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Napoli ed i luoghi comuni............


Arcy79

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In aggiunta a quanto scritto da Milus provo a scrivere qualche altro elemento che aiuta a capire come e perché il Sud sia passato dall'essere la zona più industrializzata d'Italia a quell più povera.

Tutti gli stati che hanno avuto uno sviluppo industriale nell'ottocento lo hanno avuto grazie allaprotezione tariffaria della industria nazionale dalle importazioni. L'industria italiana, così come la conosciamo noi, cioè l'industria del Nord Italia è stata abbondantemente rpotetta fino all'avvio del Mercato Comune Europeo (1969) e oltre. Ora, il fatto che il futuro fosse nello sviluppo induztriale e che l'unico modoper avviarlo era imporre dei dazi alle importazioni era stato capito da Ferdinando II Re del Regno delle Due Sicilie negli anni '30 del 1800 e da allora il regno borbonico perseguì una politica di protezionismo che aveva fatto sviluppare una notevole industria. Nel frattempo nel resto d'Italia, e soprattutto in Piemonte, si puntava ancora sulla modernizzazione dell'agricoltura e su politiche libero-scambiste. Purtroppo Ferdinando II morì nel 1859 lasciano il regno l figlio di 24 anni che non fu in grado di reagire alle mire di Cavour e così nel 1860 il Regno delle due Sicilie viene ad essere annesso al Piemonte.

I piemontesi (insieme a tante altre cose, come triplicare l'imposizione fiscale, imporre la leva obbligatoria di 3 anni, ecc.) estesero a tutta l'Italia la loro politica doganale, facendo sì che l'industria meridionale venisse annientata dalla concorrenza inglese e francese, molto più forte. Voi direte: poco male, era un'industria protetta e inefficiente. Forse, ma con questo criterio l'Italia sarebbe rimasta per sempre un Paese agricolo, infatti circa una ventina di anni dopo anche il governo italiano si rese conto che era necesario avviare l'industrializzazione del Paese e ritornò a una politica protezionista. Purtroppo nel frattempo l'industria meridionale non esisteva più e lo sviluppo industriale avvenne quasi solo la Nord, in parte per i favori più o meno occulti del governo (di cui parlava milus) e in parte per gli indubbi vantaggi geografici.

Certo questa è storia e indipendentemente da quello che è successo 150 anni fa dobbiamo analizzare la situazione di oggi. Ci sono indubbiamente problemid i mentalità, ma io credo che i principali ostacoli allo sviluppo del Sud siano gli stessi che frenano l'Italia intera, ovvero il fallimento dello Stato che non è in grado nemmeno di garantire l'ordine pubblico e si avvicina ormai paurosamente alle cleptocrazie di alcuni Paesi africani, avendo come pressoché unica attività quella di garantire ingiuste rendite e privilegi alle categorie "protette" a danno della collettività.

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I più attivi nella discussione

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Be non scandalizzatevi , a me sembra che costui scriva la veritá solo che io non me la prenderei con i napoletani ma con una buona parte del sud d´italia per poi spostarsi al sud dell´europa!!

Non c´é nulla da fare siamo culturalmente rimasti indietro e quello che scrive anche se con un pó di estremizzazione non sono luoghi comuni ma la pura veritá...

Abbiamo un grosso potenziale ma non vogliamo o possiamo sfruttarlo.

Qualcosa si muove ma é ancora troppo poco .

Qualcuno cantava "la veritá mi fa male " be fa male anche a me Terrone d.o.c.

ma sono stufo di difendere fatti intollerabili e una mentalitá chiusa e da medioevo !!

Abbiamo bisogno di qualcuno che ci imponga comportamenti civili e crediamo che democrazia e libertá vogliano dire "Faccio che caz zo mi pare"

Insomma ce lo meritiamo ...

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Questo è quello che ha fatto credere la propaganda di regime piemontese.

La realtà è ben diversa,e dice che il Nord ha letteralmente boicottato l'industria meridionale,basta documentarsi un po' per ricostruire accuratamente i fatti,le commesse venivano affidate alle nascenti aziende settentrionali,perchè politicamente avvantaggiate,e un clamoroso esempio fu che l'industria fiorente della carta fallì miseramente nel giro di 20-30 anni rimanendo senza commissioni di alcun tipo,commissioni che sotto la spinta di favori tra politica e industri "nordista" ingrassavano letteralmente gli imprenditori a nord dell'arno gettando le basi per una notevole crescita economica e tirando le fondamenta per i colossi industriali del futuro.Nessun libro edito al sud fu ad esempio adottato in nessuna scuola,ti pare poco?e questo è l'esempio meno importante per spessore economico,visto quello che han fatto ad esempio con i vari opifici industriali e le industrie metalmenccaniche.

I latini dicevano "vae victis",e niente di più vero,nelle intenzioni politiche del dopo unione si doveva costituire un'asse industriale Torino-Milano Genova,il sud doveva essere agricolo e fornire gli operai al nord,per questo si è attuata propaganda contro le industrie meridionali,documentata in molti atti parlamentari,veri e propri boicottaggi,e si è nel contempo iniziato a far nascere quel substrato che poi si è sviluppato e radicato fino ai giorni d'oggi.

