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Azzurri, anno 0: Come rifondare un intero movimento


Matteo B.

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E' un dato parziale però, perchè lo stesso sport ci ha mostrato gente dal talento smisurato che ha vinto un caccola in proporzione alle loro potenzialità....a causa di una vita sregolata.

2 nomi veloci....George Best e Paul Gascoigne.

Un calciatore è un'atleta, non una Rock star che si può permettere qualsiasi eccesso....Il talento ti fa emergere, ma se vuoi svettare a lungo serve anche impegno e umiltà. Specie se parliamo di un gioco di squadra....

In fondo, non gli si chiede la luna a quei due, ma semplicemente di comportarsi da persone mature....prova te a mandare a cagare il tuo datore di lavoro....scommettiamo che ti mette sotto un ponte?:mrgreen:

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Beh, questo nessuno lo mette in dubbio. Infatti nessuno pretende che in nazionale giochino panzoni tipo me, o gente che si allena con poca costanza tipo me, ma nessuno deve allo stesso modo permettere che ci giochino degli scarsoni ancora una volta tipo me. Alla fin fine B&C si allenano e in campo si impegnano: solo questo deve contare.

Se poi uno va in giro a sparare a salve con la scacciacani, all'allenatore deve fregare meno di zero, e altrettanto dovrebbe essere se andasse in giro con la pistola carica. Citando una frase che mi è rimasta impressa, detta da chissachè dirigente a proposito di chissachè nuovo giocatore con la nomea di problematico: "E' qui per giocare a pallone, mica per uscire con mia figlia".

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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Ma magari uscisse con la figlia di qualcuno.....sarebbe il meno ;)

Il mio timore è che si mettano a fare le teste di cinghia in campo....facendosi espellere per un colpo di testa (di quelli senza palla) o che remi contro la squadra per dispetto :|

Gli basta un briciolo in più...a tutti e due.....

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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E per inciso, i due giocatori che citi non hanno vinto quanto il loro talento avrebbe meritato... ma vediamo un secondo cos'han fatto.

Il primo è stato il giovane intorno al quale è stato ricostruito praticamente da zero il "nuovo" Manchester United, dopo un terribile incidente aereo per nulla dissimile da quello del Grande Torino del '49, e che vinse praticamente da solo (insieme a Charlton) la Coppa Campioni del 1968, la prima per i Reds. A Manchester lo amano alla follia e ancora gira la filastrocca "Maradona good, Pelè better, George Best".

Il secondo, a soli 22 anni, ha trascinato la nazionale inglese al quarto posto mondiale (1990), il migliore della storia recente e secondo solo al titolo del '66, fermandosi solo ai calci di rigore contro la squadra poi vincitrice, mettendosi in luce come miglior giovane talento mondiale.

Poi, per entrambi, "è andata come è andata" e non servono commenti. Ma anche in fase di coglionaggine acuta qualcosa in campo lo si combina.

Ma magari uscisse con la figlia di qualcuno.....sarebbe il meno ;)

Il mio timore è che si mettano a fare le teste di cinghia in campo....facendosi espellere per un colpo di testa (di quelli senza palla) o che remi contro la squadra per dispetto :|

Gli basta un briciolo in più...a tutti e due.....

E allora in quel caso gli fai un culo tanto e li mandi in tribuna (peraltro, gli allenatori "santoni" che vanno di mano pesante alla Zeman o Van Gaal sono sempre stati i miei idoli). Ma privarsene a priori MAI.

Modificato da Sonata_Arctica

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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Ne ho parlato con Tommitel sulla sua bacheca di Facebook :D mentre AP era down.

