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Azzurri, anno 0: Come rifondare un intero movimento


Matteo B.

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Oddio... Balotelli non è un ipertalento? Se qualcuno sa dirmi quanti ventenni (classe 1990 o successivi sono al suo livello di talento) me ne dica uno..

Facciamo un favore a questo mondo... Meno SUV, più 4C e Lotus...

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I più attivi nella discussione

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in linea di massima sono d'accordo con quanto scrivete, ma Sonata ti chiedo:

"se poi il gruppo non lì vuole??", non è solo col talento che si vincono le partite, perchè se non ci sono i portatori di acqua...non vai molto avanti. puoi avere tutto il talento che vuoi e per inciso questi 2 di cui stiamo parlando non sono nemmeno da paragonare lontanamente con altri mostri sacri del pallone.

Sono buoni-ottimi giocatori e bisogna vedere se nel contesto rendono, certo avendo buone-ottime qualità tecniche dovrebbero essere l'arma in più, ma se poi gli alti giocatori per ripicca fanno di tutto per emarginarli?

D'accordissimo sui portatori d'acqua, infatti ti dico che per assurdo lasciare a casa De Rossi sarebbe stato più folle anche di non convocare Pirlo. Relativamente ai rapporti umani, qui salta fuori la mia anima da Sergente Hartmann: li volete?, non li volete?, beh ve li trovate lo stesso, trovate un modo per farveli stare simpatici e il come non è un problema mio. E' un torneo che dura (nella migliore delle ipotesi) non oltre un mese, sopporta quello che ti sta antipatico e taci (magari consolati pensando al tuo conto in banca).

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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Esempio di lungimiranza tipico di chi governa il nostro calcio (:disp:)

Invece di fare una programmazione seria, anche imponendosi con le società su certi temi quali la valorizzazione effettiva dei prodotti dei propri vivai obbligando delle quote in rosa e magari in campo, mettiamo tetti agli extracomunitari.

Figc: extracomunitari da due a uno

Ok a riduzione nonostante 'no' Lega A

Dal prossimo anno il numero degli extracomunitari tesserabili passerà da due a uno. Ad annunciarlo è stato Leonardo Grosso' date=' vice presidente dell'Aic all'uscita dalla sede della Figc di via Allegri, dove si è svolto il Consiglio federale. "La Lega di Serie A era in disaccordo ma questa proposta è passata ugualmente" ha aggiunto Grosso, cui gli ha fatto eco il presidente Sergio Campana: "Limitiamo gli stranieri e valorizziamo i vivai".

Nelle ultime due stagioni le norme prevedevano un tetto di due giocatori al di fuori dell'Unione Europea provenienti da campionati esteri. La condizione posta era però che questi calciatori dovessero sostituire altri due extracomunitari. Ora si prevede un nuovo extracomunitario dall'estero in sostituzione di un giocatore non Ue ceduto. Prevista anche una deroga per le società neopromosse.

"Questa decisione lascia l'amaro in bocca e non risolve il problema - ha subito commentato il presidente della Lega di Serie A Maurizio Beretta, spiegando il 'no' - È fumo negli occhi e rischia di essere il topolino partorito dalla montagna. La nostra posizione spingeva per restare con la situazione esistente, con la volontà di varare un progetto organico a più largo respiro. Non condividiamo questo approccio, perché il mercato è già aperto e si rischia di creare problemi a diverse società. Gli extracomunitari, tra l'altro riguardano quasi esclusivamente proprio i club del massimo campionato", ha concluso.

2 luglio 2010

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Il nostro calcio non ne uscirà MAI, se seguiteranno a gestirlo in questo modo, curiamo e proteggiamo l'orticello dai "bruchini" che se magnano l'insalata, però alle gelate invernali che te lo bruciano tutto non ci pensiamo mai. :smog::(r::~:muro:

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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  • 2 settimane fa...
Baggio pronto a tornare in Azzurro

Procuratore conferma la disponibilità

Il procuratore di Roberto Baggio' date=' Vittorio Petrone, conferma la candidatura del 'Divin Codino' a ricoprire la carica di presidente del Comitato tecnico della Figc: "Roberto Baggio conferma la sua disponibilità. Attende l'incontro con il presidente Abete per approfondire i temi-oggetto dell'eventuale incarico". Il Pallone d'oro '93 vuole "offrire il proprio contributo e l'esperienza acquisita in più di 22 anni di calcio giocato", aggiunge Petrone.

