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Portaerei operative


justjames

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Gia in pratica un carrier air wing sara' basato su 3 famiglie di velivoli.

Hornet

E2 / c2

Varie versioni s60

Bella semplificazione rispetto anche a soli 15 anni fa'.

Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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Quinta scheda per la quinta portaerei della nostra carrellata.

USS Theodore Roosevelt (CVN-71).

USS-Theodore-Roosevelt-CVN-71.JPG

Portaerei classe Nimitz.

Costruttore: Newport news shipbuilding and Drydock company.

Operatore: US Navy.

Ordinata: 30 Settembre 1980.

Inizio costruzione: 31 Ottobre 1981.

Fine costruzione: 30 Settembre 1983.

Battesimo: 16 Agosto 1984.

Integrazione nell'US Navy: 27 Ottobre 1984.

Entrata in servizio: 12 Settembre 1985.

Entrata in servizio effettivo: 25 Ottobre 1986.

Fine servizio: n.d.

Costo: 4.5 miliardi di $ (in dollari del 2007).

Classificazione: CVN-71.

Base operativa: NS Norfolk, VA.

Status: in servizio.

Dislocamento: 106.700 tonnellate.

Lunghezza: totale, 332,8 metri; alla linea di galleggiamento, 317 metri.

Larghezza: 40,8 metri alla linea di galleggiamento e massima di 76,8 metri.

Pescaggio: 11,3 metri in navigazione, 12,5 metri al limite.

Propulsione: nucleare, 2 reattori Westinghouse A4W accoppiati a 4 turbine Westinghouse a vapore, 4x260.000 shp (194 MW).

Velocità massima: oltre 30 nodi (oltre 56 km/h).

Autonomia: indefinita (20-25 anni).

Personale: 3.200 tra marinai, ufficiali, sottufficiali, e addetti alla componente navale, più altri 2.480 tra piloti, meccanici e addetti alla componente aerea.

Sensori e radar: AN/SPS-48E, AN/SPS-49(V)5, AN/SPQ-9B, AN/SPN-46, AN/SPN-43C, AN/SPN-41, 4 Mk 91 NSSM, 4 radar Mk 95.

Guerra elettronica: SLQ-32A(V)4, SLQ-25A.

Armamento: 3 batterie di missili NSSMS NATO RIM-7 Sea Sparrow, 3 batterie di missili antinave Phalanx CIWS, 10 Browning M2HB Calibro .50

Corazzatura: n.d.

Numero aerei trasportati: 90 (ad ala fissa ed elicotteri).

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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  • 2 settimane fa...

Sesta scheda per la sesta portaerei della nostra carrellata.

USS Abraham Lincoln (CVN-72).

01_uss_abraham_lincoln_cvn_72.jpg

Portaerei classe Nimitz.

Costruttore: Newport news shipbuilding and Drydock company.

Operatore: US Navy.

Ordinata: 27 Dicembre 1982.

Inizio costruzione: 3 Novembre 1984.

Fine costruzione: 13 Settembre 1987.

Battesimo: 13 Febbraio 1988.

Integrazione nell'US Navy: 13 Febbraio 1988.

Entrata in servizio: 24 Marzo 1989.

Entrata in servizio effettivo: 11 Novembre 1989.

Fine servizio: n.d.

Costo: n.d.

Classificazione: CVN-72.

Base operativa: NS Everett, WA.

Status: in servizio.

Dislocamento: 106.900 tonnellate.

Lunghezza: totale, 332,8 metri; alla linea di galleggiamento, 317 metri.

Larghezza: 40,8 metri alla linea di galleggiamento e massima di 76,8 metri.

Pescaggio: 11,3 metri in navigazione, 12,5 metri al limite.

Propulsione: nucleare, 2 reattori Westinghouse A4W accoppiati a 4 turbine Westinghouse a vapore, 4x260.000 shp (194 MW).

Velocità massima: oltre 30 nodi (oltre 56 km/h).

Autonomia: indefinita (20-25 anni).

Personale: 3.200 tra marinai, ufficiali, sottufficiali, e addetti alla componente navale, più altri 2.480 tra piloti, meccanici e addetti alla componente aerea.

Sensori e radar: AN/SPS-48E, AN/SPS-49(V)5, AN/SPQ-9B, AN/SPN-46, AN/SPN-43C, AN/SPN-41, 4 Mk 91 NSSM, 4 radar Mk 95.

Guerra elettronica: SLQ-32A(V)4, SLQ-25A.

