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Alfa 155D2 che motore aveva?!?


Maggio80

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Guest EC2277

Se non erro la Alfa Romeo 75 IMSA utilizzava il V6 Busso nella versione da 3 litri.

[EDIT] Ad ogni modo questa è una discussione dedicata alla futura Giulia.

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Falso.

Nel 93 il regolamento fia d1 prevedeva motori derivati dalla produzione con regime di rotazione massimo fissato a 11000 giri.

Il regolamento derivava dal regolamento per le categorie S1 e S2 in vigore fino all'anno prima.Non si comprende per quale motivo trattandosi di campionati nazionali,si dovevano costruire "motori prototipo"...

il numero dei cilindri non era contenuto nelle modifiche attuate nel 95 quando il campionato passò sotto il controllo della fia.

Hai mai sentito parlare delle abarth 1000 tcr?Non è forse partito dal basamento del motore della 600 carlo abarth?

Hai mai visto cosa diventano i v6 alfa che corrono nel civm o l'honda 4 cilindri?

O il bmw 4 cilindri delle e30 dtm?

Cosa li controllano a fare i motori nel parco chiuso?

In tutti i campionati in cui si corre con mezzi derivati dalla serie,i regolamenti prescrivono che si parta da mezzi di serie con vari gradi di preparazione.

E non sarebbe pensabile in campionati "minori" realizzare costosissimi prototipi partendo dal foglio bianco.Infatti il dtm è morto quando la fia concesse deroghe a nastro fino ad arrivare all'abortito 97 quando si inseri' nel regolamento che le vetture potevano avere telaio e carrozzeria in carbonio e propulsori v8.

I costi erano diventati insostenibili per tutti.

Poi tutte le informazioni riportate sono state prelevate da testi che attingono ai centri documentazione delle rispettive case.

Sarge, premetto che non considero wikipedia la Bibbia, quindi non metto in dubbio che ci siano inesattezze, ma quanto lì riportato mi pare chiaro: la struttura deriva da, ma materiali e costruzione niente hanno a che fare con i motori delle versioni stradali. E mi si sta facendo strada nella mente che l'ipotesi della derivazione dal v8 montreal sia solo un temtativo di nobilizzazione dell'unità motrice. Alla fin fine, anche del PRV non c'è nulla se non l'angolo delle bancate a 90%....

Da wikipedia Alfa Romeo 155 V6 TI:

La parte meccanica era veramente raffinata, materiali e tecnologie erano avanzati quanto le Formula 1 del tempo.

Il motore V6 Alfa Romeo di 2,5 litri di cilindrata montato in posizione anteriore longitudinale (capo progetto ing. Giuseppe D'Agostino), passò nel corso delle stagioni dai 420 CV del 1993 ai finali 490 CV del 1996, erogati tra gli 11.500 e gli 11.800 giri/min e con un regime massimo di rotazione di 12.000 giri al minuto (limite massimo consentito dal regolamento), la coppia massima arrivò a valore di 32,4 kgm. Il monoblocco e le testate (realizzate dalla Cosworth) erano di sofisticate leghe di alluminio microfuso, 24 valvole a richiamo pneumatico (nella seconda versione), doppia accensione per ogni cilindro e lubrificazione a carter secco.

Il regolamento tecnico prevedeva, oltre che una cilindrata massima di 2.500 cm³, che il motore da competizione dovesse condividere solamente l'angolo tra le bancate e l'interasse dei cilindri con uno dei motori prodotti in serie dallo stesso gruppo automobilistico. Dal 1993 fino alle prime corse della stagione 1996 vennero quindi utilizzati motori V6 a 60º, che riprendevano l'architettura del V6 montato sulle Alfa Romeo stradali.

Queste prime unità arrivarono a sviluppare fino a 470 CV e 31 kgm al massimo dello sviluppo, per un peso di 106 kg. Per recuperare competitività e vincere il campionato, a metà stagione 1996 la 155 venne equipaggiata con un nuovo e più potente motore V6 con angolo tra le bancate dei cilindri di 90º, denominato 690RC. Infatti l'Alfa Romeo, interpretando al meglio il regolamento, poté omologare il nuovo propulsore grazie al motore PRV[1], caratterizzato appunto dall'angolo di 90° e montato fino a pochi anni prima sulle Lancia Thema, all'epoca prodotte dalla società Alfa-Lancia Industriale SpA.

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Si, ma come ho scritto, la faccenda uscì sulle riviste già all'epoca con relative intervista (a Piccone? Limone? Oggi non ricordo).

Non vedo perché avrebbero dovuto nobilitarlo...

A mio avviso, l'errore è sul PRV, citato per "assonanza" dell'angolo bancata.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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questo era il post che chiudeva la discussione quasi 3 anni fa. Si cita un libro e documentazione fotografica:

Premettiamo una cosa: il regolamento DTM/ITC prevedeva che il motore da gara avesse in comune con quello di produzione solo l'angolo della V e l'interasse cilindri. Tutto il resto era progettato da zero. Parliamo di motori con tecnologia paragonabile alla F1 dell'epoca... non c'era un solo particolare in comune col Busso, o il PRV o la Montreal. Quindi stabilire quale fosse il propulsore di serie omologato è solo un dettaglio burocratico.

Detto ciò, libro "Alfa Romeo 155/156/147 competition touring cars", scritto da Peter Collins con la collaborazione dell'ing Sergio Limone e uscito proprio quest'anno. E' riportato chiaramente (con tanto di fotografia del documento di omologazione) che il V6 a 90° era stato omologato sulla base del PRV. La questione della Montreal venne creata ad arte per "darla in pasto" alla stampa (e forse anche a qualche dirigente Fiat...) probabilmente per motivi di immagine e marketing. Pare che un prototipo sia stato effettivamente realizzato, forse per fare delle prove comparative tra le due soluzioni. Comunque la differenza oggettiva tra i due sarebbe stato l'interasse dei cilindri, e quel che ne consegue (massimo alesaggio, ingombro e peso del motore ecc). Presumibilmente gli interassi del PRV si adattavano meglio allo scopo....

qualcuno ha una copia del libro in questione? :) La discussione è interessante, anche perché questi motori "atipici" mi piacciono, spero non venga avvelenata da diatribe inutili, una collezione di fatti documentati sarebbe più utile.

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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***

Sarge, premetto che non considero wikipedia la Bibbia, quindi non metto in dubbio che ci siano inesattezze, ma quanto lì riportato mi pare chiaro: la struttura deriva da, ma materiali e costruzione niente hanno a che fare con i motori delle versioni stradali. E mi si sta facendo strada nella mente che l'ipotesi della derivazione dal v8 montreal sia solo un temtativo di nobilizzazione dell'unità motrice. Alla fin fine, anche del PRV non c'è nulla se non l'angolo delle bancate a 90%....

Da wikipedia Alfa Romeo 155 V6 TI:

Motore aspirato superquadro(93*61) da più di 11.000rpm e più di 400cv il V6 da 60°,ancora più spinto quello da 90.

Tra la'ltro vedo assai difficile che il regolamento indicasse l'angolo tra le bancate e l'interasse cilindri,ma non il numero dei cilindri del motore di serie:lol: ...da vedere poi se c'erano limiti di età e sul venduto sui motori di serie,che nel caso del V8 Montreal (che era pure vecchiotto già negli anni 80 come progettazione)era di serie tra virgolette.

Modificato da Wilhem275
flame

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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questo era il post che chiudeva la discussione quasi 3 anni fa. Si cita un libro e documentazione fotografica:

qualcuno ha una copia del libro in questione? :) La discussione è interessante, anche perché questi motori "atipici" mi piacciono, spero non venga avvelenata da diatribe inutili, una collezione di fatti documentati sarebbe più utile.

C'é su Google books

Alfa Romeo 155/156/147 Competition Touring Cars: The Development and Racing

Di Peter Collins

Passi salienti riguardo le D1 e 155 V6 Ti, pp. 35 e 38

"The engine was to be 'production derived', in that the original cylinder centrelines and angle of the vee must be retained, and also should be the actual construction material of the block. The rest was free, except that there had to be a rev limiter set to 12,000rpm."
Sergio: "The engine was brand new' date=' with the limits mentioned previously regarding rev limitation, cylinder axis, angle and material. (...)[/quote']

Altro che "derivato dal Busso" :lol:

Le pagine in cui si parla del famigerato V6 a 90° putroppo non sono liberamente accessibili.

Mi par di capire che sia andata così. Si voleva sviluppare un V6 a 90°; date le limitazioni da regolamento, che prevedeva interasse cilindri/angolo tra le bancate etc. derivati da un motore prodotto in grande serie, le opzioni erano due:

  1. L'unico V8 Alfa Romeo, quello di Montreal e 33/2
  2. Il V6 PRV, costruito negli anni precedenti da Alfa Lancia Industriale

Modificato da Merak

Firma

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Ammetto che "abbiamo detto Montreal solo per figaggine" mi va un attimo stretto.

Perchè era un contesto di corse, dove chi segue quelle cose mediamente della figaggine se ne fa poco. E chi se ne faceva molto.....che andava a vedere la 155 nell'ITC?

Non credo servisse un Virgilio per nobilitare le origini di 4 pastori laziali......

Visto che in quegli anni erano poi tutti abbastanza "mandarini" Pur di vincere, non è nemmeno poi così azzardato pensare che il motore su cui è stata chiesta l'omologazione, non sia stato quello di partenza per gli studi :lol:

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Guest EC2277

Bisognerebbe avere a disposizione i regolamenti dell'epoca. Ma se non erro, il regolamento specificava che i motori dovevano avere al massimo 6 cilindri e 2,5 litri di cilindrata.

Per il resto concordo con Scott: quel motore non aveva nulla a che vedere con il V6 Busso, il V6 PVR od il V8 Montreal; se non alcune dimensioni regolamentari.

Magari hanno sfruttato le dimensioni del PVR per realizzare un V6 superquadro: il V6 usato dalla Thema aveva una cilindrata di 2,8 litri, con un rapporto alesaggio/corsa di 91/73 millimetri. Pertanto secondo me le cose sono andate nel seguente modo: hanno visto che il V6 Busso non era adatto, hanno letto i regolamenti ed hanno progettato un motore totalmente nuovo, che avesse lo stesso interasse, lo stesso angolo tra le bancate del V6 PVR; il quale (fortunatamente per loro) era pure realizzato in lega d'alluminio.

[EDIT] Ora che ci penso, le cose potrebbero anche essere andate in maniera diversa: magari hanno realmente sfruttato le misure del V8 Montreal per progettare un motore totalmente nuovo. Tutto dipende da cosa prescriveva il regolamento: se prescriveva che il motore doveva "derivare" da uno prodotto in serie dalla casa automobilistica in questione, allora è quasi certo che abbiano sfruttato le misure del V8 Montreal. Se invece il motore doveva "derivare" da un qualsiasi propulsore prodotto in serie dal gruppo automobilistico, allora potrebbero aver sfruttato le misure del V6 PRV.

Insomma, non abbiamo dati che ci consentano di derimere la questione.

Modificato da EC2277
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Per completezza riporto l'intervista a Larini che citavo in precedenza

a cosa si riferisce,non lo sò.

Modificato da RiRino

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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