Vai al contenuto

Alfa Romeo e Volkswagen - 24/9 M: "l’Alfa Romeo non è in vendita" - 27/9 Piech: "Abbiamo tempo"


sareste favorevoli alla vendita di Alfa Romeo a VAG?  

349 voti

  1. 1. sareste favorevoli alla vendita di Alfa Romeo a VAG?

    • 204
    • No
      147


Messaggi Raccomandati:

E non vi va bene manco questo. Che è ANNI LUCE di più di quello che ha fatto fiat. Perchè c'è più differenza di mentalità e cultura automobilistica tra Arese e Torino che tra Arese e Ingolstadt.

Personalmente io sono favorevole da lustri ad un'Alfa pensata e disegnata in Italia ma assemblata altrove, visto che abbiamo dato dimostrazione di non essere all'altezza, anche prescindendo da pomigliano.

E cmq, in caso come questo, cosa cambia rispetto ad una 500, icona del meidinitalì, ad una prossima L0, la stessa panda di oggi, i vari doblò e fiorino, che sono prodotte al 1005 lontano dai patrii confini... per non parlare dei crossover/monovolumi (ed altro) di prossima venuta che saranno tutti di derivazione e produzione USA?

Gli americani si compreranno una Fiat 500 che è progettata, ingegnerizzata e prodotta al 100% in USA. E' un'auto italiana (90% del fascino che la farà scegliere)??

Il mondo compra a MAZZI bmw X5 che è prodotta in USA con componenti locali e studiata in loco, così come un gran numero di auto giapponesi anche di pregio.

Se le auto risponderanno a certi criteri e Valori del Marchio, e su questo io personalmente non ho molti dubbi visto le info che ho, non la considererò meno italiana di una malassemblata 147.

Ma io non dico tutta la produzione, è normale che una parte venga fatta all'estero, ma solo le specialities mi sembra veramente poco...

Io capisco l'attuale inefficenza di parte della produzione italiana, ma qui si esulta come ad una vittoria alla possibilità di perdere un'altro pezzo pregiato della nostra industria.

Puo non piacere la situazione attuale ma io l'esultanza la riserverei piuttosto ad un eventuale miglioramento dell'efficienza delle nostre imprese perchè, se andiamo avanti a perder pezzi in questa maniera, e pure rallegrandoci, dove cavolo andremo a finire in sto paese di espertoni da bar (non è riferito a te ACS ;))...

niente da dichiarare...

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 3,7k
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

queste cose non le capisco...cosa cazzo ha Milano in più di Barcellona non lo so.....mah......se lavorano bene ben vengano le Alfa progettate in Spagna

Ha in più che l'Alfa è nata a Milano, è sempre stata di Milano, il museo è a Milano e sopratutto io sono di Milano quindi per me ha certamente un valore avere una rappresentanza e una sorta di legame, anche se fosse solo lo stile, in questa città.

Per altri può essere diverso, questo lo posso capire, ma comunque sia un marchio del genere ha bisogno di una "casa" autonoma, sia essa magari l'Italdesig piuttosto che Verona (come si era detto), ma comunque il progetto, si disse, prevedeva un CS aresino.

Se non è Milano, Torino o Barcellona piuttosto non mi cambia niente, quello si.

Il legame con il territorio è importante poi, la Ferrari è di Maranello e l'Alfa è di Milano, se vuoi rispettarle e fare dei buoni prodotti devi rispettare anche questo imho.

ok quindi progettazione e specialities in ItalDesign, HQ in Arese... non mi sembra ci sia tanto da rallegrarsi, alla fine in Italia verrebbero prodotte poche migliaia di Alfa (tutti modelli inaccessibili alla plebe) e tutto il resto verrà dall'estero... almeno con Fiat fino ad ora erano prodotte tutte in Italia ed anche a medio termine una buona parte verrà prodotta in Italia.

Ma come no? hai visto cosa hanno fatto ad Arese? ma ti sembra logico che Fiat si metta a litigare con il comune per smenbrare il museo, essenza massima del patrimonio di una sua posseduta?

