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quanto ti piace la Jeep Cherokee 2014?  

353 voti

  1. 1. quanto ti piace la Jeep Cherokee 2014?

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Le novità di Jeep Cherokee: il nuovo motore 2.2 Multijet II da 200 CV e una gamma rinnovata - Press Releases - Fiat Chrysler Automobiles EMEA Press

Listino

http://www.jeeppress-europe.com/actionphp/download.php?id_brand=7&id_content=116953&filename=2015%2FListini%2F150527_Jeep_New_Cherokee_Listino.pdf&type=attach&subtype=price

Scheda tecnica

http://www.jeeppress-europe.com/actionphp/download.php?id_brand=7&filename=2015%2FSchede_Tecniche%2F150527_Jeep_Multijet-200-CV_185-CV_Scheda_Tecnica.pdf&type=attach&subtype=tech

Riporto qui per non continuare l'OT nel topic della Giulia.

In pratica il 2.2 è parente del 2.0 e costruito sempre a Pratola Serra,monoturbo a GV,iniettori a solenoide a 2000 bar(,cinghia di distribuzione,anche se non è specificato immagino abbia i contralberi come il 2.0,resta il dubbio di che materiale è,dovrebbe essere in alluminio.

Ora sono tutti eruro 6,compreso il 2.0 che fino ad ora era ancora euro5.

Ci voleva un motore più potente,il 170cv era adeguato ma non poteva fare miracoli con quella massa ed era un pò poco come top di gamma diesel.

Peccato non averlo anche sulla TH.

Resto un pò dubbioso sul picco di coppia a 2500rpm che pare un pò alta per gli standard odierni,ma può voler dire nulla alla guida(ce ne sono di casi di motore con il picco in alto e sono guidabilissimi e pieni anche in basso),è da vedere la curva di coppia e come è spalmata in basso.

L'unico rivale dretto di questo motore che mi viene in mente è il nuovo 2.2(pure monoturbo mi pare) del Sorento*,200cv 441nm,che nonostante pesi di meno sul dichiarato,con trazione integrale e automatico emette più co2(177g/km) ed ha uno 0/100 di un secondo più lento(9,6s).

*IL 2.1 Mercedes è biturbo,idem il 2.2 Mazda,che comunque è meno potente.

In ogni caso questo nuovo motore è quello che serviva a questa macchina.

Facciamo un favore a questo mondo... Meno SUV, più 4C e Lotus...

sony_xperia_u.png

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Davvero spettacolare l'allestimento Limited+... non c'è neanche un optional da mettere a parte, tranne il metallizzato... Spero che vadano a seguire la stessa strategia anche con Alfa.

In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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Debutto del 2.2 Multijet sullo Cherokee in due varianti potenza (185 e 200 CV):

Prezzi:

Benzina:

3.2 V6 Pentastar 4WD (272 CV):

Limited: 53.500€

TrailHawk: 53.500€

Diesel:

2.0 Multijet II 2WD (140 CV):

Longitude: 39.900€

Limited: 44.500€

2.2 Multijet II Aut. 4WD Active Drive I (185 CV):

Longitude: 45.900€

2.2 Multijet II Aut. 4WD Active Drive I (200 CV):

Limited: 50.500€

Limited +: 54.000€

Sostituisce il 2.0 da 170 CV.

 News al 02/12/2015: Mazda 2.

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  • 2 settimane fa...

segnalo inutilissimo articolo de sole24ore motori dal titolo come va la jeep cherokee con il nuovo 2200. Ebbene si parla di tutto, ma non è una prova dinamica... grrrrr

Fiat 127 - 903 ab | Fiat Regata 100 S i.e. | Daewoo Nubira SW 1600 SX-Fiat Panda Young 750 ab ('89) | Fiat Punto Easy 1.2 Nero Tenore

