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Ritorno al nucleare!


viva l'italia

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1) Negli Stati Uniti, paese che mette l'attenzione ecologica non certo ai primo posti e dispone di moltissimi deserti come luoghi di stoccaggio di scorie a alta e bassa intensita' radiattiva non si costruiscono piu' centrali a fissione dal 1996. Motivo: una legge federale impone alle aziende costruttrici il costo del decommissioning.

Capirai dal 1996... se e' per questo in Italia non si sono costruite centrali di nessun tipo da quella data e poi a loro basta rimodernare quelle obsolete perche' loro le hanno gia' e noi no!

Non occorre un deserto per stoccare le corie. Anzi e' pericoloso perche' se il deposito deve durare diciamo 1000 anni, si preclude l'uso del sito per tale intervallo di tempo e se per caso tra 200 anni qualcuno volesse costruirvi una citta'... dovrebbe bonificare il sito. Al centro di una montagna nessuno va a costruire nulla e la roccia scherma da ogni punto e con un tunnel d'accesso si accede al seto se lo si volesse svuotare magari per neutralizzare la radioattivita' delle scorie. Ricordo che gli atomi radioattivi emettono elettroni (decadimento beta) trasformantosi in atomi con un numero atomico inferiore perche' un protone decade in un neutrone. Alla fine del ciclo (se vuoi posso pure descrivere tutta la catena di decadimento dell'uranio) decadono alfa, cioe' emettono nuclei di elio ed alla fine raggiungono sempre una configurazione di atomo stabile, IN QUESTO CASO PIOMBO. I tempi di decadimento (detti "tempi di vita media") tra due configurazioni della catena possono essere anche lunghissimi, pero' se catalizzati si possono accorciare. La catalisi in questo caso avviene fornendo energia dall'esterno ad esempio tramite bombardamento con opportune particelle. Del resto e' quello che accade nel reattore stesso! L'uranio ha una probabilita' trascurabile di fissione spontanea e per indurla lo si bombarda con neutroni termici (a bassissima energia) o con neutroni veloci (alta energia) a seconda del tipo di uranio utilizzato. Il succo di un discorso che rischierebbe di diventare troppo tecnico e' che E' POSSIBILE RIDURRE DI MOLTO IL TEMPO DI DECADIMENTO DELLE SCORIE FINO AD OTTENERE PIOMBO! Ad esempio col metodo proposto da Rubbia e che potrebbe usare parte dell'energia della centrale stessa. Cio' se i siti sono accessibili! Perche' non lo si fa? Perche' oggi conviene ancora posare le scorie da qualche parte che perdere un po di energia per ottenere da esse piombo. Ma non durera' in eterno. Ecco perche' siti per 1000 anni mi fanno ridere quasi.

2) Il costo medio di una centrale a fissione e' circa 10 volte quello di una centrale termoelettrica a basso impatto ed alto rendimento ( corca 4 miliardi di dollari contro 400 milioni ).

Si ma il suo rendimento e' circa il quintuplo quindi alla fine il costo e' il doppio, pero' non si inquina e poi con poco uranio mandi avanti la centrale per anni mentre quanto spenderesti in carbone, metano,petrolio...

3) La vita media di una centrale nucleare e' circa 30 anni di cui 15 ad alta redditivita', mentre i secondi 15 a redditivita' bassa, visti i crescenti costi di manutenzione e l'usura dei materiali, che richiede un maggiore monitoraggio ( non molto diversa da un automobile )

Mentre quella di una centrale termica quant'e'? 25 mi pare... ed una centrale termica non necessita di manutenzione? Ricordo che una centrale nucleare equivale a circa 5 impianti termici, quindi devi fare manutenzione per un impianto e non per 5!!

4) I costi di ripristino possono essere divisi in due:

4.1) Costo di stoccaggio e inertizzazione del materiale fissile esausto e del materiale di controllo del reattore, altissimi anche perche', oltre a mancare siti di stivaggio a lungo termine, in europa solo due siti, in Inghilterra ed in Francia processano tali scorie, e le scorie possono essere trasportate in situ solo da treni speciali.

Evviva, giustissimo! Quindi come vedi con un costocomunque ammortizzato per quanto detto sopra rendi il nucleare quasi ecologico! Mentre le centrali termiche la maggior parte di materiale nocivo lo scaricano in atmosfera, quelle nucleari scaricano vapore acqueo! E si che pero' con il termico si risparmiano i costi del treno...

