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Chevrolet Corvette ZR1 (Topic Ufficiale - 2007)


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la coppia è mostruosa.

Ma questo è in grado di reggere i 800 Nm del motore. Si tratta di una versione irrobustita del cambio della corvette normale, la frizione è bidisco.

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... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

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Corvette ZR1

620 Cv, 823 Nm, “almeno” 320 km/h: provate a prenderla!

Il dominio nella costruzione di supercar è, fuori da ogni ragionevole dubbio, una consapevolezza europea. A questo punto, però, il dibattito si infiammerebbe sul più cruciale interrogativo: quale stato-nazione, nell’ambito della storia dell’automobile, ha contribuito in modo determinante alla creazione di questa categoria che tanto alimenta le emozioni degli appassionati? Probabilmente non c’è nemmeno una forte esigenza di sentirsi nazionalisti e peccare di presunzione: l’italico genio, guardando a tutto lo sviluppo delle vicende del motorismo mondiale, ha saputo creare sensazione attorno a una macchina con caratteristiche definibili sportive: si guardi alle corse, ai record, ai piccoli marchi, ai modelli che hanno fatto storia. Nel nostro “ragionato” elenco entrano di buon grado Alfa Romeo (troppe vittorie, troppe auto sportive, non le citiamo nemmeno!), Ferrari, Lancia (vinse la Carrera Panamericana – Mexico nel 1953, la Mille Miglia nel ’54, e, in tempi più vicini, una quantità sconfinata di successi nei rally), Maserati, Lamborghini, Osca, Cisitalia, Diatto, Pagani, Bugatti (perché Ettore Bugatti era italiano e perché qui, in terra d’Emilia, le Bugatti “tentarono” la rivalsa nei primissimi Anni 90”) e molti, moltissimi altri.

Gli “stranieri” hanno, in questo senso, dato, da parte loro, il maggior filo da torcere: BMW, Porsche, Mercedes, Aston Martin, Jaguar (ma anche la spagnola Pegaso, Renault, Matra e le inglesi HWM, Cooper, Lotus, TVR e Marcos) e, negli ultimi anni, i marchi giapponesi, hanno fatto sentire pesantemente la loro voce.

ALDILA' DELL'ATLANTICO

E l’America? “Laggiù” i punti di vista sono sempre stati molto differenti, tanto che l’universo delle competizioni e delle auto sportive made in Usa da sempre è un concetto con una forte componente autoctona (carrozzerie gigantesche, motori immensi, tecnologia molto convenzionale) ma non c’è dubbio che alcuni prodotti della passione americana abbiano fatto breccia nel cuore di noi europei e abbiano pure seriamente minato il primato del Vecchio Continente: citiamo solo la Ford Mustang, la Ford GT4, l’AC Cobra e la Dodge Viper.

La Corvette è un po’ la Porsche 911 d’America. Sulla breccia da decine e decine d’anni, sempre fedele al suo stile, sempre ammirata, osannata e desiderata, anche se come esponente di quella particolarissima nicchia delle sportive d’Oltreoceano: uniche e inimitabili. Ma…

TECNOLOGIA, FIBRA DI CARBONIO, CARBOCERAMICA

Il problema delle supercar americane è stato quello di avvicinarsi ai valori delle auto sportive più conosciute, come Porsche, Ferrari, Lamborghini o Maserati. La Corvette, dal canto suo, è sempre stata quella che più si viaggia in scia ai concetti “nostri” e negli ultimi anni ha saputo stringere sempre più questo divario, proponendo modelli molto emozionali e con una caratteristica specialissima: un prezzo molto inferiore alle concorrenti. Si può dire che la Corvette Z06 (V8, 7 litri, 513 Cv, 320 km/h, meno di 90.000 euro) sia stata la più rappresentativa.

Ma ora è successo qualcos’altro: è avvenuto che Corvette ha fatto un improvviso salto tecnologico di qualità andando a sfruttare i principali ritrovati tecnologici in tema di automobilismo sportivo, per creare un’auto fuori da ogni ragionevole considerazione: è nata la Corvette ZR1, una mistica vettura ad altissime prestazioni con una caratteristica peculiare: un prezzo almeno dimezzato rispetto alle sue concorrenti (e parliamo di Porsche 911 GT2, Lamborghini Murcielago LP640, Ferrari F599 GTB).

