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Vendita Alitalia


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Perchè è una pessima notizia?

vista la convenzione dell'enac direi che è una ottima notizia...

ma non si può fare un'inchiesta sull'enac? non mi sembra un ente imparziale...

comunque rimane la mega-causa da 1,2 miliardi di malpensa.

e speriamo di avere un vero mercato dei cieli!!!

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si attende un'eventuale via libera dopo l'incontro berlusconi-putin

Alitalia: ritorna in pista l'opzione Aeroflot

Il numero 2 della compagnia russa: «Con una proposta la prenderemo in considerazione»

MOSCA (RUSSIA) - E ora ritorna in campo l'ipotesi russa. Con il ritorno del leader del Pdl Silvio Berlusconi al governo, la compagnia aerea russa Aeroflot si dice pronta a tornare in pista per la conquista di Alitalia. E’ in attesa di una "volontà politica", che potrebbe emergere nel corso dell’imminente incontro (17-18 aprile) tra Berlusconi e Vladimir Putin in Sardegna.

L'IPOTESI - «Con nuove basi di gara, con la possibilita’ di una partecipazione di Aeroflot e con una proposta - spiega all'agenzia Apcom il numero due della compagnia di bandiera russa Lev Koshlyakov - senza dubbio prenderemo in considerazione» una nuova chance.

Per ora «la questione non e’ presa in considerazione», perche’ ancora legata alle scelte del precedente governo italiano, sottolinea il vicedirettore di Aeroflot. «La politica non porta soldi alle compagnie di bandiera» ma quello che puo’ fare la differenza "sono gli interessi commerciali», osserva Koshlyakov. Quegli stessi interessi commerciali di cui ieri parlava lo stesso Berlusconi, proprio a proposito di Alitalia, facendo riferimento alla necessità di potenziare i flussi turistici dalla Cina e dalla Russia. Altri ingredienti che potranno giocare un ruolo importante sono l’amicizia di lunga data tra Putin e Berlusconi ma anche il comune senso degli affari dei due leader. E Aeroflot resta un player di primo piano. Anche alla luce dello sviluppo del vettore russo negli ultimi anni, con un vero salto di qualità prodotto dalle capacita’ manageriali di Valery Okulov, direttore generale della compagnia. La sua presenza in Sardegna ufficialmente non e’ prevista, ma la portavoce Irina Dannenberg, alla domanda di Apcom, se il top manager partirà alla volta dell’isola, invece di un "no" secco, risponde con un laconico «Non lo so. Al momento non ci sono informazioni a riguardo».

BERLUSCONI - Intanto Berlusconi nella conferenza stampa al termine del vertice tra il Pdl e gli alleati ha annunciato: «Avrò entro oggi un incontro con chi ha portato avanti la pratica di Alitalia». «Mi riferivo a Bruno Ermolli e ai nostri che si sono occupati del dossier, cioè anche Gianni Letta» ha chiarito poi il leader del Pdl rispondendo in conferenza stampa ad una domanda su una sua visita a Palazzo Chigi per la questione Alitalia spiegando quindi che non avrebbe incontrato gli esponenti del governo uscente.

«Si potrebbe tornare all'ipotesi iniziale della ricerca di un grande gruppo internazionale ma che assicuri ad Alitalia pari dignità», ha risposto successivamente Berlusconi ai giornalisti che gli hanno chiesto che cosa conta di fare per togliere Alitalia dall'empasse in cui si trova.

Sul dossier Alitalia comunque ha anche aggiunto il Cavaliere «c'è anche un'altra possibilità che è quella di tornare alla primitiva soluzione e cioè la formazione di un grande gruppo internazionale con pari dignità delle tre compagnie aeree», Alitalia-Klm-Air France.

E sulla possibilità di parlare del caso Alitalia con Putin Berlusconi ha sottolineato: «L'agenda non è fissata, sarà un incontro tranquillo...».

