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TRE D Dukic - La verità sui FAP e DPF? O trovata commerciale / promozionale?


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On 29/3/2016 at 09:38, Il Fatto quotidiano dice:

I filtri lavorano così: bloccano le Pm10 e poi le bruciano finendo per sminuzzarle e produrre particelle inquinanti più piccole (Pm2,5 o inferiori) e pericolose.

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/25/smog-il-ministero-dei-trasporti-indagato-per-inquinamento-ambientale-e-omissione-di-atti-dufficio/2582122/


Questo come si vede, è un idea sbagliata: polveri di tale misura si originano ben prima del filtro e senza di esso uscirebbero in quantità bene maggiori e non solo (eventualmente) durante la rigenerazione: 

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On ‎06‎/‎03‎/‎2016 at 19:10, J-Gian dice:

 

Ma la massa fuliggine come viene misurata?

Nel senso, se durante queste settimane ci fossero state delle rigenerazioni del DPF, la riduzione di accumulo potrebbe essere dovuta a quello no?
E l'uso fatto è il medesimo? E' un qualcosa difficile da stabilire ;)
 

 

In generale la massa di fuliggine viene calcolata dalla centralina  leggendo, mediante un manometro differenziale posto tra ingresso e uscita DPF, la caduta di pressione sul DPF ed integrandola con altre grandezze istantanee del motore.

Tipicamente: numero di giri, pressione di sovralimentazione, gasolio iniettato.

Il calcolo, complesso e diverso per ogni marca, produce un valore proporzionale al grado di intasamento del filtro. Per FCA 0-100%

 

Se si effettua un download dalla centralina di una FCA con DPF  funzionante, si troverà sempre per l'intasamento filtro un numero casuale compreso tra 0 e 100.

Se si effettua un monitoraggio continuo, o almeno frequente, del parametro, si troverà un numero che da circa 0% (filtro appena rigenerato) cresce con la percorrenza fino ad avvicinarsi a 100%, valore in prossimità del quale avviene la rigenerazione. E il ciclo continua.

Per inciso: il monitoraggio è alla portata di chiunque, basta una interfaccia OBD2 ed un programmino gratuito per smartphone, 20 €.

 

On ‎05‎/‎03‎/‎2016 at 00:54, wm auto dice:

Posso solo dire che nel mio piccolo prima che venisse montato ho visualizzato i parametri in diagnosi riscontrando la massa di fuligine nel FAP al 75%,per curiosita' ho chiesto al cliente di passare in officina per effettuare altri controlli ebbene dopo 3 settimane di utilizzo la massa e' scesa al 24%,dopo un altro mese al 18%.La fumosita' e' sparita quasi del tutto non lo si vede nemmeno piu' la sera evidenziata dai fari delle auto che seguono.

Per la documentazione che ho visto e' in attesa di queste prove TUV presso un centro revisione convenzionato prevedono un ciclo di sei prove prima di rilasciare l'omologazione, appena so di piu' posto notizie.

 

L'attribuzione dei numeri letti dei numeri letti dalla centralina ad una progressiva riduzione di massa di particolato non è compatibile con una conoscenza, anche solo superficiale, del funzionamento del DPF.

 

Sarei invece molto interessato (e probabilmente non il solo) alla documentazione che ha visto, sempre che non sia riservata, ed a maggiori dettagli sui sei cicli del TUV.

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On 6/4/2016 at 02:33, gigieffe dice:

 

In generale la massa di fuliggine viene calcolata dalla centralina  leggendo, mediante un manometro differenziale posto tra ingresso e uscita DPF, la caduta di pressione sul DPF ed integrandola con altre grandezze istantanee del motore.

Tipicamente: numero di giri, pressione di sovralimentazione, gasolio iniettato.

Il calcolo, complesso e diverso per ogni marca, produce un valore proporzionale al grado di intasamento del filtro. Per FCA 0-100%

 

Se si effettua un download dalla centralina di una FCA con DPF  funzionante, si troverà sempre per l'intasamento filtro un numero casuale compreso tra 0 e 100.

Se si effettua un monitoraggio continuo, o almeno frequente, del parametro, si troverà un numero che da circa 0% (filtro appena rigenerato) cresce con la percorrenza fino ad avvicinarsi a 100%, valore in prossimità del quale avviene la rigenerazione. E il ciclo continua.

Per inciso: il monitoraggio è alla portata di chiunque, basta una interfaccia OBD2 ed un programmino gratuito per smartphone, 20 €.

 

 

L'attribuzione dei numeri letti dei numeri letti dalla centralina ad una progressiva riduzione di massa di particolato non è compatibile con una conoscenza, anche solo superficiale, del funzionamento del DPF.

