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MotoGp - Test Valencia


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Qualche impressione dai protagonisti, da GPone

Hayden: "Ero emozionato, la Ducati è una vera squadra"

p_news.gif Verso le undici di mattina, quando si sono aperte le serrande del box, i riflettori si sono tutti puntati su Nicky Hayden e sulla sua Ducati dalla livrea a stelle e strisce, che hanno mosso i primi passi sulla pista di Valencia.

Hayden, come Stoner, ha effettuato la prima uscita con la GP8 per poi dedicarsi completamente alla GP9. L'americano ha migliorato progressivamente il suo ritmo nel corso della giornata fino a fermare il cronometro in 1'33.960.

"La prima cosa che ho fatto è stato chiedere la telemetria di Casey – ha scherzato l’americano riferendosi alla precedente polemica con Pedrosa e Puig, poi tornato serio ha ripreso – Il clima in squadra è molto buono ed è così che deve essere. Stamane ero un po’ nervoso. E' stata una giornata molto intensa e piena di tante cose da provare e da capire, ed era esattamente quello che mi aspettavo. Ho fatto una sola uscita con la GP8 e poi ho guidato sempre la GP9. Ovviamente c'è tanto lavoro da fare ma sono contento, è stata una buona giornata che mi ha fatto capire che la moto ha un grande potenziale e soprattutto posso dire di essermi divertito. Questa prima giornata mi ha dato modo di apprezzare sia la moto sia il team. Una delle cose che mi hanno impressionato di più è stata l'accelerazione. Per il resto mi sono trovato a mio agio in sella, la posizione di guida mi è piaciuta da subito tanto che non ho dovuto fare molti cambiamenti per quanto riguarda la posizione delle pedane e del manubrio. Non abbiamo nemmeno stravolto il setting, abbiamo fatto delle piccole modifiche per cercare di capire un po' alla volta la moto".

Vale: “Mi aspettavo meno grip, invece...”

p_news.gif In un giorno in cui tutti i piloti hanno sfoggiato nuove livree e nuovi numeri, il campione del mondo Valentino Rossi è come sempre rimasto fedele al suo 46. “Metterò il numero 1 sulla schiena, come ho gi fatto in passato”, ha spiegato Vale, che ha provato il primo prototipo della Yamaha M1 2009, quello che avrebbe dovuto provare nei test a Motegi poi rimandati per pioggia.

“Oggi ho iniziato il lavoro in vista del 2009, provando per la prima volta la nuova moto – ha detto - Si tratta soltanto del primo prototipo ma le impressioni sono molto buone, credo che sia stato fatto un buon lavoro. Stiamo lavorando sul motore con l’obiettivo di avere più accelerazione in uscita dalle curve: ho notato un certo miglioramento anche se non ancora sufficiente. In ogni caso la direzione è quella giusta. Abbiamo lavorato sull’assetto e sulla distribuzione dei pesi, risultando subito più veloce nonostante la moto sia nuova, e ciò è positivo! Ci serve più tempo e più giri per capirla meglio, ma come primo giorno è senza dubbio positivo”.

Il “Dottore” ha poi chiaramente parlato anche delle nuove gomme Bridgestone, rimanendo come gli altri piloti positivamente impressionato: “Sono rimasto felicemente sorpreso, anche se quello di Valencia non è certo il miglior circuito per provarle. Mi aspettavo molto meno grip, invece ne offrono tanto e oggi siamo stati tutti molto veloci. Credo che la Bridgestone abbia fatto un bel lavoro, anche se al momento è dura prevedere come andranno su altri circuiti. Per quanto mi riguarda, mi sembrano molto buone, anche facendo un confronto con quelle che ho utilizzato durante la stagione 2008”.

Andrea: “Pedrosa? Non mi ha degnato di uno sguardo”

p_news.gif Andrea Dovizioso ha vestito oggi per la prima volta i colori Repsol, distintivi del team ufficiale Honda HRC. “Subito mi ha fatto impressione, quando li ho indossati, ma poi quando sali in moto non c’è tempo per emozionarsi, per pensare a queste cose…”. Il forlivese in effetti da quando è entrato nel box, questa mattina, fino a sera, è rimasto concentratissimo. Di conseguenza, è stato molto analitico anche nei commenti con i giornalisti.

