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15 ore fa, Damynavy scrive:

Oggi, un amico, mi ha chiesto di "accompagnarlo" a bordo di un Seneca V.

 

Di solito rispondo NO.

 

Visto che il suo solito compagno di volo non era disponibile, mi sono fatto convincere.

 

Eccomi nel tardo pomeriggio al rientro.

 

(da passeggero, sono diventato istruttore...)

 

"Piloti di Aeroclub"?

 

 

Guarda, io essendo non un pilota di Aeroclub....ma addirittura un pilota della domenica sera rispetto alle esperienze che potete avere voi piloti ultra navigati, accetto sempre con entusiasmo accorgimenti e consigli che provengono da persone con più esperienza di me.

 

Ma una cosa l'ho capita (ed imparata moooooolto bene) volando da "sacco" con un ex pilota militare ora in compagnia di linea di grande esperienza, quando in atterraggio ha fatto erroneamente stallare l'aereo fortunatamente a flare già in corso.......la saracca che abbiamo preso è stata davvero pesante, ma fortunatamente senza conseguenze per noi e per l'aereo.

 

Andando poi a fare il report per gli ispettori, l'esperienza del mio Istruttore con cui poi mi sono confrontato riportandogli l'accaduto, persona che considero davvero molto brava per tutte le cose che ha pilotato nella sua vita (in pratica tutti gli aerei e gli elicotteri della NATO in servizio dal 1972 al 2018....cargo e tanker inclusi.....) che, sue parole, da tradurre con accento romano, disse: "non vuol dire un c@zzo avere 50 o 15000 ore di volo, ricorda la prima regola fondamentale del volo.....che  TUTTI POSSONO SBAGLIARE! Quindi partendo da questo presupposto, VEDI DI NON SBAGLIARE MAI e se lo fai, devi avere già in mente l'azione correttiva per non finire in cimitero, nei limiti del possibile! Poi, se hai messo in pratica tutto questo..... c'è anche il fattore culo, quello si che è uno skill molto importante da avere?!".

Modificato da VuOtto
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in garage: MY22 BMW M3 Competition Xdrive G80 + MY22 Jaguar F-Pace SVR

 

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2 ore fa, VuOtto scrive:

 

 

Guarda, io essendo non un pilota di Aeroclub....ma addirittura un pilota della domenica sera rispetto alle esperienze che potete avere voi piloti ultra navigati, accetto sempre con entusiasmo accorgimenti e consigli che provengono da persone con più esperienza di me.

 

Ma una cosa l'ho capita (ed imparata moooooolto bene) volando da "sacco" con un ex pilota militare ora in compagnia di linea di grande esperienza, quando in atterraggio ha fatto erroneamente stallare l'aereo fortunatamente a flare già in corso.......la saracca che abbiamo preso è stata davvero pesante, ma fortunatamente senza conseguenze per noi e per l'aereo.

 

Andando poi a fare il report per gli ispettori, l'esperienza del mio Istruttore con cui poi mi sono confrontato riportandogli l'accaduto, persona che considero davvero molto brava per tutte le cose che ha pilotato nella sua vita (in pratica tutti gli aerei e gli elicotteri della NATO in servizio dal 1972 al 2018....cargo e tanker inclusi.....) che, sue parole, da tradurre con accento romano, disse: "non vuol dire un c@zzo avere 50 o 15000 ore di volo, ricorda la prima regola fondamentale del volo.....che  TUTTI POSSONO SBAGLIARE! Quindi partendo da questo presupposto, VEDI DI NON SBAGLIARE MAI e se lo fai, devi avere già in mente l'azione correttiva per non finire in cimitero, nei limiti del possibile! Poi, se hai messo in pratica tutto questo..... c'è anche il fattore culo, quello si che è uno skill molto importante da avere?!".

 

Ho profonda stima nei confronti del "pilota di aeroclub"...a patto che sappia, almeno a spanne, da che parte sia il NORD?

