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Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?


TonyH

Messaggi Raccomandati:

21 ore fa, tonyx scrive:

...so che è una domanda stupida, ma come si fa a diventare un operatore tornio o cnc (ovviamente il secondo è più complesso...)?

intendo per chi non ha fatto la scuola professionale e non ha mai fatto tirocini in quel ambito  

Solitamente fanno corsi di specializzazione, finanziati dalla regione e rivolti ai disoccupati, almeno in Emilia Romagna.

 

Comunque, tra le due, per chi non ha esperienza sulle macchine utensili ma ha istruzione liceale o tecnica, è più facile fare il programmatore CNC che un operatore al tornio parallelo, ed oramai i torni paralleli senza controllo numerico stanno sparendo.

"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

Seat Leon Copa 1.6Tdi  - Suzuki V-strom 650

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23 ore fa, Shingo scrive:

 

Un mio amico ha fatto il colloquio, ti invito a leggere su internet le decine di discussioni su chi ha partecipato e ha lavorato. Specialmente che ambiente ha trovato davanti e che impegno è richiesto.

 

Ora, non dico di lasciar stare eh ci mancherebbe...ma non è tutto oro quel che luccica, se ci sono "tanti" annunci in giro e tantissime selezioni è perchè c'è un ricambio di lavoratori enorme, chissà perchè.
 

Ho diversi conoscenti in Esselunga, dai reparti alla sede.. mi dicono che è un ambiente molto competitivo e "vecchio stile".. comunque sono tutti assunti da più di 4 anni e nessuno ha intenzione di cambiare. Una ci ha fatto la maternità 3 anni fa.. 

 

22 ore fa, tonyx scrive:

so che è una domanda stupida, ma come si fa a diventare un operatore tornio o cnc (ovviamente il secondo è più complesso...)?

intendo per chi non ha fatto la scuola professionale e non ha mai fatto tirocini in quel ambito 

Sicuramente ci sono dei corsi per cominciare, promossi da regioni, comuni, ecc.. e poi tu devi buttare e crescere piano piano..

Il difficile è capire il disegno e capire cosa stai facendo.. non usare la macchina... e serve tanta esperienza..

33 minuti fa, bik scrive:

Solitamente fanno corsi di specializzazione, finanziati dalla regione e rivolti ai disoccupati, almeno in Emilia Romagna.

 

Comunque, tra le due, per chi non ha esperienza sulle macchine utensili ma ha istruzione liceale o tecnica, è più facile fare il programmatore CNC che un operatore al tornio parallelo, ed oramai i torni paralleli senza controllo numerico stanno sparendo.

Nel mio piccolo ho fatto fatica a trovare un tornitore verticale (senza controllo) e infatti ancora lo cercano.. (parliamo di Ral 35000-40000).

Non in tutte le realtà serve il CNC, anzi in quelle più specializzate e personalizzate (lotti da pezzi singoli) non serve quasi a niente..

Piuttosto bisogna essere bravi ad usare un tornio manuale, non c'è qualcuno che ti fà un programma (o strumenti che ti aiutano a farlo..)

 

Si possono fare anche corsi di CAD per proporsi come disegnatori.. per chi frequenta autopareri un po' di passione per la meccanica non dovrebbe mancare e questo aiuta molto..

Oppure gestione della produzione (mrp e compagnia).. 

Insomma è piuttosto vario..

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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42 minuti fa, Motron scrive:

.....

Nel mio piccolo ho fatto fatica a trovare un tornitore verticale (senza controllo) e infatti ancora lo cercano.. (parliamo di Ral 35000-40000).

Non in tutte le realtà serve il CNC, anzi in quelle più specializzate e personalizzate (lotti da pezzi singoli) non serve quasi a niente..

Piuttosto bisogna essere bravi ad usare un tornio manuale, non c'è qualcuno che ti fà un programma (o strumenti che ti aiutano a farlo..)