Lui (non è un mistero) è in linea con te, io decisamente no. Sono dell'idea, lo sono sempre stato e lo sarò sempre, che in qualsiasi disciplina - ma proprio qualsiasi, lo sport come le gare di cucina, di rutti, le corse automobilistiche e via dicendo - vinca chi HA PIU' TALENTO. Non chi è più virtuoso fuori dal campo. Il Brasile ha 6 coppe del mondo e ogni volta è dato per favorito perchè ha talento, non perchè ha la faccia simpatica. E, come detto anche a Tommi, la storia del Mondiale è piena di giocatori teste di cazzo ma bravissimi che han fatto fare un figurone alla loro nazionale, o direttamente vinto il torneo.

Tralasciare i talenti difficili da gestire per privilegiare i mediocri disciplinati porta a figure come quella dell'Italia nel 2010. Non è un opinione personale, è un dato di fatto basato su 80 anni di storia di Campionato Mondiale.

In linea di massima sarei d'accordo se non fosse che il calcio è sport di squadra.

L'esempio Brasile calza fino ad un certo punto, in quanto selezione che mediamente ha dai 4 ai 6/7 elementi sopra la media, per classe e talento puri, ma che attinge anche ad un serbatoio potenziale enormemente più grande di qualsiasi altra nazione "storicamente" legata alla tradizione calcistica.

Cito velocemente il "Disastro del Maracanã" del 1950, in cui Ghiggia si rese protagonista della proclamazione del Lutto Nazionale in Brasile, regalando il Titolo Mondiale all'Uruguay di Schiaffino.

Posto che, tra l'altro, di titoli mondiali ne ha 5 e non 6, quello fortissimo dell' "Era Pelè" ha toppato il mondiale '66 ad esempio, come l'altro fortissimo(punte a parte)del 1982 del pari ha toppato il Mondiale, poi ha vinto il IV titolo nel '94 con una formazione che, a parte la coppia Romario - Bebeto (e un Ronaldo giovanissimo e mi pare in campo per scampoli di partita)era tutto fuorché immensamente superiore per talento rispetto alle altre. Però era un gruppo ben allenato e impostato tatticamente, forse il primo vero Brasile "Europeo".

Semplicemente per dire che, il talento conta moltissimo, ma nel calcio non basta nemmeno se è molto, se non sei "squadra" non vai da nessuna parte. ;)

E' un dato parziale però, perchè lo stesso sport ci ha mostrato gente dal talento smisurato che ha vinto un caccola in proporzione alle loro potenzialità....a causa di una vita sregolata.

2 nomi veloci....George Best e Paul Gascoigne...[cut]

Piccolo appunto Tony: Best con la Nazionale non ha vinto nulla ma a livello di club e personale ha vinto tutto, Pallone d'oro compreso. ;)

Sul resto sono pienamente d'accordo.

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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In linea di massima sarei d'accordo se non fosse che il calcio è sport di squadra.

L'esempio Brasile calza fino ad un certo punto, in quanto selezione che mediamente ha dai 4 ai 6/7 elementi sopra la media, per classe e talento puri, ma che attinge anche ad un serbatoio potenziale enormemente più grande di qualsiasi altra nazione "storicamente" legata alla tradizione calcistica.

Cito velocemente il "Disastro del Maracanã" del 1950, in cui Ghiggia si rese protagonista della proclamazione del Lutto Nazionale in Brasile, regalando il Titolo Mondiale all'Uruguay di Schiaffino.

Posto che, tra l'altro, di titoli mondiali ne ha 5 e non 6, quello fortissimo dell' "Era Pelè" ha toppato il mondiale '66 ad esempio, come l'altro fortissimo(punte a parte)del 1982 del pari ha toppato il Mondiale, poi ha vinto il IV titolo nel '94 con una formazione che, a parte la coppia Romario - Bebeto (e un Ronaldo giovanissimo e mi pare in campo per scampoli di partita)era tutto fuorché immensamente superiore per talento rispetto alle altre. Però era un gruppo ben allenato e impostato tatticamente, forse il primo vero Brasile "Europeo".