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32 minuti fa, Damynavy scrive:

 

Ho profonda stima nei confronti del "pilota di aeroclub"...a patto che sappia, almeno a spanne, da che parte sia il NORD?

 

Eh vabbè.....allora sei stato bravo (e coraggioso) a volarci assieme......specie su un Seneca.....

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3 ore fa, VuOtto scrive:

 

Eh vabbè.....allora sei stato bravo (e coraggioso) a volarci assieme......specie su un Seneca.....

 

Ieri nel tardo pomeriggio, c'era poca visibilità.

 

Abbiamo "saltato" l'aeroporto (lui, io sono solo il passeggero).

 

Dopo 2 minuti gli faccio notare che forse siamo fuori rotta...(forse) rotta 270° (eravamo a sud dell'aeroporto), gli dico di virare per 360° (ci riposizioniamo a nord poi chiediamo l'ingresso in circuito. Questa era l'idea) e LUI mi vira a "sinistra"?.

 

Ho notato, che molti (ottimi) piloti non professionisti, quando volano con i "pensionati", vanno nel pallone. Ansia da prestazione?

 

 

 

Ci conosciamo da una vita, e sa benissimo che non ho più voglia di volare...

 

 

Ci è rimasto malissimo.

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Effettivamente all'inizio si.

 

Io ho un pilota in particolare, il mio istruttore acro che mi ha fatto anche il passaggio sul biciclo, che è l'unico che riesce a mettermi un po' in soggezione, sono onesto nel dirtelo. Volo sempre con persone estremamente professionali (militari, ex Generali, Piloti AMI in servizio, piloti civili di lungo raggio) ma quando volo con lui....anche parlando del più e del meno, sono sempre un po' nervoso, come se fossi sotto esame. Sarà poiché è successo anche a me di andare nel pallone, proprio con lui, ma poiché prima del volo c'è stata un incomprensione sulla missione del volo (io pensavo di vedere assieme una rotta che non avevo mai fatto ed è per questo che avevo chiesto il suo supporto, io pilotavo e lui mi faceva da navigatore invece lui mi ha detto che intendeva ben altro, anche se avevo ragione io....) e purtroppo i toni che ha usato con me mi avevano "rovinato" la giornata....è stato umiliante per me, poiché sono una persona certosina, che pianifica a dovere, scrupolosa sulla meteo, sullo stato di salute dell'aeromobile ecc. Il volo poi è andato bene nonostante tutto e nonostante una rotta tracciata in due minuti su una cartina recuperata di fortuna. Ma stranamente in frequenza commettevo errori da principiante....poi ti incazzi con te stesso perché "devi" fare bella figura per la figura avuta prima e tutto il resto vien da sè.

 

Però mi è stato utile quel giorno ........ ti fa capire davvero che la differenza tra un pilota vero e uno come me, della domenica sera, è abissale. Quegli errori in frequenza non li ho poi più commessi....e se dovesse capitarmi di dovere tracciar una rotta su due piedi, stavolta mi prenderei tutto il tempo necessario. Però se dovessi volare con lui ancora, sono certo che un poco nervoso lo sarei, per via del trascorso. Con lui comunque ho volato ancora poi, non in navigazione al momento, ma siamo in eccellenti rapporti. Però mi dispiace quell'episodio, poiché ha minato molto l'immagine il più professionale possibile che volevo (e voglio sempre) dare di me, nonostante non abbia 15mila ore di volo come lui.

 

Questo succede anche a piloti molto esperti, mi dicono. Quando si ritrovano a volare con persone diverse dal solito, magari colleghi o fuori dai normali ambiti d'operazione, può succedere che commettano errori.

 

La spiegazione che mi do è che se commetti un errore e non lo "superi" subito mentalmente ma ti fai prendere dalla situazione, dalla figuraccia o ci fili troppo sopra, inevitabilmente ti focalizzi su quell'errore, sul perché, su come "ho potuto commettere una leggerezza del genere" e inizi appunto a non considerare più tante altre cose, parametri, velocità, frequenze, stimati, posizione, carburante, temperature. Questo può causare problemi molto seri. L'importante è invece di fare tesoro di queste esperienze, poiché capisci anche molto della tua personalità e dove bisogna lavorare ancora, anche in ground training oltre che in volo.

