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eCall - Automatic Emergency Call - SOS automatico per allertare i soccorsi


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Messaggio aggiornato al 28/03/2018

 

 

Messaggio 05/07/2012:

J-Gian - Autopareri dice:

Olga Sehnalova e Dieter-Lebrecht Koch, co-relatori del Parlamento Europeo, tornano alla carica in questi giorni e si battono affinché entro il 2015 il sistema eCall diventi obbligatorio (e gratuito come servizio) sui nuovi veicoli: <<dal momento che l'approccio volontario non ha prodotto risultati, esortiamo la Commissione a proporre misure legislative il prima possibile per assicurare che il sistema eCall sia obbligatorio in tutti i paesi dell'UE entro il 2015>>.

 

Il funzionamento di base del sistema è molto semplice: in caso di grave incidente - constatabile attraverso i sensori di accelerazione, attivazione pretensionatori, o allo scoppio degli airbag - grazie ad un trasmettitore telefonico GSM il sistema eCall è in grado di contattare in automatico una centrale operativa.
 

Prima di tutto vengono trasmessi una serie di dati via SMS: la localizzazione precisa dell'auto tramite GPS, la direzione di viaggio (molto importante in autostrada) ed eventualmente la trasmissione di qualche altro parametro tecnico inerente al veicolo (es. modello e tipo di carburante) che permetta ai soccorritori di valutare meglio i rischi e la tipologia d'intervento da effettuare. I sistemi più evoluti sono in grado di comunicare anche il numero di occupanti presenti, quali airbag sono esplosi ed il tipo di decelerazioni subite: tramite un apposito algoritmo riescono a stimare tipologia e gravità dell'evento, il che consente di prendere ancora più rapidamente le dovute contromisure.
 

Una volta che la centrale operativa ha ricevuto l'allerta SMS, richiama in viva-voce l'automobile coinvolta nell'incidente. Nel caso in cui gli occupanti siano coscienti, valuta assieme a loro la situazione e prende accordi sul da farsi. Qualora invece non pervenisse alcuna risposta, la centrale operativa allerta immediatamente i soccorsi.
 

Secondo i dati in possesso del Parlamento Europeo, il sistema eCall permetterebbe di salvare circa 2.500 vite l'anno e di ridurre la gravità delle ferite del 10-15%: i minuti trascorsi dopo l'incidente possono essere fondamentali per salvare delle vite o per ridurre le conseguenze di alcuni traumi.
 

Inoltre ci sentiremo tutti più tranquilli alla guida, sapendo di poter contare sempre su di un "angelo custode". Un supervisore che ovviamente non potrà proteggerci attivamente, ma che all'occorrenza sarà in grado d'intervenire prima di chiunque altro, praticamente ovunque (la copertura telefonica mobile ormai è pressoché totale) ed in modo più preciso: pensate alla difficoltà che spesso hanno i soccorritori di passaggio nello spiegare con precisione il punto in cui si è verificato l'incidente... Il GPS invece non ha di questi problemi.
 

Di controindicazioni non sembrano essercene, la localizzazione GPS/GSM non potrà essere utilizzata per altri scopi e quindi anche la privacy è salva. Anche se, diciamola tutta, fa sorridere il fatto di prestare attenzione a questo tipo di problematica nel momento in cui quotidianamente lasciamo traccia nella rete usando cellulari, internet e partecipando a social network o community. Quindi poco da fare gli schizzinosi, anche perché la posta in gioco potrebbe essere la nostra salute.
 

La difficoltà ora sta nello standardizzare e organizzare il sistema. Va fatto notare che costruttori come BMW, PSA e Volvo stanno già utilizzando dei sistemi analoghi a quello descritto, gestiti però autonomamente. Si tratta di trovare un trade-off tra funzionalità e costi, oltre ad istituire un organo in grado di gestire allo stesso modo ed in tutta Europa questa tipologia di servizio.

Cita
Bosch trasforma l’auto in un sistema salvavita
A partire dal 31 marzo i veicoli connessi dotati di eCall invieranno automaticamente una chiamata di soccorso in caso di incidente

 

  • Grazie al sistema automatico eCall, i soccorritori potranno arrivare sul luogo dell’incidente in metà del tempo
  • Il servizio eCall di Bosch parla 16 lingue
  • La presa telematica eCall è la soluzione retrofit per tutti i veicoli
  • Bosch sviluppa eCall per automobili e motocicli

