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Crash Test auto d'epoca


PaoloGTC

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infatti non vedo il motivo dello scandalo.

Certo le famiglie dovevano spaerlo e magari il morto doveva dare l'assenso come per le donazioni.

Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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non conosco le vicende quindi non posso esprimere pareri in merito, posso solo ricordare che esiste la donazione del proprio corpo alla scienza, scienza che poi lo usa come meglio crede. Egoisticamente sarei più felice di sapere il mio corpo su una macchina da crashtestare che tagliuzzato dagli studenti di medicina. Ma qui siamo nel campo delle insindacabili sensibilità personali.

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non conosco le vicende quindi non posso esprimere pareri in merito, posso solo ricordare che esiste la donazione del proprio corpo alla scienza, scienza che poi lo usa come meglio crede. Egoisticamente sarei più felice di sapere il mio corpo su una macchina da crashtestare che tagliuzzato dagli studenti di medicina. Ma qui siamo nel campo delle insindacabili sensibilità personali.
Modificato da Regazzoni
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Ho trovato un articolo del 2005 di Repubblica in cui si parla di questa cosa:

Dichiarazione della General Motors sul sito ufficiale

Nel programma di sperimentazione usate anche cavie umane

GM ammette: "Abbiamo usato

cadaveri nei crash test"

di VINCENZO BORGOMEO

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Ricordate lo scandalo dei cadaveri usati nelle prove di crash? Alla fine solo le piccole aziende che producevano i manichini ammisero di usare corpi in questo tipo di test. Tutte le case automobilistiche negarono, in massa, di aver usato esseri umani. Ora, però, c'è una novità: la General Motors parla ufficialmente di aver avuto in passato "un progetto pilota per usare cadaveri per misurare le forze d'impatto". Non solo. La GM ammette anche di aver usato cavie umane. Più avanti, infatti, nello stesso documento, si legge che i cadaveri venivano usati "in test che avrebbero provocato lesioni troppo pericolose sui volontari". Esisteva quindi un gruppo di "volontari". Persone che si sottoponevano a crash test per migliorare la sicurezza delle vetture. Un fatto sempre negato da tutte le case automobilistiche e ora confermato.

Ma da dove arriva questo documento? Incredibile ma vero: direttamente dal sito ufficiale gm.com, dove, nell'ambito del lungo ricordo in ricordo di Harold Mertz, scienziato che ha perfezionato i manichini usati nei crash test, affermano apertamente quanto appena riportato.

Insomma, non si sono ancora placate le accuse all'Università di Graz, rea di aver utilizzato cadaveri umani in esperimenti diretti a migliorare la sicurezza automobilistica, che la tragica telenovela si arricchisce di una nuova puntata. Si è saputo infatti solo da poco che dalla metà degli anni novanta scienziati dell'"Istituto per la sicurezza dei veicoli" dell'università tecnica di Graz, in collaborazione con il locale l'istituto di medicina legale, avrebbero utilizzato circa 20 cadaveri per effettuare studi sul movimento di testa e collo nei crash-test.

Per il resto ormai è cosa nota che i morti, nel linguaggio scientifico definiti Pmhs (Post Mortem Human Objects), venivano messi sulle macchine per gli esperimenti e mandati a sbattere contro un ostacolo fisso ad una velocità di 10-15 chilometri all'ora. In questo modo - hanno spiegato più volte i ricercatori - studiando il comportamento dei cadaveri è possibile perfezionare i "dummies", rendendo sempre più sofisticati i manichini snodati a grandezza naturale e muniti di sensori elettronici, usati in tutto il mondo per migliorare la sicurezza del traffico.

Il punto è un altro. E' giusto scandalizzarsi quando c'è di mezzo la ricerca scientifica? Non entriamo nel merito, ma secondo un'indagine del Los Angeles Times, l'università locale può disporre di qualcosa come 175 cadaveri l'anno per la ricerca. E questo fin dagli anni cinquanta (tanto per capirci attualmente 11 mila persone hanno dato il consenso all'università per disporre del loro corpo dopo la morte). Cadaveri che vengono usati per molti scopi, e non solo nei laboratori di anatomia per addestrare i medici. Secondo l'inchiesta del Los Angeles Times, ci sarebbe un vero e proprio mercato di corpi. E non si tratta di illazioni visto che attualmente l'Ucla si è vista arrestare uno dei suoi dipendenti (Henry Reid, un imbalsamatore che era stato assunto nel 1997), per aver venduto in California alcuni defunti.

