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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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Gp Brasile' date=' l’attesa in casa Renault[/size']

La Renault si è preparata a fondo per il Gran Premio del Brasile di F1, il quinto posto nel mondiale costruttori appare saldo mentre la quarta piazza, attualmente occupata dalla Mercedes Gp, dista 45 punti. Robert Kubica è una certezza e staziona sempre nella parte alta della classifica mentre da Vitaly Petrov ci si attende una prestazione che faccia dimenticare in fretta le due trasferte di Giappone e Corea.

Robert Kubica, ottimo secondo posto nella passata edizione, ha parlato delle caratteristiche del circuito di Interlagos: “C’è un lungo rettilineo dopo l’ultima curva dove l’F-Duct potrà dare molti vantaggi. Anche la potenza del motore sarà importante. È una pista molto difficile per il set-up della vettura, ha un po’ di tutto: devi scegliere un buon compromesso tra velocità di punta e deportanza in curva. È un circuito di vecchia scuola e ci sono diversi posti in cui si può guadagnare molto. Se piove sarà una lotteria, questa pista se bagnata, ha un grip molto basso.”

Vitaly Petrov non conosce la pista ed ha trascorso molto tempo sul simulatore Renault per studiare il tracciato: “È un tracciato nuovo per me, una pista famosa che in passato ha regalato grandi gare. Il giro sarà breve, poco più di quattro chilometri, ma ci sono diverse tipologie di curve ed un rettilineo che promette di regalare molti sorpassi. Mi sono preparato al simulatore per questa gara ed ho iniziato a memorizzare la pista e buttare giù la prima base di assetto.”

3 novembre 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Whitmarsh: “Niente deve rovinare la lotta per il titolo”

Il team principal della McLaren parla della lotta mondiale e smorza le polemiche nate dopo le affermazioni dell’ex presidente della Fia Max Mosley.

Mosley durante un’intervista per la BBC aveva detto che' date=' qualora Alonso avesse vinto il titolo con meno di sette punti di vantaggio, il mondiale 2010 avrebbe perso inevitabilmente valore. Il riferimento era ai fatti di Hockenheim in cui la Ferrari, facendo gioco di squadra, aveva imposto a Felipe Massa di farsi da parte per cedere la vittoria a Fernando Alonso.

Whitmarsh dal Brasile ha commentato: “Nulla deve rovinare una grande lotta al titolo. Non dobbiamo dimenticare che questo è, probabilmente, uno dei più grandi e combattuti campionati di Formula Uno nella storia. Dovremmo lasciare fuori le questioni su quello che le squadre hanno fatto o non hanno fatto durante la stagione. Bisogna dare atto alla Ferrari, a prescindere dall’ordine di scuderia della Germania, di aver compiuto uno sviluppo eccezionale. Erano veramente in difficoltà a metà stagione ed ora sono diventati molto competitivi.”

4 novembre 2010

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Lotus punta a mantenere il decimo posto

La Lotus cercherà di difendere il decimo posto nel mondiale costruttori dagli attacchi di Virgin Racing e Hispania Racing.

La scuderia di Jarno Trulli, pur non avendo conquistato nessun punto nel 2010, è la migliore dei nuovi team ed occupa la decima posizione grazie ai piazzamenti fino ad ora ricevuti. Chiudere al decimo posto significherebbe avere accesso ad un consistente bonus monetario.

Mike Gascoyne spera di non perdere il vantaggio nei confronti dei rivali ed auspica a due gare fortunate: “In Corea abbiamo ottenuto un buon risultato ed ora cercheremo di fare il massimo per il Brasile. Abbiamo ancora due gare davanti a noi e siamo determinati a non perdere la nostra posizione nel mondiale costruttori sfruttando ogni occasione in pista. Fino ad ora siamo stati bravi ad approfittare degli errori altrui nelle gare caratterizzate da un elevato numero di incidenti.”

4 novembre 2010

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Vettel: “Arrendersi sarebbe stupido”

Mentre si riaccende la lotta per il titolo 2010 di F1' date=' sale anche la tensione tra il duo della Red Bull, Mark Webber e Sebastian Vettel, separati da 14 punti in classifica, entrambi alle spalle di Fernando Alonso, a due gare dal termine.

