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Volvo V60 Plug-in Hybrid (Topic Ufficiale - 2011)


J-Gian

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Da prototipo ad auto di serie: a quasi un anno di distanza dalla presentazione al Salone di Ginevra, la Volvo V60 Plug-in Hybrid fa sul serio. In occasione del Michelin Challenge Bibendum (Berlino, maggio 2011) la nostra prova su strada aveva evidenziato lo stato avanzato nello sviluppo del progetto, mentre in autunno inoltrato la casa svedese aveva anticipato che per la prima auto ibrida che combina la tecnologia plug-in al propulsore Diesel l’avvio della produzione sarebbe avvenuto nel 2012. il nuovo anno, infatti, segna l’inizio della commercializzazione, mentre nel secondo semestre le linee di montaggio daranno vita ai primi 1.000 esemplari della V60 Plug-in Hybrid, per l’occasione verniciate tutte in argento Electric Silver. Il prezzo indicativo della turbodiesel ibrida plug-in parte da 57.000 Euro, con variazioni a seconda del mercato.

UNO STERZO MOLTO “PRESENTE”

Altri segni distintivi della versione di lancio sono i cerchiinlega dalla forma aerodinamica da 17 pollici, terminali di scarico integrati nel profilo della carrozzeria e dettagli estetici rifiniti in nero laccato, come la griglia della calandra e lo spoiler frontale. All’interno, la Volvo V60 Plug-in Hybrid si presenta con rivestimenti in pelle nera, cuciture a contrasto e inserti in legno color grigio-blu. Lo sterzo, che ci aveva particolarmente convinto durante il nostro test, è a servoassistenza variabile con la velocità, mentre il sedile guida regolabile elettricamente, i sensori di parcheggio e il sistema di infotainment High Performance Multimedia DVD sono inclusi negli equipaggiamentidiserie.

COMUNICAZIONE HIGH-TECH ANCHE FUORI BORDO

Fra i primati della V60 Plug-in Hybrid in Casa Volvo, si segnala il debutto dell’interfaccia digitale DIM (Driver Information Monitor): un unico schermo a LED rimpiazza la consueta strumentazione analogica. La tecnologia abbraccia anche la comunicazione fra veicolo e smartphone, che grazie ad una specifica applicazione mobile comanda a distanza l’impianto di climatizzazione o informa sullo stato di carica delle batterie per stabilire il momento opportuno in collegarsi alla rete elettrica.

COME UN 6 CILINDRI, MA CON 5 PISTONI

Il 2.4 da 215 CV è un turbodiesel 5 cilindri in linea che fornisce trazione alle ruote anteriori, ma il surplus di potenza garantito dai 70 CV del motore elettrico che aziona le ruote posteriori giustifica la presenza del logo D6 che campeggia sul portellone. Con 285 CV complessivi e una cambio automatico a sei rapporti, infatti, Volvo paragona le prestazioni della V60 Plug-in Hybrid a quelle dei motoriabenzina turbocompressi siglati T6. Le nostre prime impressioni di guida non hanno peraltro disatteso queste promesse. La casa svedese fa inoltre sapere che nell’auto che sarà prodotta in serie, le batterie da 11,2 kWh agli ioni di litio (alloggiate sotto il pavimento) si ricaricano a una presa domestica (230V - 6A, 10A o 16A), con tempi variabili da 3,5 a 7,5 ore, a seconda dell’amperaggio.

omniauto.it

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es.autoblog

"L'ibrida di seconda generazione è la scelta perfetta per l'acquirente che non scende a compromessi e che vuole una vettura dalle emissioni di anidride carbonica estremamente ridotte, senza però rinunciare al piacere di guida," afferma Stefan Jacoby, presidente e CEO di Volvo Auto.

Poi aggiunge: "La tecnologia è ancora in fase di sviluppo e di test. Tuttavia, l'auto rende chiaramente l'idea di ciò che i nostri clienti possono aspettarsi dall'ibrida plug-in che farà ingresso negli showroom il prossimo anno."