Baggio e Abete si sono sentiti al telefono nei giorni scorsi. L'incontro decisivo, però, dovrebbe avvenire settimana prossima. L'ex fuoriclasse della Nazionale aveva già espresso la sua disponibilità "al presidente dell'Associazione italiana allenatori Renzo Ulivieri", dice Petrone. Questo perché, secondo lo Statuto, il presidente del settore tecnico viene nominato dal presidente federale d'intesa col presidente dell'Assoallenatori. "È certamente un incarico che potrebbe rispondere al desiderio di partecipazione che Roberto Baggio desidera offrire al calcio italiano e alla Federazione", ha concluso Petrone.

Le ultime presidenze del settore tecnico sono state occupate da Enzo Bearzot e da Azeglio Vicini, a cui Roberto Baggio succederebbe. Il settore tecnico della Figc, tra i tanti compiti, si occupa dei rapporti internazionali. E in seguito al disastro avvenuto in Sudafrica, a Baggio dovrebbe essere affidato proprio il rilancio internazionale dell'Italia. Una sorta di ambasciatore, insomma, che si dedicherebbe con particolare attenzione ai settori giovanili azzurri.

10 luglio 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Prandelli: "Oriundi? Nuovi italiani"

Il ct azzurro vuole anche la moviola

"Gli oriundi in azzurro? Chiamiamoli nuovi italiani". Il neo ct azzurro Cesare Prandelli' date=' in un'intervista rilasciata al magazine del Corriere della Sera "Sette", apre nuovamente ai giocatori di origine straniera. Prandelli ha dichiarato di essere favorevole all'aiuto della tecnologia e a Sepp Blatter chiede due cose: "Tempo effettivo come nel basket, con due tempi di 30'. E moviola, con l'arbitro microfonato che decide in diretta, pubblicamente".

Continua il ct azzurro a proposito della tecnologia: "Sarebbe emozionante - dice -. Tanto la moviola in campo esiste già. Finale a Berlino 2006, espulsione di Zidane, l'arbitro è stato avvertito dal quarto uomo che ha visto il replay sul televisore. Non l'hanno mai ammesso ufficialmente ma è cosi'".

L'intervista ha abbracciato diversi argomenti: dagli oriundi a Mourinho, passando per la sua ex-squadra, la Fiorentina: "Non era una squadra che poteva vincere lo scudetto, alla lunga le qualità tecniche vengono fuori - spiega Prandelli -. C'è stato un momento in cui si pensava che avremmo potuto costruire una squadra vincente, poi la proprietà ha fatto una programmazione diversa. Vincere nell'immediato vuol dire fare investimenti importanti. E con la crisi che c'è, giustamente, con tanti altri discorsi hanno progettato a lungo termine".

Su Mourinho: "Nel nostro ambiente il suo stile è stato traumatico, ma dopo due secondi io e lui siamo andati in sintonia su tante cose. Certo, abbiamo caratteri opposti. Lui ha rotto gli schemi in Italia: si presentava in conferenza stampa e spiegava perché non convocava questo o quell, noi invece abbiamo cercato sempre di salvaguardare il giocatore e lo spogliatoio".

Sul modo di curare il rapporto con i giocatori, Prandelli svela il suo segreto: "Per avere autorevolezza devi essere te stesso. Se ti metti un abito che non è tuo alla lunga ti sgamano". E con i giocatori col carattere difficile? "Bisogna continuare a cercare la chiave, con pazienza". Cassano e Balotelli, con lui, possono stare tranquilli.

13 luglio 2010

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La Lega boicotta il consiglio Figc

Protesta per vicenda extracomunitari

La Lega di Serie A ha deciso di non partecipare al Consiglio della Figc' date=' in programma venerdì, e di chiedere al Governo un incontro urgente. È questa la decisione adottata a Milano dall'Assemblea dei presidente del massimo campionato come protesta contro la delibera della Figc in materia del tesseramento di giocatori extracomunitari. La replica: "Sugli extracomunitari decisione assunta in piena legittimità". E non ci sarà neanche la Lega di B.

