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Champions League 2010/'11


Navarre75

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I più attivi nella discussione

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Roma, buona la seconda: 2-1 al Cluj

Gol nella ripresa di Mexes e Borriello

Nella gara di Champions League del gruppo E la Roma batte 2-1 il Cluj. Ranieri schiera dall'inzio Totti e Vucinic. Primo tempo bello e vivace con occasioni per entrambe le squadre. Nella ripresa arrivano i gol della Roma con Mexes (69') e Borriello (71') con una bella girata, che indirizzano il match dalla parte dei giallorossi. Il Cluj, che in precedenza ha colpito due legni con Traorè, riesce solo ad accorciare le distanze con Rada al 78'.

LA PARTITA

Ranieri fa pace con Totti e lo manda in campo in un 4-4-2 che più classico non si può. A farne le spese è Borriello, che si accomoda in panchina al posto di Vucinic, uomo partita nella partita di sabato con l'Inter. Il tecnico giallorosso sorprende ancora perché manda in tribuna il norvegese Riise. Il suo posto sulla fascia sinistra è preso dal nuovo acquisto Castellini. Nel Cluj c'è ancora Culio, che due anni fa proprio all'Olimpico in Champions League segnò i due gol nella vittoria dei rumeni per 2-1 sui giallorossi.

La Roma parte bene nei primi cinque minuti, cerca di schiacciare i campioni rumeni nella propria metà campo, ma poi ecco gli ospiti con il solito Culio, che vuole cercare di ripetere la grande prestazione di due anni fa, che va al tiro due volte nei primi dieci minuti senza però centrare la porta. I giallorossi intorno al 20' capiscono che è il momento di aumentare i giri del motore e vanno vicini al vantaggio prima con Burdisso, che imbeccato ottimamente da Pizarro non se la sente di tirare e cerca un cross che non porta a niente, poi con una bella azione palla a terra con De Rossi che non arriva per un soffio sul pallone. La squadra di Ranieri, sulle ali dell'entusiasmo, attacca a testa bassa con otto effettivi e puntuale arriva l'imbarcata che fa tremare. Burdisso perde un contrasto con Traorè che si presenta dalla fascia destra a tu per tu con Lobont. L'ivoriano fa partire un missile che si stampa sulla traversa. L'attaccante è egoista, perché non vede Culio, anch'esso solissimo, che una volta servito non avrebbe avuto problemi a mettere dentro. La Roma si spaventa e viene presa per mano dal capitano. Totti prima illumina Vucinic con un gran pallonetto, ma il montenegrino non riesce a mettere dentro. Poi due tiri per il capitano che rendono protagonista il portiere Nuno Claro. Roma che mostra lampi di bel gioco, ma non sblocca il risultato e va negli spogliatoi sullo 0-0, stretto visto le tante occasiono da gol. Rumeni che si devono mangiare le mani per l'occasione di Traorè.

Ranieri sorprende ancora quando al rientro in campo al posto di Menez c'è Adriano, che fa la sua prima apparizione all'Olimpico. Il francese è stato autore di un buon primo tempo, con molti spunti sulla fascia destra. Cluj che non è fortunato, perché al 51' ancora Traorè colpisce un'altra volta il legno. Hora di tacco serve l'ivoriano al limite dell'area che fa partire un esterno che si stampa sul palo alla destra di Lobont. I primi venti minuti della ripresa passano senza nessun' altro sussulto e Ranieri capisce che non è stata una scelta azzeccatissima mettere dentro il brasiliano e corre ai ripari. Dentro Borriello per Vucinic e Cassetti per Cicinho. Al 69' arriva il gol di Mexes che sblocca il risultato, Pizarro da calcio d'angolo trova al limite dell'area il difensore che mette dentro in girata. Il Cluj non ha il tempo di rialzarsi che arriva il colpo del ko. Con uno strepitoso Borriello, che lanciato in profondità da De Rossi gira al volo col mancino e insacca l'incolpevole portiere avversario. La partita sembra ormai in cassaforte, ma i rumeni hanno la forza dia ccorciare le distanze al 78' con Rada che svetta indisturbato su una punizione di Culio. I giallorossi capiscono che è il momento di amministrare il vantaggio e portano a casa tre punti fondamentali. Roma bella a tratti, fortunata e vincente.

Giallorossi che nel gruppo E agganciano proprio il Cluj a tre punti. Raggruppamento comandato dal Bayern Monaco a punteggio pieno.

LE PAGELLE

Totti 7 - Nella notte della pace con Ranieri, Francesco sfodera una prestazione degna di un capitano. Nel primo tempo quando la Roma rischia, lui la prende per mano, sforna assist per i compagni e va al tiro, sulla sua strada trova il portiere Nuno Claro che gli nega il gol. Nel secondo tempo cala, ma dà geometria alla squadra.

Traorè 6,5 - L'ivoriano classe '90 si mette in mostra e colpisce due legni. Nel primo tempo egoisticamente va al tiro e centra la traversa, invece di servire Culio liberissimo. Nella ripresa è il palo che gli nega la gioia del gol. Bravo e sfortunato

Borriello 7 - La panchina gli deve avere dato la rabbia giusta. Entra, i giallorossi trovano il vantaggio con Mexes e lui chiude la partita siglando il 2-0, il tutto in sette minuti. Il gol di Marco è da vedere e rivedere. Una girata al volo a incrociare su lancio di 40 metri di De Rossi.

Claro 6,5 - Il portiere dei rumeni chiude la porta a tutti i giocatori giallorossi nel primo tempo. Sul gol di Mexes poteva fare di più mentre è incolpevole sul secondo gol.