La trazione delle ruote anteriori della V60 ibrida plug-in è affidata al nuovo motore turbodiesel D5 cinque cilindri da 2,4 litri, che eroga 215 cavalli e una coppia massima di 440 Nm.

L 'asse posteriore è dotato di ERAD (Electric Rear Axle Drive, trazione elettrica dell'asse posteriore), sotto forma di un motore elettrico da 70 cavalli, alimentato da un pacco batteria agli ioni di litio da 12 kWh. L'auto dispone di trasmissione automatica a sei velocità.

Il conducente sceglie la modalità di guida preferita tramite tre pulsanti sul cruscotto: Pure, Hybrid e Power. L'interazione tra il diesel e l'alimentazione elettrica è gestita attraverso un sistema di controllo.

"Per far sì che i veri appassionati di auto adottino una mentalità ecologica, è necessario offrire loro la possibilità di guidare auto che emettano poca anidride carbonica, senza tuttavia costringerli a rinunciare alla scarica di adrenalina associata al vero piacere di guida. La V60 ibrida plug-in ha tutte le qualità classiche di una vera sport wagon. Non abbiamo fatto altro che ‘ravvivarla' con una tecnologia di punta che permette al conducente di scegliere fra zero emissioni, ibrida ad alta efficienza o massime prestazioni. Basta selezionare la modalità che più si adatta ai propri gusti," spiega Stefan Jacoby.

Tre diverse personalità

Le modalità di guida Pure, Hybrid e Power conferiscono alla V60 ibrida plug-in tre diverse personalità:

  • in modalità Pure, l'auto è alimentata solo dal suo motore elettrico fin quando è possibile. Se la batteria è stata ricaricata utilizzando l'energia elettrica proveniente da una fonte rinnovabile, allora l'autonomia di guida arriva a 50 km senza alcuna emissione di anidride carbonica. L'autonomia della batteria dipende dal fondo stradale, dal clima e dallo stile di guida;
  • Hybrid è la modalità predefinita ogni volta che si mette in moto l'auto. Il motore diesel e quello elettrico interagiscono per ottenere l'equilibrio ottimale tra il piacere di guida e il basso impatto ambientale. Le emissioni di CO2 (combinato UE) sono di 49 g/km, pari a un consumo di carburante diesel di 1,9 l/100 km. L'autonomia complessiva dell'auto arriva a 1200 km;
  • in Power, la tecnologia è ottimizzata per far sì che l'auto offra le migliori prestazioni possibili. Il motore diesel e quello elettrico hanno una potenza combinata di 215 + 70 cavalli e una coppia massima di 440 + 200 Nm. La velocissima distribuzione della coppia del motore elettrico garantisce un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi.

La maggior parte degli automobilisti europei percorre meno di 50 km al giorno, ad esempio durante il tragitto di andata e ritorno dal luogo di lavoro. Per i percorsi più lunghi, il motore diesel si avvia automaticamente, facendo in modo che l'auto abbia le stesse proprietà e la stessa autonomia delle vetture ibride tradizionali.

Numerose possibilità e vantaggi aggiuntivi

Oltre alle tre modalità di guida, la V60 ibrida plug-in offre una serie di altre possibilità e vantaggi:

  • il conducente può scegliere di risparmiare l'energia della batteria per essere sicuro di poter guidare in modalità elettrica ed ecologica in un secondo momento, ad esempio all'arrivo in città. Per mantenere un livello di carica della batteria sufficiente, l'auto è alimentata dal motore diesel;
  • premendo il pulsante AWD sulla console centrale si attivano le quattro ruote motrici elettriche. Invece della trasmissione meccanica della potenza del tradizionale sistema AWD, l'unità di controllo centrale gestisce la distribuzione della coppia alle ruote anteriori, azionate dal diesel, e all'asse posteriore alimentato elettricamente;
  • tramite il menu di configurazione dell'auto, Il conducente può inserire la distanza di viaggio prevista (breve, media o lunga). Il sistema di controllo calcola come bilanciare l'alimentazione diesel e quella elettrica per ottenere il livello minimo di emissioni di CO2 per la distanza impostata.