Camper Adria Coral 655 Sp su Ducato Maxi 2.8 jtd 127cv

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segnalo inutilissimo articolo de sole24ore motori dal titolo come va la jeep cherokee con il nuovo 2200. Ebbene si parla di tutto, ma non è una prova dinamica... grrrrr

meglio su 4R on line ... http://www.quattroruote.it/news/primo_contatto/2015/06/16/jeep_cherokee_2_2_diesel_quando_i_centimetri_cubi_contano.html

Modificato da J-Gian
corretto il link
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Prime impressioni del 2.2 multijet

Armonizzazione. Ci bastano pochi metri per cominciare ad apprezzare il lavoro di affinamento e armonizzazione fatto sulla Cherokee: dalla modulabilità del pedale dell'acceleratore al migliorato accoppiamento tra motore e cambio - l'automatico ZF a nove marce con convertitore di coppia - fino all'intervento dei sistemi di ausilio alla guida, tutto concorre a innalzare la qualità della guida. La Cherokee si muove lieve, apparentemente senza resistenze, dando l'impressione di essere leggera da guidare.

Giusto dimensionamento. Il "due-litri-e-due", al di là di quello che la potenza massima potrebbe indurre a pensare, non è un motore sportivo. Per fortuna, verrebbe da dire. Qui cubatura, potenza e soprattutto coppia lavorano assieme al cambio a nove marce per rendere la guida più disinvolta, per assecondare il confort, per dare la sensazione di essere al volante di un'automobile con un motore correttamente dimensionato. E lo si capisce in salita o al primo sorpasso da completare rapidamente.

Consumo. Il nuovo quattro cilindri - una profonda evoluzione del noto 2.0 litri, dal quale eredita essenzialmente solo la misura di interasse dei cilindri, 90 mm - è silenzioso, generoso e, riferendosi alle indicazioni del computer di bordo, neppure molto assetato di combustibile: guidando da buon padre di famiglia, abbiamo visto i 12 chilometri con un litro di gasolio.

Non ci sono differenze. Due i livelli di potenza: sulla Cherokee Longitude il 2.2 Multijet II viene offerto con una potenza ridotta elettronicamente di 185 cavalli (cioè 136 kW) ed è sempre abbinato al cambio automatico a nove marce. Identici i valori di coppia massima e di emissioni di CO2, 150 g/km. E identica è anche la percezione al volante: 15 cavalli in meno o in più nella parte alta del contagiri servono a poco (cambia di tre km/h la velocità massima, 201 anziché 204).

Jeep Cherokee 2.2 Diesel - Quando I Centimetri (cubi) Contano - Quattroruote

Quando Jeep presentò alla stampa internazionale la neonata Jeep Cherokee, poco più di un anno fa, un collega chiese al management italo-americano perché un’auto di questa caratura avesse solo un motore diesel da 2 litri e non almeno un 2.2 litri. Ieri, lo stesso giornalista era presente al lancio di questa nuova motorizzazione e, mentre Paolo Pallotti - Direttore Tecnico, Ingegneria Motori, FCA EMEA – spiegava le virtù del nuovo 2.2 Multijet, annuiva e sorrideva contento. Questo aneddoto spiega quanto sia naturale questa crescita di cilindrata, un salto di categoria atteso sia dagli addetti ai lavori che da quei clienti che “arrivano a comprare una Cherokee dopo essere scesi da una berlina di prestigio” e, come ha spiegato Dante Zilli, Head of Marketing EMEA, rappresentano ben il 70% del totale. Quindi ecco questo nuovo quattro cilindri da 185 o 200 CV, che in entrambe le versioni eroga ben 440 Nm di coppia massima.

Addio al 2.0 170 CV

Il suo ingresso in listino comporta la contemporanea uscita del 2.0 Multijet II nella versione da 170 CV, quella accoppiata al cambio automatico a 9 marce e alla trazione Active Drive I. Il nuovo 2.2 Multijet è abbinato esattamente agli stessi componenti, mentre il 2.0 rimane solo come “entry level” da 140 CV, con la trazione anteriore e la trasmissione manuale a 6 marce. Tornando ancora sull’avvicendamento tra i due turbodiesel, non sono tanto i 15 o 30 cavalli in più a fare la differenza, ma i Newton metri di coppia che passano da 350 a 440, una bella differenza. Infatti, il 2.0 Multijet, che sulla Alfa Romeo Giulietta esprime 380 Nm, sulla Cherokee si fermava a 350 Nm, a causa della minore capacità di quest’ultima di raccogliere aria fresca dall’esterno. Il salto, dunque, è di 90 Nm e su strada si sentono tutti. A proposito di Alfa Romeo, c’è anche da dire che questo motore lo ritroveremo tra breve sulla “progetto 952” o se preferite la nuova “Giulia”, ma questa è un’altra storia.