 

Sarei invece molto interessato (e probabilmente non il solo) alla documentazione che ha visto, sempre che non sia riservata, ed a maggiori dettagli sui sei cicli del TUV.

beh il delta p non è cosi preciso ed affidabile...che io sappia serve come estrema ratio....diciamo che credo si faccia piu' una stima del riempimento.....che non arriva solo fino al 100% MA ANCHE di piu'

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23 minuti fa, skid32 dice:

beh il delta p non è cosi preciso ed affidabile...che io sappia serve come estrema ratio....diciamo che credo si faccia piu' una stima del riempimento.....che non arriva solo fino al 100% MA ANCHE di piu'

 

 

Il sensore "delta p"  serve proprio per stimare il riempimento, e può essere preciso ed affidabile fin che si  vuole. E' solo  questione di costi.

In automotive, come in qualunque altro campo, ogni componente è preciso ed affidabile "quel tanto che basta".

Di suo misura la contropressione sullo scarico dovuto al riempimento del filtro, una funzione analoga a quella del sensore di riempimento sacco di un aspirapolvere, ma con un bel po' di complicazioni in più: temperatura dei gas, corrosione, vibrazioni, cicli termici, ecc.

Da solo non serve assolutamente a niente, perché la contropressione dipende, oltre che dall'intasamento, dalla portata di gas, e questa può variare in un range da 1 a 10 e anche oltre.

La portata quindi  serve, ma il sensore non c'è. Primo perché costa, secondo perché la centralina già la conosce, e pure con una certa precisione, dal momento che conosce il numero di giri, la  pressione di alimentazione ed è lei stessa a gestire gli iniettori.

 

Combinando queste informazioni il sw FCA tira fuori il valore corrente di "resistenza al flusso" del DPF.

Per comodità di chi gestisce la manutenzione hanno normalizzato arbitrariamente tra 0 e 100 il valore di resistenza al flusso del DPF appena rigenerato e chiamato la grandezza "percentuale di depositi di fuliggine".

Il che ci può perfettamente stare. Altri costruttori possono aver adottato convenzioni diverse, perfettamente equivalenti.

 

Probabilmente non serve una gran risoluzione, un po' come le tacche di batteria di uno smartphone.

Un valore basso, significa che la rigenerazione è avvenuta da poco, un valore alto che la rigenerazione è prossima.

 

Sicuramente esistono altri valori, o combinazione di valori, al raggiungimento dei quali viene richiesta una maggior collaborazione al guidatore, e vengono dati messaggi via via più inquietanti.;)

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che in fondo è quello che dicevo io....il delta p (specie sulle fca vecchie come nel caso) aveva piu' che altro una funzione di diagnosi estrema (visto che non era precisissimo si preferiva dare maggior peso alla stima della flow resistance in base a un algoritmo in cui entravano km,cicli spegnimenti, rigenerazioni fatte e fallite eccc)...vag invece lo usava un po' da prima anche come valore x la stima....

 

riguardo la % ...quando il filtro è pieno e la rigenerazione è andata a cilecca si puo' leggere anche 120% o piu'....mi sembra di aver visto una volta un 170 % su una macchina tuppata

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  • 2 settimane fa...

AmbienteItalia batte REPORT 3 a 2, siamo alla terza puntata fotocopia in meno di un anno...

Dal minuto 21 circa:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ad6225be-5f98-49e0-976c-ef5468162b85-tgr.html#p=0

prossimamente rinomineranno la benemerita emittente televisiva in RAI3D...

Modificato da Buffs
errori digitazione
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  • 3 settimane fa...

La solita cartella stampa DDD che circola in RAI almeno dal 2011, spacciata per informazione da REPORT ecc. ecc. e proposta recentemente dalla TERZA puntata dedicata di AmbienteItalia, è stata ulteriormente riciclata dalla rubrica del TGR Leonardo:

 

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  • 1 mese fa...

Dopo essersi stufati di giocare con l'elastico muro di gomma delle istituzioni italiane, la vivace ditta in questione ha deciso di rivolgersi al TUV Germania come si legge qui:

 

http://www.genteinmovimento.com/notizie/filtri-antiparticolato-tira-una-brutta-aria

 

dove si vede anche la fratellanza con organizzazioni a me finora sconosciute come Vai Sicuro. Inoltre altre 'misure' presso questo TUV verranno pagate dal contribuente Italiano tramite l'altra fratellanza storica con il PNGP, come si legge in questa lodevole testata Valdostana (che tra le altre cose buone ha anche i mass media):

 

http://www.valledaostaglocal.it/2016/05/31/leggi-notizia/argomenti/attualita-2/articolo/lente-parco-e-la-domanda-al-fornaio.html

 

che si riferisce all'ennesimo provvedimento discutibile dell'attuale Direzione:

 

http://www.pngp.it/sites/default/files/delibere/pdf/DD/2016/030_-_collaudo_per_la_certificazione_della_classe_dei_veicoli_diesel_dellente.pdf

 

In questo mare di disinformazione, ogni morte di papa compare qualche articolo un po' più equilibrato:

 

http://www.sicurauto.it/news/consumi-auto-ridotti-il-filtro-dukic-fa-tremare-la-motorizzazione.html

 

ma sempre troppo poco :-|

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