per umidità e per accreditamento regionale per formazione et similia. Ora il consorzio è in trasformazione, ragione sociale, cessione di un ramo, azionisti, consiglio, collegio, tutto. Andiamo a rinegoziare l'affitto: in sostanza, 900x11, con lavoretti ulteriori e senza condominio. equamente ripartiti (4000 euro in tutto). Come mai? Fiducia reciproca, ok. Ma anche il periodaccio. Quindi si rimane lì, anche se negli ultimi anni uffici di quel genere si pensava stessero meglio in alcuni complessi direzionali in zona sud, vicino tribunale e università, verso l'interno (Spoltore-Villanova) o verso Chieti, due torri nuove bellissime. Questi nuovi centri sono, appunto, quasi vuoti, per i prezzi complessivamente alti e per la desolazione di trovarcisi in pochi. Investimenti enormi, da parte dei tizi della pasta secca, quelli, e da parte di un associazione temporanea di grossi costruttori. Semi-vuoti da 5 anni, a parte i posti auto venduti/locati e l'affitto per l'immancabile ipermercato. Ovviamente diversa la situazione se uno sconosciuto cerca un ufficio da affittare: 1 anno di anticipo. Invece, TonyH, hai mai sentito parlare di polizze fideiussorie per acconti e saldi nei campi ricerca e formazione finanziate 100%? Bene, si tratta di pagamenti che avvengono, al 95% tranne sfiga nera, entro 70-80 giorni. Eppure sia le banche che le assicurazioni ti fanno diecimila storie. Copertura sanitaria e pensioni minime ancora garantite: è proprio brutto pensarlo e dirlo e probabilmente molti in Italia non se ne rendono conto, o conviene loro fare finta, perché chi paga le tasse le paga per sé e per tutti gli altri che se ne fregano e fregano in ogni modo. L'altro giorno un mio ex compagno di scuola, davanti alle elementari delle nostre bimbe, ha urlato bellamente che, da geometra professionista, oltre i 100.000/anno non fattura più, ma fa in nero, e che sul suo imponibile chissà come calcolato non paga più del 30% perché cosi gli pare giusto. Mi sono vergognato come una bestia, perché è un adultone che lavora da 30 anni, perché gli stavo affianco, a lui alla sua nuova serie 5, mentre molti si sono girati dall'altra parte a parlare di Invalsi.
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