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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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Montezemolo: settimana di passione

"La Ferrari farà di tutto per vincere"

Ancora pochi giorni e poi la FErrari vivrà la sua domenica più calda. Ad Abu Dhabi Alonso si giocherà il titolo piloti e Luca di Montezemolo ha iniziato il conto alla rovescia. "È una settimana di passione - ha detto il presidente del Cavallino - . È una grande soddisfazione in ogni caso andare a giocarci il titolo all'ultima gara, ma sarà una soddisfazione ancora più grande vincere. Faremo di tutto e di più."

"Dal '97 al 2010 abbiamo sempre vinto il mondiale piloti o costruttori, e se lo abbiamo perso è stato solo all'ultima gara - ha aggiunto - . Siamo sempre stati ad altissimi livelli."

Purtroppo, ha però notato, "non corriamo da soli", né quella di domenica prossima "sarà una gara tra scapoli e ammogliati". Di certo, ha aggiunto Montezemolo, la Ferrari "è forte e ha dimostrato di non arrendersi mai". Le Red Bull vanno fortissimo, gli hanno fatto notare i cronisti. "Speriamo di andare più forte noi domenica", ha risposto Montezemolo.

9 novembre 2010

"Ordini? Nemmeno ad Abu Dhabi"

Red Bull: meglio perdere correttamente

La Red Bull insiste: nessun ordine di scuderia anche all'ultima gara del Mondiale di F1. Vettel e Webber dovranno "arrangiarsi". "Interferire con i piloti non è mai stata un'ipotesi. Meglio perdere in modo corretto"' date=' ha detto il proprietario del team austriaco, Dietrich Mateschitz. Poi attacca Maranello: "Il mondo ha condannato la Ferrari per i fatti di Hockenheim. Noi siamo stati etichettati come idioti perché non ci comportiamo in questo modo."

"Non abbiamo mai neppure pensato ad un'ipotesi del genere dal momento che entrambi i nostri piloti sono in corsa per il titolo. È non è detto che Alonso sarà sempre quello fortunato", ha aggiunto.

Questo, però, non significa che Vettel o Webber, potrebbero decidere autonomamente di lasciare strada al compagno di squadra, se questo avrà la possibilità di vincere il titolo. "La gara di Abu Dhabi - dice riferendosi all'appuntamento di domenica - sarà incredibilmente emozionante, ci sarà tensione altissima. Domenica sera sapremo se avremo centrato l'altro 50% dell'obiettivo, se avremo avuto successo o no."

Il bicchiere della Red Bull, dice Mateschitz, è già decisamente pieno dopo la conquista del Mondiale costruttori: "Non si sa mai cosa può succedere. Abbiamo imparato che può capitare qualsiasi cosa. La vittoria del titolo costruttori regala sensazioni meravigliose, abbiamo lavorato sodo per 5 anni e siamo felici. Questo trionfo per noi è motivo di gioia e soddisfazione. Lo scorso anno lo abbiamo mancato per un soffio, adesso le cose hanno funzionato."

9 novembre 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Nono titolo di Campione del Mondo Costruttori per il motore Renault in Formula 1

Renault ha conquistato il titolo di Campione del mondo costruttori in Formula 1, dopo la doppietta delle monoposto della scuderia Red Bull Racing al Gran Premio del Brasile. A una tappa dalla fine del Campionato 2010, le Red Bull equipaggiate del motore Renault si sono ormai assicurate il gradino più alto del podio nella categoria dei costruttori.

Si tratta del nono titolo di Campione costruttori di Formula 1 vinto da monoposto con motore Renault, il settimo da una scuderia partner.

Ha assistito alla gara del circuito d’Interlagos, a São Paulo, il Presidente Direttore Generale di Renault, Carlos Ghosn, che ha dichiarato: “Vorrei congratularmi con la scuderia Red Bull Racing, così come con i nostri ingegneri di Viry-Châtillon, per la vittoria che hanno appena conquistato nel Campionato 2010 costruttori. Per la squadra di Viry, è il terzo titolo di campione del mondo in sei anni ed è dunque la prova concreta della qualità del motore Renault. Questo successo conquistato assieme al nostro partner si può attribuire alla nostra politica di fornitura equa di motori e rafforza ancora una volta la nostra volontà, annunciata questo weekend, di coinvolgere sempre di più Renault in questo sport, in quanto fornitore di motori e di tecnologie avanzata.”

Sebastian Vettel ha messo la sua firma ieri sulla 129a vittoria di un motore Renault in Formula 1, una lunga serie inaugurata nel 1979 da Jean-Pierre Jabouille, che conquistava in quell’anno il Gran Premio di Francia.

9 novembre 2010

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Stewart: “Button forse vittima di un tentativo di sequestro”

Lo scorso sabato, Jenson Button potrebbe essere stato vittima di un tentativo di sequestro, secondo Jackie Stewart. Il paddock di F1 era rimasto scioccato domenica, dopo che era emerso che l’auto dell’attuale campione del mondo inglese era stata avvicinata da sei uomini armati di pistole proprio mentre il pilota stava ritornando da Interlagos all’hotel Morumbi.

