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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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Red Bull' date=' niente ordini di squadra[/size']

Horner: "È troppo presto per farli"

Dopo aver perso la leadership mondiale in casa Red Bull sembra regnare il caos. Lunedì, Chris Horner apriva alla possibilità degli ordini di scuderia: "Ci penseremo." Ora il team principal delle "lattine" sembra averci pensato e ha ripristinato la sua posizione originaria: "Niente ordini di scuderia, è troppo presto. Mark e Sebastian lotteranno alla pari per il titolo." Decisione che a due gare del termine pare incomprensibile a molti.

Horner, in un'intervista al sito del team, ha spiegato la decisione: "Come abbiamo visto in Corea, è impossibile prevedere cosa succederà con cinque piloti così vicini in classifica. Ad esempio, con 10 giri dalla fine, Sebastian era in testa al Mondiale, poi Alonso ha sfruttato la nostra sfortuna e ora è in vetta al campionato."

Il team principal ne fa una questione morale: "Abbiamo due piloti fantastici e noi continueremo a sostenere entrambi, in linea con la passione per lo sport credibile Red Bull."

28 ottobre 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Button non smetterà di combattere

Jenson Button ha spiegato la sua decisione di non aiutare il compagno di squadra Lewis Hamilton nel Gran Premio di F1 della prossima settimana ad Interlagos. Button ha intenzione di difendere il suo titolo mondiale fino all’ultimo giro utile ed ha spiegato che non potrebbe mai perdonare a se stesso il fatto di non aver dato il massimo per conquistare il mondiale.

Durante l’ultima gara in Corea Jenson ha tagliato il traguardo in dodicesima posizione' date=' complice una scelta strategica azzardata che non ha pagato, ed attualmente accusa 42 punti di svantaggio da Alonso con 50 ancora disponibili.

Per poter vincere il mondiale Button dovrebbe vincere entrambe le gare e sperare che nessuno dei quattro contendenti al titolo marchi punti, impresa quasi impossibile ma non secondo il campione del mondo uscente: “Se guardiamo le cose sulla carta, devo ammettere che la situazione sembra impossibile ma, mi pentirei per il resto della vita se non provassi a fare il massimo per vincere. In Formula Uno non si può mai sapere come andrà a finire, ad Interlagos potrei vincere e gli altri non marcare punti, potrebbe essere una gara bagnata e sappiamo bene che in questo sport non si può essere sicuri fin quando non è veramente finita.”

29 ottobre 2010

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Alonso: “Niente calcoli in Brasile”

Fernando Alonso è felice di essere al comando della classifica del mondiale piloti di Formula 1 ma non farà calcoli nel prossimo weekend del GP Brasile' date=' penultima gara del campionato 2010.

“Bello avere qualche giorno di relax prima del rush finale! La trasferta in Estremo Oriente è stata molto lunga e fa sempre piacere tornare a casa e rilassarsi un po’, in attesa di ripartire per le ultime due gare della stagione, in Brasile e ad Abu Dhabi” ha dichiarato Alonso.

“Sono tornato al comando della classifica del campionato, da cui mancavo dalla gara in Australia. Peraltro, sappiamo che con questo sistema di punteggio e con i distacchi che ci sono le posizioni contano relativamente: basta una gara – lo abbiamo visto in Corea – a ribaltare la situazione. Comunque, sempre meglio essere davanti che dietro! Sapere che il raggiungimento dell’obiettivo dipende da noi ci dà un filo in più di tranquillità ma non cambia minimamente il nostro approccio. Dovremo cercare di fare il massimo, sfruttando appieno tutto il potenziale a disposizione. L’unica differenza è che basterà, per così dire, stare davanti ai nostri avversari diretti, senza dover fare troppi calcoli” ha aggiunto lo spagnolo della Ferrari.

“Le cifre della seconda parte della stagione sono significative – 133 punti in sette gare, 90 nelle ultime quattro – e viene da pensare che sarebbe stato bello iniziare la stagione a Hockenheim. Eppure da parte nostra non è che sia cambiato qualcosa di speciale nel nostro modo di lavorare: è solo che siamo riusciti a inanellare una serie di weekend positivi dall’inizio alla fine mentre prima, qualche volta e per vari motivi, non era stato così. Ci era mancata quella costanza di risultati che poi è arrivata. La macchina era sempre stata abbastanza competitiva, con differenze da circuito a circuito, come peraltro è avvenuto anche in seguito: certo, abbiamo migliorato molto il livello della prestazione in questi ultimi tre mesi.

Negli ultimi anni Interlagos ha offerto spesso delle gare molto emozionanti, sia per le sue caratteristiche che per il fatto che le condizioni meteorologiche sono molto mutevoli. Questo sarà un fattore molto importante e dovremo essere pronti ad affrontare nella maniera migliore i diversi scenari. Il tempo sul giro è piuttosto corto, quindi ci potremo aspettare distacchi più contenuti del solito: ciò significa che ogni piccola sbavatura conterà ancora di più perché basteranno uno o due decimi per avere sette o otto macchine dietro o davanti. Bisognerà essere perfetti” ha proseguito Alonso.