Solo questo diverso approccio da parte di VAG è sintomo di estremo rispetto verso il biscione, rispetto che non potrà far altro che portare cose positive.

Se non altro i dispetti alle manifestazioni magari non te li fanno...... dici niente.

Comunque non si è ancora analizzata la faccenda dal lato Fiat. Ipotizziamo la cessione per la metà di quanto si è detto qui (500milion€), Fiat si potrebbe finalmente vocalizzare a fare le sue belle Lancia come si deve, riceve una iniezione di liquidità per fare tutti i suoi (numerosi e doverosi) investimenti. La smette di avere una sua consociata che, se non sbaglio, nel 2009 ha perso qualcosa come 200 milioni di euro.

Peraltro ti metti in casa uno che non farà auto direttamente in competizione con quelle che fai te (seg C a parte.)

Anceh dal lato Torinese la cosa non mi sembra poi scema..

Modificato da Motron

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

Link al commento
Condividi su altri Social

Ma io non dico tutta la produzione, è normale che una parte venga fatta all'estero, ma solo le specialities mi sembra veramente poco...

Io capisco l'attuale inefficenza di parte della produzione italiana, ma qui si esulta come ad una vittoria alla possibilità di perdere un'altro pezzo pregiato della nostra industria.

Puo non piacere la situazione attuale ma io l'esultanza la riserverei piuttosto ad un eventuale miglioramento dell'efficienza delle nostre imprese perchè, se andiamo avanti a perder pezzi in questa maniera, e pure rallegrandoci, dove cavolo andremo a finire in sto paese di espertoni da bar (non è riferito a te ACS ;))...

Concordo con te in questo, sarebbe meglio poter esultare per altro (anche se secondo me ancora qui dentro nessuno esulta, perchè nulla è accaduto ed è tutto da vedere, a mio parere si stan facendo discorsi ponderati su ipotesi varie).

Però bisogna anche tener da conto il fatto che "questo pezzo pregiato della nostra industria" come giustamente lo chiami tu, è tale perchè ha un passato glorioso ed un fascino che riscuote consensi ancora oggi in tutto il mondo (e si è visto durante il Centenario): il secondo deriva direttamente dal primo.

E fin qui ci siamo.

Il fatto che tutto ciò oggi sia ancora visibile, sulla bocca di tanti, nelle foto di tanti, nei racconti di tante esperienze di quest'anno, è passato anche tramite quelle persone che, non sto più a scrivere l'aggettivo, quella parola che comincia per "rompi" è stata scritta miliardi di volte ormai.

E qui ci siamo già un po' di meno perchè a volte nella savana di queste discussioni c'è qualcosa che non mi torna :D ma sarò io. :D

Il problema dove sta?

Il problema sta che proprio ciò che rende questo marchio un pezzo pregiato della nostra industria, chi ha le cose in mano ora, vorrebbe soltanto che io, te, ACS, lui, l'altro, Tizio, Caio... ce lo scordassimo.

Dall'altra parte invece io vedo un qualcuno che non aspetterebbe altro che usarlo per farci i soldi sopra. Loro ci farebbero i soldi,ma il modo per farli è tirare su un Marchio, no?

E siccome tirare su QUESTO marchio non è impresa facile perchè ci si sbatte con "rompi...", con gente che ha elevate aspettative che si alzano ancor di più quando si appoggia ai discorsi di sempre "che là loro fanno meglio, ora mi aspetto un'Alfa così e cosà".. io credo che se hanno delle idee in mente siano senz'altro buone.

Con questo non dico che in Italia non ci sarebbe chi ha le idee (cavoli ce ne sono già dentro qui :D) e chi le aveva, ma abbiamo visto che quando le ha mostrate ha preso una pedata in quel posto e questo dovrebbe essere secondo me l'ennesima dimostrazione che un futuro "qui" , per come sono le cose oggi... al massimo può esser come oggi. Al massimo.

Volgendo lo sguardo oltre confine, io personalmente ipotizzo solo prospettive migliori.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

Link al commento
Condividi su altri Social

Ancora due cents da un talebano:

Alfa Romeo italiana o non italiana:

mi sembra che ognuno abbia il suo personale concetto di "italiano".

