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Crisi del mercato auto - Tagli alle produzioni e migliaia di licenziamenti


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Visto l'andazzo del mercato auto, il fatto che saltino molti posti di lavor, soprattutto legati alla produzione non è una sorpresa.

Ma visto che da un po' tutto il mondo e da un po' tutti i grandi gruppi arrivano numeri a 4 cifre che corrispondono a persone che perdono il lavoro, credo sia giusto fare il punto di quanto sta succedendo.

Solo citando quelli che mi ricordo:

- Renault taglia 4000 posti

- Toyota 800 posti in Giappone http://www.autopareri.com/forum/mercato-finanza-e-societ/32081-toyota-riduce-la-forza-lavoro-di-800-unit-giappone.html

- Ford ha in programma di tagliare 4000 posti in USA e 500 in Canada

- Volvo ne taglierà in Svezia 2000 quest'anno e altri 900 l'anno prossimo

- Fiat ricorre in questi mesi alla cassa integrazione negli impianti italiani

Altri casi recenti?

Modificato da Regazzoni
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I più attivi nella discussione

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Aggiungo anche:

- sia Ford che GM hanno in programma tagli al personale nelle fabbriche in Spagna

- Chrysler ha ridotto di 300 unità i lavoratori in un impianto Messicano

- GM sta incentivando il 28% della sua forza lavoro USA a andare in pensione anticipata e sta tagliando pure lei posti in Messico

e via così. :|

io mi tocco :lol::lol: spero non sia contro il regolamento :lol::lol:
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Crisi del mercato auto - Migliaia di licenziamenti

.....

Altri casi recenti?

:roll::roll::roll::roll::roll::roll::roll:

:-((:-((:-((:-((:-((:-((:-((

Io al momento mi sento come un allenatore dell'Inter: spero di arrivare al panettone.... :?

L'aria è pesante anche in Italia, sia a livello di concessionari che di case madri.

Scaramanticamente mi defilo da questo post... ;-)

<<Scarface>>

Non esiste peggior ignorante di quello convinto di sapere...

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Ci risiamo con sta storia delle auto prodotte e poi fatte sparire o regalate a amici? :roll:

Un conto è parlare di mercato pompato, con numeri di vendita superiori a quelli delle reali necessità.

Ma ritornare con sta storia delle auto prodotte che sono molte di più rispetto a quelle vendute anche in questa discussione è poco rispettoso per chi il posto rischia di perderlo o lo ha già perso.

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La mia impressione è che il fondo non è ancora stato toccato, e quando verrà toccato si può sempre cominciare a scavare per scendere ancora. (ottimista oggi)

Insomma io nell'automotive ci lavoro da un bel pò di tempo, e una situazione simile (in quanto generalizzata sul 80% dei marchi) non la ricordo.

Entro fine anno i conce (o delaer in generale) rischiano di dimezzarsi, le banche non gli concendono più un cent.

I buoni affari li faranno quelli con disponibilità finanziaria che possono acquistare all'estero o in I intere flotte a prezzi ragionevoli e da dealer in difficoltà nuovi/seminuovi a prezzi bassi, da poter rivendere con un buon ricarico.

Le case dovranno farsene una ragione, tirare ai conce il collo non possono più, lo hanno già fatto troppo.

Dovranno inoltre rivedere i loro BP, ad oggi (e per tutto il 09) i mercati occidentali non possono assorbire quanto ipotizzato.

Spostarsi il prima possibile su altri mercati, in particolare su quello che è divenuto IL MERCATO (Russia).

Gli aspetti positivi sono che gli USA che ci hanno trascinato in questa maledetta crisi oltre 12 mesi fa, finalmente stanno finendo ta ca%%o di campagna elettorale, e comunque vada a finire il nuovo presidente ritirerà su l'economia (che al di la di banche che saltano sta dando segni di ripresa).