Semplicemente per dire che, il talento conta moltissimo, ma nel calcio non basta nemmeno se è molto, se non sei "squadra" non vai da nessuna parte. ;)

Assolutamente vero tutto quanto, ma renditi conto di chi stai citando ;)

Nel '50 ha vinto gente del calibro di Ghiggia, Schiaffino, Miguez, Varela... l'Inghilterra '66 vedeva in campo i due Charlton, Hunt, Hurst, Moore... sti grandissimi cazzi, come direbbero ad Oxford.

Talento a palettate, in altre parole. Ed è proprio con quello che si vince. Piaccia o non piaccia, il talento in Italia oggi si chiama Cassano, e il talento a venire si chiama Balotelli. Li mettiamo in nazionale? Rischiamo di far figure de mmerda o di vincere. Non li mettiamo? Siamo sicuri di NON vincere.

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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"Punterò su giovani e qualità"

Prandelli:"Oriundi? Benvenuti se bravi"

Sarà un'Italia giovane' date=' che punterà sulla meritocrazia e non dimenticherà che il gruppo fa la forza. Cesare Prandelli è pronto a riproporre il suo credo calcistico in Nazionale dove, dice, "sono arrivato perché altri più blasonati di me erano impegnati". Quindi sulle convocazioni: "Balotelli e Cassano possono giocare insieme. Credo che in Italia ci sia qualità e che la qualità sia importante. Gli oriundi? Se bravi, saranno ben accetti".

L'introduzione di Abete: "Siamo qui per la presentazione di Cesare Prandelli che ha sottoscritto ieri un contratto che lo lega alla Federazione come ct per il quadriennio 2010-2014. L'esordio sarà il 10 di agosto a Londra contro la Costa d'Avorio, partita programmata come amichevole. Sarà affiancato come allenatore in seconda da Pin". Poi su Lippi: "Lo saluto e lo ricordo come ct campione del Mondo"

LA CONFERENZA INTEGRALE DI CESARE PRANDELLI

È il punto più alto della sua carriera? Sa che si troverà di fronte a grosse difficoltà?

"Sicuramente è il punto più alto della mia carriera. Per quanto riguarda le difficoltà, in questo momento meglio pensare alle cose in positivo. Voglio innanzitutto ringraziare Abete e Albertini per la piacevole accoglienza. Mi auguro di formare una squadra anche al di fuori del terreno di gioco. Le difficoltà ci sono, ma voglio partire con ottimismo, voglia di far bene e umiltà"

Quali sono le ricette per uscire da questa situazione?

"Ricette non ce ne sono se non la volontà di iniziare questa nuova avventura, pensando di non trovare solo problemi ma anche cose importanti, Un saluto a Marcello che per quanto mi riguarda sarà sempre un campione del Mondo. Il lavoro di Lippi non è da buttare, ci sono giocatori che hanno mantenuto concetti importanti sulla maglia della nazionale. È da lì che dobbiamo cominciare, dall'attaccamento alla maglia e dalla voglia di essere coinvolti in un progetto e in un programma che deve coinvolgere tutte le componenti del calcio, compresi i giornalisti"

Sono stati portati i migliori al Mondiale?

"Quello che si è fatto si è fatto. Vorrei vedere una programmazione che abbia la finalità di proporre giocatori di qualità. Poi, chiaro, le scelte sono sempre disponibili. La mia idea è quella di proporre giocatori di qualità. Ci sono? Secondo me sì, ma ci vuole volontà e forza di programmare perché se vogliamo vincere subito sbagliamo"

Quali sono i suoi primi pensieri?

"Sto pensando alle prime convocazioni e sto pensando alle partite di settembre di qualificazione europea, perché vogliamo raggiungere il risultato. Sarebbe bello vedere partite giocate bene e migliorare strada facendo".

Convocherà Cassano? Che rapporto ha con Totti? Lo prenderà in considerazione?

