Il futuro dei siti produttivi Stellantis

[Guest EC2277]

…

posso dirti che a parte la responsabilita' non ho mai trovato alcuna attivita' piu' stroncante che una immersione in inverno col mare grosso, e i miei "colleghi" , essendo vigili del fuoco professionisti lo fanno anche per lavoro, quando la probabilita' di rimanerci aumenta considerevolmente.

chiuso OT

Lo so, era appunto per ribadire che non esiste il povero lavoratore schiavizzato e quello che guadagna, tromba e si rilassa.

Vuoi guadagnare?

Devi lavorare.

Vuoi trombare?

Devi saperci fare.

La dicotomia tra operaio ed impiegato, tra turnista e non turnista è una grullata ideologica che dovrebbe essere morta e sepolta da almeno vent'anni.

[V6 Busso]

Cosa volere di più? Cancellare quelle porcate di contratti a tempo determinato (o limitarne l'abuso) che sono DAVVERO schiavizzanti (altro che Mirafiori).

E al contempo rendere meno scolpiti nella pietra i contratti a tempo indeterminato.

Mi spiego con un esempio:

Sono l'azienda "Heritage S.R.L." e produco complementi d'arredo come quadrilateri in bronzo e busti di marmo di Busso.

Sto avendo successo, non riesco a stare dietro gli ordinativi. Mi espando e assumo altre 15 persone.

Dopo 36 mesi il mercato Heritage va in crisi, la produzione va a rilento, le 15 persone assunte sono di troppo. Ho la facoltà di ridurre il personale (non i 15 assunti, come avviene adesso con i contratti a termine) individuati tra quelli che sono meno bravi (come QUALITA' del prodotto...non in base al cottimo eh) in accordo con le rappresentanze sindacali AZIENDALI (che sanno benissimo chi merita e chi no. Quelle a livello nazionale agiscono spesso per ideologia)

15 persone che magari si faranno assumere alla "Piech Gmbh" che commercia in ippopotami a rotelle che in quel momento è in espansione.

Quindi:

- NO all'abuso dei contratti a termine

- NO al licenziamento per antipatia

- SI alla riforma del mercato del lavoro che lo renda più "dinamico"

Sono abbastanza d'accordo, ma se le aziende sono restie ad assumere con le condizioni vantaggiosissime (per loro) di oggi... allora il problema è di mentalità. Ricordo ancora le battaglie sull'Art. 18 nel lontano 2002: all'epoca le aziende qualche ragione di lamentela per le difficoltà di assumere ce l'avevano, oggi proprio no.

Perché quell'accordo disciplina non solo Mirafiori, ma contiene anche le basi per una regolamentazione di tutto il gruppo auto.

Non ne esistono altri. Se il lavoratore fancazzista osserva la precauzione di farsi trovare a casa durante gli orari di reperebilità è in una botte di ferro. Certo, il medico dell'INPS potrebbe chiudergli la malattia ed imporgli di tornare al lavoro il giorno dopo, ma basta recarsi subito dopo dal medico di famiglia e sostenere che si è avuta una ricaduta od un aggravamento del mal di pancia e si è punto e a capo.

Dal 2009 i lavoratori sono obbligati per legge a dare la loro disponibilità a corsi di formazione durante il periodo di CIG. Se non lo fanno, in teoria potrebbero perdere la CIG. Niente è dovuto dall'azienda ai lavoratori a meno che non si tratti di formazione lavorata all'interno dell'azienda nell'ambito di un progetto di riqualificazione da un settore (o da una mansione) ad un'altra. Cioè, per capirci, se l'azienda li fa produrre durante la formazione, allora è giusto che integri al 100% la retribuzione.

Grazie per i chiarimenti

vabbe che sei "bolscevico" ma non intendevo "te" intendevo Tu FIOM:D

Ah ecco.

[TonyH]

Sono abbastanza d'accordo, ma se le aziende sono restie ad assumere con le condizioni vantaggiosissime (per loro) di oggi... allora il problema è di mentalità. Ricordo ancora le battaglie sull'Art. 18 nel lontano 2002: all'epoca le aziende qualche ragione di lamentela per le difficoltà di assumere ce l'avevano, oggi proprio no.

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Assumono solo a tempo determinato oggi, ampliando la frattura tra gli "iper-tutelati" e gli "zero-tutelati".

Perchè quando le cose vanno male, mica lasciano a casa quello che si scaccola, lasciano a casa quello a tempo determinato, a prescindere dal fatto che sia bravo o meno.

Bel successo eh.....

[Xenophon]

ll problema è che oggi l'italia ha perso e continua a perdere competitività con tutto ciò che ne è connesso.

Redditi reali in diminuizione, meno opportunità per chi entra nel mondo del lavoro di trovare un impiego adeguato, aumento del rischio di perdere il posto.

Che piaccia o no questo è il futuro che dobbiamo affrontare.

I lavoratori sono senza dubbio l'anello debole della catena, perchè se un azienda perde si sposta dove costa meno produrre.

Ma l'unico modo per tutelarli è quello di trovare insieme il sitema per incrementare la produttività.

Tu impresa vuoi essere più competitiva? Io sindacato sono disposto a venirti incontro, discutiamo.