Alcuni partono da un presupposto sovietico: parlano di una grande azienda capitalistica come se fosse un ministero. La Fiat è di proprietà dei suoi azionisti. E' più italiana se c'è un azionista italiano con il 51% o se ci sono centomila piccoli risparmiatori che hanno in mano il 10% delle azioni?

La Fiat è di chiunque voglia comprarsi le azioni, visto che è quotata in borsa. In questo, anche Volkswagen può diventare italiana se gli italiani comprano le sue azioni.

Mi pare però che questo parametro abbia davvero poco senso, anche perché è volatile come l'etere.

Altri forse pensano alla sede legale dell'azienda: è italiana se la sede legale è in Italia. O, la cosa è sostanzialmente piuttosto legata alla prima, se paga le tasse al Fisco italiano. Beh, con un gruppo multinazionale questo discorso ha poco senso: magari delocalizzano gli utili verso le consociate che hanno sede in nazioni con tassazioni più blande. Magari per il Fisco italiano la Fiat non fa utili e non paga tasse (ricordatevi che le perdite di un esercizio si spalmano in quelli successivi. Siamo sicuri che la Fiat paghi così tanta Ires al Fisco italiano? Ha fatto utili l'anno scorso dopo anni e anni di perdite, mah..). E poi le tasse sull'utile aziendale potrebbero essere compensate da quelle pagate sugli stipendi dei lavoratori. E qui si passa al punto successivo.

Altri ancora pensano che sia italiana un'azienda che impiega in maggior parte lavoratori italiani. Questo al limite è un concetto che ha già più senso: ricchezza a famiglie italiane, reddito da lavoro dipendente tassato dal Fisco italiano. Ma anche questo ha un senso relativo in un'azienda multinazionale (non è un caso che si chiami multinazionale...): la Fiat forse fa lavorare più gente in Brasile o in Polonia che in Italia. E poi va considerato l'indotto: siamo sicuri che i fornitori di Fiat siano tutti italiani, quelli di VAG tutti tedeschi, quelli di Renault tutti francesi?

Allora, che cos'è "italiano" di un'azienda come la Fiat?

Niente. La "cittadinanza" è una categoria che nell'economia di aziende di quel tipo è priva di senso. Soprattutto oggi: è la globalizzazione, baby.

Semmai, l'unica cosa più "italiana" può essere proprio l'idea di fondo. La "filosofia" Alfa (ci cui si parla in un apposito topic). Alfa Romeo è italiana se fa auto alla maniera italiana: emozionanti da guidare, intelligenti nella progettazione, belle esteticamente e che manifestino a chi le guida la passione di chi le costruisce.

Questo è "italiano", questo è in qualche misura diverso dal modo tedesco, o francese di fare le auto. Per questo, secondo me, Piech vuole Alfa Romeo: perché vuole fare macchine all'italiana. Non perché è un benefattore, ma perché sa che c'è un mercato che le vuole ancora, nonostante si sia cercato di cancellarne la memoria che nemmeno l'IngSoc (SocIng nella versione tradotta) di 1984. Quel mercato, tra l'altro, comprende proprio la Germania (che tanto ama le Alfa IRI), gli USA, forse il Giappone. Non a caso, proprio VAG si è comprata Lamborghini.

Alla luce di questo metro, Fiat non è proprio per niente italiana. Comunque, non con il marchio Alfa Romeo. Con le ultime declinazioni Westeriane, Alfa Romeo è un marchio, che so, alla francese (auto pratiche, da supermercato, che devono piacere alle donne - che poi sembra che abbia un'idea di donna tipo massaia che va a comprare i cavolfiori, mentre io vedo che molte donne amano le BMW X6).

Quindi, a mio avviso, se Alfa Romeo viene ceduta a VAG può tornare ad essere italiana. E non perché fanno il quartier generale ad Arese: certo, è importante, ma è un effetto, non una causa dell'italianità. Cioè, Alfa Romeo non sarebbe italiana "perché viene diretta da Milano", ma metterebbero la direzione a Milano per rispettare la ritrovata italianità.