Armamento: 2 batterie di missili Mk57 Mod.3 NATO RIM-7 Sea Sparrow, 2 batterie di missili RIM-116 Rolling Airframe Missile, 3 batterie di missili Phalanx CIWS.

Corazzatura: classificata.

Numero aerei trasportati: 90 (ad ala fissa ed elicotteri).

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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  • 3 mesi fa...
Guest EC2277

Russia

Admiral Flota Sovetskovo Soyuza Kuznetsov.

Penso che quest'articolo casualmente scoperto su un altro forum possa essere interessante, sia perché spiega alcune cose sulla Kuznetsov che perché permette di raffrontare la dottrina di guerra russo/sovietica con quella statunitense: per i russi l'idea era quella di garantire, mediante la portaerei, la protezione del resto della flotta dagli aerei nemici ed affidarsi alle batterie di missili guidati dal radar per la distruzione della flotta avversaria.

UN'IDEA CONTROVERSA

Sgombriamo immediatamente il campo a dubbi: i Sovietici non avevano la minima necessità di una classe di portaerei.

Sembra contraddittorio, visto che sto proprio parlando di una portaerei, ma i Russi dell’era Sovietica non sentivano il bisogno pressante di una nave sulla falsariga della classe Nimitz Americana. Il perché è molto semplice: il loro ampio network di stati satellite, sussidiari o alleati faceva sì che le aree di loro interesse fossero tutte nel raggio utile di qualche aeroporto in territorio amico, aeroporto dal quale si potevano far partire i colossali bombardieri navali a lungo raggio.

Questo, non una supposta arretratezza tecnica, spiega il perché i Sovietici non sono partiti lanciati a progettare classi di grosse navi portaerei, al contrario degli Americani, reduci dall’esperienza della guerra nel Pacifico vinta, in buona sostanza, dalle portaerei. Per gli Americani la portaerei non è una semplice nave: è una parte semovente dello spirito americano nata nell’epica della seconda guerra mondiale e mai sconfitta, una icona della vera fede nell’American Way fatta di solido acciaio.

Per i Russi, invece, l’icona è il missile. Una nave da guerra non è tale senza parecchie batterie lanciamissili.

Da una visione del genere è chiaro come essi considerassero le portaerei alla stregua di una costosa aberrazione. Si poteva perdonare un incrociatore che sacrificasse parte dei missili in favore di un ponte volo per VTOL ed elicotteri, ma una ammiraglia non dotata di armamento antinave pesante non era sostanzialmente diversa da una nave della Costa Crociere. Le Kiev, pur con tutti i loro limiti, erano viste come più efficaci dal punto di vista dei costi rispetto ad una Nimitz.

E con tutto ciò, i vertici del potere militare Sovietico videro comunque una grave lacuna, più che nella mancanza di portaerei, nella mancanza del know-how per produrne. Mi spiego: le classi Mockba e Kiev sono delle portaeromobili, certamente, ma nel concetto di operazioni sono più delle navi da controllo marittimo che delle portaerei propriamente dette. Quello che si voleva era valutare come costruire una vera portaerei in grado di conquistare e mantenere la superiorità aerea in un’area circoscritta attorno a sé stessa.

Sin dall’inizio però i Sovietici si dibatterono nell’incertezza.

Anche ammesso che si fosse stati in grado di costruire una tale macchina non esisteva una vera teoria di impiego, lacuna gravissima per un Sovietico. Costruire ‘la barca’ è il meno male: bisogna avere tutta una serie di teorie e procedure per inquadrarla in una task force e renderla una parte produttiva dello sforzo bellico… inoltre la portaerei in sé non basta, già, perché una portaerei in stile Americano non è una nave: è un complesso indivisibile di almeno NOVE navi (la portaerei stessa, due incrociatori da difesa aerea, quattro tra cacciatorpediniere e fregate, un sottomarino ed una nave UNREP).

E allora i progettisti Sovietici decisero per rovesciare l’equazione: la loro portaerei non sarebbe stata il centro di un gruppo da battaglia, ma il gruppo da battaglia sarebbe diventato il centro della nuova nave. Invece che creare gruppi da combattimento portaerei ad-hoc, avrebbero ripensato il gruppo da battaglia incrociatori in modo da inglobare il nuovo vascello al suo interno. In altre parole, il progetto 1143,5 sarebbe stato il fulcro della difesa aerea di una squadra d’assalto comandata da incrociatori pesanti classe Kirov o Slava.