“Non mi arrendo” ha dichiarato Vettel all’agenzia DPA. “Sarebbe stupido non credere più nel titolo. Continuerò a lottare” ha promesso.”Un accordo con Webber? Siamo troppo distanti. Mi sto solo concentrando sulle mie prestazioni.”

Secondo Webber, Vettel è visto come la superstar del team solo per la sua giovane età.

“In Corea mi sono ritirato per un guasto, sarei stato molto più deluso se mi fossi ritirato per un mio errore” ha risposto Vettel. “So che il mio team mi supporta e non sono preoccupato” ha concluso Vettel.

4 novembre 2010

Webber: “Non so se la Red Bull userà ordini di scuderia”

Mark Webber ha ammesso di non avere idea se la Red Bull userà o meno gli ordini di scuderia per aiutarlo a vincere il mondiale piloti di F1. Per molti addetti ai lavori Sebastian Vettel dovrebbe ora aiutare il suo compagno a recuperare il gap di 11 punti che lo separano da Fernando Alonso nelle due rimanenti gare.

Ma il team boss Christian Horner almeno ufficialmente promette ancora la parità di condizioni tra i due piloti.

A chi gli ha chiesto se il tedesco proverà a superarlo ad Interlagos, Webber ha risposto: “Non ne ho idea. Finora non ne abbiamo parlato” ha dichiarato l’australiano a San Paolo per il GP Brasile.

“Forse ne parleremo al primo briefing giovedì, o forse non lo faremo” ha aggiunto.

Anche Alexander Wurz si è schierato tra i favorevoli agli ordini di scuderia in Red Bull: “Sono quasi obbligati a favorire Webber che durante l’anno ha dovuto lottare per ottenere parità di trattamento e si è imposto con le sue prestazioni. Ad Interlagos non avranno un grande vantaggio. Il settore centrale è lento e può essere adatto alla Ferrari, mentre la McLaren andrà bene nel terzo settore. Abu Dhabi invece è territorio della Red Bull.”

4 novembre 2010

Red Bull: “Nessun ordine di scuderia, vinca il migliore”

Dietrich Mateschitz, patron della Red Bull, ha ribadito che il team austriaco non impartirà alcun ordine di scuderia ai suoi piloti, Mark Webber e Sebastian Vettel.

Secondo molti nel paddock, Sebastian Vettel non ha più chances di vincere il mondiale e dovrebbe quindi aiutare Webber, staccato di soli 11 punti da Fernando Alonso.

“Questo è uno sport e dovrebbe vincere il migliore” ha spiegato Mateschitz al Der Spiegel.

“Potere, politica, manipolazioni ecc, dovrebbero essere tenute a distanza. Il gioco è ‘veni e superami, se ci riesci’, e non ‘lasciami passare perché sono più bravo’” ha ribadito Materschitz. “Le corse devono rimanere le corse” ha aggiunto.

E a proposito di Webber e Vettel ha dichiarato: “Hanno personalità diverse ma sono ugualmente veloci.”

4 novembre 2010

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Alonso: “I rivali pensino ai loro problemi”

Fernando Alonso si è detto convinto che i rivali della Ferrari “stiano cercando di deviare l’attenzione” dai loro problemi attuando strategie psicologiche con i media.

A due sole gare dal termine lo spagnolo è al comando della classifica piloti e il boss della Red Bull' date=' Christian Horner, ha ammesso che a suo parere sarebbe frustrante perdere il mondiale a vantaggio del pilota della Ferrari a causa della polemica legata agli ordini di scuderia di Hockenheim.

Stefano Domenicali ha subito reagito dicendo che la Ferrari, con la vettura ipercompetitiva che si è ritrovata quest’anno la Red Bull, è ancora in lotta per il mondiale “solo per miracolo”.

“Ci sono alcuni team che non hanno ancora risolto i propri problemi e provano a deviare l’attenzione” ha dichiarato Alonso in un’intervista a Diario Sport.