“In teoria siamo ancora in cinque in lotta per il titolo ma è chiaro che per Button la situazione è complicata. Non sono tanto i punti di distacco a dirlo – abbiamo visto tre anni fa come andò a finire – quanto il fatto che sono ben quattro i piloti davanti a lui ed ipotizzare che tutti non facciano punti è dura.

Ho naturalmente dei bei ricordi di questa pista perché lì vi ho conquistato i due titoli iridati, nel 2005 e nel 2006. Ogni volta che vado a San Paolo è un’emozione speciale e c’è davvero una bella atmosfera. Non voglio in alcun modo pensare che la storia possa ripetersi per la terza volta: so che esiste una teorica possibilità ma per me non conta. Vogliamo affrontare questo Gran Premio come abbiamo fatto con tutti gli altri, concentrati su noi stessi, con i piedi per terra, cercando di lavorare bene e senza commettere errori con l’obiettivo di battere i nostri rivali. L’ho detto sempre e lo ripeto ancora una volta: i conti li faremo ad Abu Dhabi” ha concluso il ferrarista.

29 ottobre 2010

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Alonso: Un po’ di relax prima del rush finale

Bello avere qualche giorno di relax prima del rush finale! La trasferta in Estremo Oriente è stata molto lunga e fa sempre piacere tornare a casa e rilassarsi un po’' date=' in attesa di ripartire per le ultime due gare della stagione, in Brasile e ad Abu Dhabi.

Sono tornato al comando della classifica del campionato, da cui mancavo dalla gara in Australia. Peraltro, sappiamo che con questo sistema di punteggio e con i distacchi che ci sono le posizioni contano relativamente: basta una gara – lo abbiamo visto in Corea – a ribaltare la situazione. Comunque, sempre meglio essere davanti che dietro! Sapere che il raggiungimento dell’obiettivo dipende da noi ci dà un filo in più di tranquillità ma non cambia minimamente il nostro approccio. Dovremo cercare di fare il massimo, sfruttando appieno tutto il potenziale a disposizione. L’unica differenza è che basterà, per così dire, stare davanti ai nostri avversari diretti, senza dover fare troppi calcoli.

Le cifre della seconda parte della stagione sono significative – 133 punti in sette gare, 90 nelle ultime quattro – e viene da pensare che sarebbe stato bello iniziare la stagione a Hockenheim. Eppure da parte nostra non è che sia cambiato qualcosa di speciale nel nostro modo di lavorare: è solo che siamo riusciti a inanellare una serie di weekend positivi dall’inizio alla fine mentre prima, qualche volta e per vari motivi, non era stato così. Ci era mancata quella costanza di risultati che poi è arrivata. La macchina era sempre stata abbastanza competitiva, con differenze da circuito a circuito, come peraltro è avvenuto anche in seguito: certo, abbiamo migliorato molto il livello della prestazione in questi ultimi tre mesi.

Negli ultimi anni Interlagos ha offerto spesso delle gare molto emozionanti, sia per le sue caratteristiche che per il fatto che le condizioni meteorologiche sono molto mutevoli. Questo sarà un fattore molto importante e dovremo essere pronti ad affrontare nella maniera migliore i diversi scenari. Il tempo sul giro è piuttosto corto, quindi ci potremo aspettare distacchi più contenuti del solito: ciò significa che ogni piccola sbavatura conterà ancora di più perché basteranno uno o due decimi per avere sette o otto macchine dietro o davanti. Bisognerà essere perfetti.

In teoria siamo ancora in cinque in lotta per il titolo ma è chiaro che per Button la situazione è complicata. Non sono tanto i punti di distacco a dirlo – abbiamo visto tre anni fa come andò a finire – quanto il fatto che sono ben quattro i piloti davanti a lui ed ipotizzare che tutti non facciano punti è dura.

Ho naturalmente dei bei ricordi di questa pista perché lì vi ho conquistato i due titoli iridati, nel 2005 e nel 2006. Ogni volta che vado a San Paolo è un’emozione speciale e c’è davvero una bella atmosfera. Non voglio in alcun modo pensare che la storia possa ripetersi per la terza volta: so che esiste una teorica possibilità ma per me non conta. Vogliamo affrontare questo Gran Premio come abbiamo fatto con tutti gli altri, concentrati su noi stessi, con i piedi per terra, cercando di lavorare bene e senza commettere errori con l’obiettivo di battere i nostri rivali. L’ho detto sempre e lo ripeto ancora una volta: i conti li faremo ad Abu Dhabi.

31 ottobre 2010

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Ferrari: Un motore quasi nuovo per Alonso ad Abu Dhabi

Secondo la rivista Auto Motor und Sport la situazione motori di Fernando Alonso non è così negativa. Il gran premio del Brasile di questa settimana sarà l’ultimo per lo spagnolo con un motore ad alto chilometraggio.