“Salendo su una moto nuova è normale che non si riesca ad avere subito un feeling perfetto – ha spiegato – La moto è senza dubbio diversa da quella che ho utilizzato finora, anche se di fatto si ha la sensazione che è un’evoluzione della moto satellite usata da me quest’anno. Ho subito avvertito dei miglioramenti per quanto riguarda la stabilità in frenata, uno dei grossi problemi di cui abbiamo sofferto quest’anno. Probabilmente questo è dato anche dalle gomme Bridgestone, che offrono un ottimo bilanciamento sul fronte del contatto a terra tra anteriore e posteriore. Ciò è molto importante per avere un buon inserimento. Nell’ultima parte dell’ingresso della curva, quando lascio i freni, il comportamento della moto non è tanto facile, ma non l’ho ancora portata al limite, credo che ci sia del margine, anche perché non ho avvertito problemi di nessun tipo, la moto insomma non mi ha tirato… brutti scherzi, quindi si tratta soltanto di capirla meglio e poi sfruttarla. In uscita di curva il posteriore non si muove molto con le Bridgestone, a differenza che con le Michelin: la sensazione è che la carcassa sia molto dura, e ciò porta a un comportamento differente dalle Michelin, che scivolavano di più ma erano più controllabili”.

Cosa è cambiato invece aprendo la manopola del gas, rispetto alla tua vecchia moto? Il motore è veramente così potente?

“Il motore è più dolce, anche se non abbastanza, e la potenza è indubbiamente tanta, ce n’è parecchia di più”.

Come ti è sembrato il metodo di lavoro nel box?

“Avendo cambiato sia moto che gomme, il mio team sapeva molto meglio di me dove mettere le mani, ma non mi ha indicato nessuna strada da prendere lasciandomi guidare dalle mie sensazioni. Credo che questo comportamento sia giusto, soltanto quando avremo capito meglio allora prenderemo delle decisioni sulla strada da prendere. Chiaramente non è facile, perché per esempio con questa moto il traction control dispone di un sacco di regolazioni, mentre quest’anno non potevo modificare nulla. Qui ho tante di quelle mappe da scegliere…”.

Con tutte queste cose nuove fa provare, le gomme limitate hanno rappresentato un ostacolo?

“Oggi no, ma domani potrebbero esserlo, se sarà asciutto… Diciamo che abbiamo già utilizzato un po’ più della metà delle nostre gomme. Bisogna fare attenzione, è chiaro, non se ne possono montare una dietro l’altra, però tutto sommato si riesce a lavorare”.

L’accoglienza di Pedrosa, com’è stata?

“Ho pranzato di fianco a lui, ma non mi ha neanche guardato in faccia. Né lui, né il suo manager… Non mi sono sorpreso, so che fanno così, che sono un po’ strani. A me piacerebbe fare il primo passo, conoscerlo, presentarmi, ma se tengono questo atteggiamento certo non ti aiutano a farlo…”.

Perché vorresti fare il primo passo, se loro mantengono le distanze?

“Perché rimango convinto che sia importante lavorare insieme per sviluppare la moto durante i test invernali…”.

Casey: “GP9 più stabile in frenata, motore più dolce”

p_news.gif Casey Stoner ha lasciato oggi il numero 1: sul cupolino della sua Ducati GP9 è rispuntato il 27. L’australiano ha effettuato dei test molto positivi sulla rossa col telaio in carbonio, ricavandone delle ottime sensazioni. Il suo tempo finale, 1’32”464, lo dimostra.

“Abbiamo trovato subito un buon assetto per la GP9, e sono riuscito a girare molto veloce e costante. I maggiori miglioramenti si notano nel motore, che offre più feeling ed è maggiormente controllabile, mentre telaisticamente la moto appare più stabile in frenata: la GP8 era comunque già molto buona sotto questo punto di vista”.

Tra la GP9 provata a Barcellona a giugno e questa cosa cambia?

“Il telaio è rimasto lo stesso, mentre il motore è stato evoluto: ora ha un carattere veramente impressionante, molto dolce nell’erogazione. Abbiamo ancora qualche problema di assetto al posteriore, ma penso che troveremo in fretta il miglior bilanciamento”.

Come giudichi le nuove gomme fornite dalla Bridgestone?

“L’anteriore mi è sembrato addirittura migliore di quello che avevo ieri in gara… Sinceramente per ora non sembra che ci sia un calo delle performance. Sulla distanza dopo diversi giri c’è un calo, ma comunque nella norma”.

Come ti è sembrato l’approccio di Hayden con la Ducati?