4.2) I costi di decommissioning, ovvero dello smontaggio della centrale nucleare alla fine della sua vita produttiva ( quando e' antieconomici aggiornarla o ripararla ancora, vista l'obsolescenza delle attrezzature anche non diretamente coinvolte nella fissione, come il circuito secondario del vapore , le turbine etc ). ed il ripristino del sito. Parte di questo materiale ( circuito primario e parte del secondario ) e' in varia misura radioattivo, e va stoccato come rfiuto a bassa intensita' ) Su quest' ultimo caso esiste solo una testimonianza: un'unica centrale Nucleare americana e' stata decommissionata al costo di 750 milioni di dollari circa. Nota di colore: questi soldi sono stati pagati dal governo federale, non dall'azienda proprietaria della centrale.

Evviva! Un solo caso! Perche' quasi tutte le centrali costruite conviene ancora aggiornarle! Oggi si calcola che le nuove potrebbero essere eficienti per circa 150 anni, in pratica molto olte alla data in cui la fusione (spero) sara' energeticamente conveniente.

Ma scusa LE CENTRALI TERMICHE NON HANNO COSTI DI DECOMPOSING? Non bisogna bonificare il sito se si chiude una centrale? Nel nucleare tolto il nocciolo il resto e' ferraglia come una centrale termica!

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Evviva! Un solo caso! Perche' quasi tutte le centrali costruite conviene ancora aggiornarle!

Ci sono anche come paragone i costi di decommissioning dei reattori nucleari utilizzati per impiego militare nei sommergibili e nelle navi di superficie, ma non ho ritenuto opportuno citarli perche' reattori di tipo diverso nati per scopi diversi. ( Non metterei le mani per tutto l'oro del mondo nel decommissining dei reattori al sodio utilizzati dai sommergibili russi di classa Alfa!! )

Sono abbastanza d'accordo con te, ma tendo a sottolineare che il nucleare e' una delle soluzioni possibili, con i suoi costi ed i suoi vantaggi, e puo' essere sposato dopo un attento studio dei costi/benefici, nell'ottica dei risultati energetici e di sviluppo che si vogliono ottenere nel sistema paese. Quindi secondo me, nessuna decisione sull'onda di entusiasmi facili, ne' in un sensdo ne' nell'altro.

Poi, io sono contrario alle centrali a carbone, per ovvi motivi.

P.S. Dove hai trovato il dato di 150 anni di vita utile nelle infrastrutture ? mi sembra un po' alto, nell'ottica del bombardamento neutronico continuo dei circuiti primario e secondario e dell'involucro del nocciolo. Ma magari mi sbaglio io.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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P.S. Dove hai trovato il dato di 150 anni di vita utile nelle infrastrutture ? mi sembra un po' alto, nell'ottica del bombardamento neutronico continuo dei circuiti primario e secondario e dell'involucro del nocciolo. Ma magari mi sbaglio io.

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Questa mattina al tg parlavano proprio di questo.

Hanno intervistato l'Ing. OVI e l'Ing. TESTA.

Hanno detto che allo stato attuale l'Italia non si può buttare sul nucleare perchè ha rimediato un gap elevato rispetto alle altre nazioni, e bisognerebbe costruire nuovi centrali ma nel breve tempo non si farebbe niente.

Secondo loro l'unica alternativa per trarre energia è di rivolgersi al carbonfossile (carbone) che con nuove tecnologie l'unica pecca è CO2 ma anche a questo si stà trovando delle soluzioni, e poi dal carbone si può ricavare tramite processi non troppo complicati l'idrogeno che per il futuro sarà la nuova fonte di energia......

UK Release 11th April 1994 - SUPERSONIC

Il mio Blog:

http://largo79.splinder.com/

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Questa mattina al tg parlavano proprio di questo.

Hanno intervistato l'Ing. OVI e l'Ing. TESTA.

Hanno detto che allo stato attuale l'Italia non si può buttare sul nucleare perchè ha rimediato un gap elevato rispetto alle altre nazioni, e bisognerebbe costruire nuovi centrali ma nel breve tempo non si farebbe niente.

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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