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UAZ Questa la difendo (quasi)


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Tra la fine degli anni 70 e inizio 80 amici di famiglia la possedevano.

La ricordo perfettamente sulle strade di montagna piene di neve, gli sterrati, le pietraie.

Sarà perchè mi ricorda gli anni della gioventù, ma questa la difendo.

Arrivava ovunque, nulla riusciva a metterla in difficoltà.

Per alcuni aspetti era meglio del Land.

Era molto spaziosa.

Ovviamente la parola confort era del tutto sconosciuta, il riscaldamento era a fiato o poco più.

Però a modo suo ha fascino, lo scorso anno mi è capitata l'occasione di un esemplare del 79, sono stato tentato di acquistarla, ma ero alla ricerca di altro ed ho lasciato perdere. Probabilemte è stato un errore :cry:

La storia:

Forse non è diventata una leggenda come altre "colleghe" dell' Ovest, ma per molti appassionati di fuoristrada lo è sempre stata. La UAZ è stata una delle poche auto russe -probabilmente l'unica, assieme alla Lada Niva- a conquistarsi il meritato rispetto del pubblico occidentale (pur non essendo neanch' essa immune da difetti), e si è conquistata un posto nella storia delle 4x4 accanto alla "rivale" americana Jeep e alla Land Rover.

La UAZ ("Ulyanovskiy Avtomobilnyi Zavod", ossia "Fabbrica Automobili di Ulyanovsk") viene fondata nel 1941, ma non inizia subito a produrre veicoli propri: dalle linee di montaggio di Ulyanovsk, inizialmente, escono dei camion ZIS (fabbrica russa di limousine e veicoli pesanti, successivamente denominata ZIL) prodotti su licenza. Vengono anche prodotti i primi modelli di camion GAZ; ed è proprio da una GAZ che deriva la prima fuoristrada prodotta ad Ulyanovsk, nel 1954. La UAZ "69" altro non è che...una GAZ "69": è praticamente identica in tutto, compreso il motore, un quattro cilindri derivato dalle berline GAZ "Pobjeda" . Un particolare allestimento "anti-mine", con un telaio in tubi ed un sensore sotto la scocca che avverte della presenza di ordigni esplosivi, tramite l'accensione di una spia sul cruscotto. La UAZ "69" venne successivamente evoluta nel prototipo, che però venne scartato per fare posto ad un modello nuovo: per l'appunto, la "469".

uaz69evoluzrifiutata.jpgUAZ69MINE.JPG

Ma la UAZ sente l'esigenza di progettare e costruire un veicolo proprio: nasce così, nel 1958, la stirpe dei furgoni e minibus "450" e successivi, che vengono prodotti ancora oggi. Ancora oggi questi veicoli sono decisamente validi, specie per i lunghi viaggi in condizioni difficili, e difatti vengono utilizzati in parecchi Paesi africani ed asiatici.

UAZ3963KONALU-ARMORED_WEB.JPGUAZ451DM-1.JPG

Nel frattempo -parliamo dell'inizio degli anni '60- l'UAZ pensa a progettare, finalmente, un 4x4 che sostituisca la vecchia "69" prodotta su licenza GAZ. Dal primo disegno, passano diversi anni (i russi, come abbiamo già visto, se la prendono con calma...), e solo nel 1972, inizia la produzione in serie Il motore è un 4 cilindri a benzina di 2500 cc., con distribuzione ad albero a camme laterale. Ancora oggi, seppur in versione potenziata, tale motore equipaggia tutte le UAZ, sia la "469", sia la recente "3160"; datato di sicuro, ma con un tiro ai bassi regimi che molte fuoristrada di oggi non hanno più...

UAZ469PROTO62_WEB.JPGUAZ-469-SIDE.JPG

Naturalmente, anche la "469" ebbe le sue brave versioni speciali: nelle quattro foto in alto, difatti, abbiamo la versione anfibia "3907", o anche "Giaguar" (nulla a che vedere con le vetture inglesi!). Realizzato nei primi anni '80 (probabilmente nel 1983), poteva raggiungere una velocità max di 10 km/h in acqua. Tale modello non fu l'unico esempio di vettura anfibia in URSS: anche la Lada e la LUAZ realizzarono veicoli simili, ma la UAZ "3907" (come del resto la Lada "Niva" anfibia) non raggiunse mai le linee di produzione.

jaguar_2.jpgjaguar_1.jpgUAZ3907CLIMBING.JPG

Da allora, la UAZ 469, oltre a servire fedelmente l'Armata Rossa, ha percorso le strada più dure del globo, dalle gelide steppe siberiane ai torridi deserti africani, nelle missioni di guerra (nelle quali la colpa non è dei mezzi, bensì degli uomini che li maneggiano) come in quelle di pace (missioni della KFOR in Jugoslavia). Insomma, il rancio (ovvero la benzina, di cui è particolarmente golosa: chiedete a chi ha messo il "bombolone" GPL...) se l'è sempre pienamente guadagnato! La UAZ ha caratteristiche uniche, come il doppio serbatoio (80 litri di capacità totale!), ed ostenta, anche nelle versioni "civilizzate", la sua origine militare in dettagli caratteristici, come il vano posteriore con sportellino destinato in origine ad ospitare le griglie per la fanaleria oscurata. In Italia, l' importatore Martorelli montava sulla 469 dei motori turbodiesel VM, ed anche turbodiesel Peugeot, 2500 ad aste e bilancieri prima e 2100 12 valvole poi.

uaz-martorelli.jpgavto2.jpg

Pochi sanno che, fra la fine degli anni '80 e i primi anni '90, la UAZ cercò di rimpiazzare la sua classica 4x4 militare con un modello più in linea con le tendenze del tempo: la UAZ "3172" (insieme alla versione a passo corto siglata "3171"), caratterizzata da un'estetica molto simile alla Toyota Land Cruiser, sempre con il classico 4 cilindri ad aste e bilancieri, aumentato però a 2,9 litri, per 103 cv di potenza max.

Le sospensioni erano a molle elicoidali, anzichè a balestre. Per questo modello, che nel 1993 superò gli ultimi test di pre-produzione, si prevedeva una produzione imponente; purtroppo, però, la crisi dell' ex-Armata Rossa -che era uno dei principali committenti dell' UAZ- impedì l'entrata in produzione di questa 4x4 militare.

uaz3172_war.jpguaz3172_civ1.jpg3171.jpg

uazarmy.jpg

...e per dimostrare che, quando il gioco si fa duro, servono le ridotte, altro che il computer di bordo...quello può solo dirti che non puoi più muoverti!

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