"Vorrei evitare di far dei nomi oggi perché non mi sembra corretto. Saranno chiamati quanto meritano di indossare la maglia della nazionale, che non è mia ma è della federazione. Sarà una scelta meritocratica. Mi auguro di poter chiamare persone di grande qualità. Per il futuro è chiaro che in questo momento non sto pensando a Francesco: dovessi arrivare a una partita cardine con la necessità di chiamare quei grandi giocatori vorrebbe dire che avremo sbagliato qualcosa nella programmazione"

Porterà il suo modulo?

"Ogni allenatore ha in testa un modulo con cui può dare di più, ma è un tema impegnativo. Io mi auguro di avere dei giocatori e di sfruttarli al massimo nel loro ruolo. Mi interessa avere i giocatori giusti nel ruolo giusto. Non ho un modulo predefinito da imporre".

Su cosa lavorerà in particolare?

"Dobbiamo lavorare molto sulla qualità umana, dai rapporti, perché è da lì che parte tutto. Le risorse umane sono fondamentali. Chi arriverà in nazionale deve capire che rappresenta una nazione e dare il massimo. Tutti si devono riconoscere in questa squadra".

Che tipo di collaborazione si aspetta da una federazione reduce da anni di fallimenti?

"Nelle difficoltà vengono fuori le persone vere, perbene, che spendono tanto tempo per questo movimento, che non dormono di notte e fanno fatica per trovare la soluzione giusta"

Due caratteri come quelli di Cassano e Balotelli sono sostenibili in una squadra? Il futuro di Buffon?

"Giocatori di qualità non troveranno mai problemi a coesistere. Chiaro che bisogna trovare un equilibrio e questo tocca a me. Buffon? Ho letto una bella dichiarazione sua e mi auguro di potergli dare la fascia di capitano ai prossimi europei. E' l'eredità di Marcello, questo spirito e questa voglia di esserci anche in momenti particolari".

Gli oriundi? Arriva alla Nazionale a metà carriera: guadagnerà meno e ci è arrivato in un momento difficile... cosa ne pensa?

"Per quanto riguarda la mia scelta, non ho mai pensato alla Nazionale fino alla chiamata di Abete. Molto probabilmente sono questa posizione perché colleghi più blasonati di me hanno altre panchine. Ho accettato in un secondo perché mi sento italiano e ho voglia di confrontarmi con una realtà nazionale. Sono ambizioso, ma non metto sulla bilancia altri valori. Non ho avuto dubbi. Per quanto riguarda gli oriundi, si torna al discorso della meritocrazia: se hanno la cittadinanza italiana e giocano benissimo, non vedo perché io non debba convocarli".

Buffon ha detto anche che la Nazionale farà fatica a qualificarsi per Europeo e Mondiale: cosa ne pensi? Metti in conto di poter fallire il primo obiettivo per creare una squadra giovane?

"Gigi ha dato grande disponibilità quindi è già proiettato agli Europei. Vorrei arrivare alla qualificazione con una squadra che abbia prospettiva, progetto e identità. In questo momento non baratto niente..."

Hai parlato con Lippi, come intendi organizzare i primi giorni di lavoro?

"Con Marcello ho parlato prima del Mondiale, ci siamo sentiti quando è tornato e dovremmo vederci settimana prossima. Per il programma, più che i ritiri vorrei seguire le prime uscite amichevoli delle squadre di club"

Parte da qualche certezza?

"La certezza è che noi italiani abbiamo un grande orgoglio e un grande carattere e su questo lavoreremo, perché no? Avremo voglia di dimostrare a tutti che questa è stata solo una brutta parentesi. Ripeto: sono convinto che ci sia molta qualità. Non tutto è da buttare: ci sono qualità, esperienza e tanto altro. Sono convinto che tra qualche settimana le cose si vedranno nella maniera giusta. Per quanto riguarda la prima partita, dato che non avremo molti giorni, cercheremo di mandare in campo una squadra che abbia un senso. Faccio un esempio: magari una coppia difensiva che abbia lavorato assieme"

Che consigli darebbe a Balotelli? Come vede ora Cassano? Non pensa che si debba lavorare di più con i giovani?