“Fortunatamente per noi, siamo un team unito, l’abbiamo dimostrato ad ogni gara, incluso il mio rapporto con Felipe (Massa)” ha aggiunto Alonso. “Ci sono sempre strategie con i media per renderti nervoso o metterti pressione.”

Alonso non si è detto preoccupato della sua immagine in Brasile: “In alcuni Paesi dicono che la mia immagine non è buona, ma quando atterro negli aeroporti o vado negli hotel o sulle pista, vedo l’esatto contrario. Non sono preoccupato. Il mio lavoro è fare i risultati in pista e soddisfare il team con il mio lavoro.”

4 novembre 2010

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Massa, minacce da un magistrato

"Se fa passare Alonso, lo arresto"

Nemmeno il tempo di capire come comportarsi realmente con i vietatissimi ordini di scuderia che la questione finisce su livelli più importanti e, di conseguenza, pericolosi. In vista del Gp del Brasile, il procuratore presso il Tribunale speciale criminale di San Paolo, tale Paulo Castilho ha infatti pensato bene di mandare un chiaro avvertimento a Felipe Massa: "Se fa passare Alonso in gara - ha detto - lascia Interlagos in manette."

Inutile dire che, come in un vecchio sketch, la domanda sorge spontanea: Why? Perché? Elementare: perché secondo "l'Estatuto do Torcedor" (lo Statuto dei Tifosi), la norma varata nel 2003 per garantire la trasparenza delle attività sportive, una simile condotta in gara significherebbe "frodare" o "partecipare a una frode". Che, tradotto in soldoni, significherebbe gatta buia come merita il peggiore dei delinquenti. Roba da non crederci.

Fatto sta che, in casa Ferrari, dove tra l'altro l'ordine di scuderia al momento non lo mettono nemmeno in preventivo, qualcuno avrà magari cominciato a preoccuparsi seriamente. "Non vorrà mica portare dentro Massa", si saranno detti. "Sarà mica serio", avranno insistito increduli. Serissimo, invece, altroché. Tanto da chiarire la questione a più riprese: "Se fa una cosa del genere - ha detto il procuratore riferendosi a Massa - dovrà lasciare Interlagos in manette."

Anche perché fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. Soprattutto se, come sostiene il "nostro" Paulo Castilho "la Ferrari è stata protagonista quest'anno di un caso controverso. Nel Gp di Germania, Massa è stato agevolmente superato da Alonso che ha conquistato così una preziosa vittoria. Il Cavallino è stato punito con una multa di 100.000 dollari ma i punti conquistati dai piloti e dal team non sono stati oggetto di provvedimenti."

Massa comunque puntulizza che aiuterà comunque il suo compagno di box: "Sono un professionista e l'ho già fatto in passato. Nello specifico è già successo nel 2007, con Kimi Raikkonen. Ovviamente però io punto a vincere la gara, farò il possibile per riuscirci. Di sicuro, è importante togliere punti agli altri piloti che lottano per il Mondiale. Ecco, io mi vedo in questo ruolo."

Felipe quindi farà il gioco di squadra, come richiesto dal team del Cavallino: "Alonso è primo e può farcela. L'obiettivo è conquistare il titolo, se vince qui è positivo per la squadra. Ma il traguardo è il titolo. In alcune gare tutti erano sicuri che la Red Bull avrebbe vinto senza problemi. Invece, hanno perso molto punti. È quello che è capitato negli ultimi Gp e potrebbe succedere ancora."

4 novembre 2010

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Heidfeld: “Alonso campione grazie agli ordini di scuderia? Una vergogna per la F1″

Secondo Nick Heidfeld se gli ordini di scuderia impartiti dalla Ferrari ad Hockenheim saranno decisivi per l’assegnazione del mondiale piloti a Fernando Alonso sarebbe una vergogna per la Formula 1. A due gare dal termine lo spagnolo ha 11 punti di vantaggio su Mark Webber nella classifica piloti.

7 di quei punti sono stati guadagnati ad Hockenheim' date=' quando Alonso ha superato Felipe Massa grazie agli ordini di scuderia, nonostante fossero vietati dal regolamento.