La scorta speciale del pilota si è difesa brillantemente dall’attacco dileguandosi attraverso il traffico, ma il tre volte campione del mondo Jackie Stewart pensa con preoccupazione che portafogli e orologi potrebbero non essere stati l’obiettivo di questi criminali.

“I baroni della droga non uccidono le persone, ma le sequestrano perché sono legate, in affari, a ricche compagnie multinazionali. Nel caso di Jenson parliamo di Vodafone e Mobil” ha detto lo scozzese.

50 anni fa dei ribelli cubani sequestrarono l’allora campione del mondo Juan Manuel Fangio sotto minaccia armata e lo bloccarono per 24 ore.

Il padre di Button, John, che al momento dell’attentato era in macchina insieme al figlio, ammette che la sua paura era che non fosse stato affatto un tentativo di rapina casuale.

Voci della domenica dicono che gli attentatori erano stati avvisati, pochi minuti prima, della partenza di Button e del suo entourage da Interlagos.

“È stato molto strano” ha detto John Button, “perché eravamo in una Mercedes molto piccola e compatta e loro non avrebbero potuto vederci dentro. Sembrava che stessero aspettando qualcuno, e questo è un po’ più preoccupante.”

L’attacco a Button non è stato l’unico problema per la sicurezza, quest’anno. Un gruppo di fotografi è stato derubato delle attrezzature, un produttore radiofonico è stato derubato del portafogli e delle chiavi della macchina, e anche Lucas Di Grassi ha ammesso di essere stato aggredito.

“Un tizio si è avvicinato alla mia macchina, mi ha mostrato la pistola che portava alla cintura, allora io gli ho dato l’orologio” ha detto il pilota della Virgin.

Quello che è certo è che Button deve essersi sentito sollevato nel lasciare il Brasile, domenica sera.

“È un circuito epico, legato alla memoria di grandi ricordi. Ma sarò sulla via di casa già stanotte” ha detto Button prima della gara.

8 novembre 2010

Button: “Ho ancora voglia di vincere”

Il pilota della McLaren in Brasile ha perso matematicamente la possibilità di lottare per il mondiale ma non si abbatte e punta a rifarsi il prossimo anno.

Durante un’intervista per la BBC Jenson ha detto: “Non sarò campione del mondo il prossimo anno, ma sarò sempre un campione del mondo. Tutto ciò che ho fatto nella mia carriera puntava a vincere il campionato del mondo, l’ho ottenuto e sono contento. Questo non vuol dire che non ho voglia di vincerne un altro. Per ora è finita, ma tonerò più forte.”

L’inglese è stato protagonista di un tentativo di rapina all’uscita del circuito di Interlagos nella serata di sabato al termine delle qualifiche. L’episodio, per sua stessa ammissione, non avrebbe avuto alcuna ripercussione sul suo rendimento in gara.

Button quest’anno ha vinto le gare di Australia e Cina ed ha guidato anche la classifica mondiale ad inizio stagione.

9 novembre 2010

Hamilton: “Ad Abu Dhabi non avrò nulla da perdere”

Lewis Hamilton deve sperare in un miracolo se vuole vincere il mondiale 2010 di formula uno. Il suo distacco di 24 punti dalla vetta lo mette in una pessima posizione di partenza ma nel circus mai dire mai ed il campione del mondo 2008 parte con l’obiettivo di essere aggressivo.

“Non mi importa molto dei tre li davanti. Loro hanno molto più da perdere rispetto a me. Terrò la testa concentrata e continuerò a spingere. Vado ad Abu Dhabi per provare a vincere anche se non abbiamo la macchina più veloce in questo momento. Abbiamo lavorato tanto ma disponiamo solo della terza vettura più veloce ed a questo punto della stagione devi essere il più veloce. I Ragazzi hanno lavorato molto, ma la Red Bull è sempre rimasta davanti.”

Hamilton è consapevole delle sue chance mondiali ma se non dovesse laurearsi campione del mondo tiferebbe per Webber poiché gli è sembrato il pilota più in palla quest’anno, sopratutto per come ha gestito la situazione all’interno di un team che stravede per Vettel.

9 novembre 2010

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Schumacher e le strategie “alternative” Mercedes

Con questo articolo anticipiamo un argomento di cui parleremo a fondo una volta terminato il Mondiale. Ci riferiamo al rientro in Formula 1 di Michael Schumacher.

Ne parliamo oggi perché, ancora una volta nel 2010, oltre alle sue non brillantissime prestazioni (almeno fino a Spa), si sono aggiunte alcune inspiegabili strategie del muretto a rovinare ancor di più i risultati del tedesco.

Interlagos ultima “perla” strategica

Interlagos è stata un’altra prova di come si possano buttare (quando ci sono) delle possibili buone prestazioni.