Adriano 5 - Verrebbe da dire un 5 d'incoraggiamento. Il brasiliano entra a inizio ripresa, si pianta sulla fascia destra e lì rimane. Manca in fase di copertura, assente in quella offensiva. È ancora fuori forma.

Culio 5,5 - L'argentino non è quello di due anni fa visto all'Olimpico. Lui ci prova subito a ripetere la prestazione del passato, ma su due tiri non centra due volte la porta. L'unica perla della serata: la punizione che permette a Rada di accorciare le distanze.

IL TABELLINO

ROMA-CLUJ 2-1

Roma (4-2-3-1): Lobont 6; Cicinho 6 (19' st Cassetti 6), N. Burdisso 6, Mexes 6,5, Castellini 6; Pizarro 6,5, De Rossi 6,5; Menez 6,5(1' st Adriano 5), Perrotta 6, Vucinic 5,5 (19' st Borriello 7); Totti 7. A disp.: Doni, Juan, Baptista, Brighi. All.: Ranieri

Cluj (4-4-1-1): Claro 6,5; Panin 5,5, Alcantara 6, Cadù 6, Rada 6,5; Dica 6, Edimar 6 (23' st Konè 5), Kivuvu 5, Culio 5,5; Hora 5,5(32' st De Zerbi sv), Traorè 6,5 (37' st Bjelanovic sv). A disp.: Stancioiu, Da Silva, Piccolo, Konè, Rafael . All.: Cartu

Arbitro: Eriksson

Marcatori: 24' st Mexes ®, 26' st Borriello ®, 33' st Rada ©

Ammoniti: Dica ©

Espulsi: -

28 settembre 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Ancora Ibrahimovic: Milan 1-1

Amsterdam: pari rossonero con l'Ajax

Il Milan esce con un pareggio per 1-1 dalla trasferta di Amsterdam contro l'Ajax nella seconda gara del girone di Champions. Il risultato è il prodotto di una partita intensa per la sua intera durata, con l'Ajax capace di mettere in difficoltà i rossoneri col ritmo e con i due attaccanti, Suarez e El Hamdaoui, in gol al 21'. Già nel primo tempo il pareggio del Milan, siglato da Ibrahimovic (5 gol in 6 gare) al 37'. Milan a 4 punti in classifica.

LA PARTITA

Una partita vivace, in cui il Milan non ha certo rinunciato a giocare (ci mancherebbe altro), ma è andato sotto non appena il giardino d'infanzia dell'Ajax ha cominciato ad aumentare i ritmi, a buttarsi dentro con gli esterni, a ricamare negli ultimi 16 metri con i preziosissimi piedi di Suarez ed El Hamdaoui. I due attaccanti dell'Ajax si sono alternati nell'allargarsi, nel mandare in palla Zambrotta e Antonini, regolarmente saltati e nel proporre al socio o a qualche centrocampista pronto a inserirsi. Così è venuto il gol dei Lancieri, con Suarez (umiliante tunnel a Nesta in area) nella parte della mente e il suo partner egiziano in quella del braccio. Difetto di un Ajax così arrembante e sicuramente tecnico è stata l'inesperienza (unita a un pizzico di presunzione) che ha voluto sostenere con una linea di difesa alta e statica facilissima da tagliare dal lato o dal centro. Tre palle-gol, per il Milan, sono nate da questa situazione in cui il cervello è sempre stato Clarence Seedorf: le prime due sono capitate al disgraziato Robinho, che, nella seconda occasione, batte il record stagionale del gol divorato. La terza è di Ibrahimovic, che non se l'è fatto dire due volte.

Ristabilito l'equilibrio nel punteggio, Allegri si è preoccupato di ripristinare anche quello della squadra, troppe volte aggirata sui lati. L'unica mossa possibile viene effettuata già dopo pochi minuti della ripresa, con Boateng al posto del manovale Flamini: corsa e, si spera, maggiore qualità nel momento in cui c'è da accompagnare le ripartenze. La partita ha invece mantenuto lo stesso copione, con l'Ajax in grado di mantenere a lungo gli stessi, pressanti ritmi del primo tempo e di spaventare il Milan ogni volta che Suarez si è impossessato del pallone negli ultimi 30 metri. Dall'altra parte, invece, una difesa meno avventurosa e le scelte sballate di Robinho hanno consentito ai Lancieri di vivere più tranquillamente. Con l'eccezione della grande prodezza di Stekelenburg su Boateng, messo in porta da Ibrahimovic, ultimo lampo milanista che non ha fruttato la vittoria necessaria per mettere già un'ipoteca sugli ottavi di finale. La strada per diventare grandi è ancora lunga: e passa, nelle prossime due partite, dal Real Madrid del Vate Mourinho. Ci sarà da divertirsi.

LE PAGELLE

Seedorf 7,5 L'aria di casa lo vivifica, sembra caduto nella piscina della giovinezza di Cocoon. Interpreta benissimo il ruolo di collante tra la mediana e l'attacco, accetta la sfida fisica dei suoi giovani eredi dell'Ajax e mostra loro come si mette in porta la gente. Perché il suo lavoro venga premiato bisogna aspettare Ibrahimovic: per premiare una carriera, invece, la standing ovation dell'Amsterdam Arena al momento della sua uscita

Robinho 5 Inizio incoraggiante, perché si muove con intelligenza da sinistra al centro e nel limite del possibile dà una mano anche al centrocampo. Poi sbaglia un gol colossale, si innervosisce e sparisce dal match, toccando palla e tirando come uno nato e cresciuto ad Andorra o in Alaska. Ps: perché non passa mai a Ibra?

