Vai al contenuto

Auto a guida autonoma: sviluppi, problemi e potenzialità


Messaggi Raccomandati:

credo che l'idea di fondo sia quella ;)

quindi sei d'accordo anche te che dovranno essere "guidate" da un solo "cervellone"?

PUNTO 2012 , 1.4 Easy 77cv , grigio tenebroso , cerchi in tinta carrozzeria , volante e cambio in pelle

Se vuoi andar veloce, vai da solo; ma se vuoi andare lontano, vai in compagnia

Link al commento
Condividi su altri Social

io non ho ipotesi mie, seguo solo con tanto interesse gli studi in questo campo, e per ora questi studi stanno andando nella direzione di auto "autonoma" da tutto. La mia ipotesi, che è solo mia, è che il cervellone arriverà solo dopo che tutte le auto saranno a guida autonoma, e la guida autonoma arriverà solo dopo che tutte le auto saranno a guida assistita

Link al commento
Condividi su altri Social

[h=1]Tesla

ENTRO TRE ANNI IL PILOTA AUTOMATICO DI MUSK[/h]Non sarà una guida completamente autonoma, ancora lontana nel tempo persino per un geniaccio come lui. Ma il sistema che Elon Musk intende installare sulle sue Tesla entro tre anni permetterà comunque alle elettriche premium di viaggiare da sole "per il 90 percento del tempo". Un concetto molto simile a quello di pilota automatico - istituzione della mobilità aerea - e al tempo stesso il colpo di pistola che lancia ufficialmente Tesla nella grande corsa all'auto-robot.

Quasi da sola. Musk ne ha appena parlato con il Financial Times. "Penso che la guida completamente autonoma sia ancora troppo lontana", ha spiegato il golden boy dell'imprenditoria Usa, aggiungendo che la sua idea è piuttosto quella di sviluppare un sistema di pilota automatico attivabile a piacere dal conducente, a seconda delle proprie esigenze. Nei mesi scorsi, Musk aveva già accennato alla possibilità di una soluzione simile, anche se i suoi incontri con Google facevano pensare a una partnership. E invece, pare proprio che Tesla voglia fare tutto da sola: lo dimostra anche il recente annuncio sul sito della Casa per la ricerca di un ingegnere specializzato in sistemi avanzati di assistenza alla guida (Advanced Driver Assistance System Controls). Lavoro full time, a Palo Alto.

Entro tre anni. Musk ha aggiunto che il pilota automatico arriverà sulle Tesla entro tre anni, e che consentirà di lasciarsi scarrozzare per il 90 "percento delle miglia percorse". Facile immaginarne i possibili, futuristici impieghi del nuovo sistema: attivo durante il traffico, mentre il conducente legge il giornale o detta un'email; disinserito per situazioni più difficili o che invitano a lasciarsi andare al piacere della guida, sull'autobahn o mentre si affronta una bella strada di montagna.

La concorrenza. Piaccia o no, questo è il futuro che si stanno immaginando le Case: Nissan,Volvo, GM, Audi, Mercedes-Benz (e ovviamente l'outsider Google), solo per citarne alcune. Finora, l'orizzonte per l'arrivo sul mercato dell'auto-robot era sempre stato quello del 2020. Giusto al Salone di Francoforte 2013, Daimler stessa ha alzato l'asticella a "fine decennio". Ma Musk, ancora una volta, potrebbe accorciare i tempi.

Hollande ci crede. La febbre della guida autonoma è talmente alta che persino il presidente francese, François Hollande, la vede come una chance per "risollevare" l'industria automobilistica d'Oltralpe: nei giorni scorsi, come racconta Reuters, Hollande ha infatti presentato una roadmap per i prossimi dieci anni in cui la tecnologia giocherà un ruolo fondamentale per creare nuovi posti di lavoro. Hollande ha già avuto modo di toccare con mano la tecnologia autonoma Nissan-Renault: tra i 34 settori ritenuti "prioritari", il governo francese ha inserito proprio l'auto senza conducente, assieme ad aerei elettrici e treni superveloci. Un segnale chiaro per il futuro.

Davide Comunello

Fonte quattroruote

PUNTO 2012 , 1.4 Easy 77cv , grigio tenebroso , cerchi in tinta carrozzeria , volante e cambio in pelle

Se vuoi andar veloce, vai da solo; ma se vuoi andare lontano, vai in compagnia

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 2 settimane fa...
  • 2 settimane fa...
Volvo Connected Car

VA DA SOLA IN CODA

Nei giorni scorsi, a Washington, si è tenuto un forum organizzato dalla Volvo sul tema dei benefici che la Connected Car avrà sulla mobilità dei prossimi decenni. Sono tante le questioni da affrontare in questo campo: il suo repentino sviluppo negli ultimi tempi ha posto con urgenza la necessità di sciogliere nodi cruciali. Sicurezza informatica, legislazione, implicazioni ambientali, infrastrutture, per citare i principali: il dibatitto è apertissimo.