Le caotiche qualifiche del sabato stanno regalando a Michael un’ottima performance sul bagnato. È infatti secondo alle spalle di Hamilton quando arriva il momento di montare le slick. Ed ecco il primo grave errore del muretto Mercedes. Schumacher viene inquadrato sui cavalletti sulla sua piazzola dei box, mentre gli altri 9 piloti rimasti nel Q3 sono fuori per tentare di migliorare il tempo. Succede così che Michael ha, oltre al giro di uscita, un solo giro buono per fare meglio del suo precedente crono, mentre Hulkenberg lo migliora almeno 3 volte così come gli altri in pista. Rimane così fermo, seppur migliorando di qualche decimo, in ottava posizione.

La gara di domenica parte con un ottimo spunto grazie al quale Michael passa Barrichello e, all’ingresso della S-Senna, Kubica. Il polacco in uscita accompagna il tedesco fuori traiettoria e questo è costretto ad allargarsi sull’erba, dove perde 3/4 posizioni ritrovandosi dietro Button. Jenson viene sopravanzato dopo pochi giri con un ottimo sorpasso simile a quello ai danni di Raikkonen nel 2006.

Fino ai pit Schumacher rimane comunque davanti al compagno Rosberg, partito tredicesimo. Ma ecco il secondo errore (e non è l’ultimo): come ben sappiamo le vetture sono dotate di GPS, quindi le squadre conoscono benissimo la posizione dei vari piloti sulla pista. Schumacher viene richiamato ai box per montare le gomme dure, ed esce dalla pitlane giusto dietro a Sutil con la Force India, che le dure le monta già da inizio gara. Rimane, così, dietro al connazionale per dieci giri buoni rallentando il suo passo di più di un secondo a tornata. Michael tenta più volte di avvicinarsi, ma conosciamo la velocità della Force India sul dritto al cospetto di quella della Mercedes. Il tempo perso è talmente tanto che Rosberg, uscito dai box dopo la sua sosta, si ritrova davanti ad entrambi. Sarebbero bastati due giri in più in pista per evitare il tedesco della Force India, eppure al muretto hanno sbagliato i calcoli.

L’ingresso della Safety Car provocato dall’incidente di Liuzzi, “toglie di torno” finalmente Sutil, che rientra per la sua sosta. Rosberg fa lo stesso per montare gomme fresche (dure) per gli ultimi giri ma viene richiamato subito dopo per rimontare le morbide, con la valutazione che mancano pochi giri al termine e può sfruttare l’ormai poca benzina a bordo. Nico, sotto regime di Safety Car, ha tutto il tempo di riaccodarsi dietro Michael che viene, invece, lasciato in pista con gomme dure e usate, quando poteva risultare comodo anche per lui montare pneumatici freschi per l’ultimo tratto di gara.

Alla ripartenza, Michael (come dichiarerà successivamente) lascia passare Nico per dargli l’opportunità di avvicinarsi a Button. Obiettivo che sfumerà anche a causa dei numerosi doppiati che, da quest’anno, non possono più sorpassare la Safety Car ma devono rimanere esattamente nelle loro posizioni.

Ultima di una serie di gare “fallate”

Interlagos non è la prima gara del tedesco condizionata dalle strategie “fantasiose” del muretto. E dire che lo stratega è Ross Brawn, non uno qualunque. Non si capisce se questi errori siano dovuti ad azzardi troppo spinti o se manchi la concentrazione. In almeno altre tre gare il muretto ha inciso in negativo sulle gare di Schumacher.

A Valencia, durante il regime di Safety Car per l’incidente spettacolare di Webber e Kovalainen, Schumacher viene richiamato inspiegabilmente ai box quando monta gomme dure dall’inizio e può (come ha fatto poi Kobayashi) proseguire tranquillamente fino quasi a fine gara. Per la serie “Cornuto e mazziato”, oltretutto, è costretto a sorbirsi il semaforo rosso in uscita di pitlane quel tanto che basta a tornare in pista ultimo.

A Montreal, tutti sanno che le gomme morbide durano si e no 15 giri e la prima parte di gara lo dimostra. Qui gli errori sono diversi, uno conseguenza dell’altro. Schumacher parte con le gomme dure (primo sbaglio), viene richiamato al 12° giro per rimontare ancora le stesse gomme e subito dopo l’uscita dei box viene a contatto con Kubica, danneggiando un pneumatico. Nuovo cambio gomme (e qui il secondo sbaglio, perchè non montare qui o prima le morbide?) fino al 33° giro dove monta le morbide con le quali prosegue fino alla fine. 37 giri con gomme che, dopo 15, non reggono più. Termina la gara sulle tele, sopravanzato da diversi piloti.

A Suzuka il suo passo è decisamente più veloce di quello di Rosberg, eppure un’altra errata valutazione del muretto lo fa rimanere dietro al compagno dopo la sosta per il cambio gomme. Tenta di passarlo invano fino alla “calma” richiesta dal Muretto. Arriverà sesto ma senza errori avrebbe potuto avvicinarsi ad Hamilton visti i problemi al cambio dell’inglese.