Ibrahimovic 6,5 Solito Ibra rossonero: parte in sonno, sembra abulico, e intanto si sintonizza con la partita. L'Ajax dovrebbe cominciare a preoccuparsi quando lo si vede difendere il pallone sportellando tutti quelli che si trova intorno: e quando Seedorf lo invita a colpire, è un gol alla Ibra. Nella ripresa, interpreta male qualche situazione, ma è fondamentale per fare respirare la difesa. Cinque gol in sei partite, e stavolta, tra l'altro, non si dica che condiziona gli altri a giocare male. Ci pensano da soli.

Flamini 5 Se i principali "bookies" italiani quotassero anche i cartellini, nessun dubbio che la giocata-paracadute andrebbe indirizzata sul generoso Mathieu, che non a caso gli inglesi soprannominarono "crazy dog". Corre, corre, corre: ma difende male sul suo lato (e dietro c'è Zambrotta), e quando attacca non riesce mai a rendersi utile con un cross, una palla intelligente. Mah.

Suarez 7,5 Se Dzeko è stato valutato 35 milioni, per Pazzini si parla di 20, quante banche bisognerebbe svaligiare per assicurarsi questo talentuosissimo, moderno attaccante capace di suggerire, di aprire le difese ancora prima di concludere. Nella luminosa carriera di Nesta, rimarrà una macchiolina: il suo fantastico tunnel in area di rigore prima dell'assist dell'1-0

El Hamdaoui 7 Sembrava uno dei molti talenti nato dal campionato olandese e affondato dopo l'impatto con lo scoglio di un importante torneo europeo, nel suo caso la Premier League. Van Gaal l'ha nuovamente tirato a lucido all'Az, e l'Ajax si ritrova oggi con un attaccante pericolosissimo, immarcabile nel breve. Antonini viene puntato e saltato non meno di cinque volte, bello anche il gol nello stretto in area piccola. Da seguire.

IL TABELLINO

AJAX-MILAN 1-1

Ajax (4-3-2-1): Stekelenburg 6,5; Van der Wiel 6, Alderweireld 7, Vertonghen 6,5, Anita 6 (37' Sulejmani 6); Enoh 5,5, De Jong 6,5, De Zeeuw 6 (35' st Lindgren sv); Suarez 7,5, Emanuelsson 6; El Hamdaoui 7. A disp.: Verhoeven, Oleguer, Ooijer, Eriksen, Jozefzoon. All.: Jol

Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5; Zambrotta 5,5, Nesta 6, Thiago Silva 7, Antonini 5,5; Gattuso 6,5, Pirlo 6,5, Flamini 5 (7' st Boateng 6,5); Seedorf 7,5 (41' st Abate sv); Robinho 5 (41' st Inzaghi sv), Ibrahimovic 6,5. A disp.: Amelia, Bonera, Yepes, Ronaldinho. All.: Allegri

Arbitro: Brych

Marcatori: 23' El Hamdaoui (A); 36' Ibrahimovic (M)

Ammoniti: Robinho (M), Flamini (M), Enoh (A), Zambrotta (M), Gattuso (M), Antonini (M)

28 settembre 2010

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Champions: Terry e Anelka lanciano il Chelsea' date=' Schweinsteiger il Bayern[/b']

Seconda notte di Champions. Di conferme, di riscatto, di sorprese. Ha aperto le danze lo Spartak Mosca, impegnato in casa contro gli slovacchi dello Zilina alle 18.30: 3-0 e tutti a casa. Terry e Anelka lanciano il Chelsea, Arshavin l'Arsenal e Di Maria uno spento Real Madrid.

Gruppo E

Basilea-Bayern Monaco 1-2 18' Frey (Bas), 56' rig. e 89' Schweinsteiger (Bay)

Roma-CFR Cluj 2-1 69' Mexes ®, 71' Borriello ®, 79' Rada ©

Classifica: Bayern 6, Roma 3, Cluj 3, Basilea 0.

Spartak Mosca-Zilina 3-0 34' e 61' Ari (S), 89' Ibson (S)

Chelsea-Marsiglia 2-0 7' Terry ©, 28' rig. Anelka ©

Classifica: Chelsea 6, Spartak Mosca 3, Marsiglia 0, Zilina 0.

Gruppo G

Ajax-Milan 1-1 23' El Hamdaoui (A), 37' Ibrahimovic (M)

Auxerre-Real Madrid 0-1 81' Di Maria ®

Classifica: Real Madrid 6, Milan 4, Ajax 1, Auxerre 0.

Gruppo H

Partizan Belgrado-Arsenal 1-3 15' Arshavin (A), 33' rig. Cleo (P), 71' Chamakh (A), 82' Squillaci (A)

Sporting Braga-Shakhtar Donetsk 0-3 56' e 72' Adriano (S), 90' rig. Douglas (S)

Classifica: Arsenal 6, Shakhtar 6, Partizan 0, Sporting Braga 0.

28 settembre 2010

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Quanto siamo mediocri.

Ma la cosa che mi fa più arrabbiare è che prestazioni come quella di Seedorf, ovvero tre passaggi giusti e belli contro TRENTA tra appoggi sbagliati, dribbling fallite e palle perse, vengano giudicate molto positive con voti come questo 7,5 oppure il 7 del Corriere e via dicendo. Ci si lamenta del cattivo gioco del Milan (corretto) e poi si incensa questo tipo di rendimento incostante e svogliato? Allora il gioco non migliorerà mai...