Se aumentiamo la competitività delle aziende rendiamo più sicuro il lavori di chi già lo ha, consentiamo a chi lo cerca la possibilità di trovarlo e possiamo pensare ad aumentare i salari.

Il mondo di relazioni sindacali che conoscevamo è morto sotto i colpi della globalizzazione già venti anni fà.

Lo abbiamo voluto no, ma certo non possiamo fermarci a guardarci l'ombelico e a ricordare quanto erano belli gli anni passati, di treni ne abbiamo persi fin troppi.

[duetto80]

:

Concordo, infatti le mie previsioni sono 53-55%

Ariconcordo, si avrebbe uno stabilimento spaccato in due, quindi di difficile gestione.

:clap:clap:clap:clap

la prossima volta che gioco al Superenalotto chiedo prima a duetto...

:D:D:D

Purtroppo funziona solo con i sondaggi e non con i numeri estratti

I risultati di un referendum o di una consultazione politica gli annusi nell'aria (SQuola Gianfranco Funari )

Le estrazioni sono casuali.

Insomma da una parte conta il naso dall'altra il C%%lo

Ed io riesco a far funzionare bene solo il primo

[Matteo B.]

Il mio non era un atto di accusa verso chi lavora molto, ma verso una società che tramite i media droga molti cittadini di qualsiasi estrazione ad una vita in cui, per dirla con Marco Paolini, o stai guadagnando o stai spendendo, senza tempi morti.

Eh, beh...come fare a mantenere competitiva un'azienda e a dare un salario dignitoso ad un'operaio, bisognerebbe proprio chiederlo a GURU dell'impresa/produttività/competizione internazionale come Marco Paolini....notoriamente uno che di fabbrica (sia ne managment e come operaio ) se ne è fatta molta.....

io sono SCONVOLTO dalle ovvietà che CI/VI spacciano a teatro per il prezzo del biglietto....è un'assioma vecchio di 3000 anni che o l'enormemente ricco o l'enormemente povero sono quelli con tantissimo tempo da spendere non per produrre o spendere denaro.....

[owluca]

Assumono solo a tempo determinato oggi, ampliando la frattura tra gli "iper-tutelati" e gli "zero-tutelati".

Perchè quando le cose vanno male, mica lasciano a casa quello che si scaccola, lasciano a casa quello a tempo determinato, a prescindere dal fatto che sia bravo o meno.

Bel successo eh.....

imho la questione in italia non si puo' pero' ridurre tutta qua.

perche' spesso per la mia esperienza quello "bravo" non solo non e'premiato ..e qui dovrebbe partire il pippone sulla meritocrazia, ma non serve.

perche' se nemmeno l'azienda ha una mentalita' competitiva, ma si limita a viivere di rendita all'interno del suo orto,

spesso difeso da recinzioni di tipo "monopolistico" o dall' inerzia del mercato composto prevalentemente non di "early adopters" ma di "laggards" ("ritardatari"):

a che serve quello "bravo" ? a che serve quello che ha piu' competenze ?

a nulla.

uno che ti fa' il lavoro in meta' del tempo ti serve nella misura in cui hai un secondo compito da affidargli dopo che ha terminato il primo:ma se il mercato sceglie prevalentemente in base alle amicizie e raccomandazioni, finita laTua cerchia il secondo ingaggio non lo trovi.

uno che sa fare delle cose extra di serve se il cliente di chiede qualche cosa di nuovo,ma se invece continua a chiedere il prodotto di 10 anni fa' , perche' ormai quello ha imparato e non si vuole sbattere a leggere un manuale nuovo..che te ne fai?

[loric]

Sono d'accordo con l'ultimo post di owluca, dalla prima all'ultima parola.

Segno che la fine del mondo si avvicina?

[TonyH]

imho la questione in italia non si puo' pero' ridurre tutta qua.

Non la volevo affatto ridurre lì la questione, semplicemente sottolineare che i contratti a termine non sono la panacea di tutti i mali

Anzi, per come sono stati usati (le intenzioni erano buone e giuste) stanno creando più casini che altri.

Da una parte sempre meno lavoratori iperprotetti, dall'altra sempre più lavoratori con protezioni minime (anche come contributi previdenziali).

Ma morire se chi di dovere se ne accorge....meglio barricarsi dai primi e tentare di attaccare Cemetery Hill (chi la pensa diversamente). Sappiamo com'è finita.

[stev66]

Risultato atteso , i problemi per Sergione cominciano ora.

se si tolgono gli impiegati vincono i "no" o comunque si va più o meno al 50%.

E come si pensa di governare senza consenso una fabbrica così ? Dove i modi per opporsi , fino a quasi al limite del sabotaggio, pur restando nella legalità sono millemila ?

Ribadisco: l'obiettivo reale è quello di far fagotto, aprofittando del primo "casus belli" . Dicendo poi "io la possibilità ve l'ho offerta...."

E detto questo il vero problema non è tanto che Fiat chiude ( ovviamente per paradosso , non fosse altro per chi c'e' dentro ) ma il fatto che l'Italia non viene più considerata un mercato appetibile per Fiat .

@Tony : Lee/Pickett non avevano alternative, a quel punto.