E poi si viene a parlare d'irlanda o di triveneto.

Un minimo di obiettività storica è da riconoscere e ricercare.

Nessuno nega i problemi attuali e la mentalità troppo spesso deleteria del sud di oggi,ma il retroterra culturale storico e ambientale tra sud e altri esempi è del tutto imparagonabile.

gran parte del tessuto industriale del nord e centro italia si è sviluppato dopo la seconda guerra mondiale (piccole imprese, distretti manifatturieri ecc), quando ormai erano passati 80 anni dall'unità d'italia. Sarebbe anche ora di voltare pagina. Il problema principale del sud è la mentalità e il controllo criminale molto forte e diffuso, non riconoscerlo e al contempo trarre consolazione risalendo a fatti accaduti più di 100 anni fa mi pare molto miope.

Siamo quasi nel 2008.

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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Veramente la crisi delle industrie tessili, almeno in Campania, è iniziato proprio con la fine della 2° guerra mondiale, quando buona parte di tali industrie passò di mano all'IRI per poi chiuderle definitivamente verso la prima metà degli anni '70. Ad ogni modo utile questo link per comprendere un pò la situazione industriale nel meridione: http://cronologia.leonardo.it/mondo28q.htm

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gran parte del tessuto industriale del nord e centro italia si è sviluppato dopo la seconda guerra mondiale (piccole imprese, distretti manifatturieri ecc), quando ormai erano passati 80 anni dall'unità d'italia. Sarebbe anche ora di voltare pagina. Il problema principale del sud è la mentalità e il controllo criminale molto forte e diffuso, non riconoscerlo e al contempo trarre consolazione risalendo a fatti accaduti più di 100 anni fa mi pare molto miope.

Siamo quasi nel 2008.

Alfa MIlano nessuno recampa scuse ma ti rivolto l'accusa di miopia,visto che il mio intervento nasce esclusivamente prendendo spunto dalla frase "che hanno combinato i borboni!"Per cui prima di rivolgere accuse del genere sarebbe meglio comprendere a fondo il senso dei post letti.

La storia è storia,che poi sia stata raccontata diversamente è un altro fatto,le mentalità nascono sempre da qualcosa,e il sud italia dall'unione ha avuto in dote il fallimento di ogni spinta progressiva e l'incoraggiamento al fancazzismo e soprattutto alla criminalità organizzata,che poi resta la piaga maggiore che contrasta ogni tentativo di sviluppo.

Ammettere questo vuol dire anche "incazzarsi" e cercare di cambiare le cose (per quanto ribadisco un forte pessimismo)

Parlare di cento anni fa non significa esser miopi,così come non vuol dire nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere i problemi attuali,e così ancora come non vuol dire che sia impossibile trovare o cercare soluzioni.

Ma le rinascite dei popoli e le prese di coscienza nascono anche dal non sentirsi costantemente inferiori,e conoscere meglio la storia di quello che è successo in Italia dall'unità in poi farebbe bene a molti,al sud quanto al nord,soprattutto visto che nelle scuole han sempre raccontato una cosa per un'altra

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post doppio

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Alfa MIlano nessuno recampa scuse ma ti rivolto l'accusa di miopia,visto che il mio intervento nasce esclusivamente prendendo spunto dalla frase "che hanno combinato i borboni!"Per cui prima di rivolgere accuse del genere sarebbe meglio comprendere a fondo il senso dei post letti.

La storia è storia,che poi sia stata raccontata diversamente è un altro fatto,le mentalità nascono sempre da qualcosa,e il sud italia dall'unione ha avuto in dote il fallimento di ogni spinta progressiva e l'incoraggiamento al fancazzismo e soprattutto alla criminalità organizzata,che poi resta la piaga maggiore che contrasta ogni tentativo di sviluppo.

Ammettere questo vuol dire anche "incazzarsi" e cercare di cambiare le cose (per quanto ribadisco un forte pessimismo)

Parlare di cento anni fa non significa esser miopi,così come non vuol dire nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere i problemi attuali,e così ancora come non vuol dire che sia impossibile trovare o cercare soluzioni.

Ma le rinascite dei popoli e le prese di coscienza nascono anche dal non sentirsi costantemente inferiori,e conoscere meglio la storia di quello che è successo in Italia dall'unità in poi farebbe bene a molti,al sud quanto al nord,soprattutto visto che nelle scuole han sempre raccontato una cosa per un'altra

milus ma questo è arcinoto: sono 2007 anni che nelle scuole ci raccontano la storia dei vincitori. E nella maggior parte dei casi sono rivisitazioni distorte della realtà...

Però come dici giustamente tu "le rinascite dei popoli e le prese di coscienza nascono anche dal non sentirsi costantemente inferiori": non mi pare che da 30 anni a questa parte il sud si sia messo nelle condizioni di "aiutarsi" in quel senso!!