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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purtroppo è un teorema...con Ibrahimovic non puoi giocare bene, e se il resto della squadra gioca gia bene, lo rigetta.

in piu, all'Inter ha eliminato progressivamente tutti i suoi partner d'attacco, a partire da Cruz, passando per Crespo e infine limitando la crescita di Balotelli (senza contare i Suazo, Mancini, Quaresma, Obinna o gente del genere)

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Champions' date=' Inter sul velluto: 4-0[/size']

Tripletta di Eto'o, sigillo di Sneijder

L'Inter regala una grandissima serata europea ai suoi tifosi, battendo 4-0 il Werder Brema in una gara senza storia. Vantaggio nerazzurro al 21' con Eto'o, che raddoppia sei minuti più tardi su lancio di Lucio. Il 3-0 arriva al 34' ed è firmato Sneijder, che raccoglie l'assist dell'onnipresente Eto'o. Nella ripresa, il camerunense si regala la tripletta personale all'81'. Sostituiti anzitempo Julio Cesar e Lucio, uscito in barella.

LA PARTITA

Benitez deve fare a meno di Milito e, all'ultimo, anche di Pandev: al loro posto, fiducia alla 'linea verde' con Biabiany e Coutinho ad affiancare Sneijder, alle spalle di Eto'o. Nel Werder, Schaaf rinuncia a capitan Frings e punta sull'ex Arnautovic. Inizio pimpante da ambo le parti: al 3' un lungo lancio dalle retrovie tedesche giunge tra i piedi di Hugo Almeida che, con un palonetto, elude l'uscita di Julio Cesar. Serve un recupero prodigioso di Lucio per evitare il vantaggio ospite. La difesa dell'Inter fatica a riorganizzarsi e, su punizione-missile, ancora Almeida rischia di portare in vantaggio i suoi: Julio Cesar chiude in angolo. La partenza sprint dei tedeschi pare affossare i Campioni d'Europa che, tuttavia, reagiscono con la coppia Coutinho-Biabiany: l'ex Parma sfreccia sulla corsia destra, supera in scioltezza Silvestre e serve al talentino brasiliano un pallone impossibile da sbagliare. Ebbene, Coutinho riesce nell'impossibile: colpo di testa a lato. Il 18enne ha subito modo di rifarsi: converge al centro, fa partire un cross liftato per Eto'o che lascia scorrere all'indirizzo di Sneijder; l'olandese davanti a Wiese sbaglia tutto.

Alla terza occasione l'Inter passa: Jensen si fa letteralmente 'uccellare' da Cambiasso, che serve Samuel Eto'o. il camerunense ha vita facile a tu per tu con Mertesacker e può segnare il suo nono gol stagionale. La partita, minuto dopo minuto, diventa un monologo nerazzurro: al 27' ancora Eto'o viene servito da Lucio, entra in area dalla destra, indisturbato, brucia Wiese sul suo palo e si regala la seconda gioia di serata. Werder frastornato, imbarazzante dal punto di vista difensivo e che rischia di 'imbarcare' gia al 30': ancora Eto'o, stavolta in versione uomo-assist, offre a Stankovic il tris, ma Wiese salva in angolo. E' questione di minuti per il 3-0: al 34' l'ex Barcellona, assoluto protagonista a San Siro, regala a Sneijder, tenuto in gioco da Wesley, un piccolo tassello in chiave Pallone d'Oro. Il resto del primo tempo trascorre senza ulteriori sussulti e il doppio fischio di Undiano Mallenco ricorda agli spettatori che si tratta solo della fine dei primi 45'.

La ripresa si apre all'insegna del Werder, conscio che solo un miracolo potrà rimettere in discussione il parziale maturato nei primi 34' di gioco: al 7' un destro in area di Wesley obbliga il neo entrato Castellazzi (che ha sostituito Julio Cesar per precauzione) a distendersi in angolo. Ribaltamento di fronte e l'Inter ricomincia a rombare: Coutinho converge in area dalla sinistra, si libera senza problemi di 'palo' Mertesacker e conclude a colpo sicuro; Wiese impedisce d'istinto il 4-0. Al 17' Lucio abbandona il campo in barella e permette a Davide Santon di riassaporare l'atmosfera della Champions, a un anno e mezzo dalla sfida contro Cristiano Ronaldo che gli permise di esplodere.

Oggi, però, i giovani pronti ad esplodere hanno il nome di Coutinho e Biabiany: la tecnica del primo e la velocità da centometrista del secondo sono la giusta medicina per uno Sneijder volitivo, ma ancora lento nei movimenti e per un Eto'o che, dopo un primo tempo stratosferico, ha chiaramente bisogno di rifiatare. Quando la gara sembra ormai destinata al 3-0 finale, il neo entrato Obi, gran voglia la sua di mettersi in mostra, recupera palla e serve Sneijder. Il lancio per l'onnipresente Eto'o è al limite della perfezione: il solito Mertesacker tiene in gioco l'attaccante che, scartato Wiese, si gode in solitudine la tripletta personale e il 4-0 per i suoi. La gara, in pratica, finisce qui e Benitez può godersi la serata perfetta: primi tre punti europei e un Eto'o formato 'Pallone d'Oro'.

LE PAGELLE

ETO'O 10 - Eccezionale: senza Milito 'tra le scatole' è ancora più incisivo e decisivo del solito. Tre gol, un assist: ha a che fare con una difesa al limite dell'inconcepibile, è vero, ma fino a prova contraria è lui a segnare e a far segnare. Non disdegna nemmeno il ripiegamento a metà campo: cosa si può volere di più?

CAMBIASSO 7 - Torna ad essere il 'Cuchu' che conosciamo: diga, metronomo indispensabile nei meccanismi del 4-2-3-1 di stampo mourinhiano, permette ad Eto'o di sbloccare la contesa con un'azione insistita. Vice Zanetti.