Si aggiunge carne al fuoco

Questi errori dal muretto non fanno altro che peggiorare la situazione. Se consideriamo che già di suo quest’annata non è stata esaltante per Schumacher, ecco che il 2010 si è trasformato nell’anno in cui si sono risvegliati tutti i detrattori del tedesco. Accusato nei casi più esagerati, facendo leva sui risultati di questa stagione (e sul confronto con Rosberg) e senza alcuna attenuante, di aver vinto 7 Mondiali grazie a vetture irregolari e/o dotate di poteri paranormali, contestato da molti suoi ex (o forse meglio dire ex interessati) tifosi Rossi e accusato di tradimento. Come detto, ne parleremo più avanti.

Concludendo, sebbene le prestazioni 2010 della “seconda” carriera di Michael Schumacher non siano state all’altezza del nome, sebbene in crescita nel finale, è giusto anche considerare tutti i fattori di questa annata non positiva. E, oggettivamente, se lui ci ha messo del suo (in negativo) è altrettanto oggettivo il fatto che anche il muretto non sia stato sempre all’altezza della situazione.

8 novembre 2010

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Maldonado testerà l’HRT ad Abu Dhabi

L’HRT ha annunciato lunedì che Pastor Maldonado testerà la vettura spagnola nei tre dei quattro giorni di test di F1 a disposizione' date=' ad Abu Dhabi.

Nuove rivelazioni sostengono che il nuovo campione del mondo di GP2, che è appoggiato dalla compagnia petrolifera PDVSA, è vicino a un accordo per correre nel 2011 con la nuova HRT provvista del cambio fornito dalla Williams.

È stato, anche, da poco annunciato che Maldonado testerà la Williams nei rimanenti giorni di test successivi al finale di stagione previsto per domenica.

Recentemente si era vociferato che il collaudatore finlandese della Williams, Valtteri Bottas, e forse anche lo stesso Nico Hulkenberg potevano essere tra i candidati per testare l’HRT ad Abu Dhabi.

Hulkenberg, tuttavia, non è più un candidato, dato che Maldonado è stato richiesto dalla Pirelli per l’intera sessione di test del 19 e 20 novembre.

Il 23enne tedesco non ha i requisiti per provare nei giorni dei giovani piloti.

8 novembre 2010

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HRT, Klien non è sicuro di correre ad Abu Dhabi

Christian Klien sarà ad Abu Dhabi questo weekend, con la speranza di disputare un’altra gara con il team spagnolo HRT. Senza che sia stata fornita alcuna spiegazione, il pilota austriaco riserva del team ha sostituito il titolare Sakon Yamamoto in Brasile, battendo nettamente l’altro pilota titolare Bruno Senna.

La sua gara è stata poi rovinata quando la sua auto si è fermata mentre andava a schierarsi in griglia, ma il team boss Colin Kolles ha elogiato la sua abilità di “adattarsi facilmente alla velocità delle altre nuove squadre.”

Klien tuttavia non è sicuro di tornare al volante per la gara conclusiva del mondiale 2010, questo weekend.

“Ovviamente lo spero, ma non l’ho nemmeno chiesto” ha riferito al giornale Kleine Zeitung. Klien sta già guardando avanti, e accoglie con favore la notizia che l’HRT userà il cambio della Williams nel 2011 e che avrà un nuovo investitore. Si crede anche che la base della futura vettura del team sarà la Toyota 2010. “Ad ogni modo, il team sarà un luogo di lavoro molto ambito nel 2011″, ha commentato Klien.

9 novembre 2010

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Ferrari: È arrivato il momento di tirare le somme

Nonostante una qualifica difficile che ha visto Fernando Alonso retrocedere dalla terza alla quinta posizione in griglia' date=' domenica scorsa in Brasile, il pilota spagnolo è stato autore di un’altra performance concreta, facendo, come lui stesso ha sempre sostenuto, tutto il necessario per vincere il Campionato Piloti e conquistando il terzo gradino del podio.

Alonso ha avuto ragione quando, a metà della stagione, affermava che i conti si sarebbero fatti solo nella gara conclusiva, ad Abu Dhabi. Ora, a solo una settimana dal GP di Interlagos, è giunto il momento di farli ed ogni membro della Scuderia Ferrari Marlboro sa cosa deve fare. “Dobbiamo dare il massimo”, ha dichiarato il Team Principal Stefano Domenicali, prima di lasciare il Brasile. “È chiaro che a questo punto non abbiamo ancora raggiunto il risultato più difficile ed importante, ma faremo il possibile fino alla fine.”

Chiaramente, restando solo questa gara, la matematica di cui Fernando è così appassionato è ora più semplice che mai, perché, allo spagnolo, chiunque vinca la gara, sarà sufficiente conquistare un secondo posto per portare il titolo Piloti a Maranello. “È chiaro, dal momento che siamo in testa, che gli altri dovranno darsi da fare più di noi,” ha considerato Domenicali. “Se finiamo fra le due Red Bull, otterremo il risultato che ci serve. Ma, come sempre, la chiave è concentrarsi sui nostri obiettivi per tutto il weekend, senza preoccuparsi di quello che gli altri stanno facendo.”