Ad Abu Dhabi, infatti, il pilota della Ferrari potrà utilizzare uno dei motori sostituiti in Bahrain per precauzione dal team di Maranello per i problemi di surriscaldamento accusati dalla F60 nelle prime gare del campionato.

Per regolamento la Ferrari ha potuto utilizzare tali unità solo nelle prove libere ma nell’ultima gara Alonso potrà utilizzare tutti i suoi motori e l’unità utilizzata nelle qualifiche del gran premio del Bahrain ha pochissimi chilometri.

2 novembre 2010

Stefano Domenicali: “Non credo che il titolo si assegnerà questa domenica”

Il Brasile ospiterà nei prossimi anni i due più grandi eventi sportivi a livello mondiale – i Giochi Olimpici nel 2016 e la Coppa del Mondo di calcio nel 2014 – ma entrambi dovranno lottare per raggiungere l’interesse generato dalle ultime edizioni del Gran Premio del Brasile di Formula 1.

Quella del 2010 sarà l’edizione numero 38 di questa gara che, per tanti anni, è stata collocata nella parte iniziale del calendario prima di slittare, dal 2004 in quella finale, trasformandosi così molto spesso nel palcoscenico di tante battaglie decisive per il titolo iridato. Così come l’anno scorso, anche in questa sessantesima edizione del Mondiale la gara sarà la penultima della stagione mai come questa volta riserverà tanta suspense nella lotta per il campionato, con cinque piloti ancora in lizza. La classifica vede in testa Fernando Alonso con 231 punti ma il quarto in classifica, Sebastian Vettel, è lontano soltanto 25 lunghezze, il punteggio che va al primo classificato. Dietro al tedesco c’è il detentore del titolo, davanti Mark Webber e Lewis Hamilton.

In teoria Fernando avrebbe la chance di conquistare la certezza del mondiale già a San Paolo ma ci vorrebbe davvero una combinazione di risultati abbastanza improbabile, come sottolinea il Team Principal della Scuderia Ferrari Marlboro Stefano Domenicali: “Non credo che il titolo si assegnerà questa domenica ma certamente sarà una gara molto importante: chi dovesse perdere troppi punti in Brasile sarebbe in grave difficoltà ad Abu Dhabi.”

Nella squadra di Maranello tutti hanno seguito il consiglio dato dallo stesso Domenicali subito dopo il successo nel Gran Premio di Corea: tenere i piedi per terra. “L’approccio che il team avrà in queste ultime due tappe sarà quello giusto, tenendo presente la forza dei nostri rivali McLaren e Red Bull” – continua Domenicali – “Abbiamo visto quanto possano essere complicate le gare durante questo campionato, il che significa che dovremo essere molto prudenti. Per quanto riguarda la F10, ci saranno alcuni piccoli aggiornamenti aerodinamici ma nulla di particolarmente significativo: la differenza la faranno l’affidabilità e la tenuta mentale. In ogni caso, penso che la F10 potrà essere competitiva e i rapporti di forza non dovrebbero essere tanti diversi da quelli visti nelle ultime gare: ci aspettiamo una Red Bull come sempre molto forte e una McLaren che potrebbe avere degli aggiornamenti ed essere quindi più veloce ed in piena lotta per il vertice.”

La Scuderia ha vinto già dieci volte la gara del Brasile, di cui due con Felipe Massa, nel 2006 e nel 2008. “E’ la sua gara di casa e, conoscendolo, sono sicuro che avrà una motivazione in più per far bene” – dice Domenicali del suo pilota brasiliano – “Vorrà dimostrare ai suoi tifosi il suo valore e quindi mi aspetto di vederlo pienamente in lotta e pronto a fare il possibile per vincere. Sarà molto veloce ed è quello che ci serve adesso per raggiungere i nostri obiettivi.”

Lo stesso Felipe non vede l’ora di correre davanti ai suoi supporter: “Questa è la gara che mi è mancata di più l’anno scorso, quando sono rimasto fuori dopo l’incidente di Budapest. Dopo l’assenza del 2009 sarebbe bello tornare a lottare per il primato, soprattutto perché sarebbe vitale per la classifica dei due campionati.”

Alonso non ha mai vinto qui ma un terzo posto ad Interlagos fu sufficiente per dargli il primo titolo iridato nel 2005 mentre un secondo gli valse lo stesso traguardo l’anno successivo. “Fernando affronterà la gara di Interlagos nello stesso modo con cui ha approcciato le ultime, avendo bene in mente che la cosa più importante sarà finire la gara e che, a meno che qualcosa di imprevedibile accada, ciò significherebbe portare a casa un buon bottino di punti” – afferma Domenicali.

“Andiamo in Brasile con lo stesso spirito con cui siamo andati a giocarci le nostre carte nelle ultime gare: concentrati sul nostro lavoro, determinati ad ottenere il massimo da ogni opportunità, consapevoli che i conti si faranno ad Abu Dhabi” – dice Fernando – “La pista è molto interessante e, di solito, offre corse molto spettacolari. Le condizioni meteorologiche, che possono essere molto variabili, potrebbero giocare un ruolo importante e dovremo essere pronti ad ogni eventualità. Con un tracciato così veloce e corto, i distacchi saranno ridotti e ci potranno essere tanti piloti racchiusi in pochi decimi.”