MERTESACKER 4.5 - Nonostante la giovane età, dovrebbe essere il faro, il 'professore' della difesa tedesca: questa sera guida, invece, la débacle assoluta del reparto arretrato. Bruciato da Eto'o in occasione del primo gol, sul 2-0 sembra non avere nemmeno il coraggio di impedire la doppietta al camerunense. Ad inizio ripresa, rischia di 'prenderle' anche da Coutinho.

BIABIANY-COUTINHO 6.5 - La 'linea verde' nerazzurra non fa rimpiangere Milito (quello versione 2010/2011) e Pandev, sfoderando una prestazione di quantità, a supporto di uno Sneijder in palla, ma che ha ancora in corpo qualche scoria mondiale. Il 'centometrista' e la 'punta di fioretto': il futuro è radioso.

ARNAUTOVIC 5 - Ricorda molto Ibrahimovic... nella stazza. Per il resto, pare svogliato, una punta egoista ed è tutto tranne che incisivo: dopo la punizione battuta al 75', è stato avvistato un meteorite nel piazzale antistante San Siro.

SILVESTRE 5.5 - Ricordate l'omonimo difensore nerazzurro di fine anni Novanta? Ecco, è sempre lui e, a quanto pare, non è cambiato: Biabiany ne fa un sol boccone in più di un'occasione e, al 33enne francese, non resta che boccheggiare.

IL TABELLINO

INTER-WERDER BREMA 4-0

Inter (4-2-3-1): Julio Cesar 6 (1' st Castellazzi 6); Maicon 5.5, Lucio 5.5 (17' st Santon 6), Cordoba 6, Chivu 6; Stankovic 7 (35' st, Obi 6), Cambiasso 7; Coutinho 6.5, Sneijder 6.5, Biabiany 6.5; Eto'o 10. All.: Benítez 6.5

Werder Brema (4-2-3-1): Wiese 5.5; Wesley 6, Mertesacker 4.5, Proedl 5, Silvestre 5.5; Bargfrede 6, Jensen 5.5; Borowski 5.5, Marin 5 (18' st Hunt 6), Arnautovic 5; Hugo Almeida 5 (32' st Wagner sv). All.: Schaaf 6 Arbitro: Undiano Mallenco (Spagna)

Marcatori: 21', 27' e 36' st Eto'o, 34' Sneijder

Ammoniti: Proedl (W)

29 settembre 2010

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Champions: Che Copenaghen! Vincono Lione' date=' Tottenham e Manchester United[/b']

Champions League, atto secondo. E non sono mancate le sorprese. Dopo il pareggio del Barcellona, ad Atene il Copenaghen batte il Panathinaikos e vola in testa al gruppo D. Colpaccio dello United al Mestalla di Valencia grazie al chicharito Hernandez, in gol su assist di Macheda. Vincono anche Schalke, (in gol anche Huntelaar), Rangers e Lione, nonostante il gol su rigore del portiere nigeriano dell'Hapoel Enyeama.

Quattro gol, tre rigori, una doppietta e un'espulsione: è successo tutto a White Hart Lane tra Tottenham e Twente. Van der Vaart si fa parare il primo rigore, poi sblocca su assist di Crouch. Il talento olandese poi si fa buttare fuori per doppia ammonizione (salterà l'Inter), Pavlyuchenko segna due gol dal dischetto, Bale fissa il risultato sul 4-1.

Nel match delle 18.30 il Barcellona, con Messi in campo nel secondo tempo, non va oltre l'1-1 sul campo del Rubin Kazan. Per i blaugrana continua la maledizione: l'anno scorso contro il neo club di Bocchetti e Martins conquistarono un solo punto in due partite.

Gruppo A

Inter-Werder Brema 4-0 22', 27' e 81' Eto'o (I), 34' Sneijder (I)

Tottenham -Twente 4-1 47' Van der Vaart (To), 50' rig. e 64' rig. Pavlyuchenko (To), 56' Chadli (Tw), 85' Bale (To)

Classifica: Inter 4, Tottenham 4, Twente 1, Werder Brema 1.

Gruppo B

Hapoel Tel Aviv-Lione 1-3 7' rig. e 36' Bastos (L), 80' rig. Enyeama (H), 94' Pjanic (L)

Schalke-Benfica 2-0 73' Farfan (S), 85' Huntelaar (S)

Classifica: Lione 6, Benfica 3, Schalke 3, Hapoel Tel Aviv 0.

Gruppo C

Glasgow Rangers-Bursaspor 1-0 18' Naismith (G)

Valencia-Manchester United 0-1 85' Hernandez (M)

Classifica: Glasgow Rangers 4, Manchester United 4, Valencia 3, Bursaspor 0.

Gruppo D

Rubin Kazan-Barcellona 1-1 30' rig. Noboa ®, 60' rig. Villa (B)

Panathinaikos-Copenaghen 0-2 28' N'Doye ©, 38' Vingaard ©

Classifica: Copenaghen 6, Barcellona 4, Rubin Kazan 1, Panathinaikos 0

29 settembre 2010

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  • 3 settimane fa...
Milan distrutto a Madrid: 2-0

Ronaldo e Ozil show: il Real vola

Il peggior Milan della stagione fa scena muta al Bernabeu ed esce con le ossa rotte dalla sfida contro il Real di Mourinho. I rossoneri' date=' mai davvero in partita, vanno sotto già al 13', quando Ronaldo, su punizione dal limite, trova un varco nella barriera e supera per la prima volta Amelia. Scosso per lo svantaggio, il Milan subisce il raddoppio un minuto dopo: blitz di Ronaldo a sinistra, assist per Ozil e piattone deviato da Bonera per il 2-0.