La Ferrari è stata multata di 100.000 dollari ma Alonso ha mantenuto i suoi punti.

“Se Alonso vincesse il campionato con un margine inferiore ai 7 punti, cio’ svaluterebbe il campionato, ma è una visione personale” ha dichiarato l’ex presidente della FIA, Max Mosley.

Il team boss della Red Bull, Christian Horner ha dichiarato che sarebbe frustrante perdere il campionato a causa dei punti extra guadagnati da Alonso in modo illegale.

“Dal punto di vista del team, gli ordini di scuderia sono forse comprensibili” ha dichiarato Heidfeld. “Ma sarebbe una vergogna se il campionato venisse deciso dal fatto che la Red Bull ha seguito le regole mentre gli altri hanno agito in modo diverso. Se accadrà, spero davvero che il comportamento della Red Bull sia visto in modo positivo” ha dichiarato il tedesco all’agenzia SID.

Il team boss della McLaren, Martin Whitmarsh ha invece rifiutato di criticare la Ferrari e Alonso: “Penso sia stato un bel campionato ed è a questo che dovremmo pensare, punto.”

5 novembre 2010

Il motore che Vettel userà in Brasile ha già corso due volte

Il motore che sarà utilizzato da Sebastian Vettel nel GP Brasile di F1 questo weekend ha già disputato due Gran Premi. Il tedesco sembrava lanciato verso la testa del campionato due settimane fa in Corea ma il suo motore Renault ha ceduto improvvisamente.

Fabrice Lom, responsabile dei motori Renault clienti, ha rivelato giovedì che l’unità montata sulla Red Bull RB6 di Vettel questo weekend ha già disputato in precedenza due gare.

“È il motore utilizzato in Italia e a Singapore” ha confermato il francese ad Auto Motor und Sport.

“Ha percorso 1066 chilometri” ha aggiunto. Il motore che ha ceduto in Corea aveva completato 1600 Km rispetto ai 2000 previsti.

5 novembre 2010

Rosberg: “Webber si è scusato per l’incidente in Corea”

Nico Rosberg ha rivelato che Mark Webber si è scusato dopo aver causato l’incidente e il suo ritiro in Corea. Era nata una polemica subito dopo l’impatto: Rosberg aveva definito “pazzo” Webber per non aver frenato dopo essere finito a muro dopo un errore sul bagnato. Quei commenti avevano probabilmente spinto Gerhard Berger a dichiarare che Webber, a suo parere, voleva in realtà mettere fuori gara uno dei suoi rivali per il titolo.

La polemica è ovviamente riemersa giovedì quando il paddock si è ritrovato al completo ad Interlagos per le conferenze stampa del giovedì del GP Brasile.

“Lui può avere la sua opinione, ma è ridicolo” ha dichiarato Webber al Kleine Zeitung.

Il commentatore francese Jean-Louis Moncet ha dichiarato di aver parlato con Rosberg dell’incidente: “Ha fatto un errore, sapeva che avrebbe potuto perdere il titolo in quel momento, stava pensando a qualcos’altro…è venuto da me e si è scusato nel pomeriggio” avrebbe dichiarato il pilota della Mercedes.

“E non lo accuso, sono le corse. Fine della storia” ha aggiunto Rosberg.

Webber ha definito “un po’ strano” il fatto che i commenti di Berger siano andati in onda su un canale di proprietà della Red Bull.

Christian Horner ha smentito ogni possibile collegamento: “Quello che ha detto non è la posizione della Red Bull, non è la visione del team, è solo un’opinione di Gerhard Berger.”

5 novembre 2010

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Fittipaldi: “Alonso merita il terzo titolo piloti”

Emerson Fittipaldi ha risposto alle affermazioni secondo cui Fernando Alonso non meriterà il titolo 2010 se non dovesse vincere in Brasile o la domenica successiva ad Abu Dhabi.

Lo spagnolo è in testa al mondiale con 11 punti su Webber' date=' ma alcuni esperti ritengono che 7 di questi 11 sono stati ottenuti illegalmente grazie alla faccenda degli ordini di scuderia a Hockenheim.