Questo avrebbe permesso di accumulare dati in vista di una futura classe di superportaerei meglio paragonabili alla classe Nimitz tramite una classe di navi, pur costosa, ma comunque utile dal punto di vista prettamente militare… ricordiamoci che la longa manus della marina Sovietici sono tradizionalmente i bombardieri pesanti; visto che tutti più o meno progettano come se il nemico usasse i propri stessi schemi, ne consegue che per un Sovietico la vera minaccia ai propri incrociatori non veniva tanto dal naviglio nemico, sottomarini inclusi, ma dagli aerei nemici.

LA NASCITA

Si iniziò dunque a valutare, utilizzando i dati provenienti dall’esperienza maturata con la classe Kiev, l’idea per la nuova classe, allora nota sotto il nome di Brezhnev. Man mano che il progetto si evolveva, cambiava anche il nome, che divenne Kreml.

Sukhoi e Mikoyan si dissero pronte ad adattare i loro modelli di punta per l’utilizzo sulla nuova nave, ma dovevano sapere come si intendeva far decollare i caccia. Detto in parole povere, volevano i parametri delle catapulte.

Ora, se c’è una cosa che abbonda su una superportaerei Americana, questa è il vapore. I reattori nucleari sono, in pratica, dei grossi sistemi per far evaporare l’acqua; sin dal principio però si sapeva che le 1143 sarebbero state convenzionali, proprio perché non erano altro che vascelli di prova (un passo in avanti, non un punto d’arrivo), inutile dunque imbarcarsi nei costi aggiuntivi dati da un impianto nucleare. Questo significava che, sulle 1143, il vapore sarebbe stato un lusso, non un surplus. Venne in soccorso Sukhoi, il quale confermò che, con minime modifiche, sia i Su-25 che i Su-27 sarebbero stati in grado di decollare senza l’uso di catapulte.

Le modifiche, però, non andavano fatte agli aerei quanto piuttosto alla nave.

In pratica serviva quella ‘rampa da sci’ comparsa sulle portaerei Inglesi classe Invincible. Dato un angolo allo stacco di circa 12° i Flanker potevano decollare in configurazione aria-aria, purché non a pieno carico di carburante e con solo 140km/h come velocità minima al volo. A tal proposito, ricordo che per le portaerei Americane, pur avendo velocità minime al volo molto più alte grazie alle catapulte, ci sono comunque parametri ben precisi per i pesi al decollo, quindi nemmeno con una catapulta a vapore un caccia può decollare al pieno carico di armi e carburante.

Chiarito che si poteva far operare aerei convenzionali da una propria nave, si iniziò a lavorare sul concetto. Sin dal principio, infatti, fu chiaro che la 1143 sarebbe stata una classe diversa da qualsiasi altra classe mai costruita prima: una classe di incrociatori portaeromobili, un descrizione che implica uno spettro operativo completamente diverso da quello di una classe Nimitz.

La 1143 sarebbe stata l’ombrello della flotta, una classe in grado di supportare gli incrociatori lanciamissili e i bombardieri pesanti nel loro lavoro senza oberarli del carico di lavoro necessario alla propria protezione diretta. Sarebbe diventata un TAvKr (Tyazholiy Avianesushchiy Kreyser, un incrociatore pesante portaerei) i cui missili SS-N-19 Shipwreck antinave, missili SA-N-9 Gauntlet antiaerei, aerei Su-27 da superiorità aerea ed elicotteri Kamov Ka-27 antisommergibili sarebbero stati usati insieme per fornire protezione al resto della task force.

Inoltre, la designazione ufficiale di incrociatore è molto utile perché la Convenzione di Montreaux, la quale regola il transito di navi lungo il Bosforo ed i Dardanelli, tra il Mediterraneo ed il Mar Nero, proibisce il passaggio lungo lo stretto di portaerei, ma non di portaeromobili. E’ un cavillo, ma è pur vero che, checché ne dicano gli Americani, le navi del progetto 1143 NON sono vere e proprie portaerei, ma piuttosto una via di mezzo che, come il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, non è né incrociatore né portaerei.

Purtroppo, i lavori di costruzione non avrebbero potuto trovare momento peggiore per avere luogo: il comunismo stava sgretolandosi. Noi del blocco Occidentale l’abbiamo notato con grande lentezza e ritardo, ma era un processo in corso da molti anni e noto a tutti per avere un singolo epilogo possibile.