ESTETICA MODIFICATA

La ZR1 esteticamente è immediatamente riconoscibile: nuovo scudo paraurti con vistoso spoiler anteriore: quest’ultimo e il cofano sono in fibra di carbonio. Sul coperchio motore spicca la finestrella in plexiglass che rende visibile il grande compressore volumetrico. La fibra di carbonio (rigorosamente a vista) è stata utilizzata anche per il tetto e il grande rollbar. Completano il maquillage le minigonne laterali e un piccolo ma utile spoiler posteriore.

MECCANICA

La Corvette ZR1 è una coupé due posti con motore anteriore-centrale e cambio in blocco con il differenziale al posteriore per un’ottima ripartizione delle masse (schema Transaxle). Il telaio, interamente realizzato in alluminio, è il medesimo della Z06, al quale sono stati apportati opportuni rinforzi. E’ equipaggiata con un motore 8 cilindri a V di 6,2 litri di cilindrata, siglato LS9, al quale è stato applicato un compressore volumetrico. La potenza finale è di 620 CV, con un valore di coppia massima di 823 Nm. Il cambio, a 6 marce è stato adeguatamente rinforzato, al pari del differenziale posteriore, in grado di sopportare una simile potenza. Il tutto è affidato alla mediazione di una nuova frizione bi-disco dal diametro contenuto (26 cm) ma di grande resistenza e in grado di offrire un certo comfort nei passaggi di marcia riducendo lo sforzo al pedale.

Novità molto interessante anche nel comparto sospensioni: è presente un inedito schema con soluzione magneto – reologica per il controllo attivo dell’assetto. I freni sono stati adeguati per garantire prestazioni ottimali alle caratteristiche dinamiche della vettura: sono presenti dischi in carboceramica di grande diametro (394 mm davanti, 380 dietro) con pinze, rispettivamente, a 6 e 4 pompanti verniciate in uno sgargiante colore blu. Anche l’impronta a terra è possente: la ZR1 monta ruote anteriori da 19” con pneumatici da 285/30ZR19 e posteriori da 20” con gommatura 335/25ZR20. Il peso complessivo è di 1.519 chili.

Accessori di serie: sedili sportivi rivestiti in pelle e regolabili elettricamente, climatizzatore automatico, navigatore satellitare con sistema bluetooth e molto altro. Unici optional: ruote cromate e “luxury” package.

da OmniAuto.it

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alt...... i 93 ron USA (che sono MON e non RON) sono la ns v power/o 98plus.....la 91 è la nostra 95 e la 87 è la nostra "Normale"

Questo non lo sapevo

[edit] Measurement methods

The most common type of octane rating worldwide is the Research Octane Number (RON). RON is determined by running the fuel in a test engine with a variable compression ratio under controlled conditions, and comparing these results with those for mixtures of isooctane and n-heptane.

There is another type of octane rating, called Motor Octane Number (MON) or the aviation lean octane rating, which is a better measure of how the fuel behaves when under load. MON testing uses a similar test engine to that used in RON testing, but with a preheated fuel mixture, a higher engine speed, and variable ignition timing to further stress the fuel's knock resistance. Depending on the composition of the fuel, the MON of a modern gasoline will be about 8 to 10 points lower than the RON. Normally fuel specifications require both a minimum RON and a minimum MON.

In most countries (including all of Europe and Australia) the "headline" octane that would be shown on the pump is the RON, but in the United States, Canada and some other countries the headline number is the average of the RON and the MON, sometimes called the Anti-Knock Index (AKI), Road Octane Number (RdON), Pump Octane Number (PON), or (R+M)/2. Because of the 8 to 10 point difference noted above, this means that the octane in the United States will be about 4 to 5 points lower than the same fuel elsewhere: 87 octane fuel, the "regular" gasoline in the US and Canada, would be 91-92 in Europe. However most European pumps deliver 95 (RON) as "regular", equivalent to 90-91 US (R+M)/2, and even deliver 98 (RON) or 100 (RON).

The octane rating may also be a "trade name", with the actual figure being higher than the nominal rating.[citation needed]

It is possible for a fuel to have a RON greater than 100, because isooctane is not the most knock-resistant substance available. Racing fuels, straight ethanol, AvGas and liquified petroleum gas (LPG) typically have octane ratings of 110 or significantly higher - ethanol's RON is 129 (MON 102, AKI 116) reference[2]. Typical "octane booster" additives include tetra-ethyl lead and toluene. Tetra-ethyl lead is easily decomposed to its component radicals, which react with the radicals from the fuel and oxygen that would start the combustion, thereby delaying ignition. This is why leaded gasoline has a higher octane rating than unleaded.

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