Ma il brasiliano Fittipaldi, 2 volte campione del mondo come Fernando, sostiene che il pilota della Ferrari merita in pieno il suo attuale punteggio.

“Se vincerà sarà perché è il migliore”, ha detto il 63enne a Interlagos. “I giochi di squadra sono sempre esistiti”, ha riferito al giornale spagnolo Marca. “Vedo Alonso come il miglior pilota del momento; con il temperamento migliore e le maggiori capacità di reagire ai problemi.”

“Sarà un grande 3 volte campione del mondo, con pieno diritto”, ha aggiunto Fittipaldi. Gli altri piloti di F1 tre volte iridati sono Jackie Stewart, Niki Lauda, Nelson Piquet e Ayrton Senna.

6 novembre 2010

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Stewart sostiene che la sconfitta nel mondiale renderà Vettel più forte

“Sebastian Vettel è troppo giovane e ancora immaturo per vincere il Campionato 2010″. Questo è il pensiero di Sir Jackie Stewart, oggi 71enne, vincitore di tre mondiali di cui il primo nel 1969, all’età di 30 anni.

Quando gli è stato chiesto circa le possibilità del 23enne tedesco Vettel di vincere questo mondiale, lo scozzese Stewart ha detto ad Auto Motor und Sport che: “È troppo giovane per vincere il titolo mondiale.”

“Ha tutto il tempo che vuole per riuscirci, e vincerà. Una sconfitta quest’anno lo renderà ancora più forte in vista del 2011″ ha affermato ad Interlagos.

“Non riesco nemmeno a ricordare quando avevo 23 anni. Sei di gran lunga immaturo per il titolo. Io avevo 30 anni quando sono diventato campione per la prima volta, e 34 quando ho vinto il terzo. E ti posso garantire che ero migliore quando ne avevo 34″, ha detto Stewart.

Ha inoltre consigliato alla Red Bull di avere un approccio strategico per le ultime 2 gare del 2010.

“Come team boss, nella loro situazione, credo che il titolo costruttori è virtualmente vinto. Ma se volessi il bonus del titolo piloti, punterei tutti i miei sforzi su Webber”, ha concluso Stewart.

6 novembre 2010

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Horner dice a Webber di tornare a concentrarsi sulle corse

Christian Horner ha consigliato a Mark Webber di tornare a rivolgere le sue attenzioni alla pista.

Il team boss della Red Bull ha ammesso di essere deluso e sorpreso del commento fatto dall’australiano in Brasile' date=' poichè Webber ha fatto capire come sia “ovvio” che Sebastian Vettel riceva la maggior parte del sostegno della squadra nonostante la situazione del punteggio.

La voce più comune è che, nonostante abbia firmato il contratto per il 2011, è probabile che l’ultima gara in Red Bull per Webber sarà quella di domenica prossima ad Abu Dhabi, conclusiva del mondiale.

“Se avessi un messaggio da dargli, sarebbe, Concentriamoci sulle corse, andiamo avanti”, ha detto Horner.

Horner ha bollato la questione come “mind games”, un modo per creare confusione, ma ha suggerito a Webber di lavorare sodo per battere con merito il suo compagno di squadra.

“Nessuno vuole ricevere il titolo mondiale come fosse un regalo, ed è quindi compito suo di scendere in pista e terminare il lavoro”, ha continuato Horner.

“Ha avuto una grande stagione, vincendo alcune delle gare più prestigiose, come Silverstone e Monaco, e deve concentrarsi per tornare a quel livello di competitività.”

L’evidente contrasto è un regalo psicologico ai rivali in campionato della Red Bull, con Fernando Alonso che ha già ammesso questo weekend di essere contento della situazione.

E Jenson Button, della McLaren, ha commentato “Lui (Webber) è ovviamente confuso dopo l’ultima gara, in quanto correva sicuro, e improvvisamente ora è dietro, ad inseguire. Non ha più il suo vantaggio e ci saranno molti pensieri nella sua mente a causa di questo, credo” ha aggiunto il difensore del titolo.