Sono state tante le edizioni del Gran Premio del Brasile di cui Domenicali è stato testimone nella sua ormai lunga carriera in Formula 1 quindi gli abbiamo chiesto quali sono i ricordi più belli e più brutti legati a questa gara. “Credo che il ricordo più bello sia senza dubbio il 2007. Era la tappa finale e solo due gare prima Kimi era 17 punti indietro in classifica: vincere il titolo Piloti con il finlandese e quello Costruttori insieme a Felipe fu davvero memorabile da un punto di vista sportivo” – racconta Domenicali – “Il peggiore è legato all’edizione successiva, a quella che si potrebbe definire l’ultima curva di Felipe. Quando tagliò il traguardo era campione del mondo poi, alcuni secondi dopo, il titolo passò in mano a Lewis Hamilton. Fu un momento difficile, anche se l’amarezza fu leggermente alleviata dal fatto che vincemmo il titolo Costruttori. Per Felipe e tutta la squadra fu davvero durissima. Quello che è rimasto un momento straordinario nel nostro sport è stato il modo in cui lui reagì pochi minuti dopo la fine della corsa, quando salì sul podio mostrando un grande autocontrollo, come fece del resto la squadra, e un enorme senso di sportività.”

2 novembre 2010

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McLaren all’attacco in Brasile

La McLaren parte per il Brasile determinata a lottare per entrambi i titoli mondiali' date=' pur essendo consapevole di non avere al momento la monoposto più performante. Il team principal di Woking, Martin Whitmarsh, confida nella determinazione dei suoi uomini e non vuole mollare le speranze mondiali finché non sarà la matematica ad imporglielo.

Il candidato McLaren al mondiale è Lewis Hamilton, l’inglese accusa un ritardo di 21 punti da Alonso e dal quartier generale della scuderia fa sapere: “Andiamo in Brasile pur sapendo di non avere la vettura più veloce, ma il nostro pacchetto dovrebbe funzionare a dovere. Abbiamo un motore potente e buona velocità in rettilineo, questa combinazione dovrebbe aiutarci a superare alla prima curva che è il luogo più favorevole. Non sto pensando molto al campionato, so che in Brasile ho bisogno di un ottimo risultato e punterò a quello per poi poter lottare ancora ad Abu Dhabi.”

Stessa determinazione anche per Jenson Button che, nonostante il grande distacco da Alonso, vuole giocarsi le sue carte. “Il Brasile è una gara speciale per me, lo scorso anno vinsi il mondiale qui e sono molto impaziente di correre. Interlagos è un circuito spettacolare dove ottieni qualcosa se rischi ma nessun errore viene perdonato. Lo scorso anno qui ho imparato una lezione importante: mi sono qualificato quattordicesimo mentre il mio compagno era in pole. Pensavo di poter perdere tutto e gettare al vento quello che avevo, quindi ho guidato all’attacco ed ottenuto il mio risultato. Avrò bisogno di un risultato forte per poter continuare a lottare per il mondiale.”

1 novembre 2010

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Kubica: “In Brasile tutto può succedere”

Robert Kubica prevede in fine settimana interessante ed imprevedibile ad Interlagos, le condizioni meteorologiche mutevoli, tipiche di questa stagione in Brasile, e la lotta la mondiale possono regalare una gara densa di spettacolo.

Il polacco è restio a fare previsioni su come potranno andare le cose a San Paolo e precisa: “Il Brasile è una pista strana ed è difficile prevedere cosa succederà. C’è un lungo rettilineo dopo l’ultima curva che potrebbe favorire le monoposto dotate di F-Duct, ma altrettanto importante sarà la potenza del motore. Le condizioni del tempo credo che saranno abbastanza instabili, potrebbe essere una lotteria con il meteo e potremmo avere le stesse condizioni di bagnato del 2009.”

Interlagos è un tracciato che associa diverse tipologie di curve ed un fondo abbastanza sconnesso, sarà importantissimo il bilanciamento della vettura, soprattutto in condizioni di pista bagnata.

Robert ha quindi aggiunto: “Ho ottenuto un buon risultato lo scorso anno ed è stata una bella sorpresa. Sarà difficile ripetersi quest’anno ma come detto il meteo può giocare un ruolo importante, può succedere di tutto.”

2 novembre 2010

Williams: in Brasile obiettivo Top Ten

La Williams parte per il GP Brasile con l’obiettivo di qualificare entrambe le vetture nella top ten per poter aspirare ad ottenere il maggior numero di punti disponibili e scavalcare la Force India al sesto posto nella classifica costruttori.

Sam Michael, direttore tecnico della scuderia inglese: “Il gran premio del Brasile ha prodotto delle gare eccellenti negli ultimi anni, sia in condizioni di asciutto che di bagnato. Interlagos è un circuito fantastico, richiede molto carico aerodinamico ed una grande efficienza aerodinamica importante per i rettilinei. Il nostro obiettivo per la gara è chiaro: qualificare entrambe le vetture nella top ten e migliorare la nostra posizione nel campionato costruttori.”