Ricarica a domicilio

La Volvo V60 ibrida Plug-in viene ricaricata tramite una normale presa di corrente (230 V/6 A, 10 A o 16 A), a casa o in un parcheggio. Il tempo di ricarica dipende dal livello della corrente. Una carica completa a 10 A richiede 4,5 ore. Il tempo si accorcia a 3 ore con 16 A, mentre per una ricarica a 6 A sono necessarie circa 7,5 ore.

Per iniziare comodamente il viaggio, il conducente ha la possibilità di preriscaldare o rinfrescare l'abitacolo durante il processo di ricarica. Ciò significa anche che è possibile utilizzare più capacità della batteria per alimentare la vettura. Il pre-condizionamento viene programmato tramite un timer integrato nel menu di configurazione dell'auto oppure in modo remoto, da telefono cellulare.

Tinta bianca speciale

Per la Volvo V60 ibrida plug-in è prevista una tinta bianca speciale fornita da Dupont e anche gli interni presentano numerosi dettagli e colori esclusivi rispetto alla V60 standard, come i rivestimenti in pelle di Elmo.

All'esterno sono molte le caratteristiche aggiuntive che enfatizzano il profilo a bassa CO2 della vettura, come le ruote leggere con un'eccezionale aerodinamicità e pneumatici Pirelli progettati per avere una bassa resistenza al rotolamento.

Il cruscotto della Volvo V60 ibrida plug-in è stato modificato per offrire al conducente una gamma completa di importanti informazioni sui consumi di gasolio ed energia elettrica, sul livello di carica della batteria, sull'autonomia rimanente e via dicendo.

Inoltre, sarà possibile comunicare con l'auto tramite un'applicazione mobile. In questo modo, il proprietario avrà accesso a una serie di funzioni intelligenti, come il promemoria che ricorda di inserire il cavo di ricarica se ciò non è stato fatto entro l'orario predefinito.

Nuova, pionieristica tecnologia verde

"Volvo ha già introdotto in passato la pioneristica tecnologia verde. Ad esempio, abbiamo inventato il convertitore catalitico con sonda Lambda, un sistema che ora è di serie su tutte le auto. Con la nostra ultima innovazione, stiamo dimostrando ancora una volta di essere leader in campo ambientale, essendo i primi a commercializzare la tecnologia ibrida in una dimensione del tutto nuova," afferma Stefan Jacoby. Poi aggiunge:

"Il fatto di avere Vattenfall come partner nel settore della produzione di energia elettrica ci dà una marcia in più. Ci consente di essere presenti all'interno di quest'area e di plasmarne gli sviluppi, ad esempio quando si tratta di elettricità pulita e infrastrutture. Inoltre, offriremo ai nostri clienti un contratto di fornitura di energia elettrica non inquinante quando la nostra ibrida plug-in verrà prodotta in serie."

Via VolvoCars

Modificato da Touareg 2.5
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I più attivi nella discussione

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Questa potrebbe essere dannatamente interessante!

Quoto, praticamente un Hybrid4 di Peugeot ulteriormente evoluto.

La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona.

La pratica è quando tutto funziona ma non si sa come.

Spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.

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Zitti zitti questi...

C'è da dire che forse è anche troppo, per una versione del genere poteva essere più indicato il 1.6 D. Evidentemente contano di più l'immagine e la moda che il vero ruolo dell'ibrido.

O forse è solo il primo passo. Sfruttano il fattore moda per iniziare e poi lo estendono al resto della gamma.

La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona.

La pratica è quando tutto funziona ma non si sa come.

Spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.

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Zitti zitti questi...

C'è da dire che forse è anche troppo, per una versione del genere poteva essere più indicato il 1.6 D. Evidentemente contano di più l'immagine e la moda che il vero ruolo dell'ibrido.

In realtà lo stavano sviluppando sulla V70 con il 1.6D, però il marketing ha scelto di virare sulla V60 e sul 2.4

   

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Ma anche no. Come concetto è quello sì, ma le due aziende sono slegate :)

Beh, era sottointeso. ;) Innegabile che ci assomigli parecchio, però.

La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona.

La pratica è quando tutto funziona ma non si sa come.

Spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.

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