L’anno scorso ad Abu Dhabi le Red Bull hanno dominato, anche se allora, non avendo nessuna possibilità di conquistare i due titoli che erano già stati assegnati alla Brawn GP e a Jenson Button, la Scuderia aveva interrotto lo sviluppo della vettura del 2009. “Questa volta è invece evidente che abbiamo proseguito. Per questo sono convinto che saremo lì a lottare”, ha aggiunto Domenicali.

“Ma non dimentichiamoci che la Red Bull ha vinto molto quest’anno, conquistando numerose pole position ed il campionato Costruttori. Questa è la prova che hanno lavorato meglio di chiunque altro e che hanno reso la loro vettura la più veloce e la più competitiva. Noi però siamo ancora pronti a combattere fino alla fine per il campionato Piloti.” Inoltre, la Scuderia è desiderosa di primeggiare in questo fine settimana, considerando i forti legami e la sua partnership con aziende come Mubadala ed Etihad, mentre Yas Island è anche la sede del primo parco a tema Ferrari, che l’anno scorso era solo un cantiere, mentre ora è diventato una spettacolare attrazione.

Il GP di Abu Dhabi dell’anno scorso non è stato un fine settimana particolarmente facile per la Scuderia: Kimi Raikkonen ha chiuso al dodicesimo posto, mentre Giancarlo Fisichella è giunto sedicesimo. Felipe Massa farà il suo debutto sul tracciato quest’anno, visto che ha saltato la prima edizione del 2009, a causa dell’infortunio di Budapest, anche se ha visitato il circuito di Yas Marina come spettatore. Il tracciato di 5,554 km è certamente un luogo spettacolare e, mentre quello di Singapore ospita l’unica gara in notturna del Campionato, Abu Dhabi è l’unica tappa in cui si passa dalla giorno alla notte nella stessa gara. L’orario di avvio fissato alle 17 ora locale significa che, approssimativamente, l’oscurità scenderà dopo 45 minuti e le luci artificiali si accenderanno per illuminare la pista.

Il circuito è poi unico sotto molti punti di vista, con la pista che passa sotto un hotel, mentre la corsia dei box include un tunnel che porta le vetture da una parte all’altra della pista. La gara dello scorso anno ha inoltre segnato la fine di un’era, perché è stato l’evento finale del rifornimento: Jarno Trulli ha avuto “l’onore” di essere l’ultimo pilota ad effettuare una sosta per rifornirsi di carburante quando è rientrato al quarantaduesimo dei cinquantacinque giri di gara . Abu Dhabi è stato inoltre l’evento conclusivo del vecchio sistema punti, che ne assegnava solo dieci al vincitore.

Anche l’edizione 2009 di questa gara ha visto calare il sipario sulla stagione, ma era solo il diciassettesimo round del campionato, mentre quest’anno, la seconda edizione del Gran Premio di Abu Dhabi rappresenta il diciannovesimo appuntamento che le 24 vetture iscritte devono affrontare. È stata una stagione lunga ed impegnativa per tutti e quest’ultima tappa sarà particolarmente intensa. Il lungo viaggio dal Brasile al Medio Oriente, significa che le squadre avranno meno tempo del solito per metter a punto il set-up delle vetture che devono essere pronte per la prima sessione di prove del venerdì. Tuttavia, gli impianti e le condizioni di lavoro – a parte il caldo – sono eccellenti in quello che è senza dubbio il più moderno circuito esistente oggi nel mondo.

I servizi così moderni in quest’edizione saranno ancora più apprezzati dal momento che il circuito di Yas Marina ospiterà le squadre per un’altra settimana dopo il Gran Premio. Il martedì ed il mercoledì successivi si assisterà ad una “Young Driver Test Session”, durante la quale la F10 della Scuderia Ferrari Marlboro sarà guidata da Jules Bianchi, il giovane pilota francese, membro della Ferrari Driver Academy che quest’anno ha gareggiato in GP2. Venerdì e sabato le squadre proveranno inoltre, per la prima volta, gli pneumatici Pirelli, che dalla prossima stagione sarà fornitore unico, mentre Bridgestone lascia la F1 dopo aver garantito un prezioso servizio negli ultimi tredici anni. Così Abu Dhabi rappresenta non solo la resa dei conti finale della stagione 2010, ma è anche il punto di partenza del campionato 2011.

9 novembre 2010

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Ferrari: Ad Abu Dhabi l’affidabilità è la priorità numero uno

Trasferta spezzata in due per la Scuderia Ferrari Marlboro. Mentre il gruppo dei meccanici, partito nella notte fra domenica e lunedì da San Paolo del Brasile è già in pista allo Yas Marina Circuit, i tecnici hanno fatto una breve sosta a Maranello dove questa mattina si è tenuto il consueto debriefing post gara.