Specchio di tali rimescolamenti politici fu una cosa cruciale come il nome con cui battezzare lo scafo 1 di progetto 1143,5. Quel nome sarebbe stato il segno tangibile che l’URSS aveva calcato il secondo scalino verso la superportaerei (il primo, fondamentale, furono le Mockba e le Kiev). Il primo nome prescelto fu Riga, quindi divenne Leonid Brezhnev (copiando il modo americano di dare nomi alle portaerei) poi si trasformò in Tbilisi, ed infine divenne Kuznetsov. Admiral Flota Sovetskovo Soyuza Kuznetsov, per la precisione.

Vale la pena usare il nome completo solo perché, di fatto, ad un Russo, chiamarla Kuznetsov non è molto diverso che dire che si chiama Mario Rossi (il signor ‘uno qualunque’), infatti Kuznetsov/Kuznetsoff deriva da una parola (kuznets), che significa letteralmente ‘fabbro’, ed è il terzo cognome più comune in Russia. In effetti, direi che il nome Kuznetsov suona ai Russi esattamente allo stesso modo in cui suona agli Americani il nome John Smith (stessa radice del cognome). Ne consegue che molti la chiamano semplicemente AK, che ad un Russo suona già meglio, oppure semplicemente ‘Kuz’.

Potete consultare il resto dell'articolo qui: Jappop forum > Admiral Flota Sovetskovo Soyuza Kuznetsov. Non lo pubblico tutto poiché è lungo e vi sono svariate immagini allegate.

Aggiungo un'immagine di una portaeromobili di classe Kiev

790px-Novorossijsk_Kiev-class_1986.jpg

di una portaeromobili di classe Mockba

6-14-08-opintel9.jpg

e della Admiral Kutzenstov

kuz9.jpg

Fate un po' voi…

Faccio una seconda aggiunta a quest'intervento: la già citata portaerei-scuola Varyag non è altro che il secondo esemplare della Kutzenstov.

Modificato da EC2277
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Guest EC2277

Ho visto che questa discussione ha avuto un discreto numero di visite. Pertanto, nonostante abbia ricevuto un solo apprezzamento e nessun commento, immagino desti ancora interesse e quindi mi accingo ad un secondo intervento; spero che gradiate la cosa.

Dopo aver letto le prime pagine di questa discussione, nelle quali si discuteva sulla possibilità per la nostra marina di avere delle portaerei e del fatto che la Cavour fosse una "portaerei non convenzionale", faccio un poco di nomenclatura per focalizzare meglio il concetto di portaerei; premetto che sono diventato scemo per arrivare a dare una definizione "sensata" dei due concetti.

Entrambe le navi hanno il compito di trasportare gli aeroplani fino alla zona delle operazioni ed una volta fatto, divenirne la base dalla quale partire ed alla quale "riappontare". La differenza tra le due tipologie di nave risiede però nella capacità di una portaerei di assicurare un gran numero d'incursioni aeree con il fine di conquistare la superiorità aerea nella zona delle operazioni e ciò è possibile grazie all'uso del ponte angolato, che (stando a quanto ho capito) rende le operazioni di appontaggio più rapide rispetto a quelle possibili con un aereo ad atterraggio verticale e più sicure rispetto all'usare lo stesso ponte sia per il decollo che per l'appontaggio.

Nella seguente immagine, tratta da dallo stesso articolo che ho riportato nel mio intervento precedente, si può ben vedere il ponte longitudinale, il quale è adibito al decollo (le linee tratteggiate gialle rappresentano le corsie di lancio) ed il ponte angolato (adibito all'atterraggio) con i suoi cavi d'arresto.

admiralkuznetsovclassai.jpg

Le portaeromobili invece non hanno tale ponte angolato e ciò ne limita molto le potenzialità aeree. Sono pertanto più idonee ad operazioni di scorta dei convogli o di supporto per gli sbarchi; si parla in tal caso di portaeromobili anfibie.

Il Corpo dei Marines lancia gli Harrier che ha in dotazione proprio da quest'ultima tipologia di navi.

Apparentemente le portaerei sarebbero avvantaggiate nelle operazioni militari rispetto alle portaeromobili, ma esiste un fattore che depone a favore di quest'ultime: le convenzioni internazionali. Infatti, oltre ai trattati di pace post-Seconda Guerra Mondiale (già citati in questa discussione) esistono anche dei trattati che impediscono il transito delle portaerei attraverso determinati tratti di mare (ad esempio gli Stretti del Bosforo e di Dardanelli), ma lasciano alle portaeromobili la totale libertà di transito.