[b']LA PARTITA

È finita 2-0, ma poteva finire anche tre o quattro a zero e nessuno avrebbe potuto dire niente. A conti fatti, quindi, paradossalmente, è andata persino bene perché in un girone in cui la corsa per il secondo posto è diventata purtroppo molto equilibrata la differenza reti potrebbe diventare importante e, oggi, il Milan ha un piccolo vantaggio sull'Ajax almeno qui. Difficile capire cosa non sia andato in una serata in cui nulla è stato fatto bene. A giudicare dal primo quarto d'ora dei rossoneri il primo errore potrebbe essere stato commesso nella preparazione dell'incontro. Il secondo, senza dubbio, è nell'approccio alla partita. Troppo morbido, quello rossonero. Il resto, poi, è forse tutto qui: i migliori del Milan sono stati Zambrotta, Gattuso e Antonini, vale a dire tre onesti lavoratori. Quelli del Real, invece, sono stati Ronaldo e Ozil, due fuoriclasse assoluti. Inutile dire che tanto è bastato a creare un solco importante nella prestazione delle due squadre.

Strana partita quella del Bernabeu. Stranissima. Perché il Real ha sì dato spesso la sensazione di potersi divertire con i rossoneri senza soffrire mai, ma il Milan, dal canto suo, quando ha provato a porre rimedio al disastroso avvio, è riuscito a rendersi perfino pericoloso. Dimostrazione ne siano la traversa di Pirlo su punizione ma, soprattutto, l'enorme occasione gettata al vento da Seedorf (pessima gara) su servizio di Ronaldinho (34'). I Merengues, insomma, potevano essere colpiti perché dietro, forse per supponenza visto il doppio vantaggio, qualcosa concedono. Non è stato, in altre parole, un Real enorme. È stato, piuttosto, un Milan piccolissimo, invisibile diremmo soprattutto negli uomini più importanti. Di Seedorf si è già detto, ma la lista dei bocciati è lunga e prestigiosa. Ha fatto male Ronaldinho, nemmeno sfiorato dalla voglia di colpire gli ex rivali, e hanno fatto male Ibrahimovic e Pato. Dando, ragione, in certo modo, a Mourinho che aveva spiegato alla vigilia di temere soltanto Inzaghi. Tutto vero, don José: Pippo e Robinho hanno fatto in un quarto d'ora più di Ibra, Dinho e Pato in tutto il resto dell'incontro. Se non altro loro ci hanno provato.

Poi, come detto, poteva finire tre o quattro a zero e non ci sarebbe stato nulla da dire. Di Maria, tra i peggiori di un Real quasi senza pecche, ha buttato al vento almeno un paio di occasioni importanti. Altre non sono andate a segno per un nulla. Ha vinto, anzi, stravinto il Real. Allegri e il suo Milan devono prenderne atto. Non resta che voltare pagina e tirare dritti per la propria strada. Sapendo però che siamo ai piedi di una salita che potrebbe anche diventare molto difficile da scalare.

LE PAGELLE

Seedorf 4 - È, purtroppo, l'uomo immagine del Milan del Bernabeu. Fa poco e tutto quello che prova lo fa malissimo. Comincia con un paio di inutili colpi di tacco a centrocampo, continua con un gol più difficile da sbagliare che da fare e conclude fallendo anche gli appoggi più semplici. Che fosse un giocatore "giornaliero" lo si sapeva, ma una serata così non era nemmeno immaginabile

Ibrahimovic 4 - Gli spagnoli, che come spiegato in conferenza stampa da Mourinho non "hanno mai visto il vero Ibra" dovranno attendere la prossima occasione. Lo svedesone non tira in porta una sola volta e si fa regolarmente anticipare da Carvalho e Pepe quando è cercato dai compagni con inviti rasoterra. Sarà anche in condizioni precarie causa vera o presunta pubalgia, ma la notte è da vecchio Ibra di Champions. Non granché, quindi.

Ronaldo 8 - Un gol e un assist basterebbero e avanzerebbero per un votone, ma la partita di Ronaldo è molto di più. Accelerazioni continue e sempre pericolose, dribbling che ridicolizzano gli avversari e la sensazione costante di poter far male. Rispetto ai "galacticos" rossoneri sembra di un'altra categoria.

Ozil 7,5 - Non è imprendibile come Ronaldo, ma difficilmente sbaglia un pallone. Gioca con intelligenza, piazzandosi tra le linee e si fa trovare pronto sull'assist di Ronaldo per il gol del 2-0 che chiude l'incontro.

Mourinho-Allegri 7,5 a 5 - Il portoghese, a modo suo, l'aveva detto: tra me e Allegri non c'è paragone. Solo che lo Special One parlava di esperienza internazionale e di successi a livello europeo, mentre l'abisso tra i due, ahinoi, si è visto in campo nella preparazione e nella gestione dell'incontro. Detto che, con un Milan così svogliato, c'era poco da inventarsi, dall'altra parte si è visto un Real Madrid preparato maniacalmente alla partita, pronto a pressare alto sui portatori di palla avversari e istruito perfettamente sulla gestione della fase difensiva.