Detto questo, di cui sono personalmente molto convinto, se poi comunque VAG si mettesse a fare Alfa Romeo alla tedesca, smentendo le mie convinzioni, rispetto alle odierne Alfiat che di italiano non hanno comunque niente, da un punto di vista "patriottico" non cambierebbe molto. Sarebbero sempre macchine prodotte da aziende private, con azionisti di tutto il mondo, progettisti di tutto il mondo, operai di tutto il mondo in stabilimenti sparsi in tutto il mondo, commercializzate da concessionari e rivenditori di tutto il mondo, riparate da meccanici di tutto il mondo, con fornitori di semilavorati, marketing, servizi e trasporti di tutto il mondo.

E sempre per ricordare che l'italianità alla fine non è un grande argomento, io se vengo rapinato da un italiano non è che lo preferisco a un inglese: sempre un mariuolo rimane.

Allora, siccome Maglionne mi considera, in quanto alfista, un rompicoglioni, per me può andare a farsi fottere, e restarci fino a che non inizia a rispettare le persone che hanno contribuito, comprando alcune automobili con i soldi guadagnati assai più faticosamente di quanto non faccia lui, a creare quel valore del marchio Alfa Romeo che magari lui monetizzerà fra qualche anno.

Solo per questo gli preferirei chiunque altro, anche "se non è italiano": almeno, non mi sputa in faccia. Per gli "itagliani" convinti: siete sicuri che sia da "veri italiani" farsi trattare da imbecilli e continuare a leccare la mano che ti tira uno schiaffo? Sì? Beh, allora non siamo concittadini...

Giulia Nuova Super 1300

75 1.8 carburatori

33 IE Imola

145 1.6 TS 16V

Link al commento
Condividi su altri Social

Alfa Romeo suscita discussioni e passioni che prescindono dalla quota di mercato: è, notoriamente, un po' la nazionale automobilistica e riassume l'italianità, con i suoi pregi ed anche con i suoi difetti: quel badare all'essenziale (motore, sterzo, freni), quell'attenzione per lo stile, per la tecnica, quel tocco di genio sempre misto ad una certa sregolatezza.

Francamente, non so che farmene di un'Alfa prodotta sulle piattaforme VAG. Quando ho girato più volte in Germania e Nord Europa con una Alfa rossa c'era l'orgoglio del prodotto italiano che faceva girare i pallidi visi che sembrava guardassero un'astronave. Se la dovessero fare a Wolfsburg o giù di lì quando giri con un'Alfa per loro girerari su un loro prodotto. In questo non divergono dai torinesi. D'altro canto, anche nel forum, la percezione della Lambo non è più quella di un'auto emiliana (e pure si produce ancora qui) ma quella di una colonia VW-Audi. so che sono considerazioni forse anche banali ma nella mia umana debolezz un'Alfa in mani non italiane, per di più prodotta all'estero, non ha senso.

Link al commento
Condividi su altri Social

D'altro canto, anche nel forum, la percezione della Lambo non è più quella di un'auto emiliana (e pure si produce ancora qui) ma quella di una colonia VW-Audi. so che sono considerazioni forse anche banali ma nella mia umana debolezz un'Alfa in mani non italiane, per di più prodotta all'estero, non ha senso.

che se ne dica........inviterei i filosofi dell'italianità a concentrarsi su questo dato pratico

percepivate una Lambo più italiana ai tempi di Chrysler o adesso con Vag ....e non avete la scusa del prodotto in quanto la Diablo è la Diablo

vi rispondo io......Lambo prima era italiana come una emiliana che parla dialetto emiliano...ora lo è, al max, come una nipote di immigrati italiani che in italiano sa dire solo pizza, spaghetten, mantolinen ......

Ogni volta che un DJ dice "IO SUONO" un musicista, nel mondo, muore...

Primo estratto del nostro nuovo album!

 

Link al commento
Condividi su altri Social

AGHHH!!! mi hai fatto ricordare che ho visto questo film nel 1994 con una gentile fanciulla che frequentavo all'epoca....

Acccompagnandola a casa, quella sera gli avevo detto se non pensava che fosse il caso che la nostre relazione diventasse piu' seria...lei mi rispose che doveva pensarci e mi avrebbe telefonato.