Comoda e “americana”

Oggi la star è la SUV di casa Jeep, quinta incarnazione di un mito che nel 1984 ha introdotto il concetto di fuoristrada moderno, essendo stata la prima in assoluto con scocca portante. La sua silhouette e le sue proporzioni, squadrate ma perfette, sono rimaste scolpite nella memoria di tutti. Oggi la Cherokee è molto diversa, più tondeggiante e scolpita. Più la osservo più cresce la sensazione di guardare qualcosa di familiare. Non saprei dire di preciso in quale parte dell’auto, ma la parentela, seppur lontana, con la Giulietta, riesco a intuirla anche senza bisogno di ricordarmi che il pianale della Jeep è stato messo a punto partendo da quello dell’Alfa. Una volta dentro, invece, la sensazione di familiarità scompare per lasciare il posto a un feeling americano che più di così non si può. I sedili sono ampi, morbidi e comodi, quasi troppo se si preferisce un po’ più di contenimento in curva; i comandi, partendo dal volante, sono leggeri da azionare ma danno un senso di solidità non comune.

Un assetto a prova di bomba

Metto in moto e seleziono D, lasciando il compito al cambio ZF di gestire come vuole le 9 marce a disposizione. Non posso però fare a meno di notare, che la selezione manuale sequenziale dei rapporti è messa finalmente nel verso giusto: per salire si tira, per scalare si spinge. Un filo di gas e la Cherokee si muove morbida come sul velluto, il selettore delle modalità di guida è su "auto" e le sospensioni mostrano subito la loro propensione al fuoristrada. Nelle curve strette la Jeep rolla parecchio, mentre sul veloce è un po’ più composta. Il bello di questo assetto, però, è che digerisce qualsiasi cosa: buche profonde, dossi rallentatori e asfalto sconnesso non scalfiscono minimamente la souplesse di marcia e allora si apprezza l’altra faccia della morbidezza. Purtroppo non è stato possibile metterla alla prova in off-road, laddove avrebbe dimostrato al 100% la bontà della messa a punto del suo assetto.

La coppia fa la differenza

E’ un peccato, perché avrei usato volentieri il plus di coppia in qualche bella salita sui prati della Valle D’Aosta, invece il nuovo 2.2 l'ho potuto solo testare su strada. Posto che fare la brucia-semafori non è nella sua indole, se si schiaccia tutto da fermo la Cherokee balza in avanti e arriva a 100 km/h in 8,5 secondi. Le 9 marce si fanno sentire ed è percepibile il lavoro del cambio nel cercare sempre il rapporto migliore per dare la giusta spinta senza consumare troppo. A volte risulta anche troppo impaziente, come quando ha fretta di salire di marcia all’uscita di un tornate e lascia il motore un po’ con il fiato corto. L’autostrada, poi, è il suo terreno di caccia, nel senso che lo ZF può sfruttare l’abbondante coppia motrice in un continuo ma impercettibile valzer tra ottava e nona marcia, senza far mai lavorare il motore oltre i 2.000 giri ma arrivando tranquillamente oltre il limite autostradale.