Un'ultima distinzione può (volendo) essere fatta tra portaerei leggere, come la Charles de Gaulle e pesanti (o superportaerei), come la Nimitz. Quest'ultime sono, come s'intuisce dal nome, molto più grandi e pesanti delle prime e grazie allo spaventoso numero di sortite aeree che possono garantire, sono realmente in grado d'assicurare la totale supremazia nei cieli.

Può quest'ultima sembrare una distinzione puramente accademica, ma da luogo a due modi di concepire le squadre navali da battaglia totalmente diversi: una portaerei pesante assolve da sola, grazie ai suoi caccia, tutto il compito offensivo e le altre navi della squadra hanno il semplice ruolo di scorta armata. Una portaerei leggera è più orientata alla mera conquista della supremazia aerea, mentre il compito di affondare le navi nemiche viene affidato alle batterie lanciamissili degli incrociatori pesanti facenti parte della squadra navale.

Questo è quanto ho capito dalle piccole ricerche che ho fatto in materia e spero che troviate interessante quanto ho esposto. Mi auguro inoltre di non aver scritto cretinate e di non essere sembrato saccente.

Se l'argomento v'interessa ulteriormente posso in seguito pubblicare un paio di piccole schede sulle nostre portaeromobili: la Cavour e la Garibaldi.

Modificato da EC2277
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comunque dipende molto anche dal bacino in cui operi .

le CV americane sono per il mediterraneo , troppo grandi, ed i ncaso di guerra , troppo vulnerabili ( perchè in pratica raggiugibile da base a terra da un gran numero di aeroplani ) .Il rapporto costo/beneficio rischia di essere troppo squilibrato.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Guest EC2277

Anche questo è vero ed infatti la legge italiana impediva alla Marina Militare di avere in dotazione degli aerei, poiché la nostra penisola è una "portaerei naturale protesa nel Mediterraneo"; la legge fu modificata per poter dotare la Garibaldi degli Harrier. :lol::disp2:

Ciò ci ha arrecato dei discreti casini durante la Seconda Guerra Mondiale, poiché la nostra flotta si ritrovò a dover operare senza copertura aerea. Si cercò di porre rimedio a ciò trasformando due transatlantici in portaerei, ma tale decisione fu presa troppo in ritardo ed entrambi vennero affondati (od auto-affondati non rammento bene) prima che potessero essere impiegati dalla Repubblica di Salò; giusto per dare l'idea di quanto fosse stato lungimirante il nostro Stato Maggiore della Difesa. :disp2:

Ovviamente c'è da dire che i caccia di allora non avevano l'autonomia dei caccia di oggi.

Chiudo con le immagini della portaerei Aquila, derivata dal transatlantico Roma:

thumb-aquila 2.JPG

thumb-aquila portaerei.jpg

e della portaerei Sparviero, derivata dal transatlantico Augustus:

Agenzia_Bozzo_029-B_piroscafo_AUGUSTUS_trasformato_in_portaerei_SPARVIERO.jpg

thumb-sparviero www.marina.difesa.it.jpg

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i due transatlantici vennero trasofrmati partendo dalle dure lezioni delle battaglie mediterranee e dalla scorta ai convogli in Libia, dove si riscontrò che anche un minimo velo protettivo di caccia imbarcati/ricognitori avrebbe cambiato le sorti dei combattimenti. ( Si pensi alla notte di Matapan )

Per motivi addestrativi era previsto il decollo ma non l'appontaggio :disp2:

Anche allora mai si pensò a qualcosa come le TF del pacifico ( ed infatti non furono quasi mai impiegate le portarei americano in mediterraneo , ma solo quelle inglesi cohe portavano solo un numero limitatissimo di aerei )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Ho visto che questa discussione ha avuto un discreto numero di visite. Pertanto, nonostante abbia ricevuto un solo apprezzamento e nessun commento, immagino desti ancora interesse e quindi mi accingo ad un secondo intervento; spero che gradiate la cosa.

cut

Io non posso aggiungere nulla però leggo i vostri interventi con molto piacere.

Votato con 5 stelle.

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Guest EC2277

Per motivi addestrativi era previsto il decollo ma non l'appontaggio :disp2:

Non era necessario rigirare il coltello nella piaga. :disp2:

La voglio buttare sul ridere: probabilmente pensavano di far pilotare i caccia ad alcuni amici di costui:

giappo.jpg

Modificato da EC2277
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