IL TABELLINO

REAL MADRID-MILAN 2-0

Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 7; Arbeloa 6,5, Pepe 6,5, Carvalho 6, Marcelo 6,5; X. Alonso 6, Khedira 6,5; Di Maria 5,5 (41' st Granero sv), Özil 7,5 (23' st L. Diarra 6), C. Ronaldo 8; Higuain 5 (43' st Benzema sv). A disp.: Dudek, M. Diarra, Albiol, P. Leon. All.: Mourinho 7,5

Milan (4-3-1-2): Amelia 6,5; Zambrotta 6, Nesta 5, Bonera 5,5, Antonini 6; Gattuso 6,5 (13' st Boateng 6), Pirlo 6, Seedorf 4; Ronaldinho 4,5 (26' st Robinho 6,5); Pato 5 (33' st Inzaghi 6), Ibrahimovic 4. A disp.: Roma, Papastathopoulos, Abate, Flamini, Inzaghi, Robinho. All.: Allegri 5

Arbitro: Proença 6

Marcatori: 13' Ronaldo, 14' Özil

Ammoniti: Bonera, Boateng, Antonini (M), Di Maria ®

Espulsi: -

Allegri: "Sbagliato l'approccio"

"Dobbiamo correre di più in verticale"

Non cerca scuse, Massimiliano Allegri, per spiegare la sconfitta del suo Milan al Bernabeu contro il Real. Il tecnico rossonero ammette infatti che la squadra "è incappata in una serata storta. Il Real ha vinto per molti meriti suoi ma anche per molti demeriti nostri". E ancora: "Il primo quarto d'ora è l'emblema del nostro approccio. Dovevamo essere più spavaldi, lo dobbiamo essere sempre. Dobbiamo capire che bisogna correre di più in verticale".

Il tecnico rossonero non fa sconti ai suoi anche se, dice, "da questa partita non usciamo demoralizzati". Allegri, però, spiega: "La partita si è messa in discesa per loro in un minuto e mezzo, con quella punizione in cui la barriera si è aperta. Poi abbiamo cominciato a giocare ma eravamo un po' molli, soprattutto nel secondo tempo. Non riusciamo a tenere per più partite una certa cattiveria nell'andare a cercare il risultato. Avevamo gli spazi per giocare in verticale, sulle diagonali e non l'abbiamo fatto, abbiamo permesso loro, nel primo quarto d'ora, di venirci a rubare delle palle importanti che permettevano a loro di schiacciarci nella nostra area. Poi abbiamo cominciato a giocare, e a farlo anche abbastanza bene".

La sola buona notizia della trasferta spagnola arriva quindi da Kakà. Il brasiliano, che Mourinho ha chiarito di non voler vendere, ha chiamato gli ex compagni per andare a cena con loro. Che sia un primo riavvicinamento al suo vecchio Milan?

Mou: "Partita facile? Bravo Real"

Ronaldo: "José Mourinho è fantastico"

"Se la partita è stata facile, il merito è tutto nostro". Parola di Mourinho che ha guidato il 2-0 del Real contro il Milan: "La squadra ha iniziato troppo veloce per i rossoneri. Abbiamo fatto subito due reti e potevamo chiudere con il terzo gol, però con loro è sempre pericoloso e, per una squadra giovane come la nostra, giocare contro un avversario super esperto è stato un test molto importante." Al settimo cielo Cristiano Ronaldo: "Mou è fantastico."

"Ringrazio il Real per averlo portato qui. Ora è un nuovo Madrid: lui ordina e i giocatori eseguono.'' Prosegue, invece, Mourinho: "Il Real cresce, i ragazzi lavorano bene, vogliono vincere ed imparare." Lo Special One, da ex nerazzurro, ammette che "il derby non mi manca ed il rapporto con giocatori e dirigenti del Milan è positivo: c'è stata qualche parola forte, ma sempre nel massimo rispetto."

"L'Inter? I tifosi nerazzurri non saranno contenti per la sconfitta del Milan ma per i loro successi. L'Inter è campione d'Europa, in questo momento è in un'altra dimensione." Infine, sull'Italia, Mou sorridendo ammette che "mi manca un po', ma dopo ogni partita c'erano le flash interview e le interviste. Qui dopo cinque minuti di conferenza si va a casa."

19 ottobre 2010

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Modificato da Navarre75

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Roma umiliata dal Basilea

Champions: giallorossi ko 3-1 in casa

Clamoroso all'Olimpico' date=' dove il Basilea batte 3-1 la Roma nella terza giornata del gruppo E di Champions League e la raggiunge in classifica. Partenza lampo degli svizzeri, che al 12' vanno in vantaggio grazie a Frei con un gran sinistro dal limite. Nove minuti dopo il pari di Borriello su splendido lancio di Totti. Ma al 44' il Basilea sigla il 2-1 con Inkoom. Monologo Roma nella ripresa (palo di Taddei) ma al 92' Cabral firma il tris.

[b']LA PARTITA

Una sola novità nella Roma rispetto alla gara vinta contro il Genoa: al centro della difesa c'è Mexes a far coppia con Burdisso e non Juan. Ancora ko De Rossi e Vucinic, oltre a Menez. L'attacco affidato ai piedi di Totti e Borriello. Pronti via e si capisce subito che la Roma non avrà vita facile. Il Basilea sfodera subito un atteggiamento aggressivo e quando attacca lo fa in massa, prendendo di sorpresa la difesa giallorossa, che sbanda spesso e volentieri. E al 12' gli svizzeri si trovano già avanti con Frei, che finalizza una bella azione partita da Shaqiri e proseguita con una sponda aerea di Streller. Con i giocatori della Roma che restano a guardare. Il gioco dei padroni di casa è lento e dalle fasce non c'è spinta: ecco allora che ci pensa Totti a lanciare splendidamente Borriello, che raccoglie e realizza il gol del pari per il suo quinto gol stagionale. Altre due fiammate giallorosse con Cassetti e con un sinistro di capitan Totti ma il gioco è spezzettato e per tutt'altro che corale. E il Basilea quando avanza son dolori: annullato un gol per fuorigioco di Frei ma è buono quello che mette dentro Inkoom al 44' con un bel diagonale. Anche qui difesa della Roma sorpresa.