C'è una dicotomia molto grande nel sud che soffre allo stesso tempo di un complesso di superiorità (culturale) ed inferiorità (il resto) che non si capisce bene come "sconfiggere", perchè è esattamente quello che paralizza lo sviluppo civile (ed economico) al sud...

Vorrei continuare, ma è troppo tardi, 'notte!!

ps: mi sa che ci asfaltate x bene oggi, eh?? ;)

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io vorrei solo che non si giudicasse in modo cosi perentorio una intera città perchè NAPOLI è una città nella quale vi posso assicurare la maggioranza della gente è sana ...............

"Mi ero solo dimenticato di San Gennaro e del ridicolo trucchetto alla Totò del sangue che si squaglia, degli altarini a Maradona, e del fatto che i friulani hanno ricostruito i loro paesi dopo 2 anni dal sisma mentre a Napoli mica aggiustano niente, sennò come farebbero a mangiarci sopra dopo oltre 20 anni... perdonatemi, provvedo adesso"Gianni1964

...........cazzo queste sono frasi da frustrati che usano ogni cosa pur di spalare merda, non ci si può nascondere dietro ai molteplici problemi per dire tutto il contrario di tutto su Napoli arrivando addirittura a sentenziare sulle tradizioni religiose della città........se permettete non ci stò!

E fai bene a non starci! ;) Più o meno lentamente ho letto tutti i post....Se come dici tu c'è parecchia gente onesta e che ha le capacità per poter dare un cambio di rotta a questa realtà ahimè "acre" pure per voi, bene vengano! Credimi, mi lascia l'amaro in bocca quando vedo ministri da "magna grecia" con barba bianca che teorizzano, quando c'è bisogno di concretezza. Amici che condividono con me l'amore per il proprio mestiere, che quando sono scesi dopo l'80 per la ricostruzione dell'irpinia, son dovuti scappare perchè se redigevano relazioni per la realtà che si presentava.......(essenzialmente dovevano imporre di abbattere strutture in C.a. che non avevano nessuna coerenza con le normative del tempo)....rischiavano la pelle...... Quella scuola in Molise....per lo stesso motivo.....crollata (con tanti bambini sotto.......figli innocenti di una certa ignoranza e leggerezza operativa). E tanti altri fatti, successi al sottoscritto, recentemente nel Sud.....Però lo ripeto Arcy.....ci sono segnali molto positivi (metrò di Napoli....ristrutturato secondo criteri cari a voi architetti e che rischia seriamente ;) di diventare il più bello...e tanti altri esempi).

Se le nuove generazioni come te sono convinte che tante cose evidenti possano cambiare, allora vi auguro ogni bene (in fondo, pragmaticamente "va bene" pure a noi se decollasse il Sud).

Un saluto, e in bocca al lupo! :)

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E fai bene a non starci! ;) Più o meno lentamente ho letto tutti i post....Se come dici tu c'è parecchia gente onesta e che ha le capacità per poter dare un cambio di rotta a questa realtà ahimè "acre" pure per voi, bene vengano! Credimi, mi lascia l'amaro in bocca quando vedo ministri da "magna grecia" con barba bianca che teorizzano, quando c'è bisogno di concretezza. Amici che condividono con me l'amore per il proprio mestiere, che quando sono scesi dopo l'80 per la ricostruzione dell'irpinia, son dovuti scappare perchè se redigevano relazioni per la realtà che si presentava.......(essenzialmente dovevano imporre di abbattere strutture in C.a. che non avevano nessuna coerenza con le normative del tempo)....rischiavano la pelle...... Quella scuola in Molise....per lo stesso motivo.....crollata (con tanti bambini sotto.......figli innocenti di una certa ignoranza e leggerezza operativa). E tanti altri fatti, successi al sottoscritto, recentemente nel Sud.....Però lo ripeto Arcy.....ci sono segnali molto positivi (metrò di Napoli....ristrutturato secondo criteri cari a voi architetti e che rischia seriamente ;) di diventare il più bello...e tanti altri esempi).

Se le nuove generazioni come te sono convinte che tante cose evidenti possano cambiare, allora vi auguro ogni bene (in fondo, pragmaticamente "va bene" pure a noi se decollasse il Sud).

Un saluto, e in bocca al lupo! :)

a volte bastano poche parole ma scritte con il cuore per esprimere il proprio pensiero............post da incorniciare caro Kenzo:wink:

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Tutto il mondo è paese. Torno or ora dalla Toscana. A Marina di Pisa mi hanno "aggiunto" al conto una bottiglia di vino mai ordinata (e bevuta). In un baretto al Forte dei Marmi. neanche sul lungomare, 3 caffè in piedi in un angolino 4,50 euro e dopo essere stato costretto ad assistere ad un battibecco fra la barista ed un suo amico che aveva occupato l'intero bancone (guardo il conto e vedo 1,80 euro per "servizi vari").

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