Entusiasta della trasferta anche Barrichello, che ad Interlagos gioca in casa: “Questa è la mia gara preferita. Mi piace la città, le persone, l’atteggiamento dei tifosi. La pista è nelle curve sei e sette uno dei punti più belli del mondiale. Si sono diversi punti in cui superare e la pioggia può rendere le cose interessanti. Il raggiungimento di un buon bilanciamento della vettura ed il risultato delle qualifiche saranno molto importanti per il risultato finale. Avrò un motore nuovo e la Williams dovrebbe adattarsi bene al circuito, vedremo.”

Niko Hulkenberg invece girerà per la prima volta sul tracciato brasiliano e sarà molto determinato nell’ottenere punti importanti per cercare di blindare il suo sedile in Williams per la prossima stagione. Niko: “Non sono mai stato in Brasile prima d’ora, è un circuito nuovo per me, come del resto altri in questa stagione, inoltre è una delle poche piste in cui si gira in senso antiorario. La pista sembra difficile ma interessante, sono impaziente di guidare nella S Senna e nelle curve 6 e 7. Cercheremo di ottenere un buon bottino di punti in questa gara.”

2 novembre 2010

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Nuovi team: le prestazioni top e flop

Giappone la gara migliore' date=' Canada la peggiore[/size']

"I nuovi team sono una vergogna", ha tuonato il boss della F1 Bernie Ecclestone. "Non hanno fatto niente per noi. Dobbiamo sbarazzarci di alcuni di questi incapaci". Ultimi tre posti in classifica, nemmeno un punto all'attivo. Una mancanza di risultati imputabile all'eccessivo divario tecnico che separa Hispania, Lotus e Virgin Racing dalle altre scuderie. Carenza di mezzi, di budget, zero esperienza. Uno scenario sicuramente prevedibile prima dello start stagionale. Eppure i tre team hanno avuto l'ok della Fia per entrare nel circus.

Andiamo a scoprire, allora, quali sono stati i peggiori e i migliori risultati ottenuti finora da tutte e tre le new entry, a due gare dalla fine.

Punti classifica piloti: 0

Punti classifica costruttori: 0

Miglior piazzamento in gara: Kovalainen 12° in Giappone, a un giro

Passaggio alla Q2 in qualifica: Malesia (15° Kovalainen - Lotus-Cosworth - e 16° Glock - Virgin-Cosworth) e Belgio (16° Kovalainen e 17° Glock)

Minor distacco in qualifica: + 0.989 decimi dal leader nella Q1 in Malesia

Maggior distacco in gara: 5 giri in Australia, Malesia e Canada

Maggior distacco in qualifica: 11.868 secondi dal leader nella Q1 in Canada, con Chandhok (HRT-Cosworth)

Affidabilità: 47 ritiri di cui 39 per motivi tecnici

Gare completate da tutti e sei i piloti: Ungheria

Gara peggiore: Monaco, con tutte e sei le monoposto fuori gioco

Gare a pieni giri: 0

Insomma, un'annata con tante, tantissime ombre e poche luci. Certo, lo spessore tecnico delle monoposto è di gran lunga inferiore rispetto alla concorrenza. Ed è qui che ha origine il gap abissale. Per tutti e tre i team, comunque, c'è ancora tanto da lavorare.

La Virgin e la HRT sembrano davvero in alto mare. E anche i piloti, c'è da dire, non sono granché. Bruno Senna sarà sì il nipote del grande Ayrton, ma in pista conta ben altro che la parentela. E il pilota dell'Hispania non è nemmeno l'ombra del tre volte campione del mondo.

I progressi migliori li ha fatti la Lotus. Magari spinta dai ricordi e dalle vittorie del passato, dalla voglia di riviverli e ripeterli, pensando ai tempi di Jim Clark, di Emerson Fittipaldi, ai primi successi iridati con Stirling Moss. Il 12° posto di Heikki Kovalainen a Suzuka ne è la conferma. Forse anche per questo Bernie l'ha considerata "l'unica scuderia che sarebbe bene tenere per la prossima stagione".

Se lo merita, per il nome, per la storia, se ancora vale qualcosa.

1 novembre 2010

Bernie punta su Vettel e Webber

Stoccata alle new entry: "Vergognose"

"Vorrei vedere uno dei piloti Red Bull, Mark Webber o Sebastian Vettel, vincere il mondiale". Bernie Ecclestone esce allo scoperto e svela senza timori le sue preferenze iridate. "Questo significherebbe avere cinque campioni del mondo in pista nella prossima stagione - continua il boss del circus -. Un simile risultato potrebbe aumentare i ricavi per la F1". Non manca pure una stoccata ai nuovi team, Hispania, Lotus e Virgin Racing: "Sono una vergogna".