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4 ore fa, VuOtto scrive:

Effettivamente all'inizio si.

 

Io ho un pilota in particolare, il mio istruttore acro che mi ha fatto anche il passaggio sul biciclo, che è l'unico che riesce a mettermi un po' in soggezione, sono onesto nel dirtelo. Volo sempre con persone estremamente professionali (militari, ex Generali, Piloti AMI in servizio, piloti civili di lungo raggio) ma quando volo con lui....anche parlando del più e del meno, sono sempre un po' nervoso, come se fossi sotto esame. Sarà poiché è successo anche a me di andare nel pallone, proprio con lui, ma poiché prima del volo c'è stata un incomprensione sulla missione del volo (io pensavo di vedere assieme una rotta che non avevo mai fatto ed è per questo che avevo chiesto il suo supporto, io pilotavo e lui mi faceva da navigatore invece lui mi ha detto che intendeva ben altro, anche se avevo ragione io....) e purtroppo i toni che ha usato con me mi avevano "rovinato" la giornata....è stato umiliante per me, poiché sono una persona certosina, che pianifica a dovere, scrupolosa sulla meteo, sullo stato di salute dell'aeromobile ecc. Il volo poi è andato bene nonostante tutto e nonostante una rotta tracciata in due minuti su una cartina recuperata di fortuna. Ma stranamente in frequenza commettevo errori da principiante....poi ti incazzi con te stesso perché "devi" fare bella figura per la figura avuta prima e tutto il resto vien da sè.

 

Però mi è stato utile quel giorno ........ ti fa capire davvero che la differenza tra un pilota vero e uno come me, della domenica sera, è abissale. Quegli errori in frequenza non li ho poi più commessi....e se dovesse capitarmi di dovere tracciar una rotta su due piedi, stavolta mi prenderei tutto il tempo necessario. Però se dovessi volare con lui ancora, sono certo che un poco nervoso lo sarei, per via del trascorso. Con lui comunque ho volato ancora poi, non in navigazione al momento, ma siamo in eccellenti rapporti. Però mi dispiace quell'episodio, poiché ha minato molto l'immagine il più professionale possibile che volevo (e voglio sempre) dare di me, nonostante non abbia 15mila ore di volo come lui.

 

Questo succede anche a piloti molto esperti, mi dicono. Quando si ritrovano a volare con persone diverse dal solito, magari colleghi o fuori dai normali ambiti d'operazione, può succedere che commettano errori.

 

La spiegazione che mi do è che se commetti un errore e non lo "superi" subito mentalmente ma ti fai prendere dalla situazione, dalla figuraccia o ci fili troppo sopra, inevitabilmente ti focalizzi su quell'errore, sul perché, su come "ho potuto commettere una leggerezza del genere" e inizi appunto a non considerare più tante altre cose, parametri, velocità, frequenze, stimati, posizione, carburante, temperature. Questo può causare problemi molto seri. L'importante è invece di fare tesoro di queste esperienze, poiché capisci anche molto della tua personalità e dove bisogna lavorare ancora, anche in ground training oltre che in volo.

Molti istruttori trasmettono ansia.

 

Ero un ottimo istruttore.

 

Mi mettevo sempre nei panni dell'allievo.

 

La "mentalità" degli istruttori americani: "se non impari è colpa mia. Non so insegnare".

Modificato da Damynavy
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4 ore fa, Damynavy scrive:

Mi sembra di capire che possiamo cominciare a prepararci a voli di 6-7-8 ore su aerei a corridoio singolo

Se non ricordo male non sono i primi che prendono il 321 xlr per rotte Europa-Usa est

  • Tristezza! 1

"Non ho un sogno, ho un piano"

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