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Alleanza Volkswagen Suzuki - La rottura


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Non e' come dici tu.

1) Suzuki non ha particolare tecnologia nell'ibrido specialmente non l'aveva ai tempi dell'accordo con VW.

2) L'accordo riguardava tutti i diesel, i 1.6, i 2.0 e anche i 1.4 destinati all'India. Per il 2.0 addirittura Suzuki ha la licenza di costruzione da parte di Fiat. Inoltre Suzuki e' acquirente dei 1.3 e dei 1.6 di Fiat. Che poi per Fiat 1.6 e 2.0 sono quasi lo stesso motore.

3) VW era disposta a fornire tecnologia a Suzuki, in particolare i diesel, ma evidentemente in Suzuki si accorsero di qualcosa.

Ci fu uno scambio azionario, ma improvvisamente Suzuki ruppe malamente ogni contatto con VW con rischio di forti penali. Una azienda come VW non accetta un divorzio come quello richiesto improvvisamente da Suzuki e soprattutto non permette a Suzuki di dire che il motivo e' "la tecnologia non all'altezza di quanto richiesto dagli standard Suzuki" senza penali salatissime.

Evidentemente Suzuki sapeva tutto e non ha accettato di equipaggiare le sue auto con motori taroccati.

Per l'ibrido hai ragione, ma sul resto ci sono fortissimi indizi contro la tua tesi: i problemi tra la Volkswagen e la Suzuki cominciarono dopo che il gruppo tedesco annunciò di voler acquistare un ulteriore 10% delle azioni della Suzuki ogni anno per 4 anni, portando così la sua quota al 69,9% ed in seguito Winterkorn definì su un giornale tedesco che l'accordo con la Suzuki era deludente, poiché si trattava di un'azienda incapace di fornire tecnologia utile ed incapace di relazionarsi correttamente con il propri soci. A tale dichiarazione Osamu Suzuki stesso dichiarò che la Volkswagen pretendeva di comandare in casa d'altri solo perché è il socio più forte, quanto l'accordo prevedeva una collaborazione paritaria. L'accordo con la FIAT sui motori Diesel avvenne solo dopo questo "scambio di pugnalate" e portò la Volkswagen ad intimare alla Suzuki di annullare l'accordo con la FIAT, poiché secondo Wolfsburg l'azienda giapponese doveva usare i motori tedeschi. Questo spinse la Suzuki a denunciare l'accordo e poiché la Volkswagen si rifiutava di considerare l'accordo concluso, le due aziende son finite di fronte ad un arbitrato internazionale, che è durato ben 5 anni ed ha dato parzialmente ragione alla Suzuki. Infatti se la Volkswagen è stata costretta a rinunciare alle azioni della Casa giapponese, quest'ultima deve indennizzare il Gruppo tedesco per aver violato i termini dell'accordo acquistando i motori della FIAT.

Pertanto se la Suzuki avesse saputo quello che combinavano i tedeschi, si sarebbe impelagata in un lungo e costoso arbitrato internazionale (che le ha pure dato parzialmente torto), quanto avrebbe potuto semplicemente dire: «Facciamo decadere l'accordo in maniera consensuale, oppure volete che vi denunciamo perché le vostre auto non rispettano le normative anti-inquinamento?»

Certo ora questo scandalo giova alla Suzuki, poiché è un'arma a suo favore nel nuovo arbitrato che dovrà decidere l'entità dell'indennizzo. Ma resta il fatto che sarebbe una strategia altamente rischiosa (non c'erano garanzie sulla sentenza dell'arbitrato) ed autolesionista, viste le spese legali ed il risarcimento che dovrà pagare. Paradossalmente ne è uscita meglio la Volkswagen, che è stata sconfitta, ma tra la vendita delle azioni della Suzuki ed il risarcimento potrebbe guadagnarci economicamente.

Modificato da EC2277
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Non sono d'accordo.

1) Fu Suzuki a dichiarare VW un'azienda incapace di fornire tecnologia, e non viceversa.

2) Al momento dello scambio di quote VW si disse pronta ad acquisire altre quote in futuro, ma Suzuki non era assolutamente obbligata a venderle.

3) Suzuki e VW alla fine dell'arbitrato si sono riscambiate le rispettive quote senza esborsi da nessuna parte con le ovvie differenze di plusvalenza dovute agli andamenti azionari.

Trovo che per Suzuki, che ha chiaramente e violentemente violato gli accordi con VW l'uscita sia stata molto soft.

Io mi chiedo?

1) Come mai improvvisamente Suzuki ha rifiutato i diesel VW scegliendo i Fiat?

2) Come mai pur essendo gia' chiaramente in torto per avere rotto unilateralmente l'accordo , lo stesso Osamu Suzuki rilascio' dichiarazioni diffamatorie sulla tecnologia VW, aggravando potenzialmente una possibile richiesta di danni da parte di VW?

3) Come mai alla fine si e' risolto tutto, nonostante i danni chiaramente avuti da VW, con un semplice ritorno alle rispettive quote azionarie, e con un "eventuale" risarcimento da parte di Suzuki da stabilire al termine di un "eventuale' arbitrato?

Io da questa storia ne deduco che Suzuki sapeva della frode realizzata da VW proprio su quei motori che avrebbe dovuto montare sulle sue auto.

Impossibile credere che Suzuki non abbia realizzato test approfonditi che coinvolgevano anche le emissioni su motori da adottare sulle proprie auto.

Suzuki ha cosi' rotto violentemente l'accordo sicura che non ci sarebbero state ripercussioni (infatti non ci sono state).

Rompere l'accordo e' l'unica cosa che Suzuki poteva fare una volta compresa la truffa dei motori VW.

Folle sarebbe stato montare i diesel VW taroccati nelle emissioni e contrario alla cultura giapponese.

Naturalmente Suzuki non poteva denunciare VW immediatamente ma ha costretto VW a un divorzio molto soft.

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