L'ottantenne dirigente inglese sferra un duro attacco alle tre scuderie che per la prima volta quest'anno partecipano al Mondiale di F1. Occupano gli ultimi tre posti in classifica e finora non hanno ottenuto nemmeno un punto. "Non hanno fatto niente per noi, sono una vergogna. Dobbiamo sbarazzarci di alcuni di questi incapaci", afferma Ecclestone, che fra i nuovi arrivati salva solo la Lotus. "È l'unico team che sarebbe bene tenere", dice alludendo alla prossima stagione. Al fondatore della Virgin, Richard Branson, consiglia di investire di più nel progetto F1: "Richard dovrebbe metterci un po' di soldi, potrebbe fare come Dietrich Mateschitz", aggiunge riferendosi al n.1 della Red Bull.

Il patron della F1 si sofferma anche su questioni economiche e pronuncia un "no" categorico all'ingresso della F1 in borsa: "Non ho alcuna intenzione di sedermi davanti a un gruppo di azionisti", assicura.

Ecclestone, che ha spento da poco 80 candeline, non si preoccupa nemmeno della sua successione: "Quando io non sarò più lì qualcuno mi sostituirà", dice. Smentite le voci su Flavio Briatore. I due candidati più probabili a sostituirlo sono Bruno Michel, direttore esecutivo della GP2 Series, e David Richards, presidente di Aston Martin ed ex patron del mondiale Rally.

1 novembre 2010

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Heidfeld spiega la sua situazione motori

Nick Heidfeld ha spiegato la sua attuale situazione motori con la Sauber ed ha indicato nella carenza di propulsori nuovi il suo distacco in termini di velocità da Kamui Kobayashi.

La coppia guida monoposto identiche ma solitamente il giapponese risulta più veloce rispetto al veterano tedesco' date=' sia in termini di prestazione che di velocità sul dritto. Fino ad ora Nick non ha mai concluso davanti al proprio compagno di squadra, c’è da dire che Heidfeld non conosce a fondo la monoposto, ma dal suo sito internet fa sapere che a penalizzarlo è l’attuale situazione motori in Sauber.

Nick, prima terzo pilota Mercedes, quindi collaudatore Pirelli, ha ereditato la monoposto di de la Rosa, la quale aveva esaurito il bonus di otto motori disponibili durante la stagione e, per non incorrere in penalità, sta utilizzando propulsori che hanno alle spalle un elevato chilometraggio. “I motori che mi rimangono devono coprire molti chilometri in più. Questo porta purtroppo ad una perdita di potenza del motore che penalizza in accelerazione e velocità di punta.”

2 novembre 2010

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F1: Herbert per la terza volta commissario in Brasile

Johnny Herbert ricoprirà per la terza volta il ruolo di commissario questo weekend in Brasile.

Il quarantaseienne inglese che ha vinto tre gare durante la sua carriera di 165 GP fino al 2000' date=' ha debuttato nel suo nuovo ruolo in Malesia ed ha ricoperto il ruolo di commissario anche in Turchia. Un portavoce del gran premio del Brasile ha confermato che Herbert sarà il rappresentante dei piloti tra i commissari ad Interlagos.

Herbert ha corso in Formula 1 per Benetton, Tyrrel, Ligier, Sauber, Stewart e Jaguar. Il suo miglior arrivo ad Interlagos, un evento che ha corso nove volte, è stato un quarto posto nel 1993 al volante di una Lotus.

1 novembre 2010

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GP Brasile: un altro weekend sul bagnato per la F1?

Un terzo GP di F1 potrebbe essere disturbato dalla pioggia. Le cattive condizioni meteo hanno influenzato i GP Giappone e Corea in successione e la pioggia sta già disturbando i team in preparazione del GP Brasile ad Interlagos.

A Sao Carlos, una città dello Stato di San Paolo, un torneo di golf che vedeva tra i partecipanti anche Rubens Barrichello è stato interrotto a causa della pioggia.

E la pioggia si è abbattuta anche lunedì mattina su Interlagos dove i team hanno iniziato a prepararsi logisticamente.

Per il weekend, le prime previsioni danno possibile pioggia nel corso di venerdì e sabato con una ridotta probabilità di precipitazioni per domenica.

“C’è sempre la possibilità di pioggia” ha commentato Barrichello.

2 novembre 2010

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Lauda e Verstappen concordi: “Vettel deve aiutare Webber”

Sebastian Vettel dovrebbe accettare la realtà e ricoprire il ruolo di seconda guida in questi ultimi due GP' date=' così da incrementare le speranze di titolo per il 2010 della Red Bull. Questo è il parere dell’ex pilota, tre volte campione del mondo, ed ora commentatore Niki Lauda, che risponde alle notizie che dicono che Vettel sia riluttante a rinunciare alla sua corsa al titolo (sarebbe il primo per lui) a favore del ben più favorito Mark Webber.

Le notizie seguono anche le dichiarazioni di Christian Horner, il quale ribadisce che il team “supporterà entrambi i suoi piloti equamente” in Brasile e ad Abu Dhabi “in linea con la non trascurabile etica sportiva della Red Bull”.