“Difficile giudicare dopo un solo giorno, ma mi è parso abbastanza contento e credo che si sia adattato abbastanza velocemente. Già domani si sentirà ancora più a suo agio”.

Come va il polso sinistro?

“A fine giornata mi faceva un po’ male, ho sentito dolore infilandomi il guanto. Però per domani sarà a posto”.

Marco: “Qui c’è un clima allegro, ci divertiremo”

p_news.gif Valencia, un anno dopo: Marco Melandri riparte dal verde Kawasaki e la faccia è completamente differente da quella già corrucciata che aveva dopo un solo giro sulla Desmosedici. Appena sceso dalla ZX-RR dopo aver completato 75 giri, Marco mostrava un sorriso di quelli che non gli si vedevano da tempo sul volto.

“E’ stata una prima giornata positiva, senza dubbio: inizialmente non è statao facile riprendere il feeling con una moto giapponese, molto differente dal punto di vista della distribuzione dei pesi dalla Ducati - ha spiegato – Giro dopo giro però ho ripreso il giusto feeling, e ho ritrovato la facilità di guida. Abbiamo lavorato con cura e metodo, facendo costanti passi in avanti. Chiaramente c’è tanto da lavorare, ma vedo un grandissimo entusiasmo in tutta la squadra, c’è voglia di fare. Sappiamo che abbiamo di fronte un anno difficile, ma se lo vogliamo possiamo fare bene. Io non ho paura di affrontare un duro lavoro”.

Come ti sei trovato nel box?

“Mi sono sentito subito a casa, ho ricevuto un grande benvenuto da tutti. Qui c’è un clima molto allegro, più adatto al mio stile. Credo che potremo divertirci anche fuori dalle piste, ma intanto iniziamo a farlo in pista!”.

Come giudichi i risultati di oggi, anche quelli di Hopkins?

“John è andato più forte rispetto a quanto fatto ieri in gara, entrambi siamo a metà classifica quindi si tratta già di un miglioramento rispetto alla stagione appena conclusa, dove entrambe le Kawasaki erano sempre più o meno in fondo, come me del resto”.

Quanto sei soddisfatto, quindi, da 1 a 10?

“Non saprei quantificarlo, almeno un sei, sicuramente! Dopo il primo giro già sorridevo, mi sono divertito anche se come detto ci è voluto un po’ per riabituarmi a questo tipo di moto”.

Hai ritrovato una moto simile alla Honda, quindi?

“Direi che questa Kawasaki mi sembra un po’ un mix tra la Honda e la Yamaha, anche se per quanto riguarda quest’ultima mi ricordo ovviamente soltanto la mille. Indubbiamente la moto attualmente non è vincente, ma non è neanche così disastrosa come si potrebbe pensare, visti i risultati di quest’anno. L’area dove dobbiamo lavorare di più riguarda senza dubbio il bilanciamento, perché dovremo adattare la moto a queste nuove gomme, soprattutto all’anteriore. Questa è la priorità, poi lavoreremo anche sugli altri aspetti”.

Cioè? Come hai trovato le gomme Bridgestone del monogomma?

“Di fatto sono le Bridgestone utilizzate da Ducati e Yamaha quest’anno: per noi è un po’ ostico l’anteriore, perché la carcassa è abbastanza dura. Come detto dovremo lavorare su telaio e sospensioni per adattarci”.

Test MotoGP, Kallio: "La Ducati? E' proprio divertente!"

p_news.gif Non è andato niente male Mika Kallio al suo debutto in MotoGP. Il pilota finlandese, infatti, è riuscito addirittura a girare più forte del suo compagno di squadra, Nicolò Canepa che conosce senza dubbio meglio moto e gomme.

“Sono proprio felice di questa mia prima giornata in sella alla Ducati – ha detto l’ex pilota della KTM - E’ una moto potentissima. E’ molto divertente perché devi giocarci parecchio per sfruttare al meglio la sua grinta. Qui, confronto alle 250, ogni minimo cambiamento di set up lo senti maggiormente quando torni in pista. Per questo motivo saranno molto importanti questi primi giorni di lavoro. Mi sono trovato molto bene all’interno della nuova struttura e sono sicuro che continueremo a lavorare bene per tutta la prossima stagione”.

Soddisfatto comunque anche Canepa, per la prima volta al lavoro nel ruolo di titolare e non di collaudatore.