7 novembre 2010

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Red Bull: Bene' date=' bravi, ma adesso?[/size']

La Red Bull è Campione del Mondo Costruttori. Titolo tutto sommato meritato, alla luce della superiorità tecnica dimostrata dalla vettura progettata da Adrian Newey. Anche se con qualche guaio di troppo in termini di affidabilità, che potrebbe risultare decisivo domenica ad Abu Dhabi.

Adesso, però, viene il bello.

Il vero Mondiale arriva Domenica

Ci eravamo chiesti tempo fa se la F1 fosse uno sport individuale o di squadra.

Mettiamola così: il Mondiale Costruttori è importantissimo per gli introiti, per chi lavora dietro le quinte all’interno delle squadre. È il Mondiale dei meccanici, degli operai, degli ingegneri. Di chi guida i tir, di chi monta gli stand, di chi cucina per tutti, di chi cambia le gomme e si addormenta sulla sedia dopo 2 notti insonni.

Non è, però, il “vero” Mondiale. Giustamente o meno che sia. Perché è quello dei Piloti il Campionato che tiene e terrà anche tra sei giorni con il fiato sospeso milioni di appassionati. Sono le lotte per i titoli Piloti quelle che rimangono per anni, decenni, nel cuore dei tifosi. Senna-Prost 89/90, Schumacher contro Hill nel 94, Villeneuve nel 97, Hakkinen nel 98 e 2000, Raikkonen nel 2003. Alonso-Raikkonen nel 2005, Schumacher-Alonso nel 2006, il trio Alonso-Hamilton-Raikkonen nel 2007, Massa e Hamilton nel 2008. E, ora, questo finale con addirittura quattro piloti ancora matematicamente in lizza. Ricordiamo, senza cercare su internet, chi ha vinto i rispettivi Titoli Costruttori passati?

Ultima gara al cardiopalma

Archiviato il Mondiale Costruttori, la Red Bull ha a disposizione il materiale per portare a casa anche quello piloti. Cosa che succede sistematicamente dall’inizio dell’anno, eppure siamo ancora all’ultima gara e con le Lattine che devono rincorrere. Solo la qualifica, infatti, ha rispecchiato il vero valore di questa monoposto dalle prestazioni straordinarie e, tolta forse la sola Monza, costante su tutti i circuiti. Solo la scarsa affidabilità in alcune occasioni e gli errori di Vettel e Webber (ma non sono stati gli unici) hanno portato ad una situazione che, ora, è più che complicata. Sia Sebastian che Mark hanno concrete possibilità di portare a casa il Mondiale. L’ago della bilancia, manco a dirlo, sarà Fernando Alonso.

Tutto infatti ruoterà intorno alla prestazione del Ferrarista, che con 8 punti di vantaggio può farsi bastare un secondo posto per laurearsi Campione. Ma andiamo con ordine.

Fernando ha 8 punti di vantaggio su Mark, il quale a sua volta è avanti di 7 lunghezze rispetto a Sebastian. Come abbiamo detto, Alonso arrivando secondo vince in ogni caso il Mondiale, chiunque vinca dei due avversari.

Webber per vincere deve arrivare primo e sperare che tra sé ed Alonso si piazzi un altro pilota. Sia questo Vettel, Hamilton o un altro. Quindi non dipende solo da lui. In ogni caso, deve portare a casa 9 punti più dello spagnolo per assicurarsi il titolo.

Per Vettel invece la situazione è ancora peggiore: Vincendo deve sperare che Alonso arrivi oltre il quinto posto per recuperare i 15 punti di svantaggio.

Se per Mark, quindi, in caso di vittoria la condizione per diventare Campione è che ci sia solo un pilota tra sé e Fernando, per Vettel è ancora più dura, perché deve sperare in 4 piloti di distanza tra la sua Red Bull e la Ferrari di Alonso.

Ovviamente ci sono anche molte altre possibilità tra podi, piazzamenti etc, ma non stiamo ad elencarle tutte per non annoiarvi, d’altronde la situazione è abbastanza chiara.

Ed entrano in gioco anche i giochi di squadra.