"Balotelli non lo conosco e non so dare in questo momento giudizi o suggerimenti. Quel che posso dirgli è solo di vivere in maniera serena questa professione, che è una professione privilegiata. Per quanto riguarda Cassano, l'ho visto tranquillo, maturato. La moglie Carolina gli ha dato grande serenità e un grande aiuto. I giovani? Sono sempre più convinto avendo lavorato molto nel settore giovanile dell'Atalanta, che il calcio debba investire sul settore giovanile, sulla crescita dei propri giocatori e non sulla loro carriera. Abbiamo grande qualità nei settori giovanili e dobbiamo lavorare in quella direzione"

Lei dice di puntare sui giovani, ma la sola italiana che vince ha solo stranieri o quasi?

"Il problema dei club è quello di dover cercare il risultato in maniera veloce, ma alla lunga penso che anche i grandi club torneranno a programmare le proprie stagioni

Come lascia Firenze, cosa si porta dietro? Le piacerebbe giocare lì la prima partita azzurra?

"A Firenze ho detto e scritto parole dettate dalle emozioni, dai sentimenti, non sono un uomo di tante parole, ma quelle poche sono sincere. Un grande ringraziamento alla Fiorentina, sarò per sempre grato a questa società. Porto l'esperienza che ho avuto a Firenze, che non è una piazza semplice, ma si è sempre lavorato su una base di rispetto. Spero di poterlo fare anche qui. La prossima amichevole non dipende da me, ma dai programmi della federazione. Per quanto mi riguarda, giocarla a Firenze sarebbe una bella cosa". guardando in casa per proporre propri giocatori per il futuro"

Ai mondiali è riesploso il problema della "moviola in campo": lei è favorevole?

"Sono favorevole alla tecnologia per un semplice motivo: sarebbe un deterrente per la violenza, per abbassare i toni dopo le le gare, senza contare che sarebbe molto spettacolare rivedere immediatamente, anche per il pubblico, queste azioni. Tante difficoltà secondo me una soluzione fantastica per creare uno spirito giusto, vivere con serenità anche per famiglie un evento fantastico"

Prima della chiamata della Nazionale, c'è stata la possibilità che lei passasse alla Juventus: come l'ha vissuta?

"L'interesse di un club come la Juventus certamente fa piacere, ha preso un grandissimo allenatore, possono stare tranquilli"

Cosa le sta piacendo di questo mondiale, c'è qualcosa, qualche squadra, un modo di giocare che "ruberebbe" subito per la sua Italia?

"Certe squadre iniziano a giocare dalla difesa, mentalità che parte dall'inizio azione si costruisce gioco sui difensori. Ci sono squadre che danno la sensazione di avere una continuità anche dopo il mondiale, altre con grandissime individualità. Alla fine ognuno farà le sue considerazioni, chi ha investito sul futuro, chi ha giocato per vincere magari con giocatori a fine carriera. Sarà gioia o fallimento."

Si è sentito tradito dalla Fiorentina?

"Dalla Fiorentina non mi sono sentito assolutamente tradito. Quando ho parlato con la proprietà ed è venuta fuori la Nazionale è stato chiaro che un italiano allenatore professionista non poteva dire no. Ma sono in questo momento il c.t. della Nazionale e vorrei parlare solo della Nazionale. In queste settimane, questi mesi abbiamo affrontato il tema della Fiorentina, credo che sia uscito un grandissimo rispetto. Un grande rapporto con tutti che nel tempo verrà ancora più rafforzato. Ho detto, non pensavo alla Nazionale, ma da quando è arrivata la telefonata tutto è cambiato".

Ha un riferimento tra i suoi predecessori sulla panchina azzurra?