Solo una cosa è certa: i tanto decantati "Oscar" o "Dummies", i manichini usati nei crash test, per quanto ormai costino oltre 100 mila dollari l'uno, sono ancora molto lontani dalla perfezione. Soprattutto per quanto riguarda gli arti. Così braccia e gambe vengono ancora prelevati da cadaveri (previo permesso dai parenti dei defunti) per mandare avanti la ricerca. La posizione degli scienziati che lavorano in questo settore è la solita: "Questi test sono fondamentali per rendere più sicure le auto". Vero. Ma le speranze che il traffico di questi organi si razionalizzi, per ora, sono tutte legate al lavoro di Angus Fallace, ortopedico dell'università di Nottingham, che in collaborazione con altri istituti Usa sta mettendo a punto un piede artificiale identico a quello vero, da usare nei crash test.

(16 maggio 2005)

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

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comunque, anche volendo (e potendo) usare i cadaveri oggi, non so quanto avrebbe senso. Molto cinicamente, il problema è che il cadavere, a differenza del manichino, non è standard quindi è più "aleatorio" il confronto fra più risultati. Senza contare l'apparato strumentale da installare all'interno... Insomma, oggi sarebbe solo una cosa macabra e senza molta utilità.

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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scusate eh, ma non credo che vadano di notte con la pala a dissotterrare i morti. Come dice l'articolo un'università in media ha 170 cadaveri l'anno, non trovo scandaloso che se li scambino per razionalizzare questa risorsa "deperibile" tra un istituto di ricerca e l'altro.

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comunque, anche volendo (e potendo) usare i cadaveri oggi, non so quanto avrebbe senso. Molto cinicamente, il problema è che il cadavere, a differenza del manichino, non è standard quindi è più "aleatorio" il confronto fra più risultati. Senza contare l'apparato strumentale da installare all'interno... Insomma, oggi sarebbe solo una cosa macabra e senza molta utilità.

Sicuro?

I manichini possono simulare le lesioni alle parti ossee ma non sono minimamente in grado di dare informazioni sulle lesioni alle parti molli di un individuo.

P.S. Negli anni '50 venivano utilizzati anche dei volontari (e degli animali) per i crash test.

Modificato da EC2277
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Sicuro?

I manichini possono simulare le lesioni alle parti ossee ma non sono minimamente in grado di dare informazioni sulle lesioni alle parti molli di un individuo.

P.S. Negli anni '50 venivano utilizzati anche dei volontari (e degli animali) per i crash test.

Modificato da jeby

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Ricordo che all'epoca la lettura di queste notizie lasciò un po' di stucco anche me.. onestamente non sapevo cosa pensare o che posizione prendere. Di certo mi dava un senso di sbagliato.... ma non sto a sindacare su questo perchè poi comincio ad arrovellarmi il cervello su pensieri profondi :).

Vi ho letto tutti e ho un po' di risposte da dare... la prima è per Saikisono, quando passerò a setacciare gli Auto Oggi vedrò se trovo qualcosa (e intanto una bacchettata a Regazzoni che si è fumato gli Auto Oggi :D) riguardo alla questione dell'utilizzo dei cadaveri... vista in senso generale, tiro una linea che va da principio a fine del discorso e penso all'essere umano che utilizza cadaveri per migliorare i dummies, con lo scopo di fare crash test sempre più realistici, con lo scopo seguente di fare auto sempre più sicure, che poi vengono utilizzate da un sacco di persone che ancora oggi non mettono la cintura (perchè si rovina il vestito), così va tutto a vaffanbagno, l'essere umano ritorna ad essere il cadavere che ha usato, e il cerchio si chiude. ;)

Allora io dico... non usiamo i cadaveri, usiamo quelli che non mettono la cinta. Così è progresso scientifico su due fronti... sul miglioramento dei dummies e sul cervello umano che impara qualcosa dopo che ha picchiato il naso.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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