L’analisi del weekend di Interlagos non ha offerto particolari sorprese. In termini di prestazione, le novità aerodinamiche introdotte in Brasile hanno risposto alle aspettative ma, chiaramente, resta un divario, almeno in qualifica, rispetto agli avversari principali. In gara, invece, la F10 ha confermato di essere competitiva ai massimi livelli: se non fosse stato per la posizione in griglia e i secondi persi nei duelli con Hamilton e Hulkenberg, Fernando Alonso avrebbe potuto dare battaglia molto da vicino alle due Red Bull. Anche Felipe avrebbe avuto il potenziale per finire nei primi cinque ma il problema al pit-stop – malfunzionamento di una pistola nel momento del fissaggio del gallettone alla ruota anteriore destra – gli ha impedito di dimostrarlo.

Proprio l’affidabilità è stata al centro dell’attenzione dei tecnici. È chiaro che in una gara decisiva come quella di Abu Dhabi non c’è margine d’errore. Sarà fondamentale non avere problemi sin dall’inizio del weekend, in modo da preparare in ogni minimo dettaglio le qualifiche e la corsa. Fra il pomeriggio di oggi e la giornata di domani anche gli ingegneri raggiungeranno Abu Dhabi, dove i piloti arriveranno in serata, con un volo diretto da San Paolo.

In tutta la squadra, a Maranello e in pista, c’è la consapevolezza della posta in gioco così come del fatto che, per la dodicesima volta negli ultimi quattordici anni, la Scuderia arriva all’ultima gara nella condizione o di giocarsi un titolo oppure, di averlo già conquistato. Sono cambiati tanti elementi e tanti fattori ma la Ferrari è sempre lì, al vertice della Formula 1.

9 novembre 2010

Alonso: Un weekend ad Abu Dhabi da fare alla perfezione

Sono arrivato ieri sera ad Abu Dhabi, direttamente da San Paolo del Brasile. E’ stato un volo lungo ma sono comunque riuscito a riposarmi. Ho fatto un salto al circuito dove ho incontrato la squadra e ne ho approfittato per fare un giro di pista in bicicletta. Il nostro approccio a questa gara così importante non è cambiato: sappiamo che, se sapremo essere perfetti, allora avremo la possibilità di raggiungere il traguardo che ci eravamo prefissati all’inizio della stagione.

Il risultato di Interlagos ci consente di essere padroni del nostro destino: con la vittoria o con il secondo posto non dovremo fare nessun tipo di calcolo. Possiamo farcela, anche se sappiamo che i nostri principali avversari sono molto forti: finora, a parte forse una gara, la loro è stata la macchina migliore su ogni tipo di circuito. Detto questo, non vuol dire che partiamo battuti, tutt’altro.

Questa sera, dopo aver partecipato ad un evento organizzato dal nostro partner Shell, ho visitato il Ferrari World Abu Dhabi, il parco tematico dedicato alla casa di Maranello che sorge adiacente al circuito. La struttura già dominava la scena lo scorso anno ma vederla terminata offre tutta un’altra impressione. Dentro si può davvero vivere l’emozione di un giorno dentro il mondo Ferrari, dalla velocità della Formula 1 allo stile e alla tecnologia delle vetture stradali.

Da domani ci concentreremo totalmente sulla preparazione di questo Gran Premio. Siamo all’ultima tappa di una stagione che, comunque vada, resterà bellissima. Vediamo di completarla nella maniera migliore: ce la metteremo tutta, di questo statene certi!

10 novembre 2010

Massa: “Speriamo di togliere punti agli avversari di Fernando”

Arrivo questa sera ad Abu Dhabi, dopo essere partito da San Paolo lunedì sera. A parte il piacere di correre in Brasile davanti al mio pubblico c’è poco di piacevole da ricordare di questo weekend.

Le qualifiche non sono andate bene e poi il problema al gallettone durante il mio pit-stop ha praticamente scritto la parola fine sulla mia corsa, in quanto sono dovuto ritornare subito ai box e mi sono ritrovato in fondo al gruppo. Se non fosse stato per quello, credo che avrei potuto finire la gara nei primi cinque, il che sarebbe stato un buon risultato.

Da quel momento in avanti, è stata durissima, con tante macchine davanti a me e ci sono state delle fasi in cui il traffico rendeva la situazione molto confusa. Ad esempio, ad un certo punto Rosberg mi ha lasciato passare e io non ho capito perché: c’erano piloti in lotta fra loro ma su due giri diversi e allora le bandiere blu non erano facili da gestire. Quando è entrata la safety-car è diventato tutto ancora più complicato. Secondo me era meglio quando, in regime di neutralizzazione, le macchine doppiate potevano sdoppiarsi: la corsa era più interessante. Lo sarebbe stato certamente ad Interlagos, visto che c’erano diverse vetture fra Fernando e Webber e fra Hamilton e Fernando.