16 aprile 2008

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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il sole 24 ore

È difficile sbattere la porta in faccia ad Air France-Klm senza che lo spostamento d'aria arrivi con fastidio nei corridoi dell'Eliseo. Berlusconi ha quindi chiamato in causa Sarkozy per un'eventuale soluzione franco-italiana alla crisi di Alitalia. Sarkozy non ne è dispiaciuto. Anzi. I due ne parleranno al più presto, se non l'hanno già fatto, e ciò significa che il negoziato triangolare, fin qui condotto dalla compagnia guidata da Jean-Cyril Spinetta con il Governo e i sindacati italiani, si trasformerà presto in un quadrangolare. All'Eliseo, del resto, le competenze (e le tentazioni) di banca d'investimento non mancano, soprattutto nella persona di François Perol, vicesegretario generale della presidenza e consigliere per le politiche industriali. Lavora con Sarkozy da quando era dirigente del ministero dell'Economia, già allora una delle eminenze grigie di Bercy. Ex Rothschild, è almeno coautore del salvataggio di Alstom, della fusione tra Gaz de France e Suez, della nuova governance semplificata di Eads e della pax elettrica tra Enel ed Edf firmata al vertice bilaterale di Nizza: tutti dossier dove si incrociano finanza, economia e politica, mercato e interventismo, una mescolanza di generi che per certi versi è anche il marchio distintivo di Berlusconi e di Sarkozy.

Il curriculum di Perol è senza dubbio impressionante e la sua competenza potrebbe tornare utile per risolvere la difficilissima equazione di Alitalia, tra fremiti di italianità, il tempo che stringe e il triplice tentativo di Berlusconi di non inimicarsi il capo di Stato francese, non tradire le promesse elettorali e apparecchiare un tavolo negoziale con più pretendenti. Air France intanto tace, frastornata dai segnali ancora contrastanti in arrivo dallo scenario post-elettorale italiano, ma prende atto dei cambiamenti in corso e soprattutto del «ne parlerò con Sarkozy». Spinetta conosce assai bene (e apprezza) lo stesso Perol. Se c'è un uomo in grado di convincere il manager corso ad adattare il suo schema d'acquisto del "prendere o lasciare" alla nuova ragion politica - sempre a patto che non venga intaccata la redditività della compagnia e non vengano scontentati gli azionisti - quest'uomo è proprio il consigliere dell'Eliseo, definito da chi lo ha frequentato a Bercy «un grande pragmatico, senza una dottrina economica precisa, ma abilissimo a offrire soluzioni tecniche».

Fantapolitica? Mica tanto, visto che il Governo francese è pur sempre azionista della compagnia con il 17 per cento. Perol, inoltre, non se ne sta mai con le mani in mano. Il piano che Parigi sta studiando per un'eventuale fusione tra France Telecom e TeliaSonera, dalla quale nascerebbe il primo gruppo europeo di tlc, può essere istruttivo: ne resterebbero azionisti anche i Governi di Francia, Svezia e Finlandia, già presenti nel capitale delle due società. Un'alleanza franco-scandinava che diventa un affare di Stati.

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Poche righe da corriere.it :

MILANO - Mentre Intesa SanPaolo riapre di fatto il dossier Alitalia, Air France lo chiude. Il gruppo franco olandese ha infatti annunciato di aver ritirato la propria offerta su Alitalia. «A seguito della richiesta di Alitalia di chiarire la situazione legale successiva alla rottura delle negoziazioni fra Air France-Klm e Alitalia - è scritto in un comunicato della compagnia - Air France-Klm ha comunicato ad Alitalia che gli accordi contrattuali annunciati il 14 marzo scorso con l'obiettivo di lanciare un'offerta pubblica di scambio su Alitalia non sono più validi dal momento che non sono state soddisfatte le condizioni preliminari al lancio dell'offerta».