Ma con Fernando Alonso che guida il campionato, pienamente sostenuto dal compagno di squadra Felipe Massa, Lauda afferma che la politica della Red Bull è destinata al fallimento.

“La Red Bull ha bisogno di stabilire le gerarchie del suo team, adesso” dice “Il Ragioniere” alla Bild.

“Se non mettono Mark Webber tra le priorità, allora potrebbero seriamente perdere il titolo.”

Lauda poi pensa che la maniera di impartire ordini di scuderia, della Red Bull, è fatta in modo tale da non “imbrogliare gli spettatori”.

Jos Verstappen, che nella metà degli anni 90 era il numero 2 di Michael Schumacher alla Benetton, è d’accordo con Lauda che Vettel dovrebbe giocare quel ruolo a questo punto della stagione.

“Solo matematicamente ha ancora una chance di diventare campione. Ma il team deve seriamente considerare un suo ruolo di supporto a Webber.”

Le chances migliori di vincere il titolo le ha Webber”, ha scritto l’olandese nel suo editoriale per il quotidiano De Telegraaf.

“Certo è una situazione difficile per la Red Bull, ma tutto il mondo sa che preferirebbero essere in una posizione migliore.

“È una sfortuna per Vettel, ma con la rottura del suo motore in Corea, il suo mondiale è letteralmente andato in fumo” ha aggiunto Verstappen.

Ma Horner fa sapere da una sua intervista per la BBC che trova “frustrante” il fatto che 7 degli 11 punti che separano Alonso da Webber sarebbero dovuti andare a Massa con la sua vittoria nel GP di Hockenheim.

“Sarebbe frustrante (perdere il titolo a favore di Alonso) perché noi abbiamo ovviamente lavorato con la consapevolezza che gli ordini di scuderia fossero illegali” ha detto Horner a BBC Radio.

2 novembre 2010

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Vettel ancora fiducioso per il titolo

Sebastian Vettel crede nelle sue possibilità di vincere il titolo mondiale 2010 e non ha la minima intenzione di rassegnarsi a fare da spalla al compagno di squadra Mark Webber. La trasferta coreana è stata sfortunata per la Red Bull e Vettel ha visto andare in fumo il suo motore e la testa della classifica piloti a dieci giri dal termine.

Il ritardo di 25 punti da Alonso non fa perdere le speranza del ventitreenne tedesco: “So quali sono le mie possibilità per il titolo, ma non mi arrendo. Non posso cambiare la situazione, sarà molto difficile recuperare ma finché avrò una piccola possibilità continuerò a spingere. Abbiamo ancora due gare da disputare e abbiamo visto tutti in Corea come le cose possono cambiare rapidamente. La corsa al titolo non è finita, aspettiamo la bandiera a scacchi ad Abu Dhabi.”

Vettel ha anche spiegato la sua gara in Corea ed ha rivelato che il guasto al motore si è manifestato improvvisamente con la perdita di alcuni pistoni e forti vibrazioni, quindi, consapevole che prima o poi l’unità avrebbe ceduto, ha solo aspettato. Per le prossime gare Sebastian avrà a disposizione delle unità con un chilometraggio relativamente basso.

3 novembre 2010

Red Bull, Horner promette parità di condizioni per i piloti

Christian Horner promette parità di condizioni per entrambi i piloti nelle ultime due gare della stagione. Nessun trattamento di favore e nessuna prima guida quindi in casa Red Bull nonostante i vertici della scuderia avessero ipotizzato un dibattito sulle strategie interne al team subito dopo la trasferta della corea.

Webber attualmente è secondo nel mondiale ed accusa undici punti di distacco da Alonso mentre Vettel si trova a 25 lunghezze dal ferrarista.

Horner dal sito ufficiale della scuderia: “Abbiamo due piloti fantastici e continueremo a sostenerli entrambi mantenendo la linea di sportività che da sempre abbiamo. Come abbiamo visto in Corea è impossibile prevedere cosa succederà con cinque piloti in lizza per il mondiale. A Yeongam a dieci giri dalla fine Sebastian era in testa al campionato e Fernando dietro di lui. Le situazioni cambiano molto rapidamente. Ci avviciniamo alla fine del campionato e lasciamo che sia la matematica che parli per noi: entrambi i piloti faranno il possibile per raggiungere il miglior risultato possibile per la squadra.”

3 novembre 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Massa: Non vedo l’ora di essere in pista in Brasile

In un paio di giorni arriverà il momento di coprire la breve distanza fra la mia casa a San Paolo e il circuito di Interlagos' date=' dove inizierà il weekend del Gran Premio del Brasile.

Non vedo l’ora che sia venerdì perché di tante gare che ho dovuto saltare l’anno scorso questa è stata quella che mi è mancata di più. Sono in Brasile dal martedì successivo al Gran Premio di Corea ed è stato un periodo piuttosto pieno di impegni, in parte di piacere in parte di lavoro. Lo scorso weekend sono stato alla nostra casa di campagna con i miei familiari per il matrimonio di mia sorella e ora sono di nuovo a San Paolo dove sto facendo una serie di eventi promozionali: non mi disturbano, perché fanno parte del normale viaggio d’avvicinamento a questo appuntamento. Oggi pomeriggio sono stato al Salone dell’Automobile dove ho visitato lo stand della Ferrari: è stato bello vedere tanta gente entusiasta che era lì per ammirare le nostre macchine, in particolare la 599 GTO.