Sono passati 16 anni...che dite aspetto ancora un po' ? :lol:

Identicamente......solo che la tipa in questione alla fine l'ho persino sposata!!!

(Scusate l'OT)

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

Link al commento
Condividi su altri Social

my 2 cents

premetto che apprezzo Giulietta 940 ma, per il poco che la mia opinione conta, sarei felice che AR fosse ceduta a VAG...per 1 solo motivo...VAG è un'azienda gestita da un'appassionato di auto (FP) che si circonda di appassionati di auto...FGA è un'azienda gestita da un contabile (SM) che si circonda di contabili quindi VAG farebbe molto meglio di FGA in quanto i contabili non sanno niente di auto mentre gli appassionati sanno tutto

ciao ciao

1983 Citroen 2CV6 Charleston bordeaux/nera

2024 Alfa Romeo Tonale 1,5 160cv Sprint

Link al commento
Condividi su altri Social

Personalmente io sono favorevole da lustri ad un'Alfa pensata e disegnata in Italia ma assemblata altrove, visto che abbiamo dato dimostrazione di non essere all'altezza, anche prescindendo da pomigliano.

E cmq, in caso come questo, cosa cambia rispetto ad una 500, icona del meidinitalì, ad una prossima L0, la stessa panda di oggi, i vari doblò e fiorino, che sono prodotte al 1005 lontano dai patrii confini... per non parlare dei crossover/monovolumi (ed altro) di prossima venuta che saranno tutti di derivazione e produzione USA?

Gli americani si compreranno una Fiat 500 che è progettata, ingegnerizzata e prodotta al 100% in USA. E' un'auto italiana (90% del fascino che la farà scegliere)??

Il mondo compra a MAZZI bmw X5 che è prodotta in USA con componenti locali e studiata in loco, così come un gran numero di auto giapponesi anche di pregio.

Se le auto risponderanno a certi criteri e Valori del Marchio, e su questo io personalmente non ho molti dubbi visto le info che ho, non la considererò meno italiana di una malassemblata 147.

perfetto, in questi termini e con i centro direzionale ad arese + le specialities in Italia è davvero grasso che cola.

è logico pensare che i vari modelli di questa ipotetica Alfa-vw vengano assemblati negli stessi stabilimenti che già assemblano le "cugine" degli altri 4 marchi e questo possono farlo in Botswana come in Ungheria, la sostanza cambia poco

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

Link al commento
Condividi su altri Social

perfetto, in questi termini e con i centro direzionale ad arese + le specialities in Italia è davvero grasso che cola.

è logico pensare che i vari modelli di questa ipotetica Alfa-vw vengano assemblati negli stessi stabilimenti che già assemblano le "cugine" degli altri 4 marchi e questo possono farlo in Botswana come in Ungheria, la sostanza cambia poco

Cavolo questo non è poco, questo è un messaggio di importanza (a livello di rispetto per il marchio e la cultura Alfa) mondiale!!!

Perchè se VAG compra e come prima mossa riporta progettazione (anche solo parziale) Centro Stile (e magari da più ampio respiro al museo affiancandogli un reparto "classiche" sulla falsa riga di Maranello) c'è solo che da applaudire ed essere felici!!! Oh, consci che la produzione in grande serie non potrà tornare ad Arese, questo sarebbe già tantissimo!!! O bisogna plaudere alle erbacce e al clima da Day After che c'è adesso per merito di Fiat?!? Che sarà anche italiana, ma da quando ha messo piede in Alfa ha licenziato qualcosa come 16000 dipendenti....

--------------------------------------------------------------------------------

'90 Fiat Tempra 1.4 ('99 - '00) - '96 Fiat Coupé 1.8 16v ('00 - '01)

'92 BMW 316i ('01 - '05) - '03 BMW 318Ci 2.0 16v ('05 - '15)

'09 BMW 320d xDrive ('15 - now)

-------------------------------------------------------------------------------

bike: special su base Ducati Monster 800S i.e.

Link al commento
Condividi su altri Social

Ospite
Questa discussione è chiusa.

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.