 

Si possono fare anche corsi di CAD per proporsi come disegnatori.. per chi frequenta autopareri un po' di passione per la meccanica non dovrebbe mancare e questo aiuta molto..

Oppure gestione della produzione (mrp e compagnia).. 

Insomma è piuttosto vario..

Sicuramente trovare un operatore specializzato in macchine utensili tradizionali è più difficile, l'esperienza conta tantissimo, e difficilmente un officina si lascia sfuggire quel operatore.

Riguardo al proporsi come disegnatore, per un diplomato è una buona prospettiva, ma ci sono altre possibilità migliori, è un ambiente molto competitivo, se non sei laureato o non hai delle ottime qualità rischi di "fossilizzarti", io sono convinto che i diplomati tecnici, che nella zona sono ricercatissimi, hanno un ventaglio talmente ampio che sarebbe un errore specializzarli troppo.

"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

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4 ore fa, Matteo B. scrive:

Ci sono tabelle in giro, è interessante. Diciamo che IN GENERALE è meglio orientarsi in discipline STEM (Science/Technology/Engineering/Mathematics)

 

nello specifico in Italia pare sia così la situazione come facilità di trovare impiego

 

https://www.studenti.it/migliori-lauree-per-trovare-lavoro.html

 

dal lato stipendi invece questa è la situazione

 

https://www.money.it/universita-classifica-lauree-che-fanno-guadagnare

Boh Matteo a me la seconda classifica non torna tanto...

 

Sinceramente conosco gente che è nelle prime tre facoltà per stipendi. Ci sarà anche qualcuno che a 25-34 anni prende quelle cifre, forse persino di più. Ma non è sicuramente il dato medio...

 

Diciamo che la laurea in Italia nel breve termine paga relativamente poco (parlo del privato). Perché il più delle volte, i laureati fanno lavori impiegatizi (dicasi anche, a volte un po'tutto quello che serve e non necessariamente quello per cui hanno studiato, anzi), e quindi hanno la concorrenza di chi laureato non è e quel lavoro lo fa magari da 5-10 anni.

 

E se lavorano come professionisti, devono farsi largo tra i "vecchi".

 

Vero è anche che, mediamente, nel medio-lungo termine le cose cambiano, anche radicalmente.

  • Grazie! 1
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9 ore fa, led zeppelin scrive:

Boh Matteo a me la seconda classifica non torna tanto...

 

Sinceramente conosco gente che è nelle prime tre facoltà per stipendi. Ci sarà anche qualcuno che a 25-34 anni prende quelle cifre, forse persino di più. Ma non è sicuramente il dato medio...

 

Diciamo che la laurea in Italia nel breve termine paga relativamente poco (parlo del privato). Perché il più delle volte, i laureati fanno lavori impiegatizi (dicasi anche, a volte un po'tutto quello che serve e non necessariamente quello per cui hanno studiato, anzi), e quindi hanno la concorrenza di chi laureato non è e quel lavoro lo fa magari da 5-10 anni.

 

E se lavorano come professionisti, devono farsi largo tra i "vecchi".

 

Vero è anche che, mediamente, nel medio-lungo termine le cose cambiano, anche radicalmente.

In Italia, dove il mercato del lavoro è (eufemismo) poco mobile, conta tantissimo l'esperienza più del titolo di studio.

Questo credo sia anche indice dello scollamento tra scuola e mondo del lavoro. Vero è che con gli stage del 3o e 4o anno delle superiori cercano di mettere una pezza, ma non è facile per le scuole trovare aziende disposte a far fare qualcosa di sensato ai ragazzi che vada oltre alle fotocopie e alla loro fascicolazione e che possa mostrare sul campo l'applicazione di tutta la teoria che si son fatti fino a quel momento.