Ora concentriamoci sul futuro piuttosto che sul passato. Siamo alla vigilia dell’ultima gara della stagione, ad Abu Dhabi. Per me sarà una pista completamente nuova perché l’anno scorso non ho potuto corrervi. L’ho sperimentato al simulatore e mi sono allenato fino a ieri con un videogioco a casa in Brasile: ho abbastanza informazioni anche se c’è sempre una differenza fra il virtuale ed il reale. Anche se non ho disputato l’edizione inaugurale di questo Gran Premio, ero presente al circuito e ho potuto verificare che l’impianto è fantastico. Per la Ferrari è un appuntamento speciale perché l’azienda e la squadra stessa hanno dei forti legami con questo Paese attraverso sponsor come Mubadala ed Etihad e, ora, anche con il parco tematico, situato vicino al circuito. Poiché rimarrò ad Abu Dhabi per una settimana dopo la gara, visto che ci sono i test con i giovani piloti e quello con le gomme Pirelli, spero di avere il tempo per visitare questa struttura: sono sicuro che sarà un’esperienza divertentissima.

Per quanto riguarda il test Pirelli, non vedo l’ora di sperimentare i nuovi pneumatici per capire le differenze con quelli Bridgestone, che sono stati partner straordinari per tanti anni. Saranno due giornate molto importanti per farsi un’idea del comportamento delle gomme prima della pausa invernale.

La Ferrari è ancora in lotta per il titolo Piloti e spero proprio di poter combattere per le prime posizioni. Se riuscirò a portare a casa un bel piazzamento, togliendolo ai rivali di Fernando, potrò essere utile alla sua corsa per il campionato.

9 novembre 2010

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Lauda: “Alonso riderà della filosofia Red Bull nell’ultima gara”

Niki Lauda ha equiparato il palese approccio della Red Bull alla gara finale di Abu Dhabi questo weekend come a un modo per consegnare il titolo alla Ferrari.

Dietrich Mateschitz' date=' proprietario dell’azienda che produce bibite energetiche, ha affermato che “non c’è alcuna possibilità” che a Sebastian Vettel e Mark Webber venga chiesto di scambiarsi le posizioni.

“È una scelta sportiva, ma alla fine sarà Alonso a gioire” ha detto Niki Lauda alla tedesca ORF, sottolineando come un’altra doppietta Red Bull con Vettel primo porterà lo spagnolo a vincere il titolo.

Anche lo spagnolo Jaime Alguersuari che guida per la Toro Rosso, il secondo team Red Bull, ha detto che ricorrere ad una strategia di squadra in questo weekend sarebbe “logico”.

“Sarei molto stupito se non imponessero degli ordini di scuderia” ha affermato alla radio spagnola Cadena SER.

Anche Pedro de la Rosa ritiene che in Red Bull sarebbero pazzi a voler sprecare l’opportunità di vincere il loro primo titolo piloti.

“Ognuno può pensare ciò che vuole, ma la mia opinione è che ci saranno ordini di scuderia”, ha affermato.

Ralf Schumacher non è d’accordo: “Ne dubito” ha risposto il tedesco quando gli è stato chiesto se si immagina che Vettel si faccia da parte domenica.

“Significherebbe che Webber diventa campione del mondo prima di lui, e una sconfitta all’interno del tuo stesso team non fa mai piacere”, ha detto al giornale Bild.

Così mentre Mateschitz ha escluso il ricorso a ordini di scuderia, meno chiaro è ciò che la squadra pensa dell’eventuale autonoma scelta di Vettel di aiutare la Red Bull Racing.

“I piloti corrono per il team”, ha dichiarato Chris Horner al giornale austriaco Salzburger Nachrichten.

“Non credo sia una decisione che spetta a me. In fin dei conti, se si trovasse nella condizione, dipenderebbe da Sebastian”, ha detto Horner.

Naturalmente, tutti i discorsi sulla strategia di squadra ad Abu Dhabi potrebbero non avere alcun significato dato che Fernando Alonso si garantirebbe il suo terzo titolo mondiale anche arrivando secondo.

“La Ferrari dovrebbe trovarsi bene su quella pista con lunghi rettilinei”, ha detto l’ex pilota svizzero Marc Surer.

Anche de la Rosa la pensa così: “I rettilinei sono il punto debole della Red Bull. Anche perchè la McLaren sarà molto forte ad Abu Dhabi.”

“È un circuito che sarà molto più difficile per la Red Bull di quanto la gente crede”, ha aggiunto lo spagnolo.

10 novembre 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Sauber spera in un ottimo ultimo Gran Premio ad Abu Dhabi

La scuderia Sauber spera di disputare ad Abu Dhabi un’ottima gara che possa segnare la nota positiva della stagione di F1. Per la scuderia di Peter Sauber è già un miracolo essere stata al via della stagione ma il team ha saputo sviluppare bene la monoposto durante la stagione ed ora occupa l’ottava posizione nel mondiale costruttori con 44 punti.

James Key' date=' direttore tecnico del team ha detto: “Siamo già al termine della stagione, questo mondiale è stato molto veloce. Non vedo l’ora di arrivare ad Abu Dhabi, il circuito e lo scenario sono veramente fantastici. Dovremo lavorare molto sulla macchina per riuscire a trovare il giusto compromesso tra la parte lenta dell’ultima sezione e la chicane con il rettilineo. Si tratta di un compromesso particolare per generare velocità sul dritto e stabilità in frenata.”