Gioco di squadra sì, gioco di squadra no

Come dicevamo, la posizione di Alonso in gara sarà determinante, in caso di doppietta Red Bull, per le sorti di Vettel e Webber. Chris Horner ha sempre proclamato l’assoluta sportività del suo team e la parità di diritti tra i suoi piloti. Qualche dubbio ci viene, dato che il cocco Vettel è pressoché sempre stato dietro Webber durante l’anno. Il Brasile, poi, ha confermato i dubbi.Insomma, a situazione invertite non siamo così sicuri che non ci sarebbero stati favoritismi a favore del tedeschino. Ma questi sono i fatti e non si possono cambiare.

Come ben sappiamo, Alonso gode dei sette punti guadagnati grazie al discusso sorpasso su Massa a Hockenheim. Detto questo, se lo spagnolo si trovasse terzo ad Abu Dhabi con Vettel primo e Webber secondo, sarebbe auspicabile che in Red Bull decidessero di concedere all’australiano di portarsi a casa il titolo (e probabilmente ritirarsi). Ci sembra davvero poco verosimile che in una situazione del genere Horner possa continuare a lasciare via libera ai propri piloti. A meno che Mark non abbia commesso chissà quale crimine contro l’umanità. Riguardo il possibile team order (pregara, ci auguriamo per la Red Bull), comunque, c’è anche da tenere in considerazione un altro fattore. E cioè che l’eventuale scambio di posizioni si verificherebbe a ridosso del traguardo. Questo perché, se la situazione dovesse presentarsi effettivamente con Seb primo, Mark secondo e Fernando terzo, basterebbe un problema a quest’ultimo con arretramento di almeno tre posizioni per consegnare il Mondiale a Baby Schumi, che finirebbe infatti a pari punti con l’australiano ma vincerebbe il titolo per maggior numero di vittorie, cinque contro quattro. Prepariamoci quindi, nel caso, ad un’Austria 2002 bis. Perché è facile capire che Seb non lascerebbe strada a Mark se non con la sicurezza assoluta di perdere il titolo. Ovviamente, le polemiche in tal caso sarebbero furibonde.

Pene troppo lievi

D’altronde, però, Hockenheim ha creato un precedente. Se per guadagnare sette punti bastano 100.000 dollari, tanto vale spenderli: che sia l’undicesima o la diciannovesima gara, poco conta. Tanto (ed ecco che qui serve) il Titolo Costruttori porterà ossigeno alle casse delle Lattine. Se invece la pena per “Fernando is faster than you” avesse riguardato i punti dei due piloti, adesso non si correrebbe il rischio di un fiume di polemiche da qui a Marzo dell’anno prossimo. Perché è evidente che se Vettel si facesse passare da Webber poco prima del traguardo consegnandogli il titolo, si scatenerebbe il delirio e quanto successo quattro mesi fa passerebbe in sordina. E qui si ringrazia la Federazione per una regola tanto insulsa quanto patetica. I giochi di squadra ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Come avevamo già detto ai tempi, non è una regola così strampalata ad evitare che una squadra si metta d’accordo con i suoi piloti. D’altro canto, non è comunque stata una furbata quella del muretto Ferrari, che ha scelto il modo peggiore per effettuare lo scambio di posizioni tra Alonso e Massa. La regola, idiota che sia, c’è. Pertanto, almeno di facciata, va rispettata in attesa che venga eliminata al più presto. Detto questo, siamo comunque nel campo delle ipotesi. Come sappiamo ogni gara è a sé e potremmo anche aver fantasticato da qui a domenica per poi trovarci una situazione ben diversa dopo Abu Dhabi.

Comunque vada qualcuno storcerà il naso

Già, ed è anche logico. Se il Mondiale andasse a Vettel, Mark recriminerebbe sul mancato sostegno del Team durante tutto l’arco dell’anno, nel quale ha dimostrato di poter tenere testa al tedeschino standogli davanti in classifica. Mark, inoltre, ha 34 anni, e un’altra possibilità del genere difficilmente si riproporrà. Seb invece ha un futuro molto lungo di fronte a lui.