Quello che fa incavolare è che negli USA votano ogni 4 anni, ma con primarie e fetenzie simili hanno quasi 2 anni di campagna elettorale che bloccano ogni decisione importante.

Se l'economia mondiale è salda ok, ma se è in affanno .....bloccano il mondo :?:(

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Quello che fa incavolare è che negli USA votano ogni 4 anni, ma con primarie e fetenzie simili hanno quasi 2 anni di campagna elettorale che bloccano ogni decisione importante.

OT: cmq più democratici che alle nostre latitudini dove NON decidiamo una cippa. Laggiù (con tutti i vincoli del caso) SI SCEGLIE ANCORA.

OT2: Chiunque vada al 1600 PA Ave. sarà di sicuro meglio di quello che c'è adesso, e speriamo di levarci dalle balle questa Grave Crisi di Inizio Millennio..(partita esattamente 7 anni fa).

fine OT scusate

Modificato da Matteo B.
errore
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La mia impressione è che il fondo non è ancora stato toccato, e quando verrà toccato si può sempre cominciare a scavare per scendere ancora. (ottimista oggi)

Insomma io nell'automotive ci lavoro da un bel pò di tempo, e una situazione simile (in quanto generalizzata sul 80% dei marchi) non la ricordo.

Entro fine anno i conce (o delaer in generale) rischiano di dimezzarsi, le banche non gli concendono più un cent.

I buoni affari li faranno quelli con disponibilità finanziaria che possono acquistare all'estero o in I intere flotte a prezzi ragionevoli e da dealer in difficoltà nuovi/seminuovi a prezzi bassi, da poter rivendere con un buon ricarico.

Le case dovranno farsene una ragione, tirare ai conce il collo non possono più, lo hanno già fatto troppo.

Dovranno inoltre rivedere i loro BP, ad oggi (e per tutto il 09) i mercati occidentali non possono assorbire quanto ipotizzato.

Spostarsi il prima possibile su altri mercati, in particolare su quello che è divenuto IL MERCATO (Russia).

Gli aspetti positivi sono che gli USA che ci hanno trascinato in questa maledetta crisi oltre 12 mesi fa, finalmente stanno finendo ta ca%%o di campagna elettorale, e comunque vada a finire il nuovo presidente ritirerà su l'economia (che al di la di banche che saltano sta dando segni di ripresa).

Quello che fa incavolare è che negli USA votano ogni 4 anni, ma con primarie e fetenzie simili hanno quasi 2 anni di campagna elettorale che bloccano ogni decisione importante.

Se l'economia mondiale è salda ok, ma se è in affanno .....bloccano il mondo :?:(

Il problema è che quello che riporti tu sta accadendo praticamente in ogni settore manifatturiero, tutti si stanno accorgendo che i conti non tornano più, si è calibrata la produzione su numeri troppo grandi rispetto alla realtà (Bella cagata quella dei forecast...che vengono pompati sempre più ,man mano che si sale in vetta), adesso tagliano posti di lavorto per far contenti gli azionisti, ma così facendo non fanno altro che aggravare il problema di trovare poi a chi vendere la roba. Anche nel mio settore adesso va' di moda la russia tutti la'

ma alla fine non si recupera che una piccolissima parte di quello che si sta perdendo qua. Il docet è europa mercato maturo inutile investire

vai di russia che lì hanno i soldi del petrolio e del gas. Peccato che i soldi li hanno in 3.

Qua o si trova di nuovo il modo di far lavorare la gente o in breve tutta la montagna di roba che si fa fare in cina non avrà un mercato che può acquistarla. Ed allora li' vedremo il vero cataclisma di banche che andranno a rotoli per aver prestato montagne di soldi ad aziende che non possono più pagare perchè anno investito pensando di vendere

un tot e quel tot non arriva o arriva solo se vendi in perdita o quasi.

Bisogna diminure la manodopera, peccato che è proprio la manodopera

che deve acquistare quello che fa'.

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