Stoccarda, Germania – Una pietra miliare nello sviluppo della sicurezza stradale: il 31 marzo 2018, il sistema automatico di “chiamata d’emergenza”, eCall, diventerà obbligatorio in tutta l’Unione Europea. Ciò significa che dovrà sempre essere presente nel veicolo un dispositivo di primo soccorso digitale che invii automaticamente una chiamata con richiesta di intervento in caso di incidente. “La connettività dei veicoli apre enormi possibilità. Tramite il sistema automatico eCall, i veicoli connessi ora diventeranno anche dispositivi salvavita,” ha affermato Dirk Hoheisel, membro del Board of Management di Bosch. Tutti i nuovi modelli di autovetture omologati per il mercato UE dopo il 31 marzo 2018, dovranno avere il sistema eCall come dotazione di serie. Questi veicoli monteranno un modulo eCall standardizzato che avvisa automaticamente il pronto intervento locale componendo il numero 112, valido in tutta Europa. I soccorsi potranno quindi arrivare più velocemente e precisamente sul luogo dell’incidente. L’UE calcola che eCall salverà 2500 vite ogni anno e ridurrà del 15% il numero di persone che riportano lesioni gravi a seguito di un incidente. Bosch offre una vasta gamma di sistemi eCall con soluzioni e servizi telematici. Grazie alla presa telematica eCall, anche le auto immatricolate prima del 31 marzo potranno avvalersi di questa soluzione. 

 

L’assistenza rapida di serie

Indossare il gilet ad alta visibilità, posizionare il triangolo di veicolo fermo, chiamare i soccorsi: sono molte le cose a cui pensare in caso di emergenza e ogni secondo è importante. Purtroppo molte persone non riescono a pensare lucidamente dopo un incidente. In caso di incidenti molto gravi, le vittime possono perdere conoscenza o rimanere bloccate all’interno del veicolo e non essere in grado di chiedere aiuto autonomamente. Sono proprio queste le situazioni in cui il sistema automatico eCall entra in azione e diventa un dispositivo salvavita indispensabile. Il sistema riconosce esattamente dove ha avuto luogo l’incidente, indipendentemente se accade di notte su una strada deserta o in autostrada, e invia automaticamente le informazioni utili ai servizi di soccorso. “eCall invia la chiamata di emergenza più rapidamente di quanto possa fare una persona e mette in moto immediatamente la macchina dei soccorsi” ha spiegato Hoheisel. Sul cruscotto è inoltre installato un tasto SOS che gli occupanti del veicolo possono utilizzare per inviare manualmente la chiamata di emergenza. In entrambi i casi viene prima stabilita una connessione audio tra il veicolo e la squadra di soccorso locale per comunicare più dettagli sull’incidente. Se il conducente non risponde, i soccorritori si recano direttamente sul luogo dell’incidente. Grazie alla geolocalizzazione precisa basata sulle coordinate del GPS, i soccorritori sono anche in grado di capire in quale senso di marcia è avvenuto l'incidente. Questo consente di risparmiare tempo prezioso, perché evita di entrare in autostrada nella corsia opposta. Questo dispositivo consente pertanto ai soccorritori di arrivare sul luogo dell’incidente il 40% più rapidamente se accade nelle aree urbane, mentre nelle aree rurali il tempo di arrivo si può persino dimezzare.

 

Un modulo per la connettività che salva le vite

Le principali case automobilistiche già da anni forniscono ai loro clienti il servizio eCall all’interno del sistema di navigazione o di infotainment del veicolo. Con questo tipo di soluzione, ciò che viene installato sul veicolo non è un modulo eCall standard, bensì una centralina elettronica che un veicolo connesso utilizza per comunicare con il mondo esterno. Bosch definisce questa centralina elettronica Connectivity Control Unit (CCU). È il cuore della mobilità connessa e il centro di smistamento delle comunicazioni per eCall e altri servizi e funzionalità. La CCU registra un impatto quando vengono attivati gli airbag o i pretensionatori delle cinture di sicurezza dell’auto e avvisa i servizi di soccorso o il centro chiamate di emergenza di Bosch nel giro di pochi secondi. La CCU tuttavia può fare molto altro. È collegata ad altri sensori nel veicolo e rileva, per esempio, il numero di cinture di sicurezza in uso e, quindi, quante sono le persone nel veicolo. Di conseguenza non solo i soccorsi arrivano prima sul luogo dell’incidente, ma anche meglio preparati poiché è possibile richiedere direttamente il numero di ambulanze appropriato.

 

eCall parla 16 lingue

Chiunque abbia avuto un incidente all’estero e abbia dovuto spiegare la situazione alle squadre dei servizi di emergenza locali sa bene quale ostacolo possa rappresentare la lingua. Per questo il servizio eCall di Bosch parla perfettamente 16 lingue. A differenza del servizio eCall standard, che invia una notifica ai servizi di emergenza locale chiamando il 112, Bosch eCall avverte prima il call center di emergenza di Bosch che è servito da operatori 24/7, 365 giorni all’anno. In base alle impostazioni di lingua del navigatore, i nostri collaboratori del team eCall sanno qual è la lingua del conducente e possono chiedergli immediatamente e direttamente quali sono le sue condizioni e che cosa è successo. In questo modo non si creano problemi di comunicazione, specialmente in una situazione critica come un incidente. Il team di Bosch coordina poi tutte le operazioni di soccorso con i servizi di emergenza locali nella loro lingua. Questo intervento facilita il lavoro ai soccorritori locali in quanto possono sapere con precisione ciò che è accaduto e intervenire in maniera adeguata. Se il conducente non risponde alla chiamata del centralino di emergenza Bosch, i nostri collaboratori avvisano immediatamente i soccorritori. Il servizio non è limitato solo all’Europa. Bosch rende disponibile eCall in più di 50 paesi in tutto il mondo, incluso Giappone, Brasile e Nord America. Diverse case costruttrici, come ad esempio Daimler, stanno già scegliendo il servizio eCall multilingue di Bosch.

 

Da accendisigari a salvavita

La data di omologazione del veicolo determina la dotazione di serie del sistema automatico eCall. L’obbligo di dotazione del sistema eCall nell’UE si applica ai nuovi modelli di veicolo sottoposti per la prima volta alla procedura di approvazione della UE, a partire dal 31 marzo 2018 e prima di uscire sul mercato. I modelli di veicoli con un’omologazione precedente possono continuare a essere prodotti e venduti senza eCall. “Bosch ritiene che nessuna macchina sia troppo vecchia per salvare vite umane. Per questo abbiamo realizzato la soluzione di retrofit eCall, che consta di una presa telematica eCall,” ha continuato Hoheisel. Il primo dispositivo di soccorso digitale retrofit per qualsiasi veicolo si inserisce semplicemente nella presa a 12 volt dell’auto, l'accendisigari. Non serve recarsi in officina per installarlo. Grazie al sensore di accelerazione integrato, registra gli impatti e la gravità dell’incidente. Utilizza il Bluetooth per inviare queste informazioni a un’app sullo smartphone del conducente, che a sua volta avverte il centro assistenza o i soccorsi. Anche con la soluzione retrofit viene prima stabilita una connessione audio con il conducente. Se il conducente non risponde, i soccorritori vengono inviati immediatamente sul luogo dell’incidente. 

 

Anche per i veicoli a due ruote

I motociclisti sono tra gli utenti della strada più a rischio, per loro la possibilità di perdere la vita in un incidente è 18 volte superiore rispetto agli automobilisti. Per questo motivo Bosch sviluppa il servizio eCall non solo per le autovetture ma anche per i veicoli a due ruote. Una speciale CCU per motocicli acquisisce i dati operativi della moto e li utilizza per rilevare gli incidenti. Grazie al modulo GPS integrato, la posizione esatta dell’incidente viene trasmessa al centralino dei servizi di emergenza offrendo un tempestivo intervento.

 

Fonte: Bosch

 

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  • 11 mesi fa...

eCall d'emergenza, obbligatoria sulle auto UE dal 2015 - Tom's Hardware

a Commissione UE dall'ottobre 2015 obbligherà i produttori d'auto a installare l'e-call, un sistema capace di chiamare automaticamente i servizi di emergenza (112) in caso di incidente grave.

"Tale sistema comunica l'ubicazione del veicolo ai servizi di emergenza, anche nel caso in cui il conducente sia incosciente o si trovi nell'impossibilità di effettuare una telefonata. In tal modo si prevede di poter salvare fino a 2.500 vite all'anno", si legge nella nota ufficiale della Commissione UE.

L'eCall si attiva automaticamente non appena i sensori del veicolo rilevano un urto grave. Una volta attivato, il sistema compone il numero di emergenza europeo 112, stabilisce un collegamento telefonico con l'appropriato centralino di emergenza ed invia ai servizi di soccorso i dati relativi all'incidente, compreso l'orario in cui questo è avvenuto, la posizione esatta del veicolo incidentato e la direzione di marcia (elemento di estrema importanza sulle autostrade e nei tunnel).

La chiamata eCall può essere attivata anche manualmente premendo un pulsante all'interno dell'abitacolo, come può ad esempio fare il testimone di un incidente grave.

In pratica i dati ricevuti tramite il sistema eCall consentiranno ai servizi di emergenza di prestare una più rapida assistenza ai conducenti ed ai passeggeri incidentati, permettendo di salvare vite umane e trattare prontamente eventuali lesioni.

Anche secondo Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per l'Industria e l'imprenditoria, "l'impiego di un sistema eCall interoperabile a livello europeo rappresenta un'importante evoluzione in materia di sicurezza stradale".

L'industria beneficerà di questo sistema attraverso le numerose società coinvolte nell'offerta di tecnologie, componenti e servizi utilizzati in diversi aspetti di eCall, compresi i sistemi di bordo, la trasmissione dati wireless ed i centri di raccolta delle chiamate d'emergenza. Si prevede inoltre che le apparecchiature di bordo introdotte da eCall potrebbero essere utilizzate per altri servizi aggiuntivi (come la localizzazione di vetture rubate).

Una volta che Consiglio e Parlamento europeo avranno approvato le proposte formulate in data odierna la Commissione intende fare in modo che il servizio eCall sia pienamente operativo in tutta l'UE (nonché Islanda, Norvegia e Svizzera) entro il 2015.

che ne dite?

Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.

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Che ne dico?

Che anzichè questa supercazzola avrei preferito un transpoder telepass UNICO per tutta Europa già inserito nei parabrezza....

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Si potrebbe unire a questo:

http://www.autopareri.com/forum/tecnologie-per-la-sicurezza-ed-elettronica/55818-ecall-automatic-emergency-call-sos-automatico-per-allertare-i-soccorsi.html

Mi ricordo che ne avevamo gà parlato perché mi era rimasta impressa l'infografica :)

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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L'idea non è male e sarei anche favorevole...non ho capito bene se funzione con una SIM, i costi, ecc..

Ma avrei messo come obbligatorio gli xeno per tutte le nuove auto, è un mio vecchio cruccio, visto che anche i costi non sono più quelli di una volta e potrebbe , anzi, portarli ad un ribasso vista la diffusione.

Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.

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L'idea non è male e sarei anche favorevole...non ho capito bene se funzione con una SIM, i costi, ecc..

Ma avrei messo come obbligatorio gli xeno per tutte le nuove auto, è un mio vecchio cruccio, visto che anche i costi non sono più quelli di una volta e potrebbe , anzi, portarli ad un ribasso vista la diffusione.

le direttive in tutta europa prevedono la possibilità di chiamare i numeri d'emergenza anche con un telefono senza SIM. In Lombardia, per dire, è già così

...

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,.-

Una mia amica già ha una funzione del genere sulla Fiesta FL 2013, il problema è che si appoggia via BT al cellulare... Ed in caso d'incidente serio, non so che fine faccia il cellulare... :roll: Io ad esempio non lo tengo in tasca e nel portaoggetti come minimo si aprirebbe in 2.

Visto che le auto ormai sono infarcite di tutte le porcate possibili, inserire nelle autoradio un piccolo trasmettitore GSM con GPS è cosa da poco.

Essendo chiamate d'emergenza non servirebbe nemmeno la SIM.

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Questa identica funzione è già presente in tutti i sistemi di localizzazione proposti dalle assicurazioni. Tecnicamente è una scatola nera, con tutti i pro e contro relativi

"Dobbiamo capire: stiamo analizzando i dati"

"La Ferrari 2023? E' nata bene..."

Mattia Binotto, TP Scuderia Ferrari, 2019-2022

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Non mi convince. Un po' perché nel caso l'incidente fosse meno grave del presunto poi occorrerebbe trovare un modo per "disdire" la chiamata. Sarebbe un procurato allarme inutile. Poi bisogna vedere anche i dati che vengono inviati e chi ne può disporre: l'assicurazione le inventa tutte pur di non pagare (ho visto cose assurde).

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

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Secondo me l'utilità è indubbia, perché almeno la macchina dei soccorsi è allertata all'istante e questo è già un vantaggio.

Pensate a strade di montagna isolate dove non passa un'auto per varie decine di minuti... un ferito in stato di incoscienza non potrebbe ricevere aiuto. :) Ma basta anche una normale strada nelle ore notturne...

Un limite potrebbe in effetti essere la possibilità di riconoscere le condizioni concrete dell'incidente (quanti feriti, che tipo di feriti, in che stato, ecc.) in assenza di testimoni.

Però anche in caso di sinistro che si dimostra poi di lieve entità, imho un soccorso medico può spesso rivelarsi ugualmente utile, anche perché una persona coinvolta può non essere in grado di individuare danni fiisici subiti...

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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