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Duetto


renyuri71

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Vi chiedo qualche parere:

ho tra le mani un paio di Duetto 1750 (osso di seppia), entrambe rosse ed in buono stato, l'uno un conservato e l'altro un restaurato, entrambe iscritte ASI ed entrambe con una richiesta sui 16-17 mila euro. Pensate che, con un'ovvia limatura del prezzo, sia un buon investimento considerando la rarità della cilindrata (anche se ne conosco la delicatezza)?

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a parte considerazioni personali sull'Osso di Seppia rispetto al Coda Tronca, mi sembra caro. Se scendi intorno ai 14 è un affare.

Certo il 1750 è meglio delle altre, in quanto a pezzi prodotti... di contro è + recente.

Io ho avuto per circa 5 anni il Coda Tronca 1750, mai avuto un problema meccanico. Ho sentito voci dire che alcuni motori 1750 hanno problemi alle canne dei cilindri, ma non ne ho mai incontrato uno che me lo dicesse personalmente.

Di altri problemi non ne conosco.

Tieni cmq presente che si porta appresso tutti gli anni che ha...

Se hai la libidine dell'Osso prendilo: il conservato a 14 max, a meno che tu non abbia una garanzia scritta sulla restaurazione e allora il restaurato.

Dovrebbe esserci una differenza + consistente xò tra i due. I restauri te li fanno pagare cari e quindi quando vendi cerchi di ricavare.

Se poi il restauro non è fatto bene, ti ritrovi con i longheroni a buchi riempiti di stucco...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Sul fatto che l'osso di seppia 1750 sia un buon acquisto non ho dubbi, nel senso che penso che sara sempre un'auto che, oltre a dare soddisfazioni, non scendera di prezzo e quei soldi si riprendono. Certo la cifra richiesta non è bassa ma nele storiche conta semrpe lo stato effettivo degli "oggetti", puo sempre valer la pena spendere qualcosa in piu per un esemplare che davvero lo vale. Se ti interessa ho un'amico che ne ha uno in vendita molto bello, bianco, in zona Venezia.

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Vi chiedo qualche parere:

ho tra le mani un paio di Duetto 1750 (osso di seppia), entrambe rosse ed in buono stato, l'uno un conservato e l'altro un restaurato, entrambe iscritte ASI ed entrambe con una richiesta sui 16-17 mila euro. Pensate che, con un'ovvia limatura del prezzo, sia un buon investimento considerando la rarità della cilindrata (anche se ne conosco la delicatezza)?

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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In effetti le quotazioni di ruoteclassiche possono essere un riferimento:

tuttavia, propendo per il restaurato poiché ho quasi personalmente curato il ripristino completo della mia Giulia Super '65 e so bene quanto costi e sia impegnativo avere a che fare con un restauro che con conservato di oltre 35 anni che a breve necessita com unque di interventi: altrettanto ovviamente, se il restauro è fatto male, è meglio un conservato che ti restauri come Dio comanda: a quel punto, però, non pago neppure 11k euro. E' chiaro che non mi serve per l'uso quotidiano (anche se sabato mi sono regalato un centinaio di km per strade secondarie con la Giulia che vi dico che andrebbe bene anche per quello): il fatto è che un mezzo simile mi unisce la vecchia ambizione di uno spider con la passione per le Alfa d'epoca: aggiungo che l'osso di seppia, personalmente, la ritengo la serie + bella insieme alla IV ed ultima.

Comunque prima di Natale lo vedrò di persona: dalle foto è notevole, come nuova,ma so bene quanto si possa celare, + o - come quelle belle donne con un ingannevole Wonderbra che nasconde il passaggio della pialla.

Grazie per i consigli che terrò a mente.

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  • 3 settimane fa...

mai visto un Duetto V6?? ecco a voi cosa fanno gli Americani pur di guidare plurifrazionato!!

duettov635pk.jpg

duettov614gl.jpg

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Ho provato a guidarne uno (per pochi km) di un tedesco, aveva montato il 2.5 di un GTV.

Particolare, ma purtroppo il telaio va in crisi, d'altra parte è un telaio progettato 40 anni fa per cilindrate 1.6-1.750

Interessante anche la Giulia di un Inglese con montato il 2.0 TS di una 156.

Li il telaio reggava abbastanza, d'altra parte il telaio Giulia è stato per anni il punto di rifarimento della categoria, pochi altri avevano una rigidità simile.

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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Stavo sfogliando Auto d'Epoca di dicembre e ho trovato un trafiletto interessante sull'ultimo concorso d'eleganza a Peable Beach:

Spyder al sale

Prendere uno spyder 2000 del 91 e decidere di farne l'Alfa Romeo più veloce al mondo.

Obbiettivo: andare oltre i 361,6 km/h della monoposto costruita per Indianapolis. E con il motore da 2 litri. Teatro della performance la Speed Week sul sale di Bonneville.

Le modifiche sono state eseguite in modo altamente professionale da Mike Besic di Chicago: partendo dal motore Twin Spark e aggiugendo turbo, nuovi scarichi, trasmissione speciale, frizione multidisco, la potenza al bbanco ha superato i 600 CV. Carrozzeria e pianale sono stati ampliamente modificati per migliorare l'aerodinamica anteriore e ottenere la rigiditò necessaria a sostenere la complessa gabbia di sicurezza per il pilota e scaricare sul sale tutta quella potenza esorbitante.

Il sale di Bonneville si può trasformare in una valle di lacrime e il supermotore non era stato deliberato in tempo per la Speed Week 2004. Lavorandi giorno e notte, il team montava il motore di scorta, un T.S. senza compressore e ben pocomodificato. Quasi alla fine della settimana la gialla Alfa Spyder guidata da Craig Bielat, riusciva a conquistare due record mondiali nelle clessi con motore a benzina: la velocità più alta, media di due percorsi sul miglio lanciato era 266,3 KM/h.

Bonnie, questo il facile nome della Spyder era già stata a Bonneville nel 2002. Con un altro motore sempre 4 cilindri 2 litri e con il turbo tirato all'incredibile pressione di 27psi, aveva coperto il miglio a 325 km/h per poi disintegrare il propulsore nel percorso di ritorno.

Non si parla, quindi di un potenziale teorico: Bonnie quando il nuovo motore sarà a punto, può veramente diventarre l'Alfa più veloce al mondo.

Per il momento ha già battito la Bimotore di Tazion Nuvolari: 322 km/h sul miglio, lucca 1935.

Ma questo Mike Besic, che ha esposto Bonnie al concorso Italiano, certamente non lo sa.

:shock::shock::shock::pz:pz

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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