“Conoscevo già la Ducati Desmosedici GP8 ma è la prima vera volta che mi concentro sul set up della moto – ha spiegato il pilota ligure - Nei test della passata stagione lavoravamo principalmente sugli pneumatici e non avevamo molto tempo a disposizione per modificare la moto. Per questo motivo oggi mi sono principalmente focalizzato nel capire le reazioni della moto a ogni cambiamento e sto imparando davvero tanto. Abbiamo rivoluzionato la moto varie volte e anche domani ci aspetta un intenso lavoro”.

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"Ai consideres des fleg of de Iunaite Steiz nos onli a fleg of e cantri, bus is a iuniversal messagg of fridom e democrassi"

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Guest DESMO16

OT: dopo il monogomma faranno anche il motore unico, tipo F1?

w la globalizzazione (si fa per dire) :x

Modificato da DESMO16
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telaio in carbonio?

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Imho dobbiamo una volta per tutte riflettere su ciò che cerchiamo: spettacolo a basso tasso tecnico, o ricerca avanzata a 360°.

Perchè se no tanto vale eliminare la Motogp ed unificarla con la Superbike.

Il problema di quest'anno è stato dovuto principalmente al fatto che le gomme migliori equipaggiavano anche la moto migliore col pilota più forte.

Se Stoner avesse corso con le Bridgestone e Rossi con le Michelin imho ci sarebbe stata molta più lotta fino alla fine.

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Se Stoner avesse corso con le Bridgestone e Rossi con le Michelin imho ci sarebbe stata molta più lotta fino alla fine.

Cambia pure con :"Stoner avrebbe vinto il Mondiale e Rossi la figura del pilota finito"...in estate han fatto PENA le michelin...non erano competitive

cmq oggi sulla Gazzetta (:mrgreen:) c'è un interessante retroscena su Valencia 2006...dichiarazioni di Rossi:

"tutto il weekend e alla dom. mattina ero pil più veloce o il secondo..ho scelto le gomme e in gara non avevo più grip...cmq la caduta è sta colpa mia"

le prestazioni penose di Rossi la domenica di Valencia mi avevano lasciato di stucco..si vedeva che era in crisi anche prima della caduta.

le "ruggini" erano vecchie e sono esplose nel 2007

l'altra sul 2007: "fosse piovuto di meno avrei tenuto il mondiale vivo per qualche gara in più ma non ce l'avrei mai fatta"

Modificato da Matteo B.
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Imho dobbiamo una volta per tutte riflettere su ciò che cerchiamo: spettacolo a basso tasso tecnico, o ricerca avanzata a 360°.

Perchè se no tanto vale eliminare la Motogp ed unificarla con la Superbike.

Il problema di quest'anno è stato dovuto principalmente al fatto che le gomme migliori equipaggiavano anche la moto migliore col pilota più forte.

Se Stoner avesse corso con le Bridgestone e Rossi con le Michelin imho ci sarebbe stata molta più lotta fino alla fine.

O forse il campionato non avrebbe avuto storia in nessuna gara per palese inferiorità di gomme...

Un pilota può modificare la moto, cercare di correre sopra il chattering, tirare la staccata per ovviare ad un problema di potenza di motore....

...ma se la gomma non ti tiene, non ci sono santi... andrai sempre piano in pista.

Poi da che mondo è mondo.... il tifo si divide in:

Ferraristi, Ducatisti, tifosi di Shumy, di Alonso, di Rossi, di Stoner, di Biaggi... ecc ecc.

Da che mondo è mondo... ho sempre visto tifare o il mezzo meccanico, o (come preferisco io), il pilota.

Mai visto gente che andava a vedere una gara con striscioni con scritto "FORZA BRIDGESTONE!!!!!!".

Quindi... a me non interessa minimamente che vinca una bridgestone o una michelin, come non m'interessa minimamente che ci sia una sfida tra gommisti.... per altro non riconosciuta da nessuna classifica mondiale, a differenza del campionato Piloti & Costruttori.

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Sì, hai ragione sul fatto che nessuno tifa per il gommista, ma la lotta fra gommisti può anche rendere più spettacolari le gare. Ad es., nel 2003 in F1 la lotta è stata serrata, a differenza del 2002, perchè la Ferrari aveva la vettura migliore, ma le gomme migliori erano le Michelin di Williams e McLaren.

Ancora, in Motogp nel 2007 anche la Kawasaki o la Suzuki sono state molto competitive grazie alle gomme. Il prossimo anno invece torneranno dietro, e saranno probabilmente costrette al ruolo di comprimarie rispetto a Yamaha, Ducati e Honda.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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