"Ho una memoria storica dell'82, Bearzot è e sarà per me un riferimento straordinario. In quella squadra c'erano tanti miei compagni di squadra. E poi mi piace il fatto che quando ha deciso di staccare con la Nazionale ha staccato veramente, quindi grandi complimenti a Bearzot"

Cercherà di reintrodurre durante la stagione degli "stage" con i giocatori della sua Nazionale?

"Sarebbe importante per tutti noi, ma sappiamo che sarà difficile".

Daniele De Rossi potrebbe essere un leader per questa squadra?

"Daniele ha caratteristiche e capacità per assumersi un ruolo di leader. Dipende da lui, sarà uno di quei giocatori che potrà diventare un riferimento per tutti.

Porterà il suo team anche per quanto riguarda gli osservatori?

"Per quanto riguarda il gruppo di lavoro, col presidente abbiamo lavorato per far sì che i miei collaboratori potessero seguirmi: hanno dimostrato capacità professionali e umane, hanno qualità e mi sono preso la responsabilità di portarli al seguito. Per il resto, lo staff medico è scelto dalla federazione, e così pure la struttura degli osservatori".

Ci potrebbe essere un problema di "condivisione di Balotelli con la Under 21, anch'essa impegnata in importanti partite di qualificazione...

"Dovremo fare una riflessione su Balotelli rispetto alla Under 21, anche noi avremo le partite di qualificazione, sinceramente in questo momento non saprei rispondere in maniera precisa"

Quanto conteranno i comportamenti nelle sue scelte?

"La meritocrazia è inversamente proporzionale alla dignità di ogni uomo. Se sei premiato perché sei bravo, devi avere un comportamento consono. Se riesci a trasmettere questo concetto a chi ha solo delle capacità calcistiche lo porti dalla tua parte, le persone che rispetti possono darti anche più di quanto ti immagini".

Dove pone l'Italia, in questo momento?

"Non è tanto dove la posso porre, ma dove vorrei vederla. Tra le prime quattro del mondo, è lì il posto che gli compete".

Il primo obiettivo sono gli Europei 2012 o saranno solo una tappa verso il Mondiale di Rio 2014?

"Iniziando giàa settembre le partite di qualificazione europea, scendi in campo e vuoi vincere: l'obiettivo è arrivare agli Europei con una squadra che possa avere una prospettiva importante"

1 luglio 2010

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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in linea di massima sono d'accordo con quanto scrivete, ma Sonata ti chiedo:

"se poi il gruppo non lì vuole??", non è solo col talento che si vincono le partite, perchè se non ci sono i portatori di acqua...non vai molto avanti. puoi avere tutto il talento che vuoi e per inciso questi 2 di cui stiamo parlando non sono nemmeno da paragonare lontanamente con altri mostri sacri del pallone.

Sono buoni-ottimi giocatori e bisogna vedere se nel contesto rendono, certo avendo buone-ottime qualità tecniche dovrebbero essere l'arma in più, ma se poi gli alti giocatori per ripicca fanno di tutto per emarginarli?

UK Release 11th April 1994 - SUPERSONIC

Il mio Blog:

http://largo79.splinder.com/

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Piccolo appunto Tony: Best con la Nazionale non ha vinto nulla ma a livello di club e personale ha vinto tutto, Pallone d'oro compreso. ;)

Sul resto sono pienamente d'accordo.

Una piccola precisazione. Non ho detto che non ha vinto nulla....ho detto che ha vinto MENO di quanto il talento gli avrebbe concesso ;)

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Una piccola precisazione. Non ho detto che non ha vinto nulla....ho detto che ha vinto MENO di quanto il talento gli avrebbe concesso ;)

Beh...numericamente di certo, ma ha comunque vinto tutto a livello di club.

Numericamente anche Maradona poteva aver vinto molto di più, a parte il Pallone d'oro che all'epoca non potevi vincere se non eri europeo. ;)

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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