Connected Car: una conquista graduale. L'apertura dell'oggetto-automobile nei confronti del mondo esterno è un processo che schiuderà prospettive assolutamente inedite per il settore: l'auto - l'abbiamo scritto più volte - si trova oggi sul punto di compiere un grande passo in avanti, le cui conseguenze più evidenti saranno apprezzabili in termini di sicurezza preventiva. La Connected Car, va sottolineato, costituirà il punto di arrivo di un processo graduale.

Gli step tecnologici necessari. Per raggiungerlo - l'ha evidenziato Peter Mertens, numero uno ricerca e sviluppo Volvo - saranno necessari dei passaggi tecnologici, come il miglioramento dei sensori e la diffusione di una connettività in grado di garantire il dovuto scambio di informazioni con le infrastrutture, e anche con le altre auto.

L'obiettivo di azzerare la mortalità nel 2020. Lo sviluppo della Connected Car è un punto chiave della strategia Volvo per l'azzeramento degli incidenti mortali che vedono coinvolti i propri modelli, entro il 2020: negli Usa, che hanno ospitato la conferenza, il 90% delle fatalità su strada sono state causate da errori di guida.

Un assaggio di guida autonoma. La Casa ha colto l'occasione per dimostrare i risultati ottenuti finora, organizzando una dimostrazione nel traffico del suo Adaptive Cruise Control con sterzata assistita: il dispositivo permette alla vettura di seguire il veicolo che precede in coda, fino a una velocità massima di 50 km/h. Grazie alle informazioni raccolte da telecamere e radar, la Volvo "autonoma" si tiene a una distanza prefissata da chi c'è davanti e sterza da sola per restare nella corsia di marcia.

I partner coinvolti. Il Costruttore non è solo in questo grande sforzo tecnologico: la Volvo è già ricorsa al contributo del Massachusetts Institute of Technology per valutare il livello di stanchezza, lo stress e le condizioni cardiache di chi è al volante. Lo sviluppo delle mappe per applicazioni di guida autonoma, infine, potrebbe vedere il coinvolgimento della californiana Here (ex Navteq).

fonte quattroruote

Toyota

GUIDA AUTONOMA IN AUTOSTRADA NEL 2015

È praticamente pronto e debutterà nel 2015, il sistema di supporto alla guida messo a punto dalla Toyota. Battezzato Automated Highway Driving Assist, il dispositivo della Casa giapponese promette di incrementare drasticamente la sicurezza di marcia nei contesti autostradali.

La collaborazione di due sistemi. L'Ahda, in sostanza, funziona mettendo in collaborazione il Cooperative-adaptive Cruise Control, che mantiene la distanza di sicurezza col veicolo che precede, accelerando e frenando da solo, e il Lane Trace Control, che interviene sullo sterzo per mantnere la carreggiata su cui l'auto sta viaggiando. La Casa esporrà il nuovo dispositivo all'Intelligent Transport Systems World Congress di Tokyo, che sarà inaugurato il 14 ottobre.

Il Cooperative-adaptive Cruise Control. A differenza dei cruise control attuali, che sfruttano onde radar di lunghezza millimetrica, il Cooperative-adaptive Cruise Control lavora su una frequenza di 700 MHz per rilevare le accelerazioni e le frenate del veicolo che precede, permettendo così di mantenere con maggiore precisione la distanza di sicurezza. Riducendo le variazioni di velocità al minimo, l'Ahda permette anche di tagliare il consumo di carburante e rendere più regolare il flusso del traffico autostradale.

Il Lane Trace Control. Il Lane Trace Control invece, lavora sfruttando le informazioni raccolte da telecamere e sensori radar, elaborate dai software di bordo, per mantenere la traiettoria corretta a tutte le velocità. L'elettronica, dunque, interviene momento per momento sull'angolo di sterzo e sugli altri comandi in maniera completamente autonoma dal guidatore, che può comunque riprendere il controllo personale del veicolo in qualunque momento lo desideri.

fonte quattroruote

entrambi scritti da Fabio Sciarra (non credo sia lo stesso ex M5S)

PUNTO 2012 , 1.4 Easy 77cv , grigio tenebroso , cerchi in tinta carrozzeria , volante e cambio in pelle

Se vuoi andar veloce, vai da solo; ma se vuoi andare lontano, vai in compagnia

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 1 mese fa...
  • 2 settimane fa...

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.