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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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12 ore fa, stigghiolaro scrive:

Non serve una ricarica ad ogni stallo, come scritto prima è da scemi distruggere le batterie ricaricando ogni sera, e non serve il fast charge visto che l'auto si lascia tutta la notte. 

Non mi sto inventando nulla, queste sono le parole di un amico dirigente all'urbanistica. Il problema grosso, ribadisco è la costruzione dell'infrastruttura cittadina.

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On 13/5/2022 at 14:45, Pin_86 scrive:

Ma i milioni di Italiani che ogni sera parcheggiano l'auto in strada perché non hanno un box secondo voi dove la caricano l'auto?

Mettiamo una colonnina ogni stallo di sosta?

Perchè i milioni di italiani senza box dovrebbero ogni sera caricare l'auto? (ma anche quelli col box).

 

La media italiana di 11-12.000 km/anno fa circa 35 kWh da caricare a settimana.

 

Con una EV in commercio OGGI, tipo Kia EV6-Hyundai Ioniq5, significa 9 min di carica una volta a settimana a un fast charger.

 

Oggi.

 

E i milioni di italiani che guidano EV non ci sono. 

 

Pensa un pò, la rivoluzione dell'auto elettrica e delle infrastrutture di ricarica è un fenomeno che si spande sui prossimi 15 anni.

 

E nelle discussioni di 3 anni fa non esistevano le suddette Kia e Hyundai, nè c'erano installati i Fast charger che le possono caricare a 240 kW. 

 

Ma niente, su AP è sempre "domattina che tutti guidassero EV non avrebbero dove fare il pieno tutti i giorni (perchè ogni EV consuma un pieno ogni giorno :-) ) e la rete collasserebbe. 

Va bè che la nozione di tempo è relativa, ma proprio qui non entra che l'elettrificazione è un fenomeno (già partito) distribuito su 20 anni.

 

Non ce la possiamo fare, è sempre "milioni di italiani senza garage devono fare il pieno ogni sera a partire da domattina" (165,000 km/anno con una batteria 75 kWh).

Modificato da Maxwell61
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46 minuti fa, Felis scrive:

Non mi sto inventando nulla, queste sono le parole di un amico dirigente all'urbanistica. Il problema grosso, ribadisco è la costruzione dell'infrastruttura cittadina.

Non so che linee guida segue il tuo amico, ma è ben noto che di infrastrutture diffuse, ovvero numerose colonnine a bassa potenza, non ce n'è bisogno.

 

Le colonnine servono solo per il cosidetto "biberonaggio" ovvero piccoli rabbocchi fatti solo in caso di necessità e in caso di parcheggio per il tempo che serve a fare qualche servizio. Tirare fuori il pesante cavo, trafficare con schede e magari il tutto sotto la pioggia, pagare una tariffa doppia rispetto a quella casalinga o praticamente molto simile a quella di un Fast Charger, (50c rispetto a 45c) non è qualcosa che si fa se non in occasioni particolari.

 

Quello di cui c'è bisogno è di pochi Fast Charger molto veloci cittadini a cui fare un pieno una tantum come una volta a settimana, e con velocità alte che garantiscano rotazioni elevate. 

 

Consiglio altamente la lettura di Forum riservati a sole auto EV per sapere ciò che chiedono e di cosa hanno bisogno i proprietari di EV cittadini e senza box: si cercano esclusivamente i fast charger.  

 

PS: inoltre ricordo, per capire la situazione dei charger, che le colonnine da 22 kW AC che sono state iniziativa italiana (ma anche di altri paesi come la Francia) erano legate allo standard scelto da Renault-Nissan, i pionieri, che in italia avevano stretto anche accordi speciali con ENEL.

 

La realtà storica è andata in un altro verso, tutti i costruttori auto si sono assestati su 11 kW A/C, qualcuno come Tesla Model S che vendeva a supplemento un doppio caricatore per arrivare a un ventina di kW li ha tolti di mezzo, e solo un superlussuoso costruttore con tanta tecnologia (il WunderBox LUCID raffreddato a liquido) ne produce uno a 19,2 kW AC. 

 

Ergo tutte le colonnine da 22 kW ormai sono sprecate (tranne quelle che dividono in 2 prese uguali), così come i "FAST non piu FAST" da 50 kW DC di Enel, già diventati obsoleti.

Così come obsoleti e praticamente non più usati sono i FAST con le prese CHADEMO che tolgono spazio al CCS2, nonchè i 43 kW AC che potevano usare solo le Renault ZOE prima che lo abolissero del tutto.

 

Ovvero solo ora, dopo avvii a tentativi e reti diventate subito obsolete perchè questo succede in una rapida evoluzione, si sta iniziando a capire cosa serve, con che standard , con che velocità. Ancora una volta, è il tempo che comanda e fare previsione con ciò che c'è ora non serve a nulla.