Jeep Cherokee, la prova su strada del 2.2 Multijet - OmniAuto.it

Il turbodiesel che ci voleva

Nella guida si apprezza subito la silenziosità (in tutte le situazioni) e la prontezza del nuovo motore turbodiesel 2.2 Multijet, che ha debuttato proprio nella Jeep Cherokee. Abbiamo testato la variante più potente, da 200 cavalli (questo quattro cilindri c’è anche con 185 CV) che nonostante il peso non certo “piuma” della vettura (1878 kg) garantisce una spinta vigorosa ma allo stesso tempo progressiva, da 1800 giri fino a quasi 5000. Gli 8,5 secondi dichiarati dalla Jeep per passare da 0 a 100 km/h sembrano infatti alla portata della nuova Cherokee, così come la velocità massima (204 km/h). Nonostante le prestazioni, i consumi non sono esagerati: 17,5 chilometri con un litro la percorrenza media secondo il dato ufficiale. Noi, stando al computer di bordo, ci siamo fermati a 11 km/l: un risultato soddisfacente, considerando che il percorso del test si snodava anche lungo strade di montagna, con parecchi tornanti. Quanto al cambio automatico, in virtù delle sue nove marce trova sempre il rapporto più adatto alla situazione, ma non è un “mostro” di rapidità (sebbene sia adeguato alla vettura): i passaggi di marcia, soprattutto le scalate, potrebbero essere più rapidi; inoltre, è privo delle “palette” al volante per inserire manualmente i rapporti. La taratura piuttosto morbida delle sospensioni privilegia il comfort: le asperità vengono filtrate efficacemente, ma quando si forza il ritmo nei percorsi misti la carrozzeria si corica un po’ di lato negli inserimenti in curva e l’avantreno tende ad allargare la traiettoria, per quantoa non in maniera esagerata. La sicurezza è garantita anche dalla trazione 4x4 e dal dispositivo Selec-Terrain che consente di selezionare il tipo di guida (su neve, sabbia/fango o sportiva) per avere una configurazione specifica, o di utilizzare la modalità automatica. Lo sterzo è abbastanza leggero in manovra, ma poco diretto e parecchio demoltiplicato (occorrono ampi movimenti del volante anche per piccoli angoli di sterzata), un aspetto che penalizza un po’ il piacere di guida. Potenti e ben modulabili i freni.

Jeep Cherokee prova, scheda tecnica, opinioni e dimensioni 2.2 Multijet 200 CV Limited 4WD

Alla guida

Durante il nostro test attorno a Cervinia in Valle d’Aosta abbiamo apprezzato fin da subito nelle percorrenze autostradali una migliorata silenziosità che rende quasi impercettibile il rumore del propulsore, rendendo i viaggi a 130 km/h molto confortevoli. Un altro aspetto positivo riscontrato alla guida della Jeep Cherokee con il nuovo Turbodiesel 2.2 è stato quello legato alla rotondità del propulsore, con una prontezza di coppia immediata. Nel suo complesso la vettura è votata al comfort con una taratura delle sospensioni morbida e un cambio moderno a 9 marce non fulmineo.

http://www.autoappassionati.it/notizie/mondo-auto/auto-novita/item/4396-jeep-cherokee-nuovo-motore-2-2-turbodiesel-prova-in-anteprima.html

Attenti a questo motore, che debutta sulla Cherokee ma poi andrà ad equipaggiare altri modelli illustri della FCA. Ad esempio finirà sulla imminente Alfa Romeo Giulia, seppure in versione profondamente rivista, non solo perché verrà montata in senso longitudinale anziché trasversale (con tutto ciò che questo comporta relativamente alla collocazione degli accessori) ma anche perché probabilmente avrà il basamento in alluminio anziché in ghisa e un sistema di sovralimentazione più raffinato rispetto al turbo a geometria variabile della Cherokee. E tutto questo, ovviamente, ne eleverà la potenza ben oltre i 200 cv di oggi.