Quindi, continua Key, con l’obiettivo per Abu Dhabi: “Stiamo facendo molto per continuare ad arrivare a punti in ogni gara, per noi è importante e spero che otterremo un grande successo nell’ultima gara.”

10 novembre 2010

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Renault annuncia i piloti per i test di Abu Dhabi

La Renault ha annunciato i nomi dei piloti che testeranno la vettura durante i test riservati ai giovani nei giorni 16 e 17 novembre sul circuito di Abu Dhabi.

Saranno Jerome D’Ambrosio e Mikhail Aleshin i piloti che guideranno la R30 ad Abu Dhabi. D’Ambrosio' date=' 25 anni, pilota Belga, è stato collaudatore Renault fino al gran premio di Singapore, dopodiché è passato alla Virgin Racing con la quale ha disputato le libere di Singapore. Nella stagione 2010 ha corso nel campionato GP2 disputando 7 gare e vincendone una.

Aleshin, russo di 23 anni, ha vinto quest’anno il titolo di Formula Renault 3.5 e si è guadagnato il test con la prima squadra.

D’Ambrosio potrebbe sostituire uno dei piloti Virgin nella prossima stagione, sembra infatti che uno tra Timo Glock e Lucas di Grassi lascerà il team.

11 novembre 2010

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Kovalainen non parteciperà alle ultime prove libere della stagione

Heikki Kovalainen non parteciperà alla fase iniziale delle prove libere del venerdì, questo weekend ad Abu Dhabi.

Il finlandese sarà sostituito al volante della sua Lotus Racing dal malese (nato a Kuala Lumpur) Fairuz Fauzy, che ha già avuto un ruolo simile per alcuni gran premi in questa stagione.

“La vera sfida per me è quella di provare e spingere su quello che sarà un tracciato molto “green” ” ha detto il 28enne.

Il suo coetaneo Kovalainen, tuttavia, è pronto a tornare col team anche nel 2011, dopo il recente incontro con il capo della Lotus Racing, Tony Fernandes in Malesia, e dopo aver comprato 150.000 dollari in azioni della sua compagnia aerea AirAsia.

Il team è attualmente coinvolto in una disputa sul nome contro la casa del Gruppo Lotus, ma Fernandes insiste nel dire che il suo team si rafforzerà molto nel 2011.

“Noi abbiamo lavorato andando diritto per la nostra strada, la lettura delle nostre azioni parlano più delle nostre parole, noi continueremo a fare il nostro lavoro in questo modo” ha detto.

Kovalainen, infine, dichiara che quello di Abu Dhabi sarà uno dei finali più emozionanti della storia e che lui è “interamente concentrato sul prossimo anno.”

11 novembre 2010

HRT: sarà Klien, e non Yamamoto, a concludere la stagione

Christian Klien disputerà un altro gran premio di Formula 1 con il team HRT ad Abu Dhabi questo weekend, bissando così l’esperienza di Interlagos

Un indizio sui piloti schierati dal team spagnolo per la gara finale della stagione si è avuto all’inizio della settimana, quando si è appreso che l’austriaco Klien si è spostato dal Brasile in Medio Oriente, mentre il pilota titolare Sakon Yamamoto era fermo a Tokyo.

Come è successo in Brasile, la HRT non ha voluto spiegare il motivo della sostituzione di Yamamoto.

Tuttavia, si ritiene che il team stia sperando di ottenere un buon risultato in questo finale di stagione per battere la Lotus e ottenere l’ambito decimo posto nella classifica costruttori.

Klien, 27 anni, è sembrato il pilota più competitivo tra i quattro schierati quest’anno dalla HRT, inclusi Bruno Senna e Karun Chandhok.

“È la mia terza chance di correre per il team quest’anno, e stò entrando sempre più in sintonia con la vettura e con lo staff” ha detto il pilota austriaco, che imparerà il tracciato di Yas Marina venerdì.

11 novembre 2010

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La pioggia segue la F1 nel deserto di Abu Dhabi

La pioggia apparsa costantemente nelle ultime gare sembra aver seguito la Formula 1 anche al suo gran finale' date=' nonostante la gara in programma questo weekend si svolga tra le dune sabbiose di Abu Dhabi.

Le precipitazioni sono talmente rare in questa parte del mondo da occupare la prima pagina dei giornali locali quando leggeri scrosci sono caduti nelle giornate di martedì e mercoledì.

E gli uffici meteorologici regionali predicono la possibilità di ancora più pioggia, e una sicura parziale copertura nuvolosa, sul tracciato di Yas Marina questo fine settimana.

La pioggia ha condizionato 3 gare consecutive in Giappone, Corea e Brasile, ma si dava per scontato che ad Abu Dhabi il tempo sarebbe stato asciutto.

Ad ogni modo domenica ci si attende un gran premio sull’asciutto, mentre le maggiori probabilità di piogge più consistenti sono previste per sabato.

Finora, giovedì mattina, il tempo a Yas Marina si mantiene asciutto e caldo.

11 novembre 2010

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