D’altra parte, se il Titolo venisse vinto da Mark, Vettel avrebbe da pensare al motore di Yeongam e alle altre failure tecniche che gli hanno letteralmente negato decine di punti durante l’anno. Non teniamo volutamente conto degli errori perché ne hanno fatti tutti e, più o meno, questi si compensano.

Pare abbastanza probabile che, comunque, per Webber questa potrebbe essere la sua ultima stagione in Red Bull e, se dovesse vincere il Mondiale, l’ultima in F1.

Concludendo, ad Abu Dhabi assisteremo ad una gara dentro un’altra gara. Da qui a Domenica non si parlerà d’altro che di calcoli, prospettive, possibilità e giochi di squadra. Vi lasciamo, però, con una possibilità di cui non abbiamo fatto volutamente accenno nell’articolo. Immaginate se, in mezzo a tutto questo, il Mondiale lo vincesse Hamilton.. (e pensate alla gioia di Bernie per il suo giocattolo..)

8 novembre 2010

Alonso: “La Red Bull dovrebbe continuare senza ordini di scuderia”

Il differente approccio dei team di F1 circa la parità di trattamento dei piloti potrebbe influenzare l’esito del mondiale piloti 2010. La Red Bull si è assicurata il titolo costruttori, ma non aver copiato in Brasile la strategia messa in atto dalla Ferrari ad Hockenheim ha comportato che Mark Webber è ora staccato di 8 punti da Alonso, anzichè uno soltanto.

Ad ogni modo, le ultime voci in casa Red Bull lasciano aperta l’ipotesi di giochi di squadra ad Abu Dhabi, se questo dovesse comportare la vittoria del titolo per Webber o Sebastian Vettel.

La mossa più probabile è quella di mettere Vettel dietro l’australiano Webber, perchè se il tedesco vincesse anche ad Abu Dhabi con Webber secondo, lo spagnolo Alonso conquisterebbe il titolo.

Ma Alonso pensa che in Red Bull dovrebbero essere coerenti: “Hanno passato tre mesi predicando parità di trattamento, così ora dovrebbero continuare sulla stessa filosofia”, ha riferito domenica al giornale El Pais.

Il tedesco Der Spiegel ritiene invece che questa filosofia sia un regalo ad Alonso: “Sta beneficiando di una politica di correttezza che il suo team ha abbandonato mesi fa”, scrive il giornale.

Ma in Ferrari la filosofia è semplicemente una strada che porta al titolo. Il giornale tedesco riporta una frase di Chris Dyer, ingegnere capo della squadra italiana, che definisce l’uno-due Vettel-Webber di Interlagos un “gran favore” alla Ferrari.

“Ma sono sicuro che non saranno altrettanto generosi ad Abu Dhabi”, ha aggiunto l’australiano.

8 novembre 2010

Marko: “La tattica della Red Bull è ora votata alla conquista del titolo piloti”

Con il mondiale costruttori in tasca, la Red Bull rivolgerà le sue attenzioni alla conquista del titolo piloti il prossimo weekend ad Abu Dhabi.

In Brasile, con Sebastian Vettel dietro in classifica ma ancora matematicamente in corsa per il campionato, il team si è attenuto alle “abitudini sportive” del proprietario Dietrich Mateschitz e si è rifiutato di mettere in atto una strategia favorevole a Mark Webber.

Ma con la sola corsa di Abu Dhabi rimasta da correre, tra 6 giorni, e la Ferrari di Fernando Alonso ancora in testa alla classifica con 8 punti di vantaggio, un approccio differente all’epilogo della stagione potrebbe rivelarsi necessario.

“Penseremo a come affrontare Abu Dhabi, sia tecnicamente che tatticamente”, ha affermato il consulente per gli sport motoristici dott. Helmut Marko alla televisione tedesca RTL dopo la gara brasiliana.

“Ora pensiamo solo a festeggiare, quindi tutti i nostri sforzi saranno focalizzati a vincere il titolo piloti ad Abu Dhabi”, ha aggiunto.

E se Vettel e Webber fossero riluttanti a collaborare?

“Allora ricorderemo ai nostri piloti che sono giocatori all’interno di una squadra”, ha riferito l’austriaco ad Auto Motor und Sport.

9 novembre 2010

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