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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1 ora fa, tonyx scrive:

poi c'è da dire che quei dati sul crescere della retribuzione con l' esperienza secondo me sono anche falsati perché nelle fasce over 40 anni, sono persone entrate nel mondo del lavoro "in altri tempi" quando una laurea contava di più di oggi, era indubbiamente più spendibile negli anni 80 che oggi, quindi questo ha fatto si che quelle statistiche mostrino un maggiore divario tra laureati e non laureati di quello che probabilmente avverrà nei prossimi 10-15 anni, in quanto molti laureati odierni fanno lavori che non necessitano certo la laurea.

Non la necessitano legalmente, questo si.

 

Ma di fatto la necessitano.

 

Professioni per le quali un tempo era sufficiente avere un diploma di ragioniere, geometra, elettrotecnico, oggi richiedono competenze che acquisisci sì con l'esperienza, ma per le quali l'esperienza da sola non basta più. Servono competenze anche specialistiche, soprattutto nell'ottica di medio-lungo termine (ovvero quello della dirigenza). 

 

Perché molto spesso quelle stesse professioni sono diventate più complesse ed esigono oltre all'esperienza un bagaglio cognitivo non indifferente.

 

Discorso parzialmente svincolato dalla retribuzione, perché oggi mediamente gran parte delle retribuzioni (a prescindere dal livello di istruzione e a parità di mansione) sono più basse rispetto al passato.

 

Questo peraltro non vuol dire che siamo "più poveri", ma spesso fortunatamente solo "meno ricchi".

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non so quanto possa essere utile il mio intervento, ma in materia insegnamento, per quanto riguarda le mie conoscenze (anche famigliari) ho pensato esattamente le stesse cose che ha detto jameson.

per una donna con famiglia poi è un lavoro non ambito, di più, tanto che molte accettano di lavorare poco o stare anche ferme pur di non rischiare di perdere il treno, una volta che ci sei sopra sei a posto.

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  • 1 mese fa...
  • 4 settimane fa...
On 3/11/2018 at 16:42, tonyx scrive:

quelli in materie umanistiche ?... futuri richiedenti rdc

Verissmo ma, lasciatelo dire, lo trovo un po' irrispettoso verso quelle persone che hanno comunque voluto seguire le proprie inclinazioni e magari hanno comunque portato a casa con impegno una laurea, anche se poco spendibile.

Da laureato in materia umanistica (fortunatamente con un lavoro) sono consapevole che avrei potuto iscrivermi a una facoltà più spendibile nel mercato del lavoro.

Ma non mi sarebbe piaciuto, trovo che per studiare con profitto un minimo di interesse e di INCLINAZIONE verso quello su cui investirai degli anni di vita lo devi avere. Altrimenti che ripercussioni potrà avere questa cosa sulla tua vita, se non ripercussioni negative?

Al conformismo l'ironia fa più paura d'ogni argomentato ragionamento.

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  • 3 settimane fa...

Ragazzi, colgo l'occasione per girarvi il testo di una email ricevuta da un conoscente; la persona in questione è un ragazzo tedesco con poco meno di 30 anni che lavora come architetto in Germania, è da un po' che vorrebbe provare nuove esperienze all'estero e si è messo a cercare lavoro in Europa.

In allegato vi giro la risposta che ha ricevuto da un importante studio di Milano che lavora in tutto il mondo dopo il colloquio e che dire, a me cadono le braccia... Hanno la faccia proprio come il c***lo, come pensano che un tedesco possa reagire ad una proposta del genere? Io mi stupisco sempre più di come in Italia non siamo ancora colati a picco definitivamente; c'è in giro una mentalità becera e malsana, priva di ogni logica.

Io nel frattempo mi sono trasferito negli Emirati che non sarà certo il posto dove vorrò vivere ip resto dei miei giorni, chissà se riuscirò mai a tornare in Italia, casa mia, avendo un lavoro che mi permetta di fare una vita dignitosa o dovrò continuare ad andare in giro col sacco in spalla come un nomade alla ricerca della sicurezza economica. 8de8ec681cf44b02941512dfd2f0da18.jpg

 

☏ LG-H870 ☏

 

 

 

 

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