 

花は桜木人は武士

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L'unica via per eliminare ogni possibilità di inciuci politicosindacali è il fallimento e la rinascita da zero!! con o senza aiuti esteri poco importa...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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L'unica via per eliminare ogni possibilità di inciuci politicosindacali è il fallimento e la rinascita da zero!! con o senza aiuti esteri poco importa...

Rinascita? E chi ce li mette i soldi in un attività dove o sei enorme o perdi solo soldi?

Piuttosto che si faccia avanti la fantomatica cordata del Berlusca :D

Bisogna guidare straniero per capire il "PIACERE DI GUIDA ITALIANO"

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Rinascita? E chi ce li mette i soldi in un attività dove o sei enorme o perdi solo soldi?

Piuttosto che si faccia avanti la fantomatica cordata del Berlusca :D

e secondo te, fantomatica... balla astrale o meno che sia, quelli cosa stanno aspettando??

Tu pagheresti una cifra enorme per qualcosa che...

1) vale poco (rotte a parte, che sono sempre meno però)

2) funziona meno

3) è un tumore in metastasi a proposito di personale e clientelismi

...quando la puoi addentare a modo tuo dopo che ha portato i libri in tribunale?

Secondo me sono tutti alla finestra (anzi, fanno macumbe e riti woo-doo), la UE non accetterà che qualsivoglia governo ci metta l'aiutino, ergo non vedrai nessuno prima che il malato, agonizzante, rantolante, pronto per esalare l'ultimo respiro e ricevere l'estrema unzione da qualche cattocomunista ;) riceverà la visita di un faccendiere che metterà sul tavolo il famoso "tozzo di pane" per portarsi a casa la baracca...

Perchè cmq, alla fine le rotte ed il mercato di alifuffa fa gola ai competitors...

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e secondo te, fantomatica... balla astrale o meno che sia, quelli cosa stanno aspettando??

Tu pagheresti una cifra enorme per qualcosa che...

1) vale poco (rotte a parte, che sono sempre meno però)

2) funziona meno

3) è un tumore in metastasi a proposito di personale e clientelismi

...quando la puoi addentare a modo tuo dopo che ha portato i libri in tribunale?

Secondo me sono tutti alla finestra (anzi, fanno macumbe e riti woo-doo), la UE non accetterà che qualsivoglia governo ci metta l'aiutino, ergo non vedrai nessuno prima che il malato, agonizzante, rantolante, pronto per esalare l'ultimo respiro e ricevere l'estrema unzione da qualche cattocomunista ;) riceverà la visita di un faccendiere che metterà sul tavolo il famoso "tozzo di pane" per portarsi a casa la baracca...

Perchè cmq, alla fine le rotte ed il mercato di alifuffa fa gola ai competitors...

Bisogna guidare straniero per capire il "PIACERE DI GUIDA ITALIANO"

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Chiunque si prenda la briga di provarci DEVE necessariamente, a mio parere, legarsi in qualche modo ad altra compagnia. Non ci si inventa il know how, e quello "residente" in alifuffa è meglio manco prenderlo in considerazione ;):D:D

Anche Richard Branson si è circondato di gente proveniente dal settore, prima di provare ad innovare...

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Inviato (modificato)

Intanto riapre Intesa SanPaolo: «Interessati se l'operazione è di respiro internazionale»

Air France chiude su Alitalia

Il gruppo ha annunciato di aver ritirato l'offerta

Il Pd: «Conseguenza di comportamenti irresponsabili»

0JZIXGWL--180x140.jpg(Lapresse)MILANO - Mentre Intesa SanPaolo riapre di fatto il dossier Alitalia, Air France lo chiude. Il gruppo franco olandese ha infatti annunciato di aver ritirato la propria offerta su Alitalia. «A seguito della richiesta di Alitalia di chiarire la situazione legale successiva alla rottura delle negoziazioni fra Air France-Klm e Alitalia - è scritto in un comunicato della compagnia - Air France-Klm ha comunicato ad Alitalia che gli accordi contrattuali annunciati il 14 marzo scorso con l'obiettivo di lanciare un'offerta pubblica di scambio su Alitalia non sono più validi dal momento che non sono state soddisfatte le condizioni preliminari al lancio dell'offerta».