Nella ripresa la Roma scende in campo con un altro atteggiamento. Totti ci prova ancora, poi Taddei colpisce il palo. È il capitano giallorosso a guidare la carica: passaggio di testa in area, ma né Burdisso né Perrotta ci arrivano. Gli uomini di Ranieri lottano su tutti i palloni e il Basilea è costretto nella propria metà campo. Ma gli attacchi dei capitolini sono caotici e disordinati. Brighi manda alto di testa poi ecco che nel recupero arriva il terzo gol del Basilea con Cabral, entrato a 10' dalla fine per Streller. E finisce qui, tra i fischi dell'Olimpico. Roma brutta, che fa due passi indietro rispetto alla vittoria contro il Genoa. Male, malissimo la difesa. Totti e Borriello non bastano.

LE PAGELLE

Borriello 6,5 - Ancora lui. E sono cinque i gol stagionali. Gran lottatore, difende il pallone coi denti e quando riescono a portarglielo via, non si dà per vinto e rincorre gli avversari. Movimento, agonismo, freddezza. Poi cala nel finale.

Totti 6,5 - Il capitano conferma di essere in forma. Grinta e determinazione da vendere, un assist favoloso per Borriello e il piede sempre caldissimo alla ricerca del gol perduto. Ma manca soltanto quello.

Frei 6,5 - Si porta dietro la fama del bomber e dopo dieci minuti fa capire a tutti di cosa si sta parlando. Staffilata tanto forte quanto precisa che fulmina Lobont.

Shaqiri 6,5 - Riise gli regala il lasciapassare e lui ringrazia facendo in pratica quello che vuole. L'azione del primo gol parte da lui.

Taddei 6 - Secondo tempo di buona intensità. Lavoro di copertura quando serve, sempre presente quando c'è da caricare il tiro e puntare la porta: gli va male quando ci si mette il palo.

Brighi 5,5 - Si perde Frei, che alla prima occasione non perdona. Poi troppa leggerezza lì in mezzo al campo. E gli svizzeri non ci pensano due volte.

Riise 4,5 - C'era una volta un giocatore che sulla sua fascia faceva la differenza. Adesso non spinge praticamente mai. E sul gol del 2-1 del Basilea ha colpe importanti.

IL TABELLINO

ROMA-BASILEA 1-3

Roma (4-4-2): Lobont 5; Cassetti 5, Burdisso 5, Mexes 5, Riise 4,5 (15'st Castellini 5,5); Taddei 6, Pizarro 5,5, Brighi 5,5, Perrotta 5 (29' Julio Baptista 5,5); Totti 6,5, Borriello 6,5. A disposizione: Doni, Juan, Cicinho, Simplicio, Okaka. All.: Ranieri 5.

Basilea (4-4-2): Costanzo 6,5; Inkoom 6,5, Ferati 6, Abraham 6, Safari 6,5; Shaqiri 6,5, Yapi Yapo 6, Huggel 6, Stocker 6 (25'st Chipperfield 6); Frei 6,5 (44'st Almerares sv), Streller 6,5 (35'st Cabral 6). A disposizione: Sommer, Atan, Kusunga, Tembo. All.: Fink 6,5.

Arbitro: Nikolaev (Russia)

Marcatori: 12' Frei (B), 21' Borriello ®, 44' Inkoom (B), 47'st Cabral (B)

Ammoniti: Cassetti ®, Inkoom, Chipperfield (B)

Espulsi: -

"La squadra non mi dà risposte"

Ranieri boccia la Roma: e non mollo

Parole pesanti quelle di Ranieri dopo la sconfitta dell'Olimpico contro il Basilea: "Nel primo tempo eravamo lunghi, poco determinati, non abbiamo fatto un fallo, non recuperato alcun pallone - ha detto il tecnico della Roma - Mi chiedo anche io perché, lo chiedo alla squadra ma loro non sanno darmi la risposta. È un periodo in cui nulla va per il verso giusto. Dimettermi? Non ci penso proprio, non sono uno che molla."

"Quel gol a fine primo tempo non ci voleva - ha proseguito Ranieri - Nel primo tempo l'approccio non è stato quello della gara col Genoa e ogni volta che il Basilea ha tirato in porta ha fatto gol. Nella ripresa abbiamo alzato i ritmi, abbiamo creato 2-3 occasioni per fare gol ma non è andata. Eravamo troppo lunghi e poco aggressivi, quello che avevamo fatto bene col Genoa non siamo riusciti a ripeterlo. Forse il risultato più giusto sarebbe stato il 2-2, la partita l'avevamo ripresa pur non giocando da squadra. Bisogna vedere qual è la Roma vera, se quella vista contro il Genoa o quella di stasera - ha concluso - Bisogna capire perché ci sia stato questo approccio poco determinato, soprattutto nel primo tempo. In una partita di Champions la motivazione deve essere sempre al massimo e invece non riusciamo a tenerla per più partite."

BORRIELLO: "KO PESANTISSIMO"

"Peccato, questa è una sconfitta pesantissima - ha detto Borriello, autore del gol del momentaneo pareggio - Speriamo non pregiudichi il cammino in Champions. Ora dobbiamo reagire, l'abbiamo fatto già domenica in campionato."

19 ottobre 2010

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