Cresce l’attesa per questo fine settimana, anche se siamo reduci da un evento ancora più importante come le elezioni presidenziali. Per la prima volta avremo una donna Presidente, Dilma Roussef: Lula ha fatto un bel lavoro per il Brasile negli ultimi otto anni e spero che si continui su questa strada.

Anche se questa settimana è molto piena, la attendo sempre con piacere perché è una sensazione fantastica vedere il pubblico di casa sulle tribune da venerdì in avanti fare un tifo rumorosissimo per me e per gli altri piloti brasiliani. Ce ne sono ben quattro quest’anno, il che non farà che aumentare l’interesse. Per Bruno Senna e Lucas Di Grassi sarà l’esordio in Formula 1 in Brasile: i tifosi sanno bene che non dispongono di una macchina competitiva ai massimi livelli quindi dovranno cercare di godersi il fine settimana. Anche se Bruno ha un cognome importante, la gente capisce che è limitato da quello che ha a disposizione e lo stesso si può dire per Lucas. Da pilota brasiliano posso dire che la folla ti dà davvero qualcosa in più e ne ho avuto una prova tangibile in prima persona: nelle ultime tre gare che ho fatto qui ho sempre avuto ottimi risultati – due vittorie, un secondo posto e tre pole position – e sarebbe bello continuare così. Anche in anni in cui la nostra macchina magari non era competitiva ai massimi livelli è sempre andata bene ad Interlagos e spero che ciò si ripeta anche quest’anno. Nelle ultime gare in Asia la monoposto si è comportata bene, il che è incoraggiante, ma è anche vero che la Red Bull s’impose l’anno scorso e sono sicuro che saranno di nuovo molto forti.

Non ci sono cambiamenti nel tracciato, che conserva intatte tutte le sue caratteristiche. Mi piace l’atmosfera che si respira qui e credo che sia un appuntamento piuttosto popolare nel nostro mondo: la pista è fantastica e di solito ci sono gare molto spettacolari perché ci sono sempre dei sorpassi.

Spero che sarà un bel weekend. In termini di condizioni meteorologiche, al momento sono buone: fa piuttosto caldo, intorno ai 25 °C, ma non vale la pena affidarsi troppo alle previsioni perché qui la situazione può migliorare o peggiorare molto velocemente. Tutto quello che posso dire è che quando ad Interlagos piove, piove davvero tanto!

Per quanto riguarda il campionato, questa sarà una gara molto importante ma tutti noi alla Ferrari la stiamo preparando come tutti gli altri Gran Premi, inutile cambiare approccio. L’elemento più importante sarà l’affidabilità, già il venerdì quando sarà utile completare tutto il lavoro in programma prima di affrontare le qualifiche. Sabato pomeriggio avremo distacchi molto contenuti, considerata la lunghezza del circuito. Domenica in gara la priorità sarà arrivare al traguardo, poi vedremo dove saremo.

2 novembre 2010

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Massa conferma che aiuterà Alonso in Brasile

Felipe Massa ha confermato che se potrà aiuterà Fernando Alonso ad aumentare il suo vantaggio nella classifica del mondiale piloti questo weekend in Brasile. “Se dipenderà da me di sicuro lo aiuterò” ha dichiarato Massa all’agenzia EFE.

Massa, che ha subito un ordine di scuderia a favore del suo compagno di squadra ad Hockenheim, è uno specialista del circuito di Interlagos e domenica correrà davanti ai suoi tifosi.

“Sono un professionista. Mi sono già messo al servizio della squadra nel 2007″ ha aggiunto Massa, in riferimento al titolo vinto da Kimi Raikkonen.

Stefano Domenicali ha confermato questa settimana che Alonso e Massa torneranno in condizione di parità nel 2011.

A chi gli ha chiesto se Alonso fosse il suo miglior compagno Massa ha risposto: “No, ho avuto tre compagni tutti allo stesso, alto livello. Non c’è bisogno che dica nulla di Schumacher perché la sua carriera parla da sola. Kimi è stato eccellente. Li vedo tutti e tre allo stesso livello. Alonso ha vissuto una stagione migliore della mia ed è stato più competitivo. Non è stato il mio miglior anno, non solo per i risultati ma anche per i problemi in qualifica nel portare in temperatura le gomme. Per me, il 2011 sarà migliore del 2010.″

Massa si è detto convinto che i tifosi comprenderanno la sua posizione in questo weekend: “Il pubblico mi ha sempre trattato molto bene, non solo il giorno prima di quanto è accaduto in Germania, ma anche dopo. I giornalisti no, ma il pubblico sì, sempre. Sono sicuro che i fans saranno fantastici e farò del mio meglio per regalargli un buon risultato.”

3 novembre 2010

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