NO COMMENT DI PALAZZO CHIGI - Palazzo Chigi ha reagito con un «no comment» alla notizia. A quanto si apprende, un Consiglio dei Ministri si svolgerà nelle prossime 48 ore per prendere le decisioni conseguenti all'annuncio della compagnia franco-olandese e in vista delle scelte che andranno comunque compiute e dovranno essere prese insieme alla nuova maggioranza parlamentare.

PD: «E' LA CONSEGUENZA DI COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI»- «Come avevamo previsto, dichiarazioni avventate e comportamenti non responsabili hanno fatto naufragare la trattativa con Air France, mettendo a repentaglio il destino di Alitalia e di decine di migliaia di lavoratori». È questo l'inizio del commento diffuso dal Partito Democratico con un comunicato. «A forza di dichiarare ostilità nei confronti della società franco-olandese, di annunciare cordate al momento inesistenti, di ventilare una non meglio precisata convergenza con la compagnia Aeroflot (con buona pace della difesa della nazionalità) - prosegue la nota del Democratico - si è finito col creare una situazione che ora pesa sull'occupazione di decine di migliaia di persone che lavorano nella compagnia italiana, a Fiumicino, a Malpensa e nell'indotto». «Una situazione drammatica - conclude il Pd - che pesa anche sull'immagine dell'Italia, che subisce un colpo consistente. Il governo attuale e quello che verrà devono cercare di operare per garantire la continuazione dell'attività di Alitalia per aprire nuove e reali trattative»

L'APERTURA DI INTESA - Intanto nel pomeriggio IntesaSanPaolo aveva invece riaperto il dossier Alitalia. «Che le bocce si fermino, se l'operazione Alitalia fosse di respiro internazionale saremmo interessati, sotto varie forme», ha detto a Milano il presidente del consiglio di gestione, Enrico Salza. «Al momento siamo fuori - ha aggiunto a Milano, a margine di un evento per il festeggiamento dell'Expo a Milano - ma potremmo essere interessati a un'operazione che non sia di piccolo cabotaggio provinciale: non è questione del nuovo governo, ma bisogna che si decidano perché non è accettabile che questa situazione continui così: sono dieci anni che perdiamo soldi su quell'impresa, ci sono dei limiti».

SERVE PROGETTO NON PROVINCIALE - «Serve un progetto non provinciale ma di carattere internazionale - ha quindi aggiunto -: ancora noi non abbiamo esaminato nessun nuovo piano ma siamo pronti a farlo se ci verrà richiesto, con un piano industriale». Dovrete quindi avere accesso alla due diligence? «Non c'è dubbio - ha risposto ancora Salza - poi in quale direzione lo vedremo, purché non sia un'operazione di piccolo cabotaggio: le compagnie aeree sono realtà grandi, se vogliamo giocare ai birilli, invece, giochiamo ai birilli...». Rispondendo quindi alla domanda se l'istituto è ancora interessato nel caso di un'operazione internazionale, e in quali forme, Salza ha ribadito: «Certo, certo, sotto varie forme».

21 aprile 2008

corriere.it

P.S.: cominciano gli attacchi strumentali verso il centro dx: vorrei però dire che AF ha motivato la rinuncia col mancato rispetto degli impegni, primo fra tutti quello di non liberalizzare gli slot a Malpensa: poichè invece l'ENAC ha consentito con 7 deroghe ad alcune compagnie di aprire nuove rotte da MXP, AF si è ritirata.

Purtroppo molti hanno pensato che AF fosse il salvatore della patria: per me invece meglio che si siano tirati indietro.

Modificato da Dodicicilindri

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