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In pista con F430 per un giorno


Edolo

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Stamattina sono sceso in pista all'autodromo di Latina alla guida di due supercar che difficilmente mi ricapiterà di provare nuovamente:

Ferrari F430

Lamborghini Gallardo Superleggera

Lo stage di guida GT mi era stato regalato alla laurea a novembre ma ho aspettato una giornata di giugno per scongiurare il più possibile il rischio di pioggia.

La prima cosa che mi ha sorpreso è quanta gente si avvale di questo tipo di servizio: saremmo state una trentina di persone solo tra le 10 e le 12, e non è che siano poche le date in cui è possibile prenotare la guida.

Ho aspettato qualcosa in più di una mezzora prima di essere chiamato per il briefing teorico tenuto da uno stagionato pilota francese (in un pessimo italiano) all'interno di una nuovissima Classe A poco prima di partire per 2 giri di esplorazione del tracciato. Già rimango stupito da come il tipo riesca ad aggredire la strada con un'A160 CDI carica di bagagli e 5 persone all'interno.

Di ritorno, dopo pochi minuti, mi siedo alla guida della Gallardo Superleggera. E' bassisma: entrare nell'abitacolo non è banale neanche per chi ha un fisico abbastanza atletico; si sta praticamente seduti a terra. A dispetto di ciò, la posizione di guida è molto confortevole e tutto sommato la visibilità anteriore è buona. Dopo aver scambiato i convenevoli con il primo istruttore (sempre francese, ma più giovane e con un buon italiano), mentre perdo un po' di tempo a trovare la maniera di allacciare la cintura con le "bretelle", noto l'incredibile quantità di elementi in fibra di carbonio all'interno dell'abitacolo: praticamente tutta la portiera, la plancia, parte del volante, eccetera.

Con la levetta di destra del volante metto la prima e si parte. Per una buona metà della corsa dell'acceleratore, l'auto è docile e si riesce a tenere a bassa velocità (per uscire dal box) senza farla soffrire. Ci ho messo 2 giri e mezzo per capire che per far tirar fuori tutta la voce al V10 da 530cv dovevo affondare tutto!

L'auto si guida molto più facilmente di come mi aspettassi: il carico è 70% posteriore e 30% anteriore, ma si percepisce molto la differenza rispetto ad una TP. Erano stati posizionati dei birilli per indicare il punto di frenata, quello di massima sterzata e quello di riapertura del gas, dei quali i primi collocati in condizioni di grandissima sicurezza: la frenata è talmente potente che seguendo alla lettera le indicazioni si arrivava in curva decisamente piano. Tuttavia l'istruttore non ha avuto niente in contrario quando ha visto che cominciavo ad andare più lungo, anzi, notando che ci prendevo confidenza mi ha "sfidato" ad andare più forte dicendo che si stava annoiando. :lol:

Purtroppo 4 giri durano poco e appena presa un po' di confidenza sono dovuto rientrare nel box.

Passano non più di 2 minuti dal rientro e mi siedo al volante della F430. Il terzo pilota è sempre francese e non parla una parola di italiano, cosicché le nostre chiacchierate (era piuttosto loquace) si svolgono in inglese. Non ha molte istruzioni da darmi perché i comandi delle due auto sono estremamente simili.

L'ambiente all'interno della Ferrari è molto meno raccolto rispetto alla Lamborghini: volante regolato un po' troppo alto per i miei gusti, pedali molto morbidi e sedili meno avvolgenti rispetto a quelli in alcantara della "rivale"; la qualità percepita è globalmente inferiore.

Ma basta fare i primi 10m in uscita dal box per rendersi conto che quanto si dice è vero, cioè che di una Ferrari paghi il motore e tutto il resto è secondario. E il motore fa veramente dimenticare in un istante la percezione di cui parlavo sopra: 2 cilindri e 40cv in meno, ma il piacere di guida è su un altro livello. Innanzi tutto il sound che fa venire i brividi di continuo, mentre sulla Gallardo deliziava solo a regimi molto elevati; la risposta del pedale dell'acceleratore, il quale non deve essere schiacciato a fondo per avere un'erogazione "da Ferrari".

Fatto tesoro della confidenza presa sulla Lamborghini, con la F430 inizio subito molto più forte, chiedo ed ottengo l'autorizzazione a ritardare un pochino le frenate, ed in uscita dalle curve più veloci schiaccio tutto il pedale del gas facendola salire subito di regime. L'auto rimane incollata alla strada grazie anche all'elettronica e nonostante l'abitudine alla TA non ho avuto alcun tipo di disagio. Durante nessuna delle due guide mi è venuto in mente di guardare contagiri e tachimetro, cosicché non ho idea delle velocità tenute.

Anche qui purtroppo l'esperienza è breve: rientro nel box e saluto l'istruttore che mi fa i complimenti per la guida considerato che era la mia prima esperienza in pista.

Complessivamente è stata un'esperienza molto suggestiva: oggi la passione è stata nutrita per benino. :)

Ciò nonostante, sono da segnalare la durata molto ridotta (4+4 giri su un circuito di 1.6 km sono davvero pochi), peraltro su di un circuito poco adatto in quanto concepito soprattutto per go kart e due ruote; il costo molto elevato dell'esperienza: €399 sono praticamente €50 euro a giro! Inoltre capisco la necessità di ammortizzare i costi, ma di fatto condividere l'esperienza con altre 30 persone fa perdere di molto l'esclusività.