 

 

Modificato da Maxwell61
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29 minuti fa, Maxwell61 scrive:

Ma niente, su AP è sempre "domattina che tutti guidassero EV non avrebbero dove fare il pieno tutti i giorni (perchè ogni EV consuma un pieno ogni giorno :-) ) e la rete collasserebbe. 

Va bè che la nozione di tempo è relativa, ma proprio qui non entra che l'elettrificazione è un fenomeno (già partito) distribuito su 20 anni.

 

Non ce la possiamo fare, è sempre "milioni di italiani senza garage devono fare il pieno ogni sera a partire da domattina" (165,000 km/anno con una batteria 75 kWh).

 

La discussione è interessante, forse più dal punto di vista psicologico che tecnologico, non capisco se chi si inventa motivazioni più o meno tecnologiche sui limiti dell'elettrificazione, sia in realtà bloccato da una mancanza di capacità di proiettarsi nel futuro prossimo o da una forma di resistenza al cambiamento.

 

Possiamo portare tutti i dati tecnici che vogliamo, mostrare le serie storiche dell'evoluzione tecnologica, ma ci sarà sempre qualcuno che solleverà questioni su problemi insormontabili, che nella realtà dei fatti non lo sono, perché anche solo guardando indietro si vede come di fatto siano già stati superati.

 

 

 

 

 

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Io credo che ci sia un equivoco di fondo. 

Un conto è una transizione  legata all'evoluzione della tecnologia e degli stili di vita ( Esempio 3gvs 4g Vs 5g), un conto è un evoluzione forzata da diktat ideologici. 

Oggi la transizione ICE BEV, non dimentichiamo solo in Europa, appartiene alla seconda categoria. Ed onestamente non me ne ricordo una riuscita, dai tempi degli eserciti giacobini rivoluzionari in giro per l'Europa. 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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8 minuti fa, xtom scrive:

 

La discussione è interessante, forse più dal punto di vista psicologico che tecnologico

Evidentissimo, le affermazioni prive di ogni logica ai limite della cospirazione e senza nemmeno le informazioni più basiche sul soggetto, non si spiegherebbero altrimenti. 

 

Infatti mi limito ad apparire solo ogni tanto in questa discussione, che spesso ha i tratti del delirio proprio perchè tocca profonde leve, quella inconsce del terrore del cambiamento e delle sue incognite. 

 

PS: Mild cross-posting, per segnalare un nuovo tassello di innovazione del mondo EV:

 

 

Modificato da Maxwell61
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4 minuti fa, stev66 scrive:

Io credo che ci sia un equivoco di fondo. 

Un conto è una transizione  legata all'evoluzione della tecnologia e degli stili di vita ( Esempio 3gvs 4g Vs 5g), un conto è un evoluzione forzata da diktat ideologici. 

Oggi la transizione ICE BEV, non dimentichiamo solo in Europa, appartiene alla seconda categoria. Ed onestamente non me ne ricordo una riuscita, dai tempi degli eserciti giacobini rivoluzionari in giro per l'Europa. 

 

 

In realtà la commissione ambiente UE ha stabilito che nel 2025 le case dovranno ridurre le emissioni medie del 20%, nel 2030 del 55% e nel 2035 del 100%.

 

Se il motore termico ed i vari tipi di carburante lo avessero permesso non avrebbero investito sulle EV, ma su altri tipi di tecnologia, tipo catalizzatori e filtri ancora più evoluti.

 

In realtà l'elettrico è da una parte un'opportunità e dall'altra una scelta obbligata, perché la tecnologia ICE ha raggiunto la sua maturità, difficile spremerla ulteriormente, mentre la tecnologia EV ha superato la fase pioneristica ed è entrata nella fase di espansione.

 

Nell'evoluzione di ogni tecnologia c'è un andamento che è rappresentato da una curva ad S, quando una tecnologia è matura e non si può più spremere si sostituisce con una nuova tecnologia.

 

Shifting S-Curve in Business-- Sustained Growth thru Reinvent, Transform,  Innovate: Shift Your S-Curve-- Again, Again, Again...

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42 minuti fa, Maxwell61 scrive:

Evidentissimo, le affermazioni prive di ogni logica ai limite della cospirazione e senza nemmeno le informazioni più basiche sul soggetto, non si spiegherebbero altrimenti. 

 

Infatti mi limito ad apparire solo ogni tanto in questa discussione, che spesso ha i tratti del delirio proprio perchè tocca profonde leve, quella inconsce del terrore del cambiamento e delle sue incognite. 

 

PS: Mild cross-posting, per segnalare un nuovo tassello di innovazione del mondo EV:

 

 

Cerchiamo di intervenire sempre nel pieno rispetto delle opinioni degli utenti di questo forum, cosa che purtroppo non sempre trapela nei tuoi messaggi.

