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Chirurgia Refrattiva: esperienze e nuova tecniche


Maxwell61

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Io feci la PRK nel 2000 per correggere astigmatismo e mezzo grado di miopia su entrambi gli occhi, quando l'intervento era ancora a carico del ssn. pagai solo una visita esplorativa 800.000 lire.

intervento veloce e pressochè indolore, mai avuto problemi di sorta, il primo giorno non potevo sopportare nessun bagliore ma dal secondo giorno i progressi erano notevoli, diciamo che nell'arco di una settimana sono spariti tutti i fastidi, sembra che si sia cicatrizzato alla perfezione perchè nelle visite successive devo specificare di essere stato operato, altrimenti non se ne accorgono se non fanno particolare attenzione.

conclusioni: consiglio vivamente, specialmente adesso che la tecnica si è evoluta...

anzi, magari potessi correggere definitivamente l'avanzante presbiopia... :D

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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La mia donna ha fatto l'intervento 2 anni fa (miope astigmatica). PRK. Sapete quanto vede ora? 12/10! Abbiamo fatto il controllo settimana scorsa. La novità, parlando con il medico di tecniche operatorie consiste ora effettivamente nel laser femto per quanto riguarda la LASIK. La donna però non poteva fare quell'intervento perchè si stava fottendo le cornee per intensissimo e scelleratissimo abuso di lenti a contatto (molto più di 12 ore al giorno! Pazza). Da questo veloce scambio di informazioni con il medico si è concluso che la lasik a femto garantisce un buon risultato (10/10) ma con la prk si può migliorare ancora di più, come ho scritto all'inizio. C'è una bella differenza nel post operatorio che nella lasik è praticamente indolore mentre nella PRK è necessario che si ricostituisca tutto l'epitelio che viene spatolato via prima di procedere con il laser. Il post operatorio della mia donna è stato tragico. 5 giorni di buio totale a casa con occhiali da sole indossati! Non voglio spaventare nessuno perchè questo era sicuramente dovuto alle lenti a contatto che stavano maciullando l'occhio. A distanza di 2 anni lei rifarebbe l'intervento 100 volte anche perchè si sono risolti tutti i problemi di arrossamenti e lacrimazione provocati dalle lenti.

Ora: BMW M135i xDrive 306 cv

Nato su Alfa Giulia GT Junior 1600 >>> esordito su Opel Corsa 90 cv 1996 e BMW Serie 3 Compact 318td 90cv >>> fortificato su Alfa 147 1.6 120 cv 2002 e Alfa 156 1.9 JTD 116 cv >>> posteriorizzato su BMW E81 120d 177 cv e BMW E84 18d sDrive 143 cv

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La mia donna ha fatto l'intervento 2 anni fa (miope astigmatica). PRK. Sapete quanto vede ora? 12/10! Abbiamo fatto il controllo settimana scorsa. La novità, parlando con il medico di tecniche operatorie consiste ora effettivamente nel laser femto per quanto riguarda la LASIK. La donna però non poteva fare quell'intervento perchè si stava fottendo le cornee per intensissimo e scelleratissimo abuso di lenti a contatto (molto più di 12 ore al giorno! Pazza). Da questo veloce scambio di informazioni con il medico si è concluso che la lasik a femto garantisce un buon risultato (10/10) ma con la prk si può migliorare ancora di più, come ho scritto all'inizio. C'è una bella differenza nel post operatorio che nella lasik è praticamente indolore mentre nella PRK è necessario che si ricostituisca tutto l'epitelio che viene spatolato via prima di procedere con il laser. Il post operatorio della mia donna è stato tragico. 5 giorni di buio totale a casa con occhiali da sole indossati! Non voglio spaventare nessuno perchè questo era sicuramente dovuto alle lenti a contatto che stavano maciullando l'occhio. A distanza di 2 anni lei rifarebbe l'intervento 100 volte anche perchè si sono risolti tutti i problemi di arrossamenti e lacrimazione provocati dalle lenti.

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Credo sia abbastanza vero...difatti ricordo il medico che mi disse che io ero abbastanza fortunato da avere le cornee molto "sane" proprio per la mia idiosincrasia con le lenti a contatto....

Ora: BMW M135i xDrive 306 cv

Nato su Alfa Giulia GT Junior 1600 >>> esordito su Opel Corsa 90 cv 1996 e BMW Serie 3 Compact 318td 90cv >>> fortificato su Alfa 147 1.6 120 cv 2002 e Alfa 156 1.9 JTD 116 cv >>> posteriorizzato su BMW E81 120d 177 cv e BMW E84 18d sDrive 143 cv

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oh, mi state facendo venir voglia di andare da un oculista e vedere che si può fare..

a me non manca tantissimo, credo 2 e 2,5, sia miope che astigmatico e porto gli occhiali da 27anni ormai..

credo che eventualmente dovrei abituarmi a vedere senza occhiali, ma la comodità di vederci sempre, poter usare occhiali da sole senza spendere mille-mila denari per i doppi occhiali sarebbe bello..

"post fata resurgam." (cit.)

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Come ho già scritto nel post sull'economia,io avevo ben 13.5 gradi a dx e 11 a sx e 2 gradi circa di astigmatismo .......ho fatto l'intervento in una clinica privata a Roma nel 2007 e oggi mi è rimasto solo 0.75 a dx....insomma la vita mi è cambiata da quell'intervento...!

comunque io ho avuto un problemino dopo l'intervento...in pratica ,su alcuni soggetti (guarda caso io:( ) puo' crearsi l'haze.......ovvero che nella zona dove hanno "graffiato" si crea una cicatrizzazione un po' piu' spessa del normale, l'haze appunto,che annebbia la vista........il tutto è stato risolto in un mesetto con l'uso di un collirio blando che ha eliminato l'haze....

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Mmazza quanti cecati su Autopareri.. vedo in parecchi interessati al grande salto.

La tecnica suggerita da Andrea, la RELEX SMILE, è ancora un passo avanti notevole, anche se recentissima. Sto cercando in rete ma non capisco bene in Italia chi e quanti centri la praticano, Chi trova notizie batta un colpo.

Ricordo anche che tempo fa scoprii che a Pisa, nel polo universitario, era disponibile un sistema complementare di scanning digitale della cornea che avrebbe accresciuto di molto la precisione dell'intervento, personalizzandolo. Una macchina che avevano in pochi. Magari cerco qualcosa.

Nel frattempo riporto il link di Andrea sulla ReLex:

La chirurgia refrattiva rappresenta ancora un terreno di frontiera in Oftalmologia. Milioni di persone si sottopongono ad intervento laser con lo scopo di ottenere l'indipendenza dagli occhiali.Fino ad ora la PRK e la LASIK sono state considerate le procedure chirurgiche di riferimento e si sono dimostrate tecniche efficaci e sicure nella correzione dei vizi di refrazione ma oggi si aprono nuove prospettive e rivoluzionarie possibilità per quanti desiderano correggere definitivamente i propri difetti refrattivi.

Tale innovazione è possibile grazie all'utilizzo ed alla diffusione nella pratica clinica del laser a femtosecondi, modernissimo e velocissimo laser a diodi di ultima generazione che riesce ad effettuare nella cornea sana tagli di estrema predicibilità, precisione ed esattamente programmabili riproducendo l'effetto di un bisturi luce che esegue un taglio 3D all'interno della cornea che ne risulta così scolpita e rimodellata in modo personalizzato in base alle esigenze visive del singolo paziente. I laser a femtosecondi di ultima generazione dotati di altissima frequenza e bassi livelli di energia, riescono ad ottenere superfici di taglio corneale altamente precise e regolari di profondità estensione e direzione perfettamente programmabili.

La vera innovazione rispetto alle tecniche tradizionali PRK e LASIK che prevedono l'utilizzo del laser ad eccimeri, sta nel passaggio dal concetto di “ablazione” del tessuto al concetto di “estrazione del tessuto”.

Il laser ad eccimeri infatti “abla” il tessuto corneale che viene ad essere distrutto e vaporizzato, il laser a Femtosecondi attraverso le procedure ReLEx (Refractive Lenticule Extraction) riesce a scolpire un lenticolo di tessuto all'interno della cornea sana che verrà poi asportato modificando così la geometria corneale in modo da correggere il difetto refrattivo.

Le procedure ReLEx, evitando rispetto a quelle tradizionali garantiscono risultati molto più riproducibili e predicicibili, soprattutto per le miopie elevate, in quanto risultano indipendenti da normogrammi di calcolo complessi, specifici test di fluenza e variabilità delle condizioni ambientali e delle singole caratteristiche delle cornee da trattare.

Da diversi anni il laser a femtosecondi è stato utilizzato in combinazione con il laser ad eccimeri nella LASIK: attraverso il femtolaser è possibile effettuare il taglio del flap corneale, sottile foglietto di tessuto che viene aperto alla stregua di una pagina, per esporre la superficie interna della cornea sulla quale effettuare l'ablazione con laser ad eccimeri.

Con la procedura Flex (Femtosecond lenticule extraction) è oggi possibile effettuare una procedura “All-femto” in cui un solo tipo di laser viene utilizzato per la creazione del flap corneale e per l'asportazione del lenticolo corneale.

Rispetto alla femto-LASIK quindi con le procedure ReLex si ottiene la possibilità di eliminare l'utilizzo del laser ad eccimeri ed utilizzare un solo laser per tutta la procedura che diventa così una procedura “single step” con notevole risparmio in termini di tempo e di investimento.

Inoltre eliminare l'utilizzo del laser ad eccimeri si traduce in un notevole vantaggio per il tessuto corneale stesso. Infatti studi istologici dimostrano che l'interfaccia di un flap corneale su cui viene effettuata un'ablazione con laser ad eccimeri subisce una marcata riduzione della normale densità cellulare associata ad attivazione di processi infiammatori e cicatriziali.

Al contrario un' interfaccia di un flap corneale tagliato con laser a femtosecondi risulta perfettamente vitale, cellulata e mostra minimi segni di reattività.

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La vera innovazione della chirurgia ReLEx è però rappresentata dalla tecnica Smile (Small Incision Lenticule Extraction) in cui ai vantaggi appena descritti dell'utilizzo del laser a femtosecondi rispetto al laser ad eccimeri, si aggiunge un importantissimo passo in avanti, quello cioè di poter effettuare una procedura “Flapless”, senza cioè la necessità del taglio di un flap corneale.

Questa chirurgia prevede in un singolo passaggio il taglio da parte del laser a femtosecondi del lenticolo corneale e di due piccole incisioni attraverso le quali il lenticolo stesso viene estratto.

Evitare la necessità di creare un flap corneale rappresenta la vera rivoluzione oggi in chirurgia refrattiva in quanto vengono ad essere superate tutte le più temute complicanze legate alle procedure tradizionali.

Effettuare solo due piccole incisioni nei piani corneali superficiali si traduce in un risparmio di circa l' 80% del tessuto che viene normalmente inciso per la creazione di un flap corneale. In questo modo la maggior parte delle fibre nervose corneali viene ad essere risparmiata dal taglio; le terminazioni nervose presenti negli strati anteriori della cornea hanno un ruolo molto importante nel mantenere la corretta lacrimazione, risparmiare l'80% delle fibre nervose significa quindi eliminare la possibilità di insorgenza di occhio secco che spesso si verifica nei pazienti sottoposti a chirurgia tradizionale.

Minimizzare l'estensione delle incisioni corneali significa inoltre ridurre al minimo la possibilità di migrazione delle cellule epiteliali all'interno delle incisioni stesse evitando così il pericoloso fenomeno dell “ingrowth epiteliale” che, seppure raramente, rappresenta una causa di insuccesso dell'intervento. L'epitelio corneale, inciso per 2 piccolissimi tratti, inferiori a 4 millimetri, cicatrizza rapidamente in un tempo di 2 o 3 ore, senza provocare fastidiosi sintomi per il paziente, tipicamente associati min varia misura alle tecniche tradizionali.

Un ulteriore ed importantissimo vantaggio della tecnica Smile è rappresentato dal fatto che evitando il taglio intrastromale del flap la stabilità biomeccanica della cornea viene ad essere conservata evitando i rischi di ectasia e sfiancamento del tessuto in quanto e la quasi totalità della cornea rimane praticamente indenne.

A parità di difetto refrattivo da trattare la superficie del lenticolo di una Smile può essere fino al 30 % più piccola rispetto al flap di una LASIK con evidente riduzione dell'invasività sul tessuto corneale.

L'evoluzione tecnologica in chirurgia refrattiva apportata dall'utilizzo del laser a femtosecondi nelle procedure ReLEx, soprattutto con la tecnica Smile che consente di evitare il taglio di un flap corneale, si traduce quindi in una minima invasività sulle cornee trattate, massimo risparmio dei tessuti sani e soddisfazione dei pazienti per il comfort intraoperatorio, postoperatorio e per i risultati ottenuti.

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