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21 minuti fa, shadow_line scrive:

 

infatti gli F16 che ho visto io erano in formazione a delta ma parecchio distanziati tra di loro

 

Nei Fighter, la distanza per risparmiare carburante, è mettersi in scia a circa un miglio.

 

Stanno portando avanti studi (NASA), per le aerocisterne e velivoli da trasporto. (90% dei voli militari)

Con questi aeromobili, il volo in formazione, come dimostrato da Airbus, porta vantaggi.

(Non conosco le miglia di separazione)

 

Gli uccelli hanno il vantaggio di battere le ali, "noi" un'ala fissa. 

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12 ore fa, Damynavy scrive:

Nei Fighter, la distanza per risparmiare carburante, è mettersi in scia a circa un miglio

 

sí in effetti non ho mai approfondito la questione tecnica nei particolari, gli aerei sono ormai parte del mio passato anche se li ricordo con "affetto" ma il mio futuro é piú "a vela" ora 😄 di base penso dipenda anche dalla velocità

 

un liner va parecchio veloce in crociera e smuove una quantità d'aria che crea il tipico vortice dell'estradosso alare, enorme, é appunto il problema dei vortici di estremità a cui si deve fare attenzione in volo tra un aereo e l'altro e che varie volte hanno provocato incidenti

 

se invece si parla di basse o medie velocità di trasferimento, o di aerei relativamente lenti, i vortici e le relative energie in gioco sono molto piú ridotte e quindi su queste si puó parametrare il volo relativo tra aerei vicini

 

ad esempio io avevo visto gli F16 che volavano relativamente lenti, anzi sicuramente piuttosto lenti e a media altezza tanto che li si vedeva bene come immagine complessiva, e saranno stati a 

8-10 lunghezze d'aereo l'uno dall'altro, poi non so se era una decisione dei piloti volare con quella formazione o se fossero regole definite dai reparti di volo per quelle circostanze

 

ad ogni modo questi vortici e scie sono benissimo riproducibili con i software CFD fluidodinamici ed é quindi possibile verificare il comportamento variando tutti i parametri tecnici presenti, per di piú con i CFD di ultima generazione che non erano ancora presenti es. venti o trent'anni fa

 

oggi direi che se e quando si puó avere dei miglioramenti o dei risparmi sul volo in formazone nelle sue varie possibilità é possibile avere delle risposte con un notevole grado di accuratezza, il tutto poi va ovviamente verificato dal vero come infatti sta facendo attualmente airbus

 

 

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4 ore fa, shadow_line scrive:

 

sí in effetti non ho mai approfondito la questione tecnica nei particolari, gli aerei sono ormai parte del mio passato anche se li ricordo con "affetto" ma il mio futuro é piú "a vela" ora 😄 di base penso dipenda anche dalla velocità

 

un liner va parecchio veloce in crociera e smuove una quantità d'aria che crea il tipico vortice dell'estradosso alare, enorme, é appunto il problema dei vortici di estremità a cui si deve fare attenzione in volo tra un aereo e l'altro e che varie volte hanno provocato incidenti

 

se invece si parla di basse o medie velocità di trasferimento, o di aerei relativamente lenti, i vortici e le relative energie in gioco sono molto piú ridotte e quindi su queste si puó parametrare il volo relativo tra aerei vicini

 

ad esempio io avevo visto gli F16 che volavano relativamente lenti, anzi sicuramente piuttosto lenti e a media altezza tanto che li si vedeva bene come immagine complessiva, e saranno stati a 

8-10 lunghezze d'aereo l'uno dall'altro, poi non so se era una decisione dei piloti volare con quella formazione o se fossero regole definite dai reparti di volo per quelle circostanze

 

ad ogni modo questi vortici e scie sono benissimo riproducibili con i software CFD fluidodinamici ed é quindi possibile verificare il comportamento variando tutti i parametri tecnici presenti, per di piú con i CFD di ultima generazione che non erano ancora presenti es. venti o trent'anni fa

 

oggi direi che se e quando si puó avere dei miglioramenti o dei risparmi sul volo in formazone nelle sue varie possibilità é possibile avere delle risposte con un notevole grado di accuratezza, il tutto poi va ovviamente verificato dal vero come infatti sta facendo attualmente airbus

 

 

 

Più vortici=Lento e pesante.

 

Anche le barche a vela, hanno lo stesso problema se stanno a una certa distanza da chi precede.

Rifiuti?

Non dirmi che ho detto una cazz@ta...😂

 

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6 minuti fa, Damynavy scrive:

 

Più vortici=Lento e pesante.

 

Anche le barche a vela, hanno lo stesso problema se stanno a una certa distanza da chi precede.

Rifiuti?

Non dirmi che ho detto una cazz@ta...😂

 

 

sí sí esattamente, i vortici in ambito velico li hanno sempre chiamati "rifiuti" (di vento) anche perché secoli fa e fino a un centinaio di anni fa (primo 900) nemmeno sapevano scientificamente che esistono i "vortici" 😄

 

semplicemente vedevano che le vele "rifiutavano" vale a dire tendevano a sventarsi e la barca ad andare meno veloce, cosí dicevano... rifiuta! senza ancora sapere bene come mai, e poi il modo di dire é rimasto 👍

 

si intuiva ovviamente che ci fosse una "copertura" del vento da parte della barca davanti o in seguito dell'aereo davanti

 

ma che esistesse un fenomeno cosí complesso come i vortici dell'estradosso alare e di estremità per secoli nessuno l'ha immaginato, anzi quando poi é stato veramente compreso, nei primi decenni del 900, ha stupito gli stessi scienziati

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6 minuti fa, Damynavy scrive:

Una "cosa", che mi sarebbe piaciuto fare.

 

 

 

Mi sorgono spontanee un paio di domande correlate.

Il mezzo non è in condizioni stock, giusto? Ovvero per poter ripartire in quelle condizioni di freddo estremo, inoltre per l'atterraggio sul ghiaccio, modifiche al sistema sospensivo? freni e/o gomme?

Oppure ogni aereo, per le condizioni estreme del volo ad alta quota (-50°), è già predisposto a tutto questo?

 

Fiat 127 - 903 ab | Fiat Regata 100 S i.e. | Daewoo Nubira SW 1600 SX-Fiat Panda Young 750 ab ('89) | Fiat Punto Easy 1.2 Nero Tenore

Camper Adria Coral 655 Sp su Ducato Maxi 2.8 jtd 127cv

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3 ore fa, nubironaSW scrive:

 

Mi sorgono spontanee un paio di domande correlate.

Il mezzo non è in condizioni stock, giusto? Ovvero per poter ripartire in quelle condizioni di freddo estremo, inoltre per l'atterraggio sul ghiaccio, modifiche al sistema sospensivo? freni e/o gomme?

Oppure ogni aereo, per le condizioni estreme del volo ad alta quota (-50°), è già predisposto a tutto questo?

 

 

Forse, ma dico forse, viene modificato il carrello, ma non ci giuro.

Il resto è standard.

Questo per le piste ghiacciate e preparate.

 

Sulla neve, solo battuta, si usano gli sci.

20211123_134313.thumb.jpg.28800e1a5f13937d5dea99786e6f097d.jpg

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23 ore fa, Damynavy scrive:

 

"da 11900 euro" sticaXXi...

 

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