Diciamo che mi hanno fatto provare l'ebbrezza di avere a che fare con una supercar, costi inclusi! ;)

Concludo con una ulteriore nota positiva: mi sono informato sul costo dell'utilizzo privato della pista che è di €35 per mezza giornata. Direi decisamente abbordabile: credo che di tanto in tanto mi andrò a fare qualche giro con l'Alfa Spider. :)

Posto un po' di foto. Se mi dite come si fa a mettere le anteprime piccoline ed i link per il formato reale, modifico. ;)

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Modificato da Edolo

Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012

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TU SI CHE VAI BENE!!!!

:mrgreen:

big invidia!!

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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  • 2 mesi fa...

Ciao Edolo ;)

Ho scoperto questa bellissima community, alla quale mi sono subito iscritto, proprio grazie al tuo topic!

Anche io ho appena concluso un'esperienza come la tua, grazie alla mia fidanzata che mi ha regalato il cofanetto regalo. Ho avuto i tuoi stessi organizzatori (riconosco le "divise") e già che ci sono scrivo due righe anche io.

Intanto pensa che tu ti sei "lamentato" di essere stato poco in pista (facendo un totale di 8 giri)... cosa dovrei dire io che ne ho fatti solo due? (hai capito bene!)

La pista era il motodromo di Castelletto di Branduzzo (PV), e come dice la parola stessa, a girarci sono soprattutto moto e a volte qualche kart... quindi decisamente troppo piccola. Questo porta lo svantaggio che correre li diventa molto tecnico, con tante curve e poco spazio a disposizione. Oltretutto la pista sarebbe stata 1900mt ma per girare era stata composta "in forma ridotta", col risultato che sarà stata giusto 1,3 km come la tua...

Dopo aver fatto un piccolo briefing a bordo di una C-Max (mi ha impressionato vedere quanto possa andare se spinta da una persona capace!) siamo saliti a bordo. Il mio istruttore (madrelingua francese) non capiva una parola di italiano, e questo mi ha creato non pochi problemi. Essendo la prima volta che affrontavo un'esperienza del genere (pensa che il massimo che ho guidato in vita mia è stata una Grande Punto con 95 CV) non avevo idea di come andare, quindi si può dire che quei due giri li abbia fatti da autodidatta. Il primo giro l'ho fatto quasi tutto agli 80 all'ora, tranne una tiratina nel minuscolo rettilineo, mentre il secondo giro ho preso leggermente più confidenza con il mezzo e mi sono lasciato andare a qualche tiratina di più anche in uscita di curva (ero sulla F430). Purtroppo ho capito troppo tardi che per camminare bisogna andare a fondo con il piede (e che quindi la macchina "interpreta" la volontà di chi guida e la trasmette alla strada), perciò me la sono goduta poco.

Come te sono rimasto sconvolto dalla grande quantità di persone presenti (per salire in auto sembrava di essere a militare mentre facevano l'appello) ma soprattutto dal fatto che chiaccherando con un paio dei presenti ho scoperto che c'è gente che ci va anche 7-8 volte all'anno!

Un'esperienza sicuramente interessante ma che non posso definire positiva per un paio di dettagli:

1) Istruttore madrelingua francese che sapeva solo dire: "Partiamo", "Frena", "Corda", "Destra", "Sinistra";

2) Scarsissima organizzazione anche al di fuori della pista: fogli non compilati, sono addirittura salito in auto senza aver restituito firmato il foglio dell'assicurazione nè aver fornito un mio documento;

3) Pioggia quasi torrenziale (ma nessuno poteva farci niente)

4) Tantissimi presenti e parecchie auto che giravano contemporaneamente, che su una pista così piccola può significare ingorghi o rallentamenti. Questo porta al fatto che chi ha a disposizione due soli giri (come il sottoscritto) può doversi trovare a farsi sorpassare o a sorpassare, operazione che vista la scarsezza dei piloti presenti può far perdere anche molto tempo.

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«La differenza tra un bambino e un adulto sta solo nel prezzo dei suoi giocattoli»

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Se la pista è asciutta una cosa di cui mi sono reso conto (me tapino) solo alla fine dell'esperienza è quella di accellerare senza paura... quando giri col 430 gli istruttori ti lasciano il manettino del volante impostato su "RACE", il che significa che hai attivo il sistema E-DIFF. Con quello puoi stare tranquillo che se per caso dai troppo gas e rischi di girarti l'elettronica ci mette una pezza.

Riguardo al discorso del pedale, io ho avuto la sensazione fantastica che l'auto capisse cosa io volessi da lei. Nel senso che (prima di gridare all'auto veggente :D ) se tu stai cauto con il pedale la macchina è dolce come una Punto. Quando invece le fai capire di voler andare più forte (e quindi dai un bel pestone sull'accelleratore in uscita di curva) l'elettronica ti mette a disposizione tutta la coppia compatibilmente con l'aderenza delle gomme e le prestazioni dell'auto. L'erogazione è fluida in maniera quasi imbarazzante, così come anche la cambiata. Ricorda di non scalare con il volante girato ma di farlo all'ultimo prima di impostare la traiettoria della curva.

Un'altra considerazione: l'auto cambia marcia talmente rapidamente che nelle prime curve scalavo così presto che avrei potuto anche rimettere la marcia e scalare un'altra volta. Se ti ricorderai di scalare all'ultimo e di tenere sempre il pedale del gas mezzo premuto per fare le curve un pò veloce e accellerare forte in uscita vedrai che ti diverterai come un pazzo!

«La differenza tra un bambino e un adulto sta solo nel prezzo dei suoi giocattoli»

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guidando anche la moto da anni so all'incirca come si guida "pulito" nella pratica, in effetti non avevo pensato al fatto che col cambio F1 la scalata è un fulmine e non devi dosare la frizione, quindi puoi farla anche "in bocca" alla curva... spero di adattarmi presto, così almeno gli ultimi due giri me li faccio abbastanza sparati :)

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