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15 ore fa, Felis scrive:

Esatto e pensa l'infrastruttura di cablaggi che serve da inserire in una città: Il diametro, gli scavi, i lavori... 😂 se vuoi la ricarica veloce non basta un cavetto da 16 ampere...

Ma infatti, ho idea che proprio non ci si renda conto di quello che vuol dire, in Italia poi...

14 ore fa, stigghiolaro scrive:

Non serve una ricarica ad ogni stallo, come scritto prima è da scemi distruggere le batterie ricaricando ogni sera, e non serve il fast charge visto che l'auto si lascia tutta la notte. 

Ma quelli che non hanno possibilità di installare una colonnina di proprietà come fanno? ancora non mi hai risposto.

1 ora fa, Maxwell61 scrive:

Perchè i milioni di italiani senza box dovrebbero ogni sera caricare l'auto? (ma anche quelli col box).

 

La media italiana di 11-12.000 km/anno fa circa 35 kWh da caricare a settimana.

 

Con una EV in commercio OGGI, tipo Kia EV6-Hyundai Ioniq5, significa 9 min di carica una volta a settimana a un fast charger.

 

[...]

 

Non ce la possiamo fare, è sempre "milioni di italiani senza garage devono fare il pieno ogni sera a partire da domattina" (165,000 km/anno con una batteria 75 kWh).

Si certo, adesso i consumi dichiarati (mai rispettati negli ultimi 20 anni) son diventati vangelo.

La realtà è "leggermente" diversa.

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3 ore fa, Maxwell61 scrive:

Non so che linee guida segue il tuo amico, ma è ben noto che di infrastrutture diffuse, ovvero numerose colonnine a bassa potenza, non ce n'è bisogno.

 

Le colonnine servono solo per il cosidetto "biberonaggio" ovvero piccoli rabbocchi fatti solo in caso di necessità e in caso di parcheggio per il tempo che serve a fare qualche servizio. Tirare fuori il pesante cavo, trafficare con schede e magari il tutto sotto la pioggia, pagare una tariffa doppia rispetto a quella casalinga o praticamente molto simile a quella di un Fast Charger, (50c rispetto a 45c) non è qualcosa che si fa se non in occasioni particolari.

 

Quello di cui c'è bisogno è di pochi Fast Charger molto veloci cittadini a cui fare un pieno una tantum come una volta a settimana, e con velocità alte che garantiscano rotazioni elevate. 

 

Consiglio altamente la lettura di Forum riservati a sole auto EV per sapere ciò che chiedono e di cosa hanno bisogno i proprietari di EV cittadini e senza box: si cercano esclusivamente i fast charger.  

 

PS: inoltre ricordo, per capire la situazione dei charger, che le colonnine da 22 kW AC che sono state iniziativa italiana (ma anche di altri paesi come la Francia) erano legate allo standard scelto da Renault-Nissan, i pionieri, che in italia avevano stretto anche accordi speciali con ENEL.

 

La realtà storica è andata in un altro verso, tutti i costruttori auto si sono assestati su 11 kW A/C, qualcuno come Tesla Model S che vendeva a supplemento un doppio caricatore per arrivare a un ventina di kW li ha tolti di mezzo, e solo un superlussuoso costruttore con tanta tecnologia (il WunderBox LUCID raffreddato a liquido) ne produce uno a 19,2 kW AC. 

 

Ergo tutte le colonnine da 22 kW ormai sono sprecate (tranne quelle che dividono in 2 prese uguali), così come i "FAST non piu FAST" da 50 kW DC di Enel, già diventati obsoleti.

Così come obsoleti e praticamente non più usati sono i FAST con le prese CHADEMO che tolgono spazio al CCS2, nonchè i 43 kW AC che potevano usare solo le Renault ZOE prima che lo abolissero del tutto.

 

Ovvero solo ora, dopo avvii a tentativi e reti diventate subito obsolete perchè questo succede in una rapida evoluzione, si sta iniziando a capire cosa serve, con che standard , con che velocità. Ancora una volta, è il tempo che comanda e fare previsione con ciò che c'è ora non serve a nulla.

 

 

 

comunque di idee alternative ce ne possono essere tante per la creazione di Fast Charghe:

1. Creare colonnine nei pressi di infrastrutture ferroviarie (si sfrutta l'infrastruttura di alimentazione dei treni)

2 Si fa un 110% sui distributori: il governo finanzia l'installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto dei distributori e si obbliga a trovare lo spazio per installare almeno 2 colonnine FAST per distributore (estendere collaborazioni tipo ENEL-X-WAY e Q8)

Con 2 accorgimenti si potrebbero decuplicare le stazioni come niente...

Detto questo, si deve sempre più uniformare i sistemi di ricarica

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Facciamo un favore a questo mondo... Meno SUV, più 4C e Lotus...

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