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Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?


TonyH

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...poi ci si stupisce che si prevedono DUE MILIONI di curricula per un posto come personale ATA a tempo determinato...

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Siamo messi male, nonostante le rassicurazioni dei media. Sinceramente non vedo speranza di miglioramento in Italia. Poco lavoro disponibile, discrepanza fra richiesta e offerta, allungamento dell'eta' pensionabile.

Un tempo non troppo remoto un buon titolo di studio poteva garantire una vita dignitosa, oggi mi sembra che, a meno di fortuna/conoscenze, oppure di capacita' davvero ottime, tutto questo non basti e non serva piu'.

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"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

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  • 10 mesi fa...

Riesumo questa discussione per chiedere la vostra opinione circa una situazione un po' spiacevole che è in essere già da un po' ma si sta esacerbando al rientro dalle ferie (con i relativi arretrati). Fondamentalmente mi sono ritrovato una mole di lavoro immensa con scadenze sostanzialmente fantascientifiche.  Considerando il volume del daily business (le pratiche che arrivano normalmente ogni giorno) non riesco nemmeno a fare una stima di quando sarà possibile recuperare il vecchio ed allinearsi al nuovo. Credendo di agire responsabilmente ho fatto presente la cosa al mio responsabile ma mi sono preso di maniavantista e che i clienti non possono accettare i nostri tempi. Alcuni miei colleghi (di altri reparti) ne fanno un punto di orgoglio e fanno notte per recuperare. Io non ho nessuna intenzione di farlo. Inoltre, chiedere aiuto ad altri colleghi di pari mansione ma che seguono altre aree di mercato è fuori discussione perché "non possiamo farci vedere in difficoltà/inefficienti/deboli ecc". Io, sinceramente mi sono abbastanza rotto le scatole. Mi sto beffando un carico di lavoro pesantissimo perché normalmente sono abbastanza rapido ed efficiente, ma credo che ormai si stia andando OLTRE. Qualche volta ho fatto anche io i miei straordinari pesanti, ora non contemplo la possibilità specialmente per ammortizzare i colleghi molto più lento e comodi all'uscita (è il responsabile che assegna i compiti e me ne becco molti perché non sono così). Sarei tentato di fare le cose in modo più cadenzato in maniera tale da bucare tutte le scadenze e far sì che FORSE l'azienda prenda il toro per le corna di fronte al problema. Non è detto. È detto però che io non reggo più il carico e le scadenze che ho. Non sono male organizzato, è troppo ed è affidato solo a me. Assodato anche che le maratone di straordinario non ho intenzione di farle. Piuttosto il cliente si prende il ritardo...

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Al conformismo l'ironia fa più paura d'ogni argomentato ragionamento.

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5 ore fa, Waterland scrive:

Riesumo questa discussione per chiedere la vostra opinione circa una situazione un po' spiacevole che è in essere già da un po' ma si sta esacerbando al rientro dalle ferie (con i relativi arretrati). Fondamentalmente mi sono ritrovato una mole di lavoro immensa con scadenze sostanzialmente fantascientifiche.  Considerando il volume del daily business (le pratiche che arrivano normalmente ogni giorno) non riesco nemmeno a fare una stima di quando sarà possibile recuperare il vecchio ed allinearsi al nuovo. Credendo di agire responsabilmente ho fatto presente la cosa al mio responsabile ma mi sono preso di maniavantista e che i clienti non possono accettare i nostri tempi. Alcuni miei colleghi (di altri reparti) ne fanno un punto di orgoglio e fanno notte per recuperare. Io non ho nessuna intenzione di farlo. Inoltre, chiedere aiuto ad altri colleghi di pari mansione ma che seguono altre aree di mercato è fuori discussione perché "non possiamo farci vedere in difficoltà/inefficienti/deboli ecc". Io, sinceramente mi sono abbastanza rotto le scatole. Mi sto beffando un carico di lavoro pesantissimo perché normalmente sono abbastanza rapido ed efficiente, ma credo che ormai si stia andando OLTRE. Qualche volta ho fatto anche io i miei straordinari pesanti, ora non contemplo la possibilità specialmente per ammortizzare i colleghi molto più lento e comodi all'uscita (è il responsabile che assegna i compiti e me ne becco molti perché non sono così). Sarei tentato di fare le cose in modo più cadenzato in maniera tale da bucare tutte le scadenze e far sì che FORSE l'azienda prenda il toro per le corna di fronte al problema. Non è detto. È detto però che io non reggo più il carico e le scadenze che ho. Non sono male organizzato, è troppo ed è affidato solo a me. Assodato anche che le maratone di straordinario non ho intenzione di farle. Piuttosto il cliente si prende il ritardo...

Siamo sulla stessa barca

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Riesumo questa discussione per chiedere la vostra opinione circa una situazione un po' spiacevole che è in essere già da un po' ma si sta esacerbando al rientro dalle ferie (con i relativi arretrati). Fondamentalmente mi sono ritrovato una mole di lavoro immensa con scadenze sostanzialmente fantascientifiche.  Considerando il volume del daily business (le pratiche che arrivano normalmente ogni giorno) non riesco nemmeno a fare una stima di quando sarà possibile recuperare il vecchio ed allinearsi al nuovo. Credendo di agire responsabilmente ho fatto presente la cosa al mio responsabile ma mi sono preso di maniavantista e che i clienti non possono accettare i nostri tempi. Alcuni miei colleghi (di altri reparti) ne fanno un punto di orgoglio e fanno notte per recuperare. Io non ho nessuna intenzione di farlo. Inoltre, chiedere aiuto ad altri colleghi di pari mansione ma che seguono altre aree di mercato è fuori discussione perché "non possiamo farci vedere in difficoltà/inefficienti/deboli ecc". Io, sinceramente mi sono abbastanza rotto le scatole. Mi sto beffando un carico di lavoro pesantissimo perché normalmente sono abbastanza rapido ed efficiente, ma credo che ormai si stia andando OLTRE. Qualche volta ho fatto anche io i miei straordinari pesanti, ora non contemplo la possibilità specialmente per ammortizzare i colleghi molto più lento e comodi all'uscita (è il responsabile che assegna i compiti e me ne becco molti perché non sono così). Sarei tentato di fare le cose in modo più cadenzato in maniera tale da bucare tutte le scadenze e far sì che FORSE l'azienda prenda il toro per le corna di fronte al problema. Non è detto. È detto però che io non reggo più il carico e le scadenze che ho. Non sono male organizzato, è troppo ed è affidato solo a me. Assodato anche che le maratone di straordinario non ho intenzione di farle. Piuttosto il cliente si prende il ritardo...
Comprendo il tuo disagio: ho chiuso gli ultimi 2 mesi lavorando in media 10 ore al giorno, immagina le ore di straordinario a fine mese. Questo perché si responsabilizza sempre chi dà qualcosa in più e lavora in maniera responsabile, mentre chi fa il compitino dorme sogni tranquilli.
Ora di farmi un altro anno in queste condizioni non ne ho voglia, ho espresso il mio punto di vista al responsabile e spero ne tenga conto.

☏ HUAWEI VNS-L31 ☏

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Nessun vento è favo​revole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare


Alfa Romeo 147 JtdM 120CV Distinctive (2008)

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@Waterland credo che sia una prassi comune a tutte quelle aziende che sono uscite dalla crisi col vento in poppa.

Lavoro e fatturato sono cresciuti ormai ben oltre i livelli pre-crisi, ma non noto nessuna intenzione di assumere personale in certi settori chiave. Francamente l'unico perché che mi passa per la mente è la paura di assumere per paura di nuove crisi :pen: 

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Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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