"L'Assemblea della Lega di Serie A ha preso atto della delibera della Figc in materia di tesseramento di extracomunitari, adottata in modo estemporaneo a fronte delle difficoltà del calcio nazionale, mortificato dall'esclusione fin dalle prima battute dal Campionato del Mondo e dalla esclusione del nostro Paese dall'organizzazione dei prossimi grandi eventi calcistici internazionali", si legge nella nota. "Ribadisce che si tratta di una scelta sbagliata nel merito e nei tempi, adottata a mercato aperto senza tenere conto degli impegni nel frattempo assunti dalle società, che vengono poste di fronte al rischio concreto di risultare inadempienti verso i club con i quali hanno negoziato il trasferimento di atleti facendo legittimo affidamento su un sistema che mai prima d'ora era stato modificato senza il consenso della Lega. Al di là del merito la decisione è molto grave perché adottata senza alcun confronto preventivo e votata a maggioranza dal Consiglio federale contro il parere dell'unica componente direttamente interessata alla questione".

"Si è confermato così in maniera evidente - si legge ancora - che le attuali regole di funzionamento non tengono in nessuna considerazione il ruolo centrale della Serie A nel calcio italiano. Questa realtà trova ulteriore conferma nel fatto che scelte progettuali fondamentali per il futuro del calcio italiano (organizzazione dell'attività delle nazionali, sviluppi dei settori giovanili, rilancio del Centro Tecnico Federale) sono in discussione in questi giorni senza alcun coinvolgimento dei rappresentanti della Serie A".

"La Serie A origina la sostanziale totalità delle risorse economiche del sistema calcio, trasferisce il 10% (pari a quasi 100 milioni di euro per stagione sportiva) del valore dei diritti TV alle altre componenti del sistema, fornisce alla nazionale i giocatori per le competizioni. A fronte di tutto ciò conta solo tre rappresentanti su 27 nel Consiglio federale: di fatto pesa per poco più del 10% dei voti. Il Consiglio federale, con il voto del 2 luglio 2010, ha mostrato di considerare marginale il ruolo della Serie A. Posto che tale ruolo è realmente sottostimato rispetto ai numeri dell'Assemblea e del Consiglio federale, la Serie A ritiene di non partecipare con i suoi rappresentanti ai prossimi lavori del Consiglio. Nello stesso tempo considera improcrastinabile una revisione dei ruoli e dei rapporti tra le varie componenti che costituiscono la Figc affinché l'importanza sociale ed economica della Serie A sia riconosciuta dallo Statuto della stessa Figc, Statuto che deve essere riscritto in tempi rapidi. La Federcalcio è espressione del calcio nazionale ma non può ignorare la componente principale di tale settore. La Serie A costituisce la massima espressione, sportiva ed economica, del calcio italiano ed il punto di aspirazione di tutti i giovani calciatori. Serve un profondo rinnovamento: fra i compiti istituzionali della Federcalcio deve avere importante rilievo il calcio "maggiore" che assicura al Paese risorse economiche, lustro internazionale ed eventi di rilevanza mondiale. A tal fine la Lega di Serie A ritiene indispensabile anche un riesame di leggi, per alcuni aspetti ormai obsolete, come la legge numero 91 del 1981 e il decreto legislativo n. 242 del 1999. A questo proposito la Lega di A chiede al Governo un incontro urgente".

[b']FIGC: "DECISIONE EXTRACOMUNITARI IN PIENA LEGITTIMITÀ"

La Figc, in una nota, "prende atto con rammarico della decisione della Lega di Serie A di non partecipare con i propri rappresentanti al Consiglio Federale di domani". Sulla questione extracomunitari, ribadisce "che la decisione è stata assunta in piena legittimità dal Consiglio Federale nel rispetto del quadro normativo statuale fissato dalla legge Bossi-Fini e in sintonia con le linee di politica sportiva dettate dal Coni negli ultimi anni, con l'obiettivo di contenere la presenza di atleti professionisti extracomunitari all'interno delle Federazioni Sportive Nazionali". "La Federazione - si legge ancora - esprime il vivo auspicio che la Lega di serie A riprenda al più presto la sua partecipazione ai lavori del Consiglio federale ed è peraltro impegnata, come è stato nei molti mesi di assenza della Lega, a garantire il rispetto dei valori e degli interessi di tutte le componenti del mondo del calcio".

ANCHE LA B NON PARTECIPERÀ AL CONSIGLIO FEDERALE

Al Consiglio federale della Figc, oltre alla Lega di Serie A non parteciperà nemmeno quella di Serie B. In una nota, il presidente della Serie B, Luca Ferrari, ha sottolineato che si tratterebbe di una riunione che "per quanto del tutto legittima, risulterebbe non solo priva di una componente di importanza primaria, ma altres inopportuna rispetto alla necessità di ritrovare al più presto la indispensabile condivisione di intenti".

15 luglio 2010

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"Su extracomunitari non cambiamo"

Figc' date=' Abete: "Non si torna indietro"[/size']

"Sulla decisione di ridurre gli extracomunitari da 2 a 1 non si torna indietro". A ribadirlo ancora una volta è stato il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete. "Capisco le delusioni e le critiche della Lega di A - ha aggiunto - fa parte dei ruoli differenti. Ma la decisione che abbiamo preso rientra non solo nel quadro normativo della legge Bossi-Fini e in sintonia con le linee di politica sportiva dettate dal Coni negli ultimi anni".

Il discorso degli extracomunitari, insomma, si chiude qui. Nonostante la protesta della Lega calcio. È questo il punto più importante del consiglio federale che si è svolto a Roma.

Dalla riunione sono arrivate però altre decisioni di peso. Il vicepresidente Demetrio Albertini è stato nominato presidente del Club Italia. Il suo primo impegno, si legge in una nota della Figc, sarà quello di elaborare un programma e un regolamento interno che Albertini presenterà al Consiglio Federale. Abete ha inoltre rinnovato al Consiglio la volontà e l'esigenza che entro la fine dell'anno si arrivi, con il contributo di tutte le componenti interne, a proporre un testo di revisione dello Statuto Federale approvato nel 2007 in regime commissariale. Il presidente ha perciò deciso di affidare a Carlo Tavecchio, nella sua qualità di vicepresidente vicario della Federcalcio, la delega per coordinare i lavori per la riforma dello Statuto. Anche alla luce delle situazioni emerse in sede di ammissione ai Campionati, Abete ha espresso il convincimento che occorra accelerare il confronto fra tutte le componenti sul tema della riforma dei campionati. Al vicepresidente Mario Macalli, è stata affidata la delega ad approfondire il problema della struttura dell'area professionistica, per arrivare a proporre un progetto condiviso di riforma.

ANCONA NON AMMESSO AL CAMPIONATO DI SERIE B

Il Consiglio ha poi deciso di non ammettere l'Ancona al campionato di Serie B 2010-2011 dopo aver esaminato i risultati delle verifiche e degli accertamenti svolti da Covisoc, Commissione criteri infrastrutturali e Commissione criteri sportivi. Accolti, invece, i ricorsi presentati dall'Ascoli e dal Portogruaro. In Prima Divisione di Lega Pro non è stata concessa la licenza al Figline. In seconda divisione a Potenza, Legnano, Pro Vercelli e Sangiustese. Venti, in totale, le squadre di Lega Pro non ammesse al campionato.

16 luglio 2010

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  • 2 settimane fa...

Mi auto-quoto questo intervento sull'argomento "Cosa proporreste per porre rimedio al decadimento della competitività del nostro calcio":

[cut]...potremmo "divertirci" un po' a ragionarla bene e dettagliatamente una ipotetica Riforma del nostro calcio, anche in maniera più radicale di quanto non abbia fatto io nel post succitato.

  • LegaPro di seconda divisione esclusivamente con squadre che siano composte di giocatori Under 18 formatisi nei vivai italiani.
  • LegaPro di prima divisione come sopra, almeno 10/15 elementi Under 18 autoctoni, di cui almeno 5 in campo.
  • Serie B con almeno 10/15 elementi Under 20 autoctoni, di cui almeno 5 in campo.
  • Serie A con almeno 10 Under 23 autoctoni, di cui almeno 3/5 in campo.

Per il resto, OBBLIGO a quelle società che militino in campionati professionistici di allestire almeno delle formazioni Berretti e Primavera, a fronte di qualche agevolazione fiscale almeno sino alla LegaPro compresa.

Lasciando libertà di scelta alle società che si guadagnano il diritto di entrare nel professionismo, vincendo i campionati minori, se entrare di fatto assumendosi gli obblighi o se restare dilettantistiche rinunciando alla promozione guadagnata sul campo.

Il tutto ricevendo un premio in denaro da pare delle società che, retrocesse sul campo, si gioverebbero della permanenza nella serie appena perduta; vincolando però tale premio ad un reinvestimento nelle strutture tecniche.

Per i Pro invece porre regole ferree sulla gestione dei bilanci, e dei tetti minimi di spesa per i vivai, in percentuale rispetto ai ricavi rispettivi:

  • LegaPro, prima e seconda divisione, minimo 50% dei ricavi reinvestiti nel settore giovanile.
  • Serie B, minimo 40% dei ricavi reinvestiti nel settore giovanile.
  • Serie A, minimo 30% dei ricavi reinvestiti nel settore giovanile.

Per carità, è un "giochetto" innocente, inutile, e presuntuoso...ma non fa male a nessuno, e magari ci aiuta a capire meglio che di strade ce ne sarebbero altre, basterebbe volerli sul serio i cambiamenti. ;)

La nostra F.I.G.C. invece ci mette il limite agli extracomunitari, che già di per sé è oggi anacronistico, in luogo di obblighi a valorizzare i prodotti dei nostri vivai.

Mentre leggete pure cosa prepara la F.A. inglese:

Inghilterra' date=' nuova regola: almeno 8 giocatori del vivaio[/b']

Il calcio inglese corre ai ripari per tutelare i giovani talenti di casa. Dopo il deludente Mondiale in Sudafrica della nazionale di Capello, la FA ha varato una nuova regola: a partire dal prossimo mese di settembre, all'interno della rosa di 25 giocatori ogni squadra di Premier League dovrà avere almeno otto giocatori cresciuti nel settore giovanile e messi sotto contratto prima di diventare maggiorenni. Chi non dovesse rispettare la norma, perderà un elemento della squadra: in pratica ogni club potrà far giocare in campionato al massimo 17 giocatori non prodotti dal vivaio. Nel frattempo in Italia, Lega Calcio e Figc litigano per un extracominitario in più o in meno...

28 luglio 2010

da Calciomercato.com | Tutte le news sul calcio in tempo reale | Calcio Serie A | Risultati | Classifiche | Scommesse | Ultime notizie

Quando si dice la lungimiranza e l'effettiva volontà di valorizzare i propri giocatori.

:clap:idol::clap:idol::clap:idol::clap:idol::clap:idol::clap:idol:

Non da certezze di risultati (men che meno immediati o veloci)nemmeno questa strada ma, credo sia molto semplice comprendere quanto sia più sensata, formalmente e fattivamente, rispetto alla scelta della nostra F.I.G.C.!

:pz:mirror::muro::brontolo::inca::smog:

Modificato da Navarre75

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Che qualcuno si sia svegliato? :roll: :roll: :roll:

Figc' date=' Albertini: 'Troppi stranieri in serie B e Lega Pro'[/b']

Intervistato dalla Repubblica il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini parla dei problemi del calcio italiano, sottolineando che"gli stranieri che sono in serie B, in Lega Pro e anche nello stesso campionato Primavera sono troppi e creano problemi, sono un tappo alla crescita dei nostri giovani". L'ex centrocampista del Milan parla anche di soluzioni: "Non basta più il campionato Primavera, ci vuole una seconda squadra, come in Spagna e nelle altre nazioni. Un Juve 2 o Inter 2 che possano giocare nei Dilettanti o in Lega Pro: questi ragazzi devono misurarsi con gente più grande di loro, non coi coetanei. Serve un campionato vero per farli crescere".

31 luglio 2010

da Calciomercato.com | Tutte le news sul calcio in tempo reale | Calcio Serie A | Risultati | Classifiche | Scommesse | Ultime notizie

Vedremo se resteranno considerazioni sparse e senza seguito. :nonso:

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