Ma torniamo alla Jeep. In questo caso il conseguimento di prestazioni maggiori rispetto a quelle ottenute con il noto Multijet 2 litri è stata quasi un effetto collaterale, perché l’obiettivo primario era quello di rientrare nella normativa Euro VI senza ricorrere a più costosi sistemi di post trattamento dei gas di scarico. La cilindrata, quindi, cresce da 1.956 a 2.184 cc grazie alla variazione del rapporto

corsa/alesaggio, con conseguente adeguamento dei manovellismi interni. Ma migliora anche il rendimento termodinamico grazie all’aumento della pressione di iniezione del common rail da 1.600 a 2.000 bar e della pressione nelle camere di scoppio da 160 a 180 bar. Ci sono anche, come anticipato, un nuovo turbo con geometria variabile a controllo elettronico, un alternatore intelligente (che non sottrae potenza in fase di accelerazione) e la pompa dell’olio a portata variabile in funzione delle reali necessità. Va da sé che sono stati alleggeriti pistoni e bielle e ridotti gli attriti.

Rispetto al più potente dei Multijet 2 litri, la potenza passa da 170 a 200 cv (+17%) e la coppia si innalza da 350 a 440 Nm (+25%). La percorrenza ufficiale nel ciclo combinato varia di poco (da 17,2 a 17,5 km/litro), così come le emissioni di CO2 (da 154 a 150 g/km), però la velocità massima cresce da 192 a 204 km/h e per passare da 0 a 100 km/h bastano 8,5 secondi invece di 10,3.

Su strada la differenza è avvertibile, perché la spinta è meglio distribuita lungo tutto l’arco di utilizzazione, anche se il picco di coppia viene raggiunto a 2.500 giri e non più a 1.750. Il nuovo 2,2 litri reagisce all’acceleratore in modo più uniforme e raggiunge regimi abbastanza elevati, pur non avendo caratteristiche sportive.

Si dimostra più insonorizzato e la superiore regolarità di funzionamento fa lavorare meglio anche il cambio automatico a nove marce (il manuale non è neppure previsto), anche se il livello di adattatività potrebbe crescere ulteriormente.

L’assetto morbido limita un po’ l’agilità, ma la Cherokee resta sufficientemente rigorosa anche quando si guida in modo brillante.

I prezzi delle Cherokee 2.2 crescono di poco. La Limited costa 50.500 euro contro i 50.000 della versione 2 litri. C’è poi il nuovo allestimento Limited+ che tocca quota 54.000 euro. Alle flotte aziendali, però, è dedicata la variante da 185 CV, con prestazioni abbastanza simili e combinata con l’allestimento Longitude, che viene proposta a 45.900 euro. Tutte le Cherokee 2.2 sono a trazione integrale, ma solo la Limited+ ha anche il riduttore.

http://www.auto.it/2015/06/17/jeep-cherokee-2-2-diesel-test/42143/

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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ma come è possibile che fino a pochi mesi fà fosse un rottame sul punto di esplodere anche da fermo ? :pen:

p.s. :suka:

[mode bestia cinica = ON]

FCA ha ricominciato a comprare pagine di pubblicità sui giornali specializzati :)

[mode bestia cinica = OFF]

Scherzi a parte, è facile che il 2.0 170 cv fosse un po' in affanno come flag engine.

ora mi aspetto che sparisca come motorizzazione , e la 140 Cv sia portata a 150 Cv.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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FCA ha ricominciato a comprare pagine di pubblicità sui giornali specializzati :)

[mode bestia cinica = OFF]

Scherzi a parte, è facile che il 2.0 170 cv fosse un po' in affanno come flag engine.

ora mi aspetto che sparisca come motorizzazione , e la 140 Cv sia portata a 150 Cv.

Il 2.0 litri da 170cv é stato sostituito da questo in versione da 185cv... ;)

Il 140cv rimarrà invariato a listino almeno per il m.y. 2016.

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FCA ha ricominciato a comprare pagine di pubblicità sui giornali specializzati :)

[mode bestia cinica = OFF]

Scherzi a parte, è facile che il 2.0 170 cv fosse un po' in affanno come flag engine.

ora mi aspetto che sparisca come motorizzazione , e la 140 Cv sia portata a 150 Cv.

Coppia massima a 2500 giri? Apparte che probabilmente lo era de facto intorno a quei règimi anche per il due litri (non si dice ma si fa) è abbastanza originale ...era dai tempi dello isuzu 1,7 che non si osava dichiarare cose del genere.

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