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The Summarizer

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Guest EC2277

Ecco cosa succede quando l'ala di un T-44 impatta con un volatile:

BirdStrike4.jpg

Basta farsi una ricerca usando la parola birdstrike, per scoprire che si tratta di una tipologia di danno molto frequente. Ma non temete, la tecnologia ha vi ha già posto rimedio:

birdstrike-last.jpg

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  • 2 settimane fa...
  • 4 settimane fa...

:nonso:

Mitchell, l'uomo che sbarcò sulla Luna:

"Il silenzio sugli Ufo deve terminare"

L'ex astronauta parla del fenomeno di cui si dichiara "molto ben informato", dai contatti con i testimoni degli eventi di Roswell ai motivi per un possibile insabbiamento del tema da parte del governo. "C'è un'enorme quantità di denaro in ballo" in un'eventuale industria che utilizzi tecnologia aliena per il viaggio spaziale

Mitchell, l'uomo che sbarcò sulla Luna: "Il silenzio sugli Ufo deve terminare" EDGAR Mitchell è il sesto su un totale di dodici astronauti che hanno camminato sulla Luna, nella missione Apollo 14. Nello spazio Mitchell c'è stato, lo ha visto e raccontato. Come i suoi colleghi. Ma di questi è l'unico che parla senza particolari problemi del fenomeno Ufo, premettendo sempre però di non aver mai avuto un'esperienza diretta. Ma allo stesso modo, specificando di essere "molto preparato sull'argomento".

Mitchell ha 82 anni, una lunga carriera come pilota nell'esercito Usa, ingegnere aeronautico, ha ricevuto onorificenze importanti. Ha avuto a che fare anche con il caso Roswell: "Sono stato contattato da persone collegate agli osservatori dei fatti originali, come la persona che ha recapitato le bare di dimensioni minuscole per contenere i corpi degli alieni recuperati".

Mitchell sembra non aver paura di usare parole che negli ambienti Nasa non sono sempre semplici da pronunciare. Ufo, alieni, Roswell. Argomenti liquidati facilmente, forse troppo. E che anche per questo sollevano i dubbi degli osservatori: nella comunità ufologica l'acronimo Nasa significa anche Never A Straight Answer, "mai una risposta chiara".

Su Roswell Mitchell ritiene che i suoi contatti militari dicano il vero quando parlano di alieni. E, dice a Bloomberg, riguardo la presunta copertura della notizia di un incidente Ufo, " credo che inizialmente la giustificazione fosse che la popolazione non fosse pronta a una notizia del genere. Ma siamo da molto oltre quel punto". Il silenzio di chi sa, ammesso che esista qualcuno che sa, deve terminare.

Ma se qualcuno tace, perché? La risposta è sempre nei soldi, sembra. Spiega Mitchell: "E' un'opinione personale: ricordo quello che disse il presidente Eisenhower nel suo discorso finale, ovvero "diffidate della struttura industriale militare", credo che sia questo il nodo della vicenda". L'astronauta poi specifica: "Ma non bisogna ridurre la questione all'industria militare, c'è tutta una serie di organizzazioni che si muovono in questo senso per garantire dei profitti. Abbiamo inventato gli aerei all'inizio del XX secolo, vent'anni dopo avevamo un'industria aeronautica. Pensate a cosa possa significare questo rapportato al viaggio nello spazio, se avessimo controllo della tecnologia dietro gli Ufo. Pensate alla quantità di soldi che gira intorno a questa vicenda".

E quindi, tutto si insabbia. Ma per Mitchell, la ricerca non si può fermare: "Dobbiamo continuare a sviluppare tecnologie per portare l'umanità su altri pianeti, ma dev'essere uno sforzo mondiale perché nessun Paese può farcela da solo. Le nazioni dovranno saper attraversare lo spazio perché prima o poi da questo pianeta dovremo andare via, il sole prima o poi finirà il suo ciclo vitale".

Mitchell, l'uomo che sbarcò sulla Luna: "Il silenzio sugli Ufo deve terminare" - Repubblica.it

già Zarathustra

"la 4C sarà un trabiccolo per incompetenti" (Ipse dixit)

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Possibile tutto è possibile.

Resto molto perplesso sul fatto in sè. La tecnologia ha un tale rate di sviluppo , che dubito saremmo in gradi di capire qualsiasi prodotto avanzato come un veicolo terra - spazio tanto avanzato come sembrano essere gli UFO, esattamente come se presentassimo ad un ingegnere vittoriano un iPhone.

Capirebbe ( forse ) come funziona ( anche se buona parte della fisica su cui un iPhone è basato non esisteva ) , ma da qui a poterlo riprodurre / ingegnerizzare

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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già ammetterne l'esistenza sarebbe un passo avanti però

Ammettere cosa?

L'esistenza degli UFO? Quella è intrinsecamente ammessa. Perchè UFO non ha il significato "popolare" di disco volante, alieno, nave spaziale.

Significa "oggetto volante non identificato" ed è coniato proprio per definire un oggetto in volo avvistato, ma non identificato.

E' un termine tecnico di identificazione.

Se invece intendi ammettere l'esistenza dei contatti con forme di vita aliene o l'esistenza del veicolo alieno precipitato a Roswell o degli alieni in generale, prima di tutto stai dando per scontato che esistano. E non è ne detto ne dimostrato.

E comunque non sono per nulla daccordo: ammettere l'esistenza di prove di esistenza o addiruttura contatto con una o più civiltà aliene non sarebbe "un primo passo".

Al contrario sarebbe un evento epocale e di impatto drastico e potenzialmente